Il sindaco Romano Carancini insieme al commercialista Chiaraluce durante l’incontro di questa mattina
Un imprenditore edile romano che avrebbe pronti 250mila euro per la Maceratese. Il nome, o meglio il cognome, Vella, è uscito questa mattina dalla riunione che si è svolta in comune tra il sindaco Romano Carancini (leggi l’articolo), il commercialista Alessandro Chiaraluce e il legale che rappresenta gli investitori interessati, Stefano Del Giudice.
«L’incontro è andato come si pensava, vanno precisate alcune situazioni, lo faremo quanto prima. Siamo comunque soddisfatti. C’è molto da lavorare, stiamo già lavorando perché abbiamo fretta – ha detto Chiaraluce dopo l’incontro –. Dal punto di vista economico tutto è pianificato, ci sono questioni burocratiche che vanno risolte, non ultima l’iscrizione alla lega, che si può fare senza nessun problema ma c’è da lavorare». Soddisfatto della visita a Macerata anche Del Giudice: «Ottimo, bellissima città, bello stadio». Il gruppo questa mattina è stato a visitare l’Helvia Recina prima della riunione in comune.
La nuova società ha intenzione di iscrivere la Maceratese in Serie D. «E’ stato un incontro di semplice conoscenza – ha detto Carancini –. Non c’era nessuna delle persone che intendono investire. Ho chiesto loro di conoscere gli investitori. E di avere una serie di indicazioni serie sulla reale volontà di investire. Tutte quelle cose essenziali che i tifosi e, direi, la città stessa, pretendono per una vicenda che definirei inaccettabile per quello che si è creato. Lavoreremo solamente con persone serie – ha detto ancora il sindaco –. Non faremo sponda a iniziative evanescenti e che non portino qui persone che intendono investire. È indispensabile che chi ha interesse non lo manifesti solo a parole ma lo concretizzi attraverso l’arrivo in città, la dimostrazione di vicinanza alla città. Questa mattina c’è stata una dichiarazione di intenti che speriamo possa concretizzarsi. Dicono che a breve ci sarà la costituzione di una società. Mi hanno detto che trattengono rapporti con un legale per l’iscrizione in serie D. Parlano di un investimento di 250mila euro. Noi siamo fiduciosi e in attesa di azioni concrete».
Nomi? «E’ uscito un cognome – ha detto ancora Carancini –, Vella, che sarebbe un imprenditore romano che si occupa di attività edile, che ha diverse attività». Sulle altre strade per la salvezza del club, come la cordata dell’imprenditore Maurizio Mosca: «I contatti con Mosca mi sembra non facciano presagire impegni concreti, ad oggi – ha detto il sindaco –. Poi magari domattina si presentato 20 imprenditori interessati. Comunque ad oggi non ci sono atti concreti. Anche l’incontro di questa mattina è stato interlocutorio, niente di concreto».
(redazione CM)
(foto di Fabio Falcioni)
Vella nome gia arcinoto e gia questo penso la dica tutta
Noto a chi? Per quale motivo? È bene parlare subito se qualcuno sa qualcosa.
Noto perché venuto fuori anche durante questi mesi tribolati,poi stamattina in municipio non mi sembra nulla di concreto
Poi persone serie ed interessate non mancano di garbo istituzionale domandando ad altri colloquio con il primo cittadino
Tardella ha lasciato un bel ricordo dunque!!!
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Nello step by step mica si possono far uscire cognome e nome nello stesso step.
