Romano Carancini, sindaco di Macerata
di Mauro Giustozzi
«E’ necessario che gli imprenditori che hanno dato la disponibilità a creare una società che possa tentare l’iscrizione alla serie D si incontrino quanto prima fisicamente e mettano nero su bianco il progetto sportivo da sottoporre alla Federazione nel momento in cui si aprisse lo spiraglio per l’iscrizione al campionato». Romano Carancini aveva parlato giovedì scorso di 48/72 ore per capire se la complicata strada che porta all’iscrizione di una nuova Maceratese in quarta serie fosse percorribile o meno. A poche ore da questa scadenza il sindaco torna a sollecitare le parti a mettere in atto quella che, giovedì scorso, era parsa una chiara disponibilità e volontà sia da parte dell’imprenditore bresciano Alberto Ruggeri che della cordata locale capitanata da Maurizio Mosca. «Non so se oggi c’è stato o meno un colloquio telefonico tra Ruggeri e Mosca – continua il primo cittadino – ma è indispensabile più che dei colloqui a distanza ora è il momento che le parti si ritrovino attorno ad un tavolo e mettano in pratica quella volontà che è stata espressa al sottoscritto: a distanza da Ruggeri e direttamente dal gruppo Mosca. Questa volontà deve essere tradotta in atti concreti in modo che, nel momento che da Roma arrivasse un’apertura e la possibilità che la nuova società possa essere iscritta alla serie D, il sottoscritto per quanto riguarda gli aspetti istituzionali che mi attengono in questo percorso, ma soprattutto i nuovi finanziatori della società possano avere messo in atto un progetto credibile da sottoporre poi al presidente della Figc, Tavecchio. Sarebbe imperdonabile farsi trovare spiazzati in questa delicatissima fase, nel momento che ci fosse questa possibilità ed arrivasse quel pertugio indispensabile ad iscrivere il nuovo club in quarta serie».
Maurizio Mosca
Insomma è chiaro l’intento del sindaco di stringere su questo piano. Perché è vero che i termini per poter accedere alla serie D sono stati riaperti per alcuni giorni ancora (si parla del 7 o 8 agosto come ultima scadenza) ma i giorni scorrono via e si avvicina sempre di più la fatidica data del 10 agosto quando a Roma la Lnd diramerà i gironi e il giorno successivo i calendari del nuovo campionato di serie D. Se, come detto da tutti gli attori in campo, esiste veramente questa volontà di stringere il cerchio e costituire società e progetto per la serie D il tempo delle chiacchiere è davvero finito ed è ora di lavorare, concretamente e rapidamente, per farsi trovare pronti alla possibile chiamata. Da Roma, per la verità, finora non sono giunti segnali di alcun genere all’amministrazione comunale maceratese: né positivi e né negativi. Ma è chiaro che nel momento arrivasse un disco verde per la D il sindaco dovrà rispondere subito sì ai vertici Figc. E per farlo dovrà avere quelle certezze che, a parole, sia Ruggeri che Mosca hanno dato. Ma che ora debbono essere sostituiti dai fatti. «Mettersi tutti attorno al tavolo, chiarire definitivamente tutte le posizioni – afferma Carancini – è la cosa migliore. Anche perché la distanza dell’interlocutore bresciano rispetto alla cordata locale non aiuta. Nel senso che talvolta anche una mezza frase detta in un modo può essere intesa al contrario e viceversa. Di tutto abbiamo bisogno ma non certamente di aggrovigliare una situazione già molto complicata. Di qui il mio invito alle parti a vedersi rapidamente ed a sciogliere le eventuali riserve che fossero sorte rispetto alle disponibilità che ho ricevuto giovedì scorso. L’amministrazione è pronta a fare la sua parte nel ruolo che le compete ma chiede agli interlocutori di fare in fretta per non rischiare di perdere anche quest’ultimo treno nel momento che ci fosse data la possibilità di disputare la serie D». La palla torna quindi nel campo di Ruggeri e Mosca invitati dal sindaco a stringere i tempi e soprattutto ad incontrarsi in città, cosa che fino a questo momento non si è verificata. «L’appello finale che mi sento di fare agli imprenditori è che se viene riconfermata questa loro disponibilità, e non ho motivo di dubitarne rispetto a quanto sinora accaduto –spiega Carancini- che lo facciano immediatamente. Sarebbe davvero un peccato far svanire tutto in vista del traguardo per delle lungaggini dovute alle distanze che separano i due gruppi che vogliono ottenere lo stesso obiettivo. A questo proposito inviterei anche l’ambiente maceratese a fermare tutto quel colore, quelle voci che circolano, che sono per lo più ingenerate dalla lontananza fisica dei due soggetti che stanno trattando il salvataggio del calcio biancorosso. Spesso le parole vengono dette in un modo e lette in un altro ingenerando casi che invece non esistono. Chiedo a tutti di avere un minimo di pazienza evitando ingerenze che possono creare solo difficoltà al proseguimento di questa operazione. Ai finanziatori chiedo invece di parlarsi direttamente, incontrandosi, chiarendo così faccia a faccia tutte le sfaccettature di questa operazione. Farlo a distanza non è più possibile».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati