di Marco Cencioni
Una riunione nella sede dell’associazione “Amici della Rata”, convocata per valutare l’ipotesi di iscrivere una nuova Maceratese al campionato di Prima categoria. Un summit previsto per mercoledì alle 17 che però, stando al comunicato ufficiale numero 11 uscito nel pomeriggio e alle parole odierne del presidente della Figc Marche, Paolo Cellini, si svolgerà per valutare l’ipotesi di partire dalla Terza. Il numero uno della federazione regionale, infatti, è stato categorico. Sia al nostro telefono, che a quello di Alessandro Chiaraluce che, dopo aver provato invano a coinvolgere un gruppo di imprenditori romani (leggi l’articolo) che avrebbe dovuto investire 250mila euro nel club biancorosso (leggi l’articolo), questa mattina chiamato Cellini per porre la nostra stessa domanda: come si può fare per iscrivere la Maceratese in prima categoria? «Ci sono dei tempi e dei termini per portare avanti certe richieste, la legge non ammette ignoranza. Oggi abbiamo ufficializzato con un comunicato ufficiale l’organico dei campionati di Prima (dove figura la Civitanovese, ndr) e Seconda categoria e l’abbiamo fatto sulla base delle iscrizioni chiuse alla fine di luglio. Non è stato ufficializzato subito perché prima avviene il controllo delle pratiche di oltre 200 società, con la verifica della documentazione allegata. Poi si comunicano alle società richiedenti le eventuali integrazioni delle domande effettuate e, atteso l’11 agosto come termine ultimo, si procede con l’ufficializzazione avvenuta oggi, dopo Ferragosto – sottolinea -. Per richiedere un’iscrizione in sovrannumero occorrerebbe almeno una nuova matricola, da richiedere due giorni prima del termine stabilito per l’iscrizione al campionato di riferimento, cosa che non è avvenuta. Sono stato contattato questa mattina per la prima volta dal signor Chiaraluce – precisa Cellini – e gli ho spiegato questa situazione». Parole che, mettono una pietra gigante sopra ad un qualsiasi tentativo di ripartire da quella categoria che lo stesso Tavecchio, in una lettera inviata al sindaco di Macerata Romano Carancini in data 10 agosto (leggi), aveva definito «sufficiente per lo sviluppo del calcio locale», rapportandola «alla presenza di altre associazioni dilettantistiche nel campionato di Promozione», con quella parola “altre” riferita evidentemente ad una sola, l’Helvia Recina. E qui spunta inevitabile una domanda. Se Tavecchio il 10 agosto “spedisce” in Prima Categoria “la sua città”, come scritto a Carancini, come ha potuto compiere un errore così marchiano da non accorgersi che in quella data era ormai già troppo tardi anche per presentare l’iscrizione al citato campionato, scaduta il 31 luglio? Una contraddizione troppo evidente da non sottolineare. L’ennesima di una storia impossibile da cancellare.
....era quello che volevano....
Adesso c'è rimasto il torneo Delle bocce.... Pallavolo no.... Calcio no.... Piscine no.... .....vi aspettiamo alle prossime elezioni....
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Che tristezza ! Hanno ancora voglia di parlare di calcio !!Santa incoscienza ! Ma ancora non se ne sono accorti o non hanno capito che tutto questo bel teatrino e’ stato orchestrato da un branco di burattinai ? Ancora continuano a prendere in giro una intera citta’? Ma che bel coraggio !Dopo la scomparsa della GRANDE LUBE CHE PORTAVA DEGNAMENTE in giro per l’Italia e l’Europa il nomme della citta’ di Macerata, hanno fatto scomparire anche il CALCIO. Ora siamo nel LIMBO e passeranno anni e anni prima della resurrezione: Chi vivra’ VEDRA’ ma sara’ molto difficile e direi impossibile ! VERGOGNA ! VERGOGNATEVI TUTTI !
Onore e massima stima comunque vada a finire ad ALESSANDRO CHIARALUCE che ha dimostrato una certa caparbieta’,coerenza, passione e attaccamento alla Maceratese,che purtroppo NON C’E’ PIU’ : Per tutti gli altri parole parole parole e niente piu’ ! Buona notte !
La legge non ammette ignoranza ma sicuramente ammette gli ignoranti. Nel muro della caserma dove ho svolto il servizio militare capeggiava bella scritta in rosso questa norma. Essendo tutti noi esperti legislatori, provenienti più o meno dal profondo sud, contadini, operai, qualche studente universitario che aveva chiesto il rinvio, semi analfabeti ecc. intuivamo che erano ben poche le cose da non ignorare per rispettare la legge anche militare nel contesto in cui ci si trovava. Ma se portiamo questa frase nell’ambito delle conoscenze di tutte le norme che dovremmo conoscere, ecco che chi dice questa frase non sa quel che dice o la usa perché non sa cosa dire. Nessuno in Italia sa quante sono le regole del nostro ordinamento giuridico sociale politico, si calcolano tra le 150.000 e le 160.000. Per inciso in Francia dicono siano sulle 7000, 5500 in Germania e addirittura tremila in Inghilterra. Se poi aggiungiamo che anche la Consulta e la Cassazione vista l’impossibilita di muoversi in questo stratosferico numero di leggi, atti, decreti stia cercando di immettere una specie di “ ignoranza inevitabile “, ecco che le esternazioni del Dott. Cellini oltre ad una semplice ed anacronistica risposta non dicono assolutamente niente. Questo Dott. Cellini compare ogni tanto sia per la maceratese che per la civitanovese per cui le sue soluzioni, lui che le leggi le conosce tutte, lascia comunque un po’ d’amaro in bocca, tanto che mi chiedo se anche lui non sia la solita persona sbagliata al posto giusto.
