La lettera inviata dal presidente Figc Carlo Tavecchio al sindaco di Macerata Romano Carancini in data 10 agosto
di Leonardo Giorgi
(foto di Fabio Falcioni)
Maceratese al massimo in Prima categoria. E’ quanto ha comunicato nelle ultime ore il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al sindaco Romano Carancini. La Federazione non ha accolto l’appello del primo cittadino che, presentando il progetto degli imprenditori Ruggeri-Mosca e chiedendo una proroga dei termini di iscrizione per le motivazioni legate ai terremoti dello scorso anno (proroghe arrivate in tutti gli altri ambiti extra sportivi), aveva nuovamente chiesto nei giorni scorsi la possibilità di iscrivere la nuova Maceratese in Serie D. Tavecchio ha rifiutato, sostenendo che “l’attribuzione di una Prima categoria alla sua città – scrive il presidente rivolto a Carancini – in presenza di altre associazioni dilettantistiche come mi dicono, nel campionato di Promozione (il riferimento è all’Helvia Recina, ndr), presenta sufficienti garanzie per lo sviluppo del calcio locale”. Questo non vuol dire che esisterà per forza di cose una società biancorossa in Prima categoria il prossimo anno, anzi. Per ora l’unico progetto sportivo concreto di cui è a conoscenza il sindaco è ancora quello dell’imprenditore Alberto Ruggeri insieme alla cordata locale guidata da Maurizio Mosca. Ma per la Serie D, obiettivo ormai sfumato. «Non sono io a dire che la Maceratese debba per forza essere iscritta nel massimo campionato dilettanti – precisa il sindaco -, ma questa è la condizione imposta da Ruggeri. Fosse per me farei anche altre categorie, non sono io che ho preso questa decisione. Il Comune di Macerata si è affiancato a questo progetto perché era necessario. La Figc lo scorso 21 luglio ci ha scritto dando la possibilità alle squadre di Lega pro che non si sono iscritte di farlo ad un altro campionato. Per questo, però, l’ente comunale nella persona del sindaco avrebbe dovuto presentare un progetto serio».
Quello che fa arrabbiare Carancini però è la contraddizione dello stesso Tavecchio nella lettera mandata al Comune per comunicare l’impossibilità di iscrivere la Maceratese alla Serie D. «Il presidente scrive come “le procedure federali prevedono norme, di carattere perentorio, che in alcuni casi sono state superate con il consenso di tutti“. Se queste norme fossero davvero di carattere perentorio e la Maceratese fosse stata scartata perché il progetto è stato presentato tre giorni dopo il termine per l’iscrizione, perché dire che “in alcuni casi” queste norme sono state superate? Significa che non sono così perentorie. Tavecchio poi scrive che “il sottoscritto ha esperito tutte le possibilità sugli organi decisionali locali di provvedere ad accomodamenti ragionevolmente convenienti. Ho incontrato non solo un netto rifiuto ma valutazioni ben chiare sulle vicissitudini che purtroppo la sua regione annualmente registra e manda riflessi nei campionati dilettantistici. La Lnd, nazionale e territoriale, ha espresso parere negativo sull’operazione da lei proposta”. Ma chi sono questi organi locali che decidono su una norma “perentoria” della Figc? E con quali atti?». Per questi motivi nelle prossime ore Carancini chiederà alla Figc chiarimenti sull’iscrizione di tutte le altre squadre della Serie D. «Se il termine perentorio non è poi perentorio – ribadisce il sindaco – significa che ci deve essere dell’altro». Il primo cittadino non risparmia critiche anche nei confronti di Paolo Cellini, presidente regionale della Figc. «Bisognerebbe chiedere se in questa vicenda Cellini abbia scritto una lettera dopo questa vicenda. Voglio dire che non è nitida la situazione. Cellini non era sicuramente contento di dover avere a che fare con Maceratese, Civitanovese (ammessa in sovrannumero in Prima, oggi la comunicazione ufficiale) e Ancona. Lui ha mai fatto un atto formale dopo quello che è successo alla Maceratese? Io non so quello che ci sia stato, e forse è ininfluente, ma non è stato un percorso corretto nei confronti di un’istituzione, il Comune, che si prendere una responsabilità. Se la Maceratese è stata esclusa ci devono essere degli atti, con delle motivazioni».
