I componenti della “cordata” locale: Alberto Crocioni, Maurizio Mosca, Fabrizio Giustozzi, Gabriele Cofanelli e Fabio Berrè
di Mauro Giustozzi
(foto di Fabio Falcioni)
Se il calcio biancorosso ci sarà ancora nella prossima stagione sarà solo in serie D. Con una nuova società bifronte: da un lato l’imprenditore bresciano della Ipm, Alberto Ruggeri, dall’altro la cordata locale che fa riferimento a Maurizio Mosca che ha dato l’assenso ad utilizzare i loro fondi al servizio della società nascente. Con la sponda dell’Helvia Recina del presidente Crocioni che si è detto pronto ad instaurare una collaborazione col nuovo soggetto per quanto riguarda il settore giovanile. Ma se il passaggio di poche ore fa alzare un po’ la nebbia che avvolgeva il futuro del calcio biancorosso, questo non regala ancora certezze che poi la serie D si possa effettivamente ottenere. Oggi, infatti, è scaduto il termine per potersi iscrivere alla serie D in sovrannumero e la nuova società dovrà ottenere l’assegnazione di un posto in quarta serie non più solo in sovrannumero ma anche fuori tempo massimo. Iscrizione invece già inviata da Mantova, Messina, Como, che sarà ratificata dal Consiglio federale Figc di domani.
“Le prossime 48-72 ore saranno decisive – ha affermato il sindaco Romano Carancini dando l’annuncio dell’accordo trovato per mettere assieme Ruggeri ed il gruppo locale – siamo in attesa di un segnale da un nostro intermediario che tiene i contatti col presidente della Figc, Carlo Tavecchio. E’ evidente che questa operazione è legata esclusivamente ad un società che disputi la serie D. Altrimenti non ci sarà altra possibilità di giocare campionati come l’Eccellenza, visto che Ruggeri pone come condizione del suo impegno a Macerata solamente la possibilità di giocare in serie D”. La cordata locale, vista la disponibilità di 150mila euro insufficienti ad affrontare l’Eccellenza, ha accettato di buon grado di mettere a disposizione questa somma unendola a quella che ha promesso di portare in società uno dei titolari della Ipm: una cifra che oscilla tra i 400-600mila euro che servirebbe per poter effettuare un campionato di alto livello. Lo stesso sindaco Carancini, durante la conferenza stampa in cui ha dato questo annuncio seguito all’incontro con la cordata locale, ha affermato come “Alberto Ruggeri sia una persona molto decisa, interessata e determinata nel venire a Macerata e nel mettere in campo un progetto sportivo che miri sin da subito a riaccendere entusiasmo in città e che, nel giro del minor tempo possibile, possa riportare la nuova società, che prenderà il posto della Maceratese, nel campionato di serie C. Per quanto mi riguarda ribadisco che questa è l’unica strada percorribile . Oggi abbiamo fatto un pezzo del cammino facendo incontrare le esigenze dei nuovi finanziatori di avere come partner degli imprenditori locali. E’ un passaggio importante ma non decisivo ancora perché serve l’altro pezzo mancante: ossia l’ammissione alla serie D. Senza la quale salta tutto”.
Dei circa 750mila euro su cui potrà contare il futuro nuovo club, quasi un terzo lo si dovrà impiegare per i primi adempimenti legati all’iscrizione in D. Cioè pagare le somme richieste dalla Lega per accedere al torneo, compresi i 150mila euro a fondo perduto da versare come contributo per l’ammissione, cui si devono aggiungere 16.500 euro tra tassa associativa, diritti di iscrizione e acconto spese ed una fidejussione di 31mila euro. Poi ci sarà da mettere mano ad organigramma societario, allenatore e prima squadra. Alberto Ruggeri attende nelle prossime ore una telefonata dal sindaco Carancini per avere l’assicurazione che la nuova Maceratese possa iscriversi in D. Solo dopo scenderà a Macerata per incontrare la cordata locale. Se ci sarà la certezza della serie D già sabato Ruggeri potrebbe essere in città. L’imprenditore bresciano con la sua azienda Ipm aveva provato ad acquistare nei mesi scorsi prima il Pisa e poi il Mantova: fu già accostato alla Rata sul finire della scorsa stagione, come possibile partner economico del napoletano Claudio Liotti che aveva rilevato la Rata nella fase finale del campionato. Poi non se ne fece nulla per l’ingente mole debitoria accumulata dal club.
Ora un ritorno di fiamma sul filo di lana per iscrivere la nuova società alla serie D. L’ennesima corsa contro il tempo da cui dipenderà, a questo punto, la sopravvivenza del calcio biancorosso a Macerata. Altrimenti toccherà all’Helvia Recina in Promozione ricevere il testimone di prima squadra del capoluogo. Intanto prende posizione una tifoseria da storicamente avversaria di quella della Rata, gli Sconvolts 1988 di Tolentino, che però stavolta è al fianco di quella biancorossa nel perorare la causa dei dieci tifosi denunciati dopo gli episodi accaduti in occasione di Maceratese-Venezia ultima giornata di campionato di serie C. “In una recente riunione –scrivono in un comunicato- abbiamo deciso di prendere posizione sulla vicenda che ha colpito la curva Just di Macerata. Ci sentiamo in dovere di solidarizzare e sostenere le loro iniziative per raccogliere i fondi necessari alla battaglia legale, sicuri che queste accuse verranno presto deposte. Esortiamo i pistacoppi a non mollare. Solo gli ultras vincono sempre. I colori ci dividono la mentalità ci unisce”.
(Servizio aggiornato alle 19,52)
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