Piuttosto che valutare l’eventuale ripartenza dalla 3^ categoria gli Amici della Rata e/o la ex cordata Mosca farebbero bene a parlare con i Dirigenti dell’Helvia Recina allo scopo di rafforzare questa Società e puntare decisamente alla promozione in Eccellenza. Nel giro di 2 o 3 anni, se si fanno le cose per bene con una programmazione a medio/lungo termine e si investono capitali adeguati anche per il settore giovanile, si potrebbe tornare in serie D.
Resta intesa che quanto prima possibile si dovrebbero cambiare i colori sociali in biancorosso e la denominazione della Società.
Anche l’Amm.ne comunale dovrebbe fare la sua parte concedendo lo stadio H.R. almeno per le partite interne.
In questo modo, unitamente a risultati sportivi positivi, forse potrebbe tornare un po’ di entusiasmo.
L’unione fa la forza!!! Sempre forza Rata.
CARO GUERRINO ! VIVI ANCORA NEL MONDO DELLE ILLUSIONI,DELLE FALSE SPERANZE O NEI SOGNI CHE NON POTRANNO PIU’ AVVERARSI ? MA COME TE NE VA DI STARE ANCORA A PARLARE DI CALCIO TRA CERTA GENTE CHE SE NE E’ FREGATA ALTAMENTE DI FARE L’IMPOSSIBILE PER TIRARE FUORI LA SOCIETA’ DA QUEL BARATRO DOVE ERA STATA VOLUTAMENTE FATTA PRECIPITARE. SE C’ERA QUALCUNO E DOVEVA ESSERCI,DOVEVA ALLORA DIRE BASTA ! SI FERMI ! NON CONTINUARE CON QUESTO CASINO E FACCI SAPERE COME STANNO LE COSE ! MA NESSUNO SI E’ FATTO AVANTI PERCHE’ SE NE FRECAVANO O FORSE FACEVANO FINTA DI NIENTE O DI NON SAPERE. E ALLORA ORA TU CARO GUERRINO SPERI ANCORA IN QUALCUNO CHE CI RICONDUCA IN ECCELLENZA. SE C’ERA QUALCUNO MA DAVVERO DAVVERO INTERESSATO, DOVEVA STARE CON GLI OCCHI PIU’ APERTI.PER PRIMA COSA NON DOVEVA FAR SCADERE I TERMINI PER L’ISCRIZIONE STABILITI DALLA FEDERAZIONE E POI PENSARE SERIAMENTE DI RITORNARE LA DOVE TU STAI DICENDO E CIOE’ IN ECCELLENZA. NON TE LA PRENDERE ! GUARDA L’ANCONA POVERINA : UNA CITTA CAPOLUOGO DI REGIONE QUATTRO VOLTE PIU’ GRANDE DI MACERATUZZA.PER FINIRE COME HA CONSIGLIATO QUALCUNO,FORSE NON SBAGLIANDO, QUASI QUASI FAREMMO BENE AD ORGANIZZARE UN BEL CAMPIONATO DI B O C C E !! BUONA NOTTE GUERRINO E SOGNI D’ORO !!
Ancora amici della Rata(amici ed essa)ma con quale coraggio parlate di calcio,dovreste nascondervi,vergogna!
Ma su, pensate a che belle domeniche si possono passare in terza categoria. Ogni domenica con i bambini allo stadio o in aperta campagna con plaid, cesti pieni di leccornie e bevande, le bocce, il pallone per una partitella tra amici nemici prima della sfida vera e propria. Vincere o perdere, importante sì ma così senza esagerare perché più si sale di categoria e più si comincia a stravolgere il senso della festa. E poi se si arriva ultimi, tanto meglio, non possono nemmeno declassificarti, almeno credo. E se si avvicina al campo di calcio ognuno e dico tutti quelli che in un modo o nell’altro, avvocati, politici e spara cassate hanno contribuito , portarsi sempre qualche forcone per far capire che non c’era solo la maceratese per dimostrare di essere pezzi di…mosaico.
@Micucci, la correggo..in terza si gioca di venerdi’ possibilmente di sera..ahaha poi si va a mangiare e si ha il sabato libero per andare a ballare.
Caro Guirri, vecchio lupo, sono decisamente in accordo con il Sig.Ferroni. C’è un detto che ci identifica:L’italiani, le canzonette e lu pallò.
A Macerata: le canzonette e lo magnà. Me dispiace ma non ce meritimo altro!!!!!!!!!
Con la vostra mentalità, cari Gianfranco Ferroni e Filiberto Pagnanelli, non si va da nessuna parte. Bisogna, per il bene della Rata, lasciarsi dietro il passato sperando che la Magistratura possa fare giustizia sanzionando i responsabili dello sfascio.
Per il futuro ribadisco che l’unico modo di risollevarsi in tempi ragionevoli è quello di unire le forze puntando sulla Società maceratese che fa il campionato di Promozione, come fece a suo tempo il Piano San Lazzaro per l’Ancona.
Creare una nuova società per la III categoria significherebbe solo disperdere le energie ed allungare a dismisura i tempi del recupero.
Saluti.
Condivido il pensiero di Guerrino, l’unica strada concreta per rivedere la Rata è la fusione con l’Helvia Recina. L’ esperienza calcistica di tante altre squadre che hanno fatto la fine della Rata insegna.
Ah, di chi mai
ci possiamo valere? Degli Angeli no, degli uomini no,
e i sagaci animali, lo notano che, di casa nel mondo
interpretato, la maceratese
non dà affidamento. Ci resta, forse,
un albero, là sul pendio,
da rivedere ogni giorno;
ci resta la strada di ieri,
e la fedeltà viziata d’un calciobalilla
che si trovò bene con noi e rimase, non se ne andò.