Chiaraluce lascia la Rata al buio,
ritirata lampo dei romani:
sfuma anche la serie D

CAOS BIANCOROSSO - Il commercialista osimano ha inviato un sms al sindaco per comunicare la rinuncia dopo che gli emissari arrivati in città si sono letteralmente eclissati. Per la cordata locale guidata da Mosca sarà molto difficile ora recuperare il tempo perso dagli altri e provare a iscrivere la squadra in Eccellenza

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Alessandro Chiaraluce e l’avvocato Stefano Del Giudice martedì in Comune per l’incontro col sindaco

 

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Alessandro Chiaraluce

 

di Mauro Giustozzi

Cala il sipario sull’ennesima farsa attorno alla Maceratese. Alessandro Chiaraluce alza le mani, si arrende all’evidenza e rinuncia alla corsa alla serie D. Con un messaggio ha avvertito il sindaco Romano Carancini che la cordata romana esce di scena. Nelle prossime ore dovrebbe giungere l’ennesimo comunicato (dopo quello di Crucianelli e ancor prima Liotti) di spiegazione e di parole vuote che lasciano una sola certezza. Si è perso tempo prezioso ancora una volta: come quando si voleva salvare la Maceratese in C adesso per tentare l’impossibile iscrizione in serie D. Visto i tanti soldi che sarebbero stati necessari e che erano stati promessi da questi fantomatici imprenditori romani. Da Bargagna a Del Giudice non si tiene più il conto di quanti personaggi provenienti da fuori regione sono transitati a Macerata negli ultimi 8 mesi, umiliando la tradizione calcistica cittadina, i suoi tifosi e la città intera. E’ ora di dire basta a tutto ciò. Il sindaco prenda subito l’iniziativa, convochi i vari Mosca, Gagliardini, Berrè, Cofanelli e Paci e veda se c’è ancora la possibilità e disponibilità ad assicurare alla città un futuro calcistico. Sia pure esso ridimensionato in Eccellenza e magari anche senza programmi faraonici. Ma con un progetto che prima ancora che in campo, veda la ricostruzione fisica e morale di una società degna di essere chiamata così e riconosciuta e rispettata dai pochi o tanti supporters che vorranno andare ancora allo stadio dopo tutto quello che è accaduto. Non ci sono altre strade. Se Macerata attualmente non può permettersi più di partecipare all’Eccellenza è giusto che questa sia la sua dimensione. In futuro poi si vedrà. Dunque tempi strettissimi per costituire una società, andare con il sindaco dal presidente federale Tavecchio e chiedere l’ammissione, in sovrannumero, della nuova Rata all’Eccellenza regionale. Sperando che non sia già troppo tardi. Il bluff dei romani è durato lo spazio di 24 ore.

 

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Romano Carancini con Alessandro Chiaraluce e Stefano Del Giudice

 

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Maurizio Mosca e l’avvocato Gabriele Cofanelli

Dopo l’inconcludente incontro in Comune col sindaco Romano Carancini, la paventata creazione di una nuova società in Toscana, stamattina questi emissari giunti in città si sono letteralmente eclissati, non rispondendo più alle telefonate di un Chiaraluce che ha tentato di portare avanti un progetto dalle basi però d’argilla. Era attesa da un dirigente della Lega Nazionali Dilettanti di Roma la documentazione necessaria che attestasse l’avvenuta costituzione della nuova società biancorossa per iniziare l’iter di iscrizione alla serie D. Nessun documento è invece pervenuto in Lnd. Un film già visto, basti l’attesa vana di Gravina di segnali o documentazioni dalla Maceratese sul finire dello scorso campionato. Non solo. Subito dopo sarebbero dovuti partire bonifici o assegni per pagare i 150 mila euro a fondo perduto per iscriversi in serie D e poi anche la quota per accedere al campionato di quarta serie. Nulla è giunto alla Lnd e, soprattutto, anche il collegamento tra Chiaraluce ed i romani ha subito un black out irreversibile. Che ha portato il commercialista osimano a preannunciare il fallimento del progetto. Che ha solo fatto perdere del tempo, un refrain che in tutta questa vicenda sportiva ha accompagnato la Maceratese di prima e quella del futuro. Per recuperare il tempo perso altro che scarpette da corsa: bisognerà essere veloci come Superman a questo punto perché ogni minuto è prezioso per cercare il salvataggio del futuro pallonaro biancorosso almeno in Eccellenza. Se anche questa ultima carta non arriverà, non tanto per mancanza di volontà della cordata locale, ma per le lungaggini che hanno portato a questa situazione, chi ha creato tutto ciò si porterà dietro la responsabilità di aver affossato definitivamente il calcio in questa città.

 

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