di Enrico Maria Scattolini
QUESTO PROBABILMENTE SARA’ il mio ultimo articolo sulla Maceratese live.
CON IL DIRETTORE ZALLOCCO, che ringrazio pubblicamente, insieme alla sua redazione, per l’ampia libertà di espressione sempre concessami, forse troveremo altri spunti di collaborazione su Cronache Maceratesi. Il cui ricordo conserverò comunque sempre nel cuore.
CREDO CHE IL RITORNO ALLA MIA AMATA FINANZA possa essere il porto sicuro.
LA MIA ETA’, a questo punto, non mi consente molte altre chances.
IMPROBABILE QUELLA di poter tornare a scrivere sulla Rata in attività, e quindi in…diretta dopo mezzo secolo di grande passione.
NON HO VERGOGNA di affermare che è morta anche una parte di me stesso.
CONTEMPORANEAMENTE al certificato di decesso della Benamata, formalizzato alla fine della scorsa settimana con la decisione di rinunciarne iscrizione al campionato di terza categoria.
FIRMATO DA CHIARALUCE, insieme ad alcuni volonterosi, fra i quali il sottoscritto, che in extremis hanno inutilmente tentato di salvare il salvabile.
IN REALTA’ IL DE PROFUNDIS era stato intonato da giorni. A Chiaraluce ed ai suoi amici non è rimasto che prenderne atto e procedere alla tumulazione nel disinteresse generale.
E’ STATA INFATTI L’INDIFFERENZA DELLA CITTA’ a decretare la fine dei quasi cent’anni di storia della Maceratese.
LA MEDESIMA SUPERFICIALITA’ con cui sono state seguite le incredibili vicende delle gestioni dirigenziali dello scorso campionato, drammaticamente concluse dal tonfo estivo.
AVVIATE DALLA CESSIONE della Società dalla Tardella a Spalletta. Operazione rivelatasi certamente sbagliata sul piano dell’affidabilità dell’acquirente (sulla cui solvibilità ed onorabilità la Lega Pro peraltro deve ancora…esprimersi, nonostante l’obbligo statutario del “gradimento”), ma ineccepibile in punta di diritto (Carancini ipse dixit nella sua ultima, movimentata conferenza stampa) e senza alcuna alternativa (anche qui esplicita ammissione del sindaco) in una situazione di stringente bisogno da parte della venditrice.
SONO IN CORSO DENUNCE INCROCIATE, per cui sarà la Magistratura ad esprimersi. Riguardo al contenuto dell’accordo ed a quanto accaduto successivamente alla stipula del contratto. Quindi c’è bisogno solo di un po’ di pazienza per conoscere la verità. Almeno quella processuale.
INTANTO LA TARDELLA ha già finito la sua esperienza alla Jesina: la società ha comunicato che il cda guidato dall’avvocato Marco Polita è stato prorogato fino al 31 agosto 2018. Dunque Maria Francesca Tardella non investirà sulla Jesina dove il 6 giugno era stata presentata come consulente esterno.
LA FREDDEZZA DEI MACERATESI però non ha stupito, perché rientra nella tradizione…
SU COME SIA STATA INTERPRETATA (AL MEGLIO!!!) dal Palazzo, non è il caso di ripetersi. Anche qui nel rigoroso rispetto dell’abitudine ai flop. Come da lungo elenco a mente di tutti i concittadini.
L’ALTRA SERA ne ho sentito accennare perfino nel corso di un sermone in una chiesa del centro.
PER DARE SOLO L’IDEA CONCLUSIVA DELL’ACUTEZZA DELL’OPERATO AL VERTICE, sottolineo che nessuno si è accorto, e quindi ha minimamente protestato se non altro per una semplice questione di pretesa di rispetto, della lampante contraddizione fra la decisione del presidente della Figc, Tavecchio, di assegnare alla Maceratese l’umiliante collocazione nel campionato di prima categoria, ed il fatto che erano nel frattempo scaduti i termini della relativa iscrizione, come scritto da Cronache Maceratesi (leggi).
MA ANCHE QUESTO non ha sorpreso.
CIO’CHE INVECE MI HA STUPITO è stato l’ostracismo della tifoseria (salvo l’apprezzabile tentativo del “gruppo Chiaraluce”) alla ripartenza dal primo gradino dei campionati federali.
QUELLA TERZA CATEGORIA che invece è stata accettata dall’Ancona, capoluogo di regione, onusta di gloria ben più illuminante di quella maceratese, e che dalle nostre parti vive ancora dell’antico ricordo del campionato vinto dalla ricostruita società biancorossa di Faggiolati nel 1989.
SE CIO’ FOSSE AVVENUTO, i novantacinque anni di storia della Maceratese sarebbero stati salvati. In umiltà ma con dignità.
SI E’ INVECE PREFERITO l’anno sabbatico. Quasi una catarsi per chi ne ha effettivamente compreso il significato.