RATA TRA RADIAZIONE E “MIRAGGIO” SERIE D
Quindi, quello di stamane in Comune sul futuro del calcio biancorosso, è stato – per bocca del sindaco Carancini – un “incontro interlocutorio”, privo di risultati concreti. E’ bene ricordare che siamo nella seconda metà di luglio, è in corso il calciomercato e le squadre partono per i ritiri precampionato. A Macerata invece si continua a discutere, l’annunciata “cordata romana” (sarà un Fantauzzi bis?) si rivela di un solo “investitore”, (non presente all’incontro in Comune), se ne prospetta un altro locale (senza però fare il nome). Il programmato investimento per la Serie D di 600-700 mila euro si riduce a 250 mila (semmai sufficiente per l’Eccellenza). Poi si capisce perchè tali “investitori” non si siano manifestati per “salvare” la Rata in Lega Pro, quando lo stesso Chiaraluce (con Crucianelli, non più della partita) rilevarono le quote sociali dal campano Liotti allo scadere dell’iscrizione. Il duo maceratese, come si ricorderà, abbandonò la vecchia società per la montagna di debiti accumulati e l’assenza di “investitori”. Senza “risposta definitiva” dal Comune (come poteva esserci date le assenze?) non dovrebbe costituirsi domani a Firenze (imprenditore “romano” e notaio “fiorentino”) la nuova società, dal nome incerto. Non si comprende poi come la stesso sodalizio possa, eventualmente, iscriversi alla Serie D, non disponendo del vecchio “titolo sportivo” (non c’è stata sentenza di fallimento) e essendo scaduti i termini: 12 luglio. Molto più concreta, invece, appare l’ipotesi lanciata dal consigliere comunale Mosca, delegato a seguire le vicende del calcio biancorosso, a cui il sindaco dovrebbe affidarsi con più convinzione. Poichè Mosca ha esperienza da presidente, è rispettato dalla tifoseria, e ha vicino professionisti e imprenditori locali (che potrebbero aumentare). Il suo progetto è di organizzare una nuova società, ripartendo dal torneo di Eccellenza (investimento ridotto: 200-300 mila euro), la cui iscrizione è ancora aperta (scadenza: 24 luglio). L’impressione che a Macerata si vada “dietro alle chiacchiere” e si stia perdendo il poco tempo utile rimasto. Alla fine l’ipotesi Chiaraluce si potrebbe rivelare non più attuabile e quella di Mosca troppo in ritardo per realizzarla (l’iscrizione in Eccellenza scade tra una settimana), scivolando in terza categoria. Strano che la tifoseria, forse rassegnata al peggio (nei giorni scorsi aveva annunciato un’assemblea sulla “dignitosa” ripartenza della “Terza”), non si schieri apertamente con l’ex presidente Mosca. Come noto i tifosi biancorossi hanno storicamente avversato le “cordate forestiere”, anche con azioni “clamorose”, ed ora sembra se ne stia prospettando un altra, con i soliti protagonisti “anonimi” e le abituali incertezze.
“Voglio dare un senso a questa storia,anche se questa storia un senso non ce l’ha”.RiP Maceratese!
Tutte ste storie per una squadra che non c’ha manco li spettatori. E non cominciamo a dire che tutte le squadre ii che stavano in lega anche con città più grandi soffrivano la mancanza di pubblico. Tutta questa storia, a me mi fa pensare che oltre ai tifosi di sempre, giovani e meno giovani, gli altri hanno fatto e fanno solo ” ciurluarda”. A forza di chiacchiere fra poco scadono pure i termini per le iscrizioni nei vari oratori. Ma fallite con dignità, con i complimenti e i migliori auguri di tutti i creditori toppati che vi dovrebbero smontare lo stadio e usare i pezzi per muretti e affini.Sembra che dovete salvare chissà quale blasone.
«Questi nostri attori erano spiriti, e tutti si sono dissolti nell’aria, nell’aria sottile come loro. E come il fragile edificio di questa favola, si dissolveranno un giorno le torri orgogliose che toccano con la loro cima le nubi, gli splendidi palazzi e i templi solenni – si dissolverà lo stesso globo immenso della terra, con tutta la vita che contiene. E come questo spettacolo senza realtà che ora è svanito, tutto il mondo scomparirà nel nulla senza lasciare dietro di sé neppure il vapore di una nube. Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni; e la nostra breve vita è cinta di sonno.»