La lettera inviata dal presidente Figc Carlo Tavecchio al sindaco di Macerata Romano Carancini in data 9 agosto
Quello che rimane però è delusione e rabbia per come, dopo 95 anni, la storia della Maceratese rischia di finire. «L’inizio della fine è stato il passaggio dalla Tardella a Spalletta. La Lega pro avrebbe dovuto verificare la solidità della nuova proprietà. La situazione Spalletta ha trascinato dentro poi le altre farse successive. Il dolore che c’è, non solo a livello sportivo, ma a livello amministrativo, è totale. Se poi al dolore e alla rabbia aggiungiamo questo muro che è stato posto rispetto alla rappresentazione della vicenda è grave. Se un presidente di Federazione non ha neanche il rispetto di ricevere un sindaco è una cosa seria. Accertata la disponibilità di Ruggeri e Mosca, ho chiesto un incontro a Tavecchio attraverso una mail, seguita immediatamente dopo da un telegramma, ma il presidente non ha risposto e l’ha fatto solo dopo aver ricevuto una seconda lettera. Da maceratese mi sento preso in giro. Non è così limpido quello che è successo».
fatevi aiutare dal GUS
Se questo sindaco mettesse nell'amministrazione lo stesso impegno che mette nel calcio, Macerata farebbe concorrenza a Bolzano. Basta pallò!
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…” Da maceratese mi sento preso in giro”
Quello che se fa se rtroa
Il Presidente della FIGC, Sig. Carlo Tavecchio, dopo il rifiuto della serie D, formalmente legittimo visto il ritardo rispetto al termine del 3 Agosto, si è accanito contro la città di Macerata offendendo la Maceratese e la sua storia con l’attribuzione, bontà sua, del campionato di 1^ categoria che presenterebbe “sufficienti garanzie per lo sviluppo del calcio locale”-
Ricordo a questo Signore che la Maceratese ha disputato, nell’arco dei 95 anni della sua storia, i seguenti campionati: n. 1 di primo livello (prima divisione 1925/26) –
n.3 di secondo livello (Camp.Meridionale – serie B) – n.28 di terzo livello (1^Div- serie C e lega Pro) – n.26 di quarto livello (IV serie-Interregionale -serie D e C2) – n.14 di quinto livello (serie D – interregionale – CND) –
Mi pare, quindi, che la Maceratese non abbia niente a che fare con una simile categoria, assegnata con motivazioni cervellotiche, da ritenersi oltremodo punitiva per una città di 43.000 abitanti, ex capoluogo di provincia –
Mi domando come questo personaggio, possa decidere insindacabilmente, senza alcuna garanzia di imparzialità, sulla pelle di una città e di una tifoseria già penalizzata pesantemente,sembra con il parere del Sig. Cellini che pare aver intrapreso una crociata contro le squadre cadute dalle serie superiori.
Ciò anche in considerazione della famosa vicenda delle “banane” che la dice lunga sulla Sua statura morale e per la quale si sarebbe dovuto dimettere senza se e senza ma.
Inutile dire che le vere vittime di questi soprusi sono gli incolpevoli tifosi.
E’così che si mette a posto il sistema calcio!!!
Ripartire dalla prima categoria? E perche’ no?
La cordata locale, ormai siamo abituati a chiamarla così, con un investimento molto più contenuto e utilizzando giocatori della zona, potrebbe gettare le basi per una nuova società per iniziare una scalata, manco tanto lunga se si pensa che l’eccellenza e a solo due categorie di distanza, per riportare la rata in campionati più ambiti.
I tifosi avevano già detto che avrebbero preferito una terza categoria con società locale che una categoria maggiore con altri “magnapane stranieri”in giro; e poi ci sarebbe di nuovo il derby con la civitanovese oltre che con i miei amici della Cluentina.
