Alessandro Chiaraluce
di Mauro Giustozzi
Sfuma anche la possibilità di iscrizione di una società biancorossa in Terza categoria. Alessandro Chiaraluce getta la spugna. La Maceratese non avrà, nell’immediato, una squadra che ne prenderà il posto. Anche solamente in Terza categoria. Di fronte alle difficoltà anche di affrontare l’ultima categoria del calcio provinciale, Macerata si consegna al tanto temuto anno sabbatico. Che, a questo punto, potrebbe anche non essere uno solo. Una decisione sofferta quella della rinuncia, ma probabilmente ponderata alla luce anche della contrarietà che era stata espressa nell’incontro con la Curva Just di alcuni giorni fa. L’obiettivo del gruppo che faceva capo al commercialista osimano era quello di iscrivere una squadra che almeno testimoniasse il calcio biancorosso sparito con la fine ingloriosa della Maceratese non iscritta in serie C. Un estremo tentativo che, però, come quelli precedenti per tentare un salvataggio in serie D, si è concluso allo stesso modo. Con un nulla di fatto. La data ultima di iscrizione alla Terza categoria è fissata a lunedì prossimo: ma già oggi il gruppo degli Amici della Rata ha deciso di alzare le mani. Finisce completamente, quindi la storia del calcio biancorosso. A differenza di quanto accaduto, invece, ad Ancona dove si è iscritta l’Anconitana alla Terza categoria e il calcio dorico da lì ripartirà. Non accadrà a Macerata quello che successe nel lontano 1989 quando, alla scomparsa della SS. Maceratese 1922, quella autentica, si creò in città un movimentismo ed una partecipazione notevole che portò alla fondazione di una nuova Maceratese in Terza categoria ed al Macerata Calcio in Promozione.
Il sindaco Carancini
Nel 1989 un gruppo di cittadini del capoluogo, tra cui Giovanni Faggiolati, Amedeo Patrassi e Anselmo Orazi diedero vita ad una Maceratese che ripartì proprio dalla Terza categoria con in panchina mister Michele Morra. Con derby infuocati giocati contro Madonna del Monte, rione Pace come a Bagnolo di Recanati e al campo allora in terra battuta dell’Enaoli di Corridonia Dopo due campionati consecutivi vinti quella società confluì nel Macerata Calcio che diede poi vita alla Nuova Maceratese. Tutto questo non accadrà una seconda volta. Si può dire che la giornata odierna sancisce la definitiva sparizione del calcio biancorosso dopo 95 anni di attività. Anche quello di semplice testimonianza che avrebbe rappresentato una formazione partecipante al torneo di Terza categoria. Sulla scena, a questo punto, resta solamente l’Helvia Recina del presidente Crocioni. Toccherà al club di Villa Potenza provare a tenere alto il vessillo del calcio cittadino nelle prossime stagioni. Ma bisognerà vedere se la società della val Potenza avrà la forza e la convinzione per riuscirci. Al momento, con le forze su cui può contare, l’Helvia Recina ha un programma ben definito di un onorevole partecipazione alla Promozione regionale girone B. Se arriveranno ulteriori apporti economici i piani potrebbero cambiare. Ma la realtà, al momento, è questa. Non è prevedibile, neppure, capire se Alessandro Chiaraluce in qualche modo potrà convogliare il suo impegno e le sue risorse nel club di Villa Potenza. Insomma un futuro tutto da scrivere sul doppio binario: o l’Helvia Recina si rafforza a livello dirigenziale per fare il salto di qualità oppure Crocioni ed il suo gruppo proseguiranno coi programmi che sono stati già stilati. L’anno sabbatico del calcio biancorosso post Rata è invece una realtà a tutti gli effetti. Col rischio che, col trascorrere dei mesi, l’oblio scenda sul calcio del capoluogo con grandi difficoltà poi a riannodare i fili del discorso. Una situazione mai verificatisi, il punto più basso a livello calcistico raggiunto da Macerata. Senza più una squadra di riferimento della città, ma con club che rappresentano quartieri e frazioni del capoluogo.
Mai visto un gruppo di inconcludenti simile.
Vergogna
Quella terza categoria che nacque in una capanna dello spazio verde di viale indipendenza da un gruppo di amici ....
Ma vanne a Osimo che è meglio...!
Grazie di cuore a chi doveva controllare.
