Enrico Maria Scattolini
di Enrico Maria Scattolini
IERI POMERIGGIO, mentre l’avvocato Carancini comunicava alla stampa l’inappellabile condanna della Maceratese alla pena capitale (leggi l’articolo), il mio sguardo è scivolato sul collega Lorenzo Monachesi impegnato, con il suo pc, a scrivere per i lettori del suo giornale.
E’ STATO SOLO UN ATTIMO, ma sufficiente a ricordarmi la figura di suo padre, il mitico segretario biancorosso Giuseppe Monachesi con cui ho condiviso, da giovane e timido giornalista praticante, i miei primi approcci di Palazzo De Vico. Sede della società e suo regno incontrastato.
VICINO A LUI GEMELLI, collaboratore fidato con la sigaretta perennemente ciondolante dalla bocca ed il sorriso accattivante a fior di labbra.
CON TONINO SERI IN MEZZO AL CAMPO, hanno fatto la storia della Maceratese, al cui funerale stavo partecipando in quel surreale, torrido pomeriggio di mezz’estate. A Palazzo.
CELEBRI LE “COLLEZIONI” degli articoli sulla Benamata selezionati, ritagliati ed incollati da Peppe Monachesi sui fogli di raccoglitori inseriti in faldoni ed infine collocati nella libreria alle spalle della scrivania, in rigoroso ordine cronologico.
MOLTO TEMPO DOPO materiale prezioso per le rimembranze di Glauco Giglioni, che ha ricostruito la vita biancorossa dagli anni 50 agli anni 80.
MI AUGURO CHE LA COMPLETI al più presto, anche se immagino che occorra più un giallista che uno storiografo per raccontarne gli ultimi accadimenti.
HO FATTO FATICA A RIENTRARE NELLA REALTA’. Pure all’epoca spesso turbolenta, ma mai al limite dell’attuale disperazione, del calcio biancorosso.
CHE PER TAVECCHIO deve rassegnarsi ad un umiliante ruolo nel campionato di prima categoria.
Romano Carancini, sindaco di Macerata
ESCLUSE LA SERIE D per domanda di partecipazione presentata fuori tempo massimo, l’Eccellenza per l’affiorante l’inimicizia dei vertici regionali e la stessa promozione per la presenza della concittadina Helvia Recina.
QUESTO IL CONTENUTO delle ultime due comunicazioni federali firmate dal leader Tavecchio in persona. Ed inviate, in stringente successione, al sindaco di Macerata.
SULLA CUI INTERPRETAZIONE ci sarebbe poco o punto da eccepire se dalla loro lettura non emergessero clamorose contraddizioni in termini (“norme di carattere perentorio” che avrebbero inappellabilmente condannato all’anonimato la Rata, ma che in effetti non sarebbero tali perché di fatto “….in alcuni casi sono state superate dal consenso di tutti…..”) ed opachi riferimenti ad “accomodamenti ragionevolmente convenienti esperiti dal sottoscritto – Tavecchio in persona – sugli organi decisionali locali…”. Però dai medesimi evidentemente rigettati.
UN DELIZIOSO SPACCATO della governance del calcio nazionale. Talmente autoreferenziale da consentire a Tavecchio di rifiutare l’incontro con un sindaco di una città capoluogo di provincia. Senza neanche prendersi il disturbo di giustificarsi e magari scusarsi.
HA FATTO QUINDI BENE CARANCINI a chiedere chiarimenti. Ma sarà solo una soddisfazione morale.
IN OGNI CASO non vanno dimenticati gli errori commessi in loco. Sui quali ho talmente scritto, e verbalmente insistito con Carancini in due infuocate conferenze stampa durante le quali siamo passati dal confidenziale “tu” al formale”lei”, che non ho alcuna voglia di replicare.
L’incontro tra l’imprenditore Alberto Ruggeri, la cordata di investitori locali e il sindaco di Macerata, Romano Carancini
IL SINDACO HA GIUSTAMENTE difeso la sua linea di condotta.
IO INSISTO NELLA MIA, sostenendo che una sua maggiore intraprendenza- come ad esempio Mantova, Como, Messina e Latina- ed una più oculata scelta degli obiettivi, quand’ancora c’era bonaccia con i rappresentanti marchigiani della Lega dilettanti, avrebbero probabilmente risolto il problema.
ORA E’ PERO’ TEMPO DI RICOSTRUZIONE, se ancora possibile.
