In attesa dell’arrivo a Macerata di Matteo Salvini, è Forza Italia a schierare il primo nome noto della politica italiana al fianco del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli. Mercoledì arriverà infatti Antonio Tajani per l’inaugurazione della sede elettorale di Forza Italia in corso Cairoli, vicino al quartier generale del candidato sindaco Narciso Ricotta. «Lo marchiamo a uomo – scherza Riccardo Sacchi – Non gli lasciamo campo libero in un quartiere importante e popolare come le Casette». Seguirà una conferenza stampa, alla quale oltre a Tajani e al coordinatore provinciale Sacchi, parteciperanno Parcaroli e il commissario regionale Francesco Battistoni.
Intanto si sta lavorando alle liste: ce ne saranno sicuramente cinque di partito (Lega, Fdi, Forza Italia, Udc e Nuovo Cdu) e la nuova civica che Parcaroli ha annunciato nell’intervista dei giorni scorsi (leggi l’articolo) e di cui tra gli altri farà parte anche l’avvocato Gianluca Micucci Cecchi che già da tempo si era operato in vista delle elezioni. Resta da capire cosa faranno Anna Menghi e Deborah Pantana che potrebbero confluire rispettivamente nella Lega e in Forza Italia per una candidatura alle regionali. Maurizio Mosca sta lavorando per una civica che guardi alle forze di centro e anche ad altre risorse civiche.
Nella Lega non dovrebbe essere in lista il consigliere comunale Andrea Marchiori che non si è certo sentito trattato bene dopo l’investitura a candidato sindaco dello scorso febbraio. L’intenzione della Lega è di indicare Marchiori come responsabile cittadino del partito che dovrà trainare la coalizione al fianco di Parcaroli. In caso di vittoria la Lega lo indicherebbe poi come assessore esterno. Prospettiva che però non convince Parcaroli che avrebbe voluto Marchiori a caccia di preferenze come capolista. A breve è prevista una riunione per sciogliere questo nodo. Sono date per certe nella Lega le candidature di Andrea Blarasin, Claudio Carbonari e Francesco Luciani.
Intanto oggi Sandro Parcaroli ha voluto chiarire le sue intenzioni rispondendo a un commento apparso su Cronache Maceratesi: «Ho letto il commento che il signor Claudio Longhi ha fatto in merito alla mia candidatura e alla coalizione di centrodestra che mi sostiene. Lo riporto sulla mia pagina per il semplice fatto che mi dà modo di chiarire dei temi che ritengo fondamentali.
La coalizione di centrodestra è unita dopo tanti anni, un fatto questo che rende la mia candidatura non una mera questione di immagine, bensì una sintesi di valori e progetti. I maceratesi non sono affatto sciocchi, per questo signor Longhi sapranno valutare chi oggi a Macerata può rappresentare un cambiamento reale. Se qualcuno pensa che sia una marionetta guidata dai partiti, beh…colgo l’occasione di questo post per dire che non ho mai permesso a nessuno di manovrarmi, tanto più che sono un creativo e i creativi non si imbrigliano. Se mai permetterò a qualcuno di “usarmi”, sarà solo per amore e nell’ambito della mia famiglia. Approfitto di questa riflessione mattutina anche per rassicurare tutti circa il fatto che non solo ho tempo di fare il sindaco (la mia azienda è saldamente guidata da mio figlio Stefano), ma ho pure il piacere di farlo, considerandola una missione umanitaria, al punto in cui si trova la città in questo momento. Se ci ho pensato tanto prima di accettare è perché non sono avido di poltrone (mi basta la mia, quella che mi sono costruito negli anni con il sudore della fronte) e neppure ho bisogno della politica per vivere. I “soliti volti” di cui parla il signor Longhi sono persone che, come me, amano questa città e hanno dovuto vederla decadere con il dolore nel cuore, senza poter far nulla al riguardo. Hanno idee e progetti, vogliono impegnarsi per Macerata. Lo trovo un atto molto generoso. Che poi…non mi pare che la sinistra abbia così tanti volti nuovi, a cominciare dal suo candidato sindaco».
(m. z.)
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Da una parte ci sono le ricostruzioni elettorali, ad uso e consumo interno, e dall’altra ci sono i fatti.
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Poi uno dice tutto quello che vuole (qualcuno addirittura giura e spergiura che la terra è piatta, e ci crede pure; quindi figuriamoci se le ricostruzioni elettorali non possono essere contrabbandate per vere)
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Ma limitiamoci ai fatti…
Fin dallo scorso febbraio/marzo Andrea Raimondo Mazzarino era in predicato di fare il candidato sindaco per la destra centro maceratese, o per almeno una parte di essa.
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Tutto dipendeva (come sempre accade nella destra centro, dove le decisioni vengono sempre prese altrove) da come sarebbero state collocate le pedine sulla scacchiera.
Se Fratelli d’Italia sarebbe riuscita a prendere la candidatura in Regione, allora Macerata sarebbe stata della Lega, per il candidato sindaco.
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Forte di questo (al tempo) quasi accordo Andrea Raimondo Mazzarino aveva cominciato a scalpitare, a mettere pressione alle altre anime della destra centro.
E gli altri cosa facevano?
Non avendo nomi “forti” da gettare nella mischia, tergiversavano, facevano riunioni in cui non si decideva nulla, cercavano la quadra quando la figura geometrica era un cerchio, facevano i pesci in barile: insomma invece che dire Mazzarino SI o Mazzarino NO aspettavano…
Ed intanto Andrea Raimondo Mazzarino continuava a comportarsi come candidato unico, sebbene non a tutti piaceva.
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Qualcuno aveva anche cercato di tirare dentro Bianconiglio, che si era subito smarcato: non aveva tempo e poi Andrea Raimondo Mazzarino andava per lui bene.
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Allorché -lontano dalle Marche- decidono come piazzare le pedine ed ecco che, a Macerata, la casella deve essere occupata dalla Lega.
Tutto a posto, quindi????
Manco per sogno!!
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Andrea Raimondo Mazzarino NON andava bene a tutti e quindi bisognava uscire dall’impasse.
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Fulminato sulla via di Milano, a seguito di una telefonata, ecco che la Lega riesce ad estrarre dal cilindro Bianconiglio.
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Lo stesso che non aveva tempo, improvvisamente tempo lo trova: se non è un miracolo questo!!!!
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E sul nome (ripeto: sul nome, solo sul nome, perché di progetti, idee, programmi ancora non se ne parla, ne se ne parlava al tempo della fuoriuscita del nome) tutta la destra centro maceratese si ritrova compatta.
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Evviva, evviva abbiamo il candidato!!!!!
Poco importa se, fino a pochi giorni prima aveva declinato l’invito incoronando, di fatto, Andrea Raimondo Mazzarino.
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Avevano il candidato, evviva evviva!!!!
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Con un colpo solo, buona parte della destra centro cittadina, poteva dire di aver trovato l’uomo giusto e, nel contempo, eliminava dalla corsa Andrea Raimondo Mazzarino (da quel giorno, con il suffisso: immolato a Roma).
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Allo stato attuale non ci sono programmi, non ci sono idee, non ci sono progetti, ma solo slogan, slogan e ancora slogan.
E un “ex” candidato…
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Questa, magari un poco romanzata, è la storia.
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Poi vi è la leggenda (candidatura che si favoleggia non è una mera operazione di marketing, ma che nasce da idee e progetti condivisi che, al momento della candidatura, nessuno ancora conosce) che serve a creare consenso…
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Se qualcuno crede che la terra sia piatta si può anche credere al miracolo di Bianconiglio.