Nel 1989 si riparti’ dalla terza e allo stadio c’erano più di mille spettatori a partita.
L’alternativa potrebbe essere, visto che presidente Crocioni, più volte è stato immortalato con i componenti della cordata locale, far convergere le forze sull’helvia recina e partire dalla promozione.
Io preferirei la prima ipotesi,anche se meno logica, se non altro perché il tifoso sentirebbe la nuova società più sua e non un ripiego.
Mi vorrei sbagliare, ma se l’aria e questa, temo che la cordata locale, così come dal nulla e senza risolvere nulla è comparsa, nel nulla si dissolverà.
Ai posteri l’ardua (manco tanto) sentenza.
Caro Sindaco Romano ! Hai fatto bene a prendere posizione contro questo misterioso uomo chiamato TAVECCHIO.Che fare ora ? Difficile dirlo anche perche la matassa e’ cosi’ talmente ingarbugliata che neanche il prof AZZECCACARBUGLI riuscirebbe a risolverla. Io, al posto tuo mi sentirei profondamente OFFESO anche per il danno procurato ad una intera citta’ che, anche a causa di molti problemi, vedi terremoto – doveva essere tenuta in seria considerazione e anche e sopratutto per il suo glorioso passato. Questo maldestro signorino denominato TAVECCHIO vuolle relegare la Maceratese alla prima categoria ! MA NON SI VERGOGNA . DOVREBBE VERGOGNARSI e chiedere scusa a te e atutti i cittadini che rappresenti. Ma non ci sara’ per caso qualche segreto legame con qualcuno che viene da lontano e ancora non si sente sazio ? Caro Sindaco ! bando alle chiacchiere ! Qui c’e’ da salvare l’onore della nostra citta’ che oltretutto si sta candidando a capitale della cultura, Non basta neanche questo discreto biglietto da visita per avere un minimo di considerazione ? Anche il problema grave del terremoto ha la sua importanza certamente.. Caro Sindaco dimostra il tuo coraggio e anche nel maleaugurato caso di non farcela saremo con te. Pero’ la dimostrazione della tua vicinanza dovrai dimostrala creando,se necessario, anche una crisi comunale. Vediamo allora se qualche politico di grossa statura fara’ qualche passo in avanti ! Coraggio
Tavecchio,la contraddizione fatta persona….
certo signor Carancini che a sentirsi preso in giro da un personaggio simile , per di piu’ massimo rappresentante del calcio italiano ( 🙂 ), dalla cui bocca, senza passare prima dal cervello, sono uscite frasi che credo lei ricordi bene le dovrebbe bruciare e non poco…..
pazienza , non se la prenda, potra’ sempre dire di averci provato… anche se in ritardo
Non lo credevo possibile dopo le varie gaffes in cui era incappato,ma il sig. Tavecchio in poche righe ha incentrato pienamente la situazione calcistica cittadina,che evidentemente molti tifosi non conoscono,e ha dato le giuste dritte per il futuro.E non sto facendo ironia quindi complimenti al Presidente della FIGC.
E insomma alla fine la colpa se la piglia tavecchio e tutti ne uscirono puliti e contenti…
Come mai se la domanda per il ripescaggio in serie D andava fatta entro il 3 agosto la cordata locale insieme al signor Ruggeri hanno perso tutto questo tempo?……per salvare la faccia? è perche’ il sindaco dato che si è mosso perché non l’ha fatto nei tempi…per salvaguardare l’investimento fatto per lo stadio dicono 800000 mila euro di soldi nostri!!! ma poi la maceratese qual’è?quella della cordata locale o quella del signor Crucianelli? quante domande non risposte……un consiglio non pensateci più.Buone vacanze a tutti
Il calcio dalla serie B fino alle categorie dilettantistiche è un susseguirsi di fallimenti societari. L’assurdo è che la FIGC non prende nessun provvedimento, conducendo questo sport al totale disinteresse. Nelle Marche le società vittime di questo sfacelo sono state parecchie. Ora è toccato alla Rata. Anche fosse 1° Cat. l’importante è ripartire.