E’ NATURALE che amarezza e delusione rendano tutto difficile. Però ricordo che la Maceratese negli anni ’80 ha vissuto esperienze analoghe. Allora furono Faggiolati ed il compianto Molinari a rilanciare, il primo partendo addirittura dalla terza categoria. Poco dopo fu Serie C2.
MI RIFIUTO DI PENSARE che non ci sia nessuno disposto ad intervenire. Seppure consapevole che gli oneri saranno superiori agli onori;ma che questo pretende l’amore per la Rata.
SONO ANCHE CONVINTO che iniziative del genere potrebbero trovare sostegno a Palazzo.
CARANCINI, a cui ho rivolto l’istanza, non può non essere interessato ad alimentare la fiammella della sopravvivenza del calcio “pistacoppo”. Per evitare che si spenga dopo un secolo circa. Nel suo ricordo.
Encomiabile Scattolini. Uno dei pochi che ancora credono nella sopravvivenza del calcio biancorosso..
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Questa è l’italia.
Tavecchio;
Che aspettarsi da chi insulta i giocatori di altre nazionalità e rifiuta i confronti con i giornalisti delle Iene, passando per le uscite secondarie.
No comment
Ho già detto la mia sull’argomento, dare la colpa a Tavecchio di quello che “giustamente”è successo alla Maceratese e’ solo un altro escamotage per salvare la faccia.
Vediamo se ho capito bene:una “forse costituenda società ” (si sarebbe costituita solo se ammessa alla serie D), senza squadra, presenta in ritardo una “quasi domanda” ( mancavano i soldi la fideiussione ecc) di ammissione in sovrannumero alla quarta serie, dopo che la squadra cittadina, ancora non dichiarata fallita, ha lasciato qualche milione di euro di buffi che non saranno mai pagati e ci si aspettava anche che venisse accolta?
Per il terremoto?
Tiriamo fuori le pall.., basta chiedere la carità, sta cordata locale, se veramente vuole fare qualcosa per il calcio cittadino, faccia sta benedetta società si iscriva alla prima categoria (poteva andare peggio) e si ricominci tutto da capo.
Ribadisco che in terza categoria nel 1989 al campo dei pini c’erano mille persone a partita, e non c’era il derby con la civitanovese.
Altrimenti forza helvia recina.
Un saluto a tutti e in particolare al mio vecchio amico Lorenzo Monachesi, un grande.
Signor Ponzelli,sono d’accordo con lei.Ho scritto infatti che le colpe locali rimangono.
Dopo ste figuracce, mettetevi in testa,una volta per sempre, che il Calcio che conta a Macerata e’ finito ! Come purtroppo e’ finita la LUBE. Basta con tutte queste chiacchiere a vuoto. Come e’ umanamente possibile pretendere che gli appassionati sportivi maceratesi, dopo queste terribilli umiliazioni, possano avere ancora un minimo di fiducia e pazientare 3 o 4 anni per ritornare magari in serie dilettanti e rimanerci poi per una vita ? Ad un passo dalla B si e’ fatta marcia indietro e ora si pretende ancora fiducia ? Troppo grave e imperdonabile l’errore commesso ! Troppo grave chi non ha saputo controllare e stoppare in tempo chi lo stava commettendo.Bastava un minimo di attenzione e si poteva correre ai ripari. Non si e’ fatto nulla NULLA ! Quando la grande Maceratese era quasi ai vertici della classifica, quello era il momento di cercare nuove energie per coronare quel sogno. Ma sono mancati il coraggio e la determinazione e si preferi’ rimanere IN SERIE C !! Con la B sarebbero arrivati SEIMILIONI E SETTECENTOMILA EURO DI CONTRIBUTI ! Un buon aiuto No’ ! per chi diceva di trovarsi in difficolta’ economiche ! E poi -se la vogliamo dire tutta, quando qualcuno si e’ affacciato per entrare in Societa’ e’ vero o no che gli e’ stato negato l’ingresso ? E’ stato sempre tutto un mistero ma la barca pero’ con un po’ di fortuna ha sempre continuato a tenersi in piedi e a dare grandi soddisfazioni : Resta poi un MISTERO che e’ stato quasi sempre sottovalutato : LE QUATTRO SCONFITTE QUASI CONSECUTIVE nelle ultime sette partite di campionato e questo al tempo di BUCCHI.E per quanto riguarda poi l’ultimo strepitoso campionato compiuto da una squadra con giocatori eccezionali che hanno dato il massimo perche’ prima dell’inizio del campionato, visto che da quanto appare c’erano delle difficolta’ perche’ non si e’ fatto il possibile per recepire forze nuove in grado di dare una mano ? E’ vero o no che la presidentessa Tardella non voleva nessuno o che nessuno,come si dice,voleva collaborare con Lei ?Chiariamo,per cortesia tutti questi misteri Ora,per finire,credo che ,dato lo scoramento generale,nessuno avra’ piu’ tempo per aspettare per cui tutto e’ finito.
