Narciso Ricotta e il vescovo Nazzareno Marconi
«Il vescovo? L’ho incontrato lunedì. È stato un colloquio cordiale e costruttivo». In controtendenza rispetto agli altri candidati sindaci di Macerata Narciso Ricotta, che corre per il centrosinistra, sul colloquio con monsignor Nazzareno Marconi. Nessun annuncio e nemmeno nessun resoconto. A domanda, risposta: «Non riferisco il colloquio perché penso che confrontarsi con il vescovo sia un’opportunità che non va strumentalizzata».
Dopo l’invito di Marconi a confrontarsi con chi aspira a governare la città, hanno risposto quindi al momento quattro su cinque candidati: Sandro Parcaroli (centrodestra), Alberto Cicaré (Strada Comune), Roberto Cherubini (Movimento 5 stelle). Ancora nessuna novità dalla candidata del Popolo della famiglia, Lauretta Gianfelici. Ricotta quindi non si dilunga oltre e pensa piuttosto ai prossimi appuntamenti, dopo quello con Confartigianato (leggi l’articolo). Domani sera alle 21 incontrerà i cittadini nel circolo sociale di località Cervare, alle Vergini. Venerdì doppio appuntamento. Prima in piazza Vittorio Veneto, in centro, con Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e candidato governatore del centrosinistra e Romano Carancini, sindaco di Macerata e candidato con il Pd al consiglio regionale. Alle 21 invece, sempre venerdì, incontro a Sforzacosta nella sede della Proteione civile per discutere di “Disastro idrogeologico”. Ci saranno Angelo Sciapichetti, assessore regionale, Alferio Canesin, assessore alla Protezione civile di Macerata e Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica.
(Fe. Nar.)
Già 5 anni fa era salito sul palco del cinema excelsior a dettare l'agenda cittadina e adesso ci rifà...w lo Stato laico
Alessandro Bartolini lo Stato laico non è lo stato ateo e pertanto ognuno ha diritto di parola, vescovo compreso. Ognuno è libero di proporre non è certo di imporre.
Andrea Bezzini e allora la chiesa pagasse l'ici
Non raccontiamo BALLE x macerata ci vuole una persona che ci vive, che la conosce e che la ama. Ricotta e di Tolentino, e si vede ci sta riempiendo di cemento e centri commerciali persino all'uscita di scuola dove uno si asp giardinetti e molto verde ed invece no Eurospin!! Che schifo E la lega, lo abbiamo visto l'imprenditore 1000 presse, ma alla fine prima gli interessi personali. Neppure lui è di MC ma di Civitanova e Civitanova è sempre stata in concorrenza con MC x la questione.della provincia. Macerata ai maceratesi, solo chi ci vive può capirne i bisogni.
Che bel comune che avete aMacerata
Italo Maria Ricciardi si è bellissima la struttura. Quella si!
Dai che facciamo rinascere la D.C.
Approfitta di ogni occasione questa non vuole strumentalizzare !ma !!!lo avrà criticato?
Opportunità da non strumentalizzare, strumentalizzata
Avranno tutti parlato di ici arretrata spero
Cosí non è da buon CRISTIANO..............
Il vescovo a Ricotta: Mi raccomando figliolo... fai le cose fatte per bene, non ti far strumentalizzare, onora il padre e la madre, porgi sempre l'altra guancia perché quell'altra non è un gran che, pianta l'erbetta dei campi da calcetto a primavera perchè a gennaio poi non cresce, finisci di pitturare il nuovo supermercato delle ex casermette, spiana tutte le buchette in giro per la città e addrizza i paletti in via martiri delle liberà e ripianta gli alberi che ha fatto tagliare l'amico tuo, non ti venisse in mente di far istallare antenne 5g, sistema tutti i parchi gioco per bambini perchè alcuni sembrano delle latrine, occhio ai genitori straniti in giro per la città, costruisci il nuovo palazzetto e mettiti in ginocchio a passo di Treia alla Lube e che ti diano ascolto... ecc ecc ecc povero vescovo... 12 mesi di predica basteranno???
Costa Alessandro aaaahhh BRAVO!!!!
