I pupi tornano a sfilare sulla torre
La piazza applaude l’orologio planetario

MACERATA - A mezzogiorno è scoccata l'ora dell'inaugurazione della macchina restaurata dal maestro Gorla. Oltre mille persone con il naso all'insù per catturare lo storico momento del primo carosello
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(In alto la slideshow, foto di Lucrezia Benfatto)

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (22)

 

di Marco Ribechi

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Il momento è scoccato. Dopo attimi di interminabile silenzio, scanditi solo dai rintocchi del mezzogiorno, il corvo d’oro Cesare batte il suo becco sulla piccola campana e le porticine in legno che sovrastano il disco cromatico dell’orologio si aprono lentamente. Il pubblico, con cellulari tesi a catturare lo storico momento, emette un suono spontaneo di stupore e meraviglia. Un migliaio le persone in piazza della Libertà giunte per ammirare il planetario unico al mondo in attesa dell’inizio del carosello. Lentamente fa capolino la tromba del primo pupo, l’angelo, che guida la processione dei Magi. Di seguito sfilano i tre Re sul suono dell’Angelus inchinandosi umilmente ai piedi di Maria che sostiene placida il bambin Gesù su un cielo stellato. Parte l’applauso, i maceratesi salutano l’attivazione della macchina oraria come l’arrivo di un amico di vecchia data. La lunga attesa è terminata, la città possiede di nuovo il simbolo che già 444 anni fa era stato voluto a ricordare le aspirazioni dei suoi governatori, proiettati in una dimensione che varcasse i limiti territoriali del borgo. Tanti, allora come oggi, gli occhi curiosi rivolti alla Torre, la storia si ripete e si arricchisce di nuove pagine. Soddisfatto e commosso il maestro Alberto Gorla, artefice del marchingegno, che piange insieme alla moglie Rosa, compagna di una vita. Il suo più grande sogno si è realizzato. Con lui i grandi artefici della progettazione dell’opera, Filippo Mignini direttore del Dipartimento di studi umanistici dell’Università, Paolo Galluzzi, direttore del museo Galileo di Firenze e massimo studioso di Leonardo da Vinci e il sindaco Romano Carancini che in fascia tricolore intrattiene emozionato i maceratesi. Tanti anche i bambini sorridenti e affascinati dalle macchine meccaniche che non appagati chiedono per ben tre volte il ripetersi del carosello dei Magi.

 

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (12)

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (3)La prima fila gremita di autorità civili, religiose e militari saluta i festeggiamenti della banda e i discorsi dei tecnici che non hanno più parole per spiegare tutte le caratteristiche uniche e forse irripetibili dell’opera d’arte incastonata ora e per sempre sulla Torre dei Tempi. Ci sono più di cinque secoli di vicende maceratesi che riaffiorano da quella parete, testimonianza di un lustro che la città ha tenuto nascosto per troppo tempo. Il planetario geocentrico, con i cinque pianeti allora conosciuti, la terra al centro dell’universo e i simboli religiosi a sovrastarlo, richiama un’epoca di spiritualità quasi perduta, in cui il tempo e i ritmi della vita erano votati a valori meno materiali. Il suono dell’Angelus, preghiera che esalta l’operatività e il lavoro, arrivava a interrompere le attività quotidiane per raccogliersi in un momento di introspezione e di armonia.

Il sindaco Romano Carancinie il maestro Alberto Gorla

SOTTO LA TORRE – Il sindaco Romano Carancinie il maestro Alberto Gorla

Il rintocco delle campane che si diffondeva nelle campagne voleva essere d’ispirazione e d’esempio per una collettività che ancora non aveva la necessità di frazionare il proprio tempo in intervalli tanto rapidi come i minuti. Lo stesso padre Matteo Ricci durante la sua permanenza in Cina, sembra abbia preso ispirazione dalla straordinaria macchina dei fratelli Ranieri per affascinare il suo auditorio e guadagnare quella fama di sapiente che lo ha reso l’occidentale più importante e glorioso nella storia dell’Oriente. Poi l’invasione francese nel 1799, i giacobini manomettono le lancette e lo fermano. L’orologio, simbolo della gloria dello Stato Pontificio, non piaceva ai progressisti del Nord Europa che privarono il mondo per secoli di un strumento così unico e prezioso. L’orologio viene dimenticato ed è quasi oggetto di derisione; il Risorgimento provvederà a seppellirlo nelle sale della Biblioteca Comunale per sostituirlo con una lapide in onore di Vittorio Emanuele II. Così si concluse la parabola della Macerata clericale, sconfitta dal progresso della modernità.

Romano Carancini_Alberto Gorla_Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (5)Oggi, a distanza di secoli, la statuetta della Civitas Mariae torna a custodire il cuore della città e lo farà annunciandosi ogni giorno alle 12 e alle 18. Il sindaco Romano Carancini e il vescovo Nazzareno Marconi hanno voluto lanciare un nuovo segnale, sia politico che religioso. La rinascita della città deve partire dalla riscoperta di questa ambizione rinascimentale, dal riconoscimento che Macerata può di nuovo essere un centro culturale di respiro europeo e internazionale. Sarà ricordato ogni giorno con i rintocchi della sua nuova campana che reca incisa la frase di Matteo Ricci “L’essenza dell’amicizia è l’armonia. Con la concordia le cose piccole crescono, con la discordia le cose grandi crollano”.

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (15)Una ripartenza quindi, una nuova epoca  fondata sulla coesione, sulla communitas e sull’ambizione. Dal suo canto la religione è riuscita a riacquistare la sua posizione centrale, scalzando di nuovo la lapide che era stata posta a celare i suoi passati splendori. La religione è tornata a farsi ammirare, a spostare verso l’alto gli sguardi dei passanti distratti, a catturare la fantasia e l’allegria dei bambini. Lo scontro politico e ideologico del ‘500 e dell’800 riaffiora oggi sulla facciata del teatro a ricordarci che nulla è cambiato nell’animo umano. Le parole dell’encomiabile professore Filippo Mignini, che si è battuto insieme al maestro Alberto Gorla per la riattivazione del planetario, risuonano come una profezia: “L’orologio dall’alto del suo valore e pregio non negherà la manutenzione delle strade o la realizzazione di altre infrastrutture. Al contrario lo pretenderà perchè renderà necessario adeguare il resto della città al suo valore”.  La festa continuerà nel pomeriggio e nella giornata di domani. I pupi invece già attendono la tappa della Mille Miglia a