Appurato ormai il fatto che la responsabilità’ di questa triste situazione ricade anche e soprattutto sull’intempestivo intervento della prima istituzione cittadina(che non lascia ma dopo la Lube raddoppia…) con il tragicomico ricorso alla foglia di fico del terremoto, si rimane comunque sconcertati dal cervellotico ed incomprensibile comunicato di sor Tavecchio di fronte al quale il politichese di Demitiana memoria sembra un tema di terza elementare, confermando che il pesce puzza dalla testa e se il calcio è’ ridotto così ( quanti Spalletta, Lotti, attacchete ar c… ci saranno ancora in giro) e’ anche per la presenza di ometti come Tavecchio che vedrei meglio seduto in un’ osteria con quartino in mano e viso rubizzo, un Teomondo Scrofalo all’ennesima potenza.
Sig. Scattolini mi dica onestamente, anche fosse stata tempestiva, così come presentata, secondo lei la domanda sarebbe stata accolta?
E qualora fosse stata accolta, sportivamente parlando sarebbe stato giusto?
Premesso che Tavecchio è sicuramente inadeguato per il ruolo che ricopre credo che le colpe siano a monte e non sono ne del sindaco ne della cordata locale.
Se vogliamo fare un appunto a quest’ultima credo le si possa imputare il fatto che hanno dato speranze oggettivamente irrealizzabili (serie D, eccellenza), al primo che pur sapendolo ha rinforzato l’illusione dando un’impronta istituzionale all’iniziativa.
Concludo con la frase del suo pezzo che mi è piaciuta di più: Ora però è il tempo di ricostruire.
P.s. Me l’ha salutato a Lorenzo
Carissimo Scattolini e carissimi maceratesi, sono un appassionato di calcio ma credo che la discussione vada portata su altri ambiti perchè le tante chiacchiere temo siano strumentali per nascondere ai maceratesi quanti soldi hanno sborsato e sborseranno per errori clamorosi a tutti i livelli.
Spero da maceratese che il Comune di Macerata abbia chiesto polizze a garanzia alla ex Presidente per riscuotere il credito che il Comune ancora vanta (almeno 100mila euro).
Mi sorprendo da cittadino che si investa 1milione di euro per fare un parcheggio e non ci si tuteli affinchè, in caso di fallimento, tali soldi dei cittadini rientrino.
Ripeto che sono amante del calcio, ma amare il calcio non vuol dire buttare i soldi dei cittadini dalla finestra.
Di tutto questo credo che si occuperanno presto Procura e Corte dei conti.
In questa sede è giusto parlare di calcio e delle sorti sportive della maceratese e/o di eventuali nuove società,
Di tutto quello che compete i rapporti economici del comune con la vecchia e nuova proprietà e con altri soggetti e’ altrettanto giusto che se ne parli approfonditamente ma in altre sedi, appunto corte dei conti, procura ecc.
Lasciamo lo sport lontano dalla politica, le due cose insieme hanno sempre fatto danni.
“Il calcio,quello vero,non si esprime solamente a livelli di categorie superiori ma il riconoscimento del volontariato e della disponbilita’ a far crescere il sistema,parte anche dalle categorie inferiori”.
Sia la questione Lube che quella Rata hanno in comune un risultato disastroso per la Citta. A pensare che in entrambi i casi il tempo per risolvere le questioni non è mancato, ma si è preferita la strada delle chiacchiere e delle false promesse, comportamenti tipici che contraddistinguono la politica. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
MI FA MOLTO PIACERE LEGGERE IL PENSIERO DELL’AMICO ROBERTO CHERUBINI,CONSIGLIERE DEEL M5S AL COMUNE DI MACERATA. : E CIOE’ CHE
” FINALMENTE DI TUTTO QUESTO SI OCCUPERA’ LA MAGISTRATURA
E LA CORTE DEI CONTI ”
SOLO CHE IO NON AVREI SCRITTO -CREDO – MA V O G L I O
PERCHE’ E’ TUTTO QUESTO E SOLO QUESTO CHE VOGLIONO
TUTTI TUTTI TUTTI I CITTADINI MACERATESI E SUBITO !