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Finalmente un incontro come si deve, senza il codazzo dei fotografi, (alla Bianconiglio) e senza i goffi tentativi pubblicitari, cerca-voti, messi in atto (sia da l’Ami du peuple che da Camille Robert Desmoulins).
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Solo Armand-Jean Narciso du Plessis, cardinale di Richelieu, poteva con una singola frase (((l’incontro non deve essere strumentalizzato))) racchiudere e sottolineare la profonda differenza tra lui e gli altri.
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Perché gli altri sono andati presumibilmente al solo scopo di farsi indirettamente pubblicità (non a caso gli argomenti discussi dagli altri candidati sindaci sono tutti generici, vaghi, populisti e -soprattutto- condivisibili da tutti).
Il cardinale invece si è comportato diversamente.
Non dicendo nulla in merito, manda un messaggio chiaro: non volo basso, come gli altri, e non ho bisogno di pubblicizzare questo scambio di opinioni per raccattare voti.
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Anche avvisare (2 giorni dopo) che ormai l’incontro è avvenuto (mentre gli altri si sono affannati a farlo sapere, a tutti, subito) dimostra indiscutibilmente che il cardinale -all’incontro con il vescovo- è andato per confrontarsi seriamente, e non per raccattare un poco di pubblicità…
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Adesso vedremo come gli altri candidati si muoveranno, in questa campagna elettorale sempre più interessante…
Quasi quasi me vene da piagne !
ora manca solamente la candidata del Popolo della Famiglia….. e così abbiamo fatto cinquina!
Bèh, di fronte a questo incivile opportunismo Giordano Bruno e Giuseppe Garibaldi si rivoltano nelle rispettive tombe.
Evidentemente deve essere stato non un colloquio politico programmatico, ma una confessione con assoluzione. Infatti, fa parte di un partito, il PD, anticristiano, che adesso ci vuole chiudere perfino la bocca se, inneggiando a Cristo e a San Paolo, profetizziamo che i cattocomunisti andranno tutti all’inferno. Sbaglio, caro Gianfranco Cerasi?
@ Rapanelli
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Carissimo Giorgio, nei tuoi interventi, mi sembra, che spesso si esca un poco dal seminato [o dal seminario?? 🙂 ], anche perché non so ma ritengo improbabile che, negli incontri, il vescovo abbia catechizzato, confessato oppure dato anche l’assoluzione; del resto si parlava della città e non delle anime…
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Io dell’inferno so poco, potrei riassumere in qualche citazione (“linferno, signora, è non amare più”) oppure con qualche provocazione (“all’inferno ci va chi ci crede”) o ancora si potrebbero passare ore, anche interessanti, a disquisire perché molte delle cose relogiose.
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Molte delle quali non appartengono ai testi sacri, ma sono decisioni e scelte assai terrene (culto della madonna, pirgatorio, fino ad arrivare più vicino a noi con la concezione immacolata e l’infallibilità del papa).
Ma credo che al 50% dei lettori non interessi e all’altro 50% faremmo due balle, grosse come un cocomero…
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Quindi, già senza gli interventi (degli utenti certificati) questa campagna elettorale è noiosa, non peggioriamola con interventi che con la polotica locale nulla ci entrano…
Già il fatto che un vescovo convochi i candidati a sindaco e che questi si precipitino tutti, senza eccezioni, a obbedire alla convocazione è una doppia sconcezza: sotto il profilo spirituale e sotto quello civile.
La segretezza sui contenuti del colloquio è solo la ciliegina sulla torta.
Ma per me quest’impudenza non è sorprendente.
Ricordo bene quando Ricotta, in gioventù, era il “leaderino” del tracotante gruppetto di giovani comunisti dell’FGCI al Liceo Scientifico di Macerata; per poi passare, subito dopo la maturità, alla DC.
Evidentemente, per certe persone l’opportunismo è una seconda natura; ma, nel caso di Ricotta, non lo scopriamo oggi.
Ma, se qualcuno aveva ancora dubbi sulla vera natura di questi “colloqui”, spero che questo serva a dissiparli.
La politica locale non è quasi mai stata un granché ma, dal punto di vista della bassa qualità di tutti i candidati a sindaco, queste elezioni segnano il punto più basso (per il momento, perché non c’è limite al peggio) del lungo processo di putrefazione della politica maceratese (e non solo maceratese).