di Luca Patrassi
Il segretario cittadino dell’Udc Paolo Cotognini lo ha detto forte e chiaro alla presentazione della lista alla presenza del candidato sindaco Sandro Parcaroli: «Siamo qui oggi perché la nostra amata Macerata aveva bisogno di volare alto, di pensare in grande e con Sandro questo è e sarà possibile». Bene, poi uno si guarda attorno per vedere presenti ed assenti. Al tavolo dei relatori ci sono il consigliere comunale Marco Foglia e il consigliere regionale Luca Marconi, in platea l’ex consigliere comunale Massimo Pizzichini.
Dunque il partito scudocrociato cambia rotta e passa dal centrosinistra al centrodestra. Nulla di sconvolgente, in politica si vede quasi di tutto. La prima frecciatina era arrivata dal coordinatore provinciale di Italia Viva Antonello De Lucia che aveva rilevato l’anomalia di un partito che “ad oggi ha condiviso tutte le scelte fatte dalla giunta Carancini, incassando fino ai giorni scorsi le nomine, compresa l’Apm, ed ora passa con quel centrodestra che ha sempre fatto opposizione al suo programma”. La seconda botta è arrivata dal centrodestra con Deborah Pantana che qualche giorno fa si è detta “soddisfatta nel ritrovarmi a fianco nel centrodestra l’assessore comunale al bilancio della giunta Carancini. Un altro grande risultato ottenuto dal sindaco”. Si può fare e si può dire tutto, ma appare di grande complessità il doppio ruolo di Marco Caldarelli: vestire al mattino i panni dell’assessore al bilancio, partecipare il pomeriggio alle Giunte assieme al candidato di centrosinistra Narciso Ricotta e alla sera passare all’opposizione per preparare la campagna elettorale al fianco del candidato del centrodestra (seppur non partecipando agli appuntamenti pubblici). Si corre il rischio di presentarsi a una riunione con il programma giusto per l’altra.
E qui torna di aiuto l’incipit di Cotognini: «Macerata ha bisogno di volare alto. La gestione “casareccia” della nostra città non ci va bene» . Capita di sbagliare, basta dirlo e prendere la strada giusta. Secondo l’Udc a Macerata nel 2020 è quella indicata dal candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli. Benissimo, però ci si può anche dimettere dagli incarichi ricevuti in virtù dell’adesione a una coalizione, piuttosto che ad un’altra. Per dire, uno che fa l’assessore può anche dimettersi per cominciare a mettere in moto i motori per cercare di volare alto. Così come il segretario cittadino Udc Paolo Cotognini potrebbe dimettersi dal Cda dell’Apm, dove pochi giorni fa è stato rinominato dal sindaco con tutti gli altri per un anno. Caldarelli e Cotognini non si sono dimessi, ma nemmeno Carancini ha inteso revocare l’incarico: evidentemente Caldarelli e Cotognini hanno la sua fiducia anche in versione centrodestra.
Approdo nel centrodestra anche per il consigliere regionale Luca Marconi che è stato per cinque anni in maggioranza ed ha anche fatto l’assessore per il centrosinistra. Marconi, quanto alla scelta di campo, ha detto – nel marzo scorso – che “gli amici lo hanno invitato ad essere ancora presente e che la sua stella cometa è il simbolo del partito che ha sempre seguito”
Il consigliere Ivano Tacconi ha invece lasciato l’Udc ed è rimasto nel centrosinistra con la civica “Macerata Rinnova”
Chi siano gli amici Marconi non lo ha detto, di sicuro non glielo ha detto lo storico segretario regionale Udc Antonio Pettinari che, dal ponte di comando della Provincia, ancora tace sull’argomento elezioni dopo aver partecipato alle cene del Movimento civico di Paolo Mattei (versante centrodestra). Nel frattempo è stato nominato commissario regionale per le elezioni il senatore Antonio Saccone. Qualcuno fa trapelare la voce di una possibile candidatura di Pettinari con un partito diverso dall’Udc, forse con una lista civica. Voci. Chi lo dice? Non gli amici di Marconi, si può dare la stessa celebre risposta di Tina Pica al maresciallo dei carabinieri Vittorio de Sica in Pane, Amore e Fantasia d Comencini: ”Chi lo dice?” “La gente”. Ma alla conferenza stampa dell’Udc con Parcaroli la frase di Luca Marconi è stata chiara: ««Pettinari non si è più visto, risponderà al partito di questa sua posizione».
Chi invece è rimasto nel centrosinistra, uscendo dall’Udc che lo vedeva presente da una vita, è il consigliere comunale di lungo corso Ivano Tacconi, approdato in una delle civiche che sostengono Ricotta: Macerata Rinnova.
Udc con Parcaroli «per uno slancio diverso Macerata ha bisogno di modernità»
Tacconi persona seria.
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Patrassi ha ragione da vendere.
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Se nel calciomercato di fine giugno/inizio luglio alcuni giocatori, all’ultimo momento, hanno cambiato squadra sarebbe il caso che restituissero le magliette e gli scarpini, visto che hanno deciso di indossarne altri.
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Ma dimenticavo che in Italia l’impossibile è la regola; del resto dovrebbero aver imparato da Casini che le maggioranze e i partiti, più o meno, se li è girati tutti…
Nella politica non c’e’ piu’ serieta’ ! Ivano Tacconi e’ sicuramente una persona seria ma avrebbe fatton bene a mandarli tutti a q
Condivido la tesi di Luca Patrassi. Voglio aggiungere un richiamo agli “atomi” di Democrito. L’atomo, come è noto, è la particella più piccola. Inoltre, non tutti sono dotati, come San Francesco, del dono della “ubiquità”. Ma, si sa, dicono in Teologia che lo “Spiritus fiat ubi vult” ( per altri “flat”, “vola”). Dunque da un lato la questione è spirituale, dall’altro politica.Io non so. Mi viene in mente un verso ironico di Montale, a proposito della genesi della poesia.” L’inquietante questione se sia a freddo\ o a caldo, l’ispirazione\ non appartiene alla scienza termica…”.
U.D.C. (Usabile Direzioni Contrapposte)
Antonio Pettinari, Luca Marconi, Ivano Tacconi:
IL NUOVO CHE AVANZA.
Cosa non si fa per preparare un improbabile (?) posto in Regione per qualcuno.
C’era una volta il megalodonte (o la balena bianca). All’epoca, l’ondeggìo avveniva all’interno della pancia del cetaceo, tra Geppetto, Pinocchio e altri abitanti. Soffiavano le correnti d’aria (era pur sempre un mammifero) e là dentro era tutto un rimestìo. Strappati ai visceri da un pescatore coraggioso (stile il cacciatore di Cappuccetto Rosso che liberò la bimba dallo stomaco del lupo cattivo), continuano tuttavia il loro moto perpetuo di qua e di là: ma hanno guadagnato il dono della bilocazione, novelli Pasqualinipezzolla, Madrisperanzi e padrepii. Del resto, anche la stella cometa evocata da Marconi e citata nell’articolo ha – come in ogni migliore rappresentazione figurata – la doppia coda a rondine. Indubbiamente in loro compagnia non ci si annoia. E’ dato credere, tuttavia, che riuscendo a farsi opposizione mentre governano (e viceversa) loro si divertano più di noi.
Il vero scandalo è che le nomine nel consiglio d’amministrazione di una società pubblica vengano utilizzate per procurare posti di sottogoverno ai propri alleati del momento, invece di privilegiare le competenze tecniche e gestionali.
Anche se l’UDC fosse ancora alleata del PD, lo scandalo rimarrebbe.