E DIMENTICAVO DI DIRE : SENZA PERDERE ALTRO TEMPO 1
Bravo Enrico per avere ricordato Giuseppe Monachesi e Tonino Seri, due dirigenti colonne della Maceratese di Palazzo De Vico.
Altri tempi, altre virtù, altri galantuomini.
Signor Ponzelli,perdoni il ritardo con cui le sto rispondendo.
Io credo che il principale errore del Sindaco sia stata la mancanza di tempestività ed incisività .Non solo riguardo alla presentazione della domanda oltre il termine consentito,ma anche alla lenta articolazione burocratico-amministrativa che ha caratterizzato la sua attività.Prevalentemente mail inviate da Piazza della Libertà a Roma, e paziente attesa delle relative risposte dalla FIGC.In mezzo,sembra, l’interessamento-però rivelatosi di scarsa incisività-di qualche intermediario di conoscenza locale.
Sapendo quando fosse delicata la situazione e conoscendo altresì l’importanza per la controparte federale del “consenso di tutti…”che, in alcuni casi,ha”… superato norme di carattere perentorio…per accomodamenti ragionevolmente convenienti”(parole ufficializzate a Carancini da Tavecchio in persona),sarebbe stato invece opportuna un’azione massiccia di tutte le forze politico-sociali di Macerata.Era in gioco un valore cittadino,mai disconosciuto dal Sindaco e quindi meritevole di essere sollecitato ed implementato dal medesimo.Non solo attraverso i computers o interventi di terzi,ma con pressioni dirette ed insistite incominciando da Ancona e puntando decisamente su Roma.
Riguardo al capoluogo regionale, le posso dire che la cordata ,di sua iniziativa,aveva stabilito ottimi rapporti con il Presidente della Lega Regionale Dilettanti per l'”Eccellenza”.Progetto però non gradito dalla tifoseria biancorossa,che l’avvocato Carancini sostiene di non aver mai visto e che comunque è evaporato in Comune nel corso dell’incontro con Ruggeri.Che giustamente,per venire ad investire da Brescia, voleva una serie D d’alto bordo.
Sono d’accordo con lei quando sostiene che le colpe sono a monte;probabilmente assai meno se dovessimo scendere ai dettagli.Al momento però opto per una decina di giorni di vacanza fra i monti austriaci.
Mi auguro che nel frattempo qualcuno si occupi seriamente della ricostruzione della Maceratese..Nel ricordo di quello che accadde nel 1989.
Un cordiale saluto.
Ricordo che per liberta’ di stampa siamo in una posizione non invidiabile stando perfino dietro a paesi dittatoriali centro africani.L’amicizia e la verita’ a volte non sono compatibili con il giornalismo,le opinioni non possono stravolgere i fatti.Se le premesse per ricostruire la Maceratese sono quelle che dal 1989 hanno portato allo sfacelo odierno spero che la SS riposi in pace.
Grazie per la risposta Sig. Scattolini, credo però che le sue argomentazioni abbiano un punto debole, non tengono in considerazione il fatto, secondo me imprenscindibile, della assoluta mancanza di una società formalmente costituita con un progetto sportivo ben definito e soprattutto con capitali sufficienti e certi.
Il sig. Ruggeri da Brescia, si legge, avrebbe messo 600.000,00 euro ma solo dopo l’iscrizione in serie D, la cordata locale, ottimi prefessionisti ed imprenditori, da subito aveva fatto intendere di essere armata di passione e amore per la rata ma dotata, per l’ambizioso scopo, di capitali insufficienti.
Ma, ripeto, circostanza assolutamente imprescindibile per poter avanzare ed avallare, con un minimo di serietà e speranza, nelle sedi preposte, una domanda di iscrizione in sovrannumero in un campionato importante, buoni rapporti o meno, era, e lo sarebbe anche per disputare la prima categoria, la costituzione di un soggetto giuridico che avesse dato concretezza ai buoni propositi.
Con le sole promesse ( quante ne sono state fatte da marinaio nell’ormai annosa vicenda), pure tardive, fossi stato io il sindaco, a Tavecchio non gli avrei inviato da Macerata neanche una cartolina dello sferisterio.
Grazie di nuovo e buone ferie.