Buon lavoro ad Alessandro Chiaraluce e ai componenti della sua cordata, che martedì creeranno «nuova realtà societaria che intende provvedere all’iscrizione in serie D», nessun volontà di ostacolarne la nascita ma solo una «diversità di vedute circa il percorso da seguire per impedire la morte civica della “realtà calcio” a Macerata». Questa l’estrema sintesi di una lettera firmata da Maurizio Mosca, Maurizio Gagliardini, Fabio Berrè, Massimo Paci e Gabriele Cofanelli che «in un momento di certo difficile poiché alle soglie di un baratro fallimentare ed ove anche Claudio Liotti ha comunicato formalmente le sue dimissioni dalla carica presidenziale» si sono incontrati «nel tentativo di rendere un minimo di chiarezza per poi esprimere quale sia la posizione e quindi le decisioni che a nostro avviso possano comunque rappresentare un contributo di carattere positivo nei confronti di una società calcistica così gravemente martoriata». I cinque firmatari della lettera precisano la volontà «di porre fine ad una serie incontrollata di notizie, pseudo verità o spifferi malgovernabili dai social network secondo i quali una presunta cordata (la nostra) si starebbe adoperando con diverse modalità e sedi all’unico scopo di osteggiare un’altra cordata (quella di Chiaraluce) e per perseguire tale illecita finalità i reali interessi della società Maceratese verrebbero posti in secondo piano sino al punto di impedire o ostacolare la nascita di qualsivoglia nuova realtà societaria».
Dopo aver precisato «che tra noi e Chiaraluce sussisteva e sussiste una profonda diversità di vedute in quanto, a nostro avviso, una eventuale “rinascita” non potrebbe che ripartire da una realtà assolutamente territoriale (settore giovanile, staff, dirigenza ed organizzazione di matrice maceratese od al limite della nostra regione) e per creare comunque una base rivolta negli anni forte di un orgoglio di appartenenza che i nostri ragazzi porterebbero inevitabilmente con sé. Evitando quindi tutti quei personaggi che tra le diverse regioni italiane (se non internazionali) hanno contribuito ad una sfacelo patrimoniale inimmaginabile e devastante», Mosca, Gagliardini, Berrè, Paci e Cofanelli si dicono “convinti che lo sport e quindi anche il calcio sia un bene assoluto dei nostri giovani ed un valore per l’intera collettività da tutelare in ogni momento ed in ogni sede» e che «per assoluta e dovuta chiarezza» e sottolineano che la loro potenzialità patrimoniale non gli avrebbe permesso nell’immediato «un esborso economico pari a 6-700mila euro per affrontare un campionato di maggior prestigio quale quello della serie D, mentre da una fonte di assoluta attendibilità abbiamo appreso che martedì prossimo verrà creata una nuova realtà societaria che per l’appunto provvederà poi alla iscrizione in detta categoria.
I firmatari della lettera si augurano «che questa realtà venga a Macerata per il bene della città, della squadra, dei colori e quindi di tutti noi che vi abitiamo. Ci auguriamo anche che il settore giovanile rimanga ai “giovani maceratesi” e si eviti qualsiasi forma di “scempio patrimoniale o malaffare” che purtroppo sembrerebbe rappresentare una pratica oramai costante del nostro calcio giovanile. In definitiva non abbiamo mai ostacolato alcuno e non intendiamo di certo porre ora alcun ostacolo, riteniamo e siamo viceversa sicuri che Chiaraluce persegua il bene della Maceratese anche se, a nostro avviso, il percorso da seguire non sia quello da lui indicato ma debba ripartire con altri presupposti e/o realtà locali». In chiusura, Mosca, Gagliardini, Berrè, Paci e Cofanelli affermano che «non devono “sciogliere” alcuna cordata perché mai esistita, mentre da un interesse comune e se pur da esperienze diverse si sono incontrate e conosciute alcune persone che man mano hanno tentato una via alternativa od una soluzione di “salvataggio” pressoché impossibili; di certo saranno stati commessi degli errori ma sulla serietà, eticità e rigore morale con i quali abbiamo affrontato le diverse problematiche non può esservi alcun dubbio. Auguriamo a Chiaraluce di riuscire in questo difficile percorso nell’esclusivo interesse della città e dei colori calcistici che l’hanno onorata mentre non possiamo che augurare a tutti e sin d’ora “buon lavoro”».
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condivido pienamente la lettera di Mosca, meglio partire piano per creare qualcosa di duraturo piuttosto che altre speculazioni da parte di chi vede nel calcio una fonte di speculazione.
Serietà, eticità e moralità sono attributi della vera ratitudine.
In questi ultimi trent’anni tutti predicavano di migliorare il settore giovanile e i risultati ( a dir poco deludenti)sono sotto gli occhi di tutti.Pochissimi fortunati riescono ad entrare in rosa(non per merito,ma per regolamento vedi under)alcuni giocano in categorie dilettantistiche decenti perche’ il livello tecnico in questi anni si e’ abbassato drasticamente,altri non son buoni nemmeno per la terza categoria,il grosso dopo la juniores smette o cambia sport.Chi aspira al bene delle nostre giovani speranze queste cose le sa,quindi pensi a creare una qualsiasi societa’,in qualsiasi categoria non raccontandoci altre c… come politicanti in cerca di consenso.Grazie!
Da qualunque annata qualcosa di valido c’e’ sempre..il problema che nel calcio come in ogni categoria di questo fottuto paese,se ti spingono emergi altrimenti,seppur bravi, fai la prima categoria del calcio e della vita..
l’ unica possibilita’ e’ nascere fenomeni perche’ tutti se ne accorgano ma non seccede sempre…direi quasi mai..
Quindi i nostri…. si sono riuniti solo per dare consigli !!! Se Chiaraluce toppa consigli o no si fà la terza ………..categoria, allora si che giocheranno i ragazzi del vivaio.