Invece un.grazie di cuore a chi veramente ha provato in tutti i.modi di farla rimanete in lega pro .grazie grazie
Da tifoso anconitano e quindi nella stessa barca dico di essere dispiaciuto ma pur nn conoscendo la realta maceratese mi sembra impossibile aver rinunciato anche e perfino alla terza categoria. Noi ce l abbiamo fatta....... si fa per dire...auguri e forza rata speriamo fra qualche anno di incontrarci di nuovo
Signori, per fare la terza ci vogliono meno di 10.000€ e non penso che una città come Macerata avrebbe difficoltà a reperirli. Qua i problemi sono altri e pochi sanno quali .
Senza parole! Solo a sta gente di vergognarsi quando va in giro per là città
Per un articolo che denunci i veri responsabili di questo scempio esattamente quanto dovremo attendere? Dopo decine di articoletti interlocutori che hanno detto tutto e niente forse sarebbe ora. Si chiamerebbe giornalismo d'inchiesta, vedete un po' voi...
sono due le domande che mi sorgono spontanee , la prima va a tutti i tifosi della maceratese , che vedo commentano i post sulla maceratese stessa . rischio di diventare impopolare e di prendermi qualche vaffa ma corro il rischio la domanda è ; passata la delusione per la mancata iscrizione in lega pro , e poi i lega serie d , categorie dove bisogna avere uno staff professionale e degli investitori con soldi veri , perchè nessuno si è impegnato per iscrivere la maceratese dall eccellenza in giu ? dove le risorse economiche sono decisamente abbordabili ad una città di 50 mila abitanti , tra sponsor e vari aiuti del comune. per fare un campionato di promozione per esempio sono sufficenti 100 mila euro , sarebbero bastati 10 15 persone tifose a raccimolare tale somma con voglia impegno e passione .perchè nessuno si è interessato ? la seconda domanda va al giornalista che ha scritto questo articolo , perchè continua a scrivere che a macerata resta solo l helvia recina ?, società che stimo e ammiro per carità , ho grande rispetto di crocioni e il suo staff , ma da giornalista non le pare di dimenticarsi altre società storiche come rione pace , robur , cluentina ..... sono su categoire a ridosso della promozione , un minimo di interesse potrebbe farlo notare .mi scusi signor giustozzi ma questo suo disinteresse non mi piace per niente , dato che scrive su un giornale che si chiama cronache maceratesi non cronache di ancona . abbi rispetto e interesse di tutte le società che meritano ....
Ma la colpa di tutto questo a chi va attribuita fin da principio? Nessuno lo sa?
è finita!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Squadra di riferimento della citta?ma di cosa sta parlando?quando ci sono i derby tra giovanili si arriva alla rissa in campo e fuori.Chi porta i figli all’HR non va a vedere la Rata.In prima squadra una volta c’erano giocatori della citta’ e dintorni( MaliziaCiappelloniUlvieriBrandoRegaPrennaAlessandriniSentimentiCittadini per passare a BertolaPrincipiMaroniSabbatini e PagliariMorbiducci)ora si fanno ridere i vivai altrui e punto di riferimento per i giovani maceratesi era diventata Tolentino.Non basta il nome per rappresentare la citta’,ci vogliono i fatti e non solo i piccioli di qualche sporadico ambizioso.
O si avvia una collaborazione con l’ H. R. o la Rata scompare. L’ipotesi 3° categoria non andava neppure prospettata. Assurdo l’unica opportunità favorevole se la lasciano scappare, è un paradosso.
incapaci , incompetenti, vergognosi …. sparite!
Belli “Amici della Rata ” che c’ha la Rata!
Però Luciano Agostinelli tutti i torti non ce l’ha, anche la terza per ripartire male non era, tanto, grazie a tutti gli interessamenti che ci sono stati sarebbe già una fortuna. Sennò mi sa che Anconetana, Maceratese e Civitanovese si rincontreranno reincarnate in una nuova vita.
Il postratismo sabbatico è un tocco di fascino in più.
La terza categoria e la mancata collaborazione con la Società Helvia Recina è la cartina di tornasole delle nostre azioni.
Negli ultimi tre anni, dopo gli invincibili (con l’allenatore Magi, ora in serie C)i play-off per la serie B (Bucchi ora in serie A)e una salvezza eccezionale (Giunti ora in serie B), allo stadio eravamo sempre le solite facce. Abbiamo accettato passivamente due” quaquaraqua”avvalorando la tesi di “qualcuno” che sosteneva che senza di lei il nulla.
Andando con l’Helvia R. intanto si faceva la promozione ,poi si tentava di cambiare denominazione come fece l’Ancona con il P.S.Lazzaro .
GRAZIE MILLE.
A chi vantava i colori della nostra Città.
In Italia ci sono tante belle persone.
mi meraviglia che persone di spicco della città che ricoprono ruoli importanti si siano prestati a questa farsa VERGOGNOSA!!!!!!