Lauretta Gianfelici
«Non ci si può vantare di quanto è stato realizzato in ciò che dovrebbe -e di fatto lo è- rientrare nelle buone pratiche ordinarie di una giunta comunale e di un buon sindaco. Significa usare ancora il vecchio metodo della strumentalizzazione politica, il farsi pubblicità non per reali iniziative a favore del cittadino in tutti i suoi bisogni primari, specie oggi con l’economia e il lavoro in caduta libera verso il precipizio, ma sulla scelta di indossare abiti costosi sulla pelle dei cittadini che poi dovrebbero anche dire “bravi” e votare di nuovo a loro favore, nonostante in 10 anni di governo abbiano provocato solo la morte dell’anima e il buio della vita vera nella città che gli aveva accordato fiducia». Così Lauretta Gianfelici, candidato sindaco del Popolo della famiglia a Macerata, commenta l’operato della attuale amministrazione, in particolare per quanto riguarda gli ultimi tagli del nastro su alcune opere di restyling o interventi, l’ultimo dei quali quali in viale Martiri della Libertà. «La politica è sempre più in misura senza precedenti un tiro alla fune tra la velocità di movimento del capitale e dei soldi richiesti e spesi sulle spalle dei cittadini, della dittatura finanziaria e di chi lucra – con l’autorizzazione di chi ha governato- e la funzione dei poteri locali mistificata, senza servizio alla società civile, a tutti i suoi cittadini e famiglie, ma obbediente ad altre logiche lontane dal bene comune e difficili da convertire. Nonostante tutti si proclamino cattolici. E in una Civitas Mariae. Nessuna definizione e realizzazione di una politica ʺconcertataʺ, orientata allo sviluppo del territorio e di tutte le sue ricche potenzialità, in cui anche i giovani possano tornare a progettare la loro vita. Dunque una città che torni ad essere mamma, sulle orme di come ci insegna Maria, non sulle pretese camuffate ed egoistiche»
Aggiunge Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del Popolo della Famiglia: «La consuetudine di asfaltare prima delle elezioni, vizio antico di chi, non avendo fatto nulla di concreto e utile per la città, confida che un lieve bagliore, nemmeno un luccichio, possa far sembrare oro ciò che non lo è. Sfatiamo questo mito: il tesoretto per asfaltare le strade (e non solo) che ogni Ente territoriale utilizza, deriva dalle multe per le violazioni stradali e, per legge, deve e può essere utilizzato esclusivamente per tutto ciò che ruota attorno alla sicurezza stradale. Per cui i comuni quei fondi non devono trovarli, li hanno già e per opere previste dalla legge, quindi dovute.
Stabilito dunque che l’asfaltatura delle strade è dovere di ogni Amministrazione comunale e che nulla toglie ai fondi che dovrebbero essere destinati al bene della città e dei suoi abitanti: quanto e come il Comune ha speso per aiutare le famiglie e le imprese cittadine? O per migliorare la sicurezza, il decoro urbano e favorire il turismo? Sono convinto che i maceratesi, anche alla luce di quanto esposto, sapranno premiare, all’interno delle urne, chi essendo cittadino come loro e non “cacciatore di posti di potere” vuole renderli veramente partecipi e protagonisti della vita della città».
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Finalmente una voce saggia e non inquadrata e condizionata!
Finalmente anche la quinta candidata si fa sentire.
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Avremmo preferito che avesse detto qualcosa sul suo programma, invece di attaccare a testa bassa Armand-Jean Narciso du Plessis de Richelieu, ma evidentemente, questa competizione elettorale sembra più indirizzata a parlare male degli altri piuttosto che bene dei propri progetti.
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A proposito, quando anche lei -presumibilmente- verrà incontrata dal vescovo, andrà di nero vesita, con la veletta, oppure oserà qualche cosa più ardita, tipo un vestito degli inizi del 1900, che lascia scoperte 3 centimetri di caviglia????
Le solite passerelle dei sinistroidi.
sinistroidi o non sinistroidi la Gianfelici ha espresso ben chiaramente il suo pensiero che, ad esser sinceri e’ un po’ quello della maggioranza dei cittadini maceratesi. Quindi ha fatto benissimo e complimenti.Anch’io,da modesto cittadino e non politicante, l’avevo gia’ fatto presente su cronache maceratesi un paio di giorni fa. Auguri alla candidata Gianfelici
sempre a proposito delle varie inaugurazioni che vengono fatte prime delle elezioni vorrei ricordare ai cittadini maceratesi ,quando hanno un attimo di tempo, di fare una passeggiatina nella zona CAIROLI E LE VIUZZE DIETRO IL CORSO CAIROLI.De visu ci si potra’ allora rendere conto in quali condizioni si trovano ,e non da oggi, i marciapiedi e tutte le vie adiacenti. Cominciare il percorso dal palazzo degli studenti fino alle scuole De Amicis si arriva in Via Marchetti,Via Rossini, Via Verdi ecc.ecc .Durante il cammino si potranno anche ammirare una infinita’ di raccoglitori di immondizia, che ci faranno compagnia fino alla Stazione Ferroviaria.Non parliamo poi delle strade dove le macchine,nonostante il divieto di superare i 30 KM, sfrecciano a velocita molto superiori. Su questo problema sono stati spesso avvisati gli organi competenti per il controllo ma MAI se ne sono interessati e i VIGILI URBANI si vedono rarissimamente. E mi fermo qui
Sig. Gianfranco Ferroni, condivido pienamente il suo pensiero! Per quanto concerne l’assenza dei Vigili Urbani (cosa che ho fatto presente personalmente al Comandante stesso), reputo che siano molto impegnati nel dirigere l’enorme traffico che si sviluppa nel centro cittadino di Macerata
Gent,mo Sig.Andrea, La ingrazio per il Suo interessamento:Sono pero’ convinto,pur con tutta la stima e fiducia che posso avere di Lei, tutto rimarra’come sempre. Non mi sono mai accorto poi di questo grande traffico nel centro di Macerata. Mi sembra strano ! Ma, a parte il traffico, se puo’, venga a dare una occhiatina in quelle vie da me descritte e sono sicuro che non ne ricavera’ una bella impressione. Grazie e spero di risentirLa.