(William Shakespeare, La Tempesta)
ALCUNE NORME CHE CHI SI RITIENE GRANDE CONOSCITORE DI CALCIO DOVREBBE CONOSCERE
– Non si può formare una nuova società fino a quando la principale non viene dichiarata decaduta (evento ancora non avvenuto);
– Esiste una legge secondo la quale per società fallite e provenienti dal settore professionistico se hanno un importante bacino di utenza, se hanno recenti ottimi risultati sportivi, se sono in possesso di attrezzature adeguate etc hanno la possibilità di chiedere l’ammissione IN SOVRANNUMERO sia in serie D che in Eccellenza. Non esiste un particolare termine per l’iscrizione e la domanda di ammissione deve essere avallata dal Sindaco della città.
Come il solito scriviamo cazzate come quando sono stato apostrofato da un mare di insulti quando sostenevo che le quote della civitanovese potevano essere acquistate solo dal tribunale di Macerata, come è successo.
Per la cronaca non credo che la rata riuscirà a disputare la D, ce ne faremo una ragione.
REGOLE GRAMMATICALI E NORME IGENICHE PER CHI COMMENTA
Ricordo che una volta passando davanti ad un casolare, nella campagna maceratese, notai un cartello con su scritto: “Attenti il cane”. Quell’avviso potrebbe essere stato suggerito al proprietario del quadrupede da un signore che – pur dichiarandosi laureato – non conosce la differenza tra “articolo determinativo” e “preposizione articolata”. “Come il solito”… Per il resto, nel suo post fa continua confusione e cade sovente in “pacchiana” contraddizione. Egli sostiene, infatti, che una società sportiva non può costituirsi finchè la precedente non viene dichiarata “fallita”. Al contempo, lo stesso signore, afferma che la nuova società ha diritto – per legge – ad essere ammessa (“in sovrannumero”) ai tornei di Serie D o Eccellenza. Siccome la sentenza di fallimento non è alle viste e non verrà pronunciata – con ogni probabilità – prima dell’inizio dei suddetti tornei, è chiaro che la Rata (o come si chiamerà) non potrà iscriversi e parteciparvi. Da qui i dubbi espressi nel precedente post, che il commentatore, a conclusione del suo scritto, sembra condividere. Confusione egli manifesta anche a proposito della Civitanovese, di cui l’imprenditore Profili ha acquistato il “titolo sportivo” (non le “quote sociali”, come viene scritto). Ciò a seguito del fallimento della società rossoblu pronunciato solo di recente, non ai tempi a cui risale la polemica citata. Comunque, la Civitanovese, pur tra tante difficoltà, sta seguendo un percorso più lineare della Rata. Retrocessa in Eccellenza, acquistato il “titolo sportivo” dal fallimento, in fase di riorganizzazione societaria (taglio con la gestione Cerolini), buone relazioni con l’Amministrazione Comunale. Stanno per essere ufficializzati il tecnico (Nocera) e il direttore sportivo, tutto sembra pronto per l’iscrizione al campionato di Eccellenza (scadenza: 24 luglio 2017). Potrebbe verificarsi stavolta il cosiddetto “sorpasso” (di categoria) su cui il nostro interlocutore ha tanto “scassato il caxxo”. Se ciò avvenisse, dopo il “fiume di veleno” sputato sui civitanovesi (guidicati razzisticamente “inferiori”), costui dovrebbe nascondersi. Come aveva diligentemente iniziato a fare, dopo aver esaltato le virtù del nuovo patron biancorosso, Spalletta. Salvo poi ricomparire proponendo le solite “baggianate” (ma il termine che egli usa è più “appropriato”), spacciate per “fatti reali”, tipo: “la Rata sarà ai nastri di partenza della Serie C” o “Liotti non è solo, ha dietro imprenditori locali”. Se proprio non riesce a starsene fuori, il consiglio – prima di postare altri commenti – è di “asciugarsi il naso con la carta igenica”. Essendo paragonabile – questa sua parte anatomica – a quel “posto” dove, notoriamente, “non batte mai il sole”.
Forse mi sono espresso male, per formare una nuova società è sufficiente essere esclusa dalla lega pro che avverrà probabilmente domani. (“Non si può formare una nuova società fino a quando la principale non viene dichiarata decaduta”)
Ingegnere Number 1