SAREI CURIOSO di conoscere le ragioni di questa scelta.
AZZARDO: snobismo da… Atene delle Marche?
MA AUSPICO che l’integralismo non renda impraticabile sinergie con l’Helvia Recina. L’unica via d’uscita dall’impasse.
CARANCINI HA DICHIARATO nell’ultimo rapporto alla stampa che “…a Macerata resta una squadra di calcio”. Alludendo evidentemente a quella del presidente Crocioni.
SI FACCIA ALMENO CARICO di portare avanti questo progetto.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La cosa veramente triste è che sono stati spesi circa 800mila euro per costruire una gabbia inutile attorno all’Helvia Recina perchè la campagna elettorale vinta da Carancini si è giocata sulle sorti della squadra di calcio che ora vediamo che fine ha fatto e da chi era amministrata. Non sulla sanità per assicurare migliori cure ai malati, non sulla scuola per creare menti illuminate volte al miglioramento della società, non sull’ambiente per rinfoltire quei poveri sfortunati spazi vedi che fanno da intercalare all’asfalto, non sulla viabilità per assicurare qualche incidente in meno all’anno, non sulla sicurezza per far vivere i cittadini in maggiore tranquillità. Non su tutto questo ma SU LO PALLO’ per accontentare una parte della cittadinanza che ha fatto più rumore degli altri e che lo considera una fede. Allora io da contribuente gradirei per prima cosa i soldi venissero spesi con più lungimiranza e a favore della collettività perchè ad essi appartengono e in secondo luogo se si sceglie di spenderli per lo sport, diritto sacrosanto e attività fondamentale per ogni bambino, mi piacerebbe che non si pensi solo A LU PALLO’ ma a tutte le attività motorie che agiscono nel silenzio ma che sicuramente creano meno divisioni del calcio, e per questo non hanno bisogno di barriere/ gabbia simili a quelle che si usano per contenere le bestie. Se la Rata farà un anno di stop ce ne faremo una ragione. Questo è solo un parere, non me ne se ne voglia.
Questo e’ un altro aspetto della situazione su cui mi trova d’accordo, signor Ribechi.
Posso solo aggiungere -per esperienza diretta- che l’imponenza dei lavori di ristrutturazione per la messa a norma dell’Helvia Recina raramente ha trovato riscontro in altri stadi del girone.
Un grazie ad Enrico Maria Scattolini
per tutti gli articoli che ha scritto nel tempo.
Complimenti davvero.
Un politico a Antonio La Trippa: Do ut des, ossia tu dai voti a me, che io do appalti a te.
Sig. Scattolini, leggo sempre con molta attenzione i sui articoli, ma in questa occasione mi meraviglio di come si possa rammaricarsi della mancata iscrizione in 3° Cat. quando sussiste la possibilità di collaborazione con l’H.R. e ripartire dalla Promozione. Indubbiamente se sfuma anche questa occasione allora chiudiamo definitivamente i battenti. Lavoriamo per raggiungere questo obiettivo, che è la soluzione più razionale in questo immenso caos.
A MACERATA ESISTE ANCHE UNA BELLA REALTA’ LA SCUOLA CALCIO
“ROBUR 1903” LAVOREMO PER CREARE GRUPPI DI RAGAZZI UNITAMNETE A GENITORI QUALCOSA DI POSITIVO IN UNA CITTA’ CHE MERITA MOLTO.
SALUTI
E io invece mi auguro che questo anno di ferie forzate possa essere un auspicio per rileggere le tue somme algebriche e perché no per ritrovarci in qualche campetto polveroso a bordo campo. Un abbraccio
Manca ancora il commento di chi sicuramente vi toglierà proprio la voglia di continuare a discutere. Tra l’altro avessi mai letto una sola parola contro chi dall’inizio ha cominciato ha portarvi per i fondelli tutti quanti. Non sto nemmeno parlando della Tardella perché le sue colpe se ci sono ancora non sono state chiaramente accertate, almeno mi sembra a parte qualche chiaccieruccia su debitucci lasciati qua e là, del tutto perdonabili visti i tempi di vacche magre e dove saranno i tribunali ad essere interpellati a dipanare la matassa. Ma i grovigli, quelli accertati almeno diteli espressamente e supercomprensibili e non con mezze parole. Colpa dei tifosi, e ditelo, colpa degli avvocati, e ditelo, colpa dei politici e ditelo chiaramente ma ditelo senza la solita ipocrisia del pisciare una goccia alla volta. ( Nuovo neologismo già accettato dall’Accademia de lo grà in attesa di quella della Crusca che fa tanto bene all’intestino perché piena di fibre.
Per tutto ,ma tutto quello che e’ successo e non e’ successo io mi auguro (che chissa’ quando),chi deve controllare controlli,chi deve vigilare vigili perche’ e’ ora di finirla con gente che fa il bello e il cattivo tempo nel calcio( come altrove) senza che paghi mai,giocando con i sentimenti e il portafoglio dei cittadini.
mio figlio ha giocato con quella maglia e ne sono stato orgoglioso e anche lui..
Marco Ribechi dice: “mi piacerebbe che non si pensi solo A LU PALLO’ ma a tutte le attività motorie che agiscono nel silenzio ma che sicuramente creano meno divisioni del calcio, e per questo non hanno bisogno di barriere/ gabbia simili a quelle che si usano per contenere le bestie. Se la Rata farà un anno di stop ce ne faremo una ragione. Questo è solo un parere, non me ne se ne voglia.”
Si avrei voglia di abbracciarti amichevolmente, hai detto una cosa sacrosanta. Purtroppo TV e media in Italia fanno vedere solo LU PALLO’, questa situazione la si riscontra in quasi tutta la nostra nazione a differenza di altre dove tutti gli sport sono seguiti quasi in pari misura sia dai media che dalla gente. Così si appassionano i ragazzini (e i genitori non si illudono di avere un futuro Messi in casa)che possono scegliere l’attività che più gli piace e dar modo loro di avere anche tante altre soddisfazioni sportive.
Sig. Scattolini
io so per certo che la Maceratese (quella di Crucianelli per intendersi) ha fatto domanda di iscrizione in sovrannumero sia alla serie D che all’eccellenza e sta aspettando l’esito.
Comunque in data odierna verrà iscritta anche alla terza categoria.
Che mi sa dire?
Perché non accorparsi all’Helvia R. come fece l’Ancona con il P.S.Lazzaro ??? La squadra Dorica attuò questa manovra cambiando a breve anche denominazione sociale . Non sarebbe forse ( a mio parere ) la soluzione migliore ??
Le stesse sensazioni che prova caro Enrico,le provo anch’io. Da persone che amano lo sport la “MACERATESE” era ed è stata un punto di riferimento. Ancora partecipo attivamente ad uno sport “minore”sono uno di quelli che agiscono in silenzio come ha detto il Sig. Ribechi in una città in ….pace, nella pace della cultura.Nel mio piccolo cerco di dare entusiasmo ed uscire dall’indifferenza che ci circonda, anche quello che sembra a favore dei giovani e solo consumismo o politica.Potrei citare diversi argomenti ma credo che sia meglio stendere un velo pietoso.Un caro saluto.
Micucci,sono un ammiratore del suo modo originale e fantasioso di scrivere.D’altro livello rispetto a quello di leggere,che difetta di attenzione.Mi sembra di averglielo eccepito in un’altra circostanza.
Non mi accusi di usare mezze parole.Io ho sempre scritto la verità,almeno ho tentato di farlo riferendo naturalmente di quella a mia conoscenza.Da Spalletta che mi tolse quasi subito il saluto,a Liotti che non me l’ha mai concesso;in mezzo le”cordate romane” di primo e secondo letto.Poi all’avvocato Carancini con cui ho guerreggiato nelle due ultime conferenze stampa al limitedella querela personale.Per finire all’indifferenza della città ed alle opzioni della tifoseria.
Ho difeso la Tardella per il suo diritto di vendere,ma l’ho criticata per aver sbagliato l’acquirente ,per altro con la fondamentale attenuante di non avere avuto scelta.Sarà ora la Magistratura a valutare il resto,come lei ha opportunamente sottolineato nel suo post.
Ho direttamente contestato a Gravina,presidente della Lega Pro,nel corso di un’intervista televisiva a Macerata ,l’omissione del “gradimento”riguardo alla figura di Spalletta.Che,se non concesso, , avrebbe bloccato il contratto di novembre.
La prego perciò di non confondermi con altri.
A tempi migliori.Almeno dalle mie parti.Saluti
Scattolini al di la di tutto, mi dispiace che la rubrica Somma algebrica finisca. Così almeno sembra. Era divertente, seguitissima e anche campo di battaglia tra pistacoppi e pesciaroli. Anche i relativi insulti che spesso ci siamo scambiati dal colle al mare, facevano parte del gioco delle parti,della sana ed eterna rivalità tra il Porto e Macerata e magari da una parte o dall’altra qualche verità è venuta fuori, magari da commentatori più esperti di me nel gioco del calcio. Devo fare una considerazione che non ha a che fare con la rubrica e che ha sconvolto il calcio locale fino ad Ancona. Troppo costoso giocare al pallone e avere a che fare con gente che non dovrebbe trovarsi a decidere più personalmente che obbiettivamente nelle varie sezioni della Figc e a cui non rimborserei nemmeno i soldi per un panino con la mortadella sgranocchiato durante la ricreazione. Ricambio i saluti.
Micucci,le confesso che i suoi complimenti mi fanno molto piacere.
Completamente d’accordo con le sue considerazioni sul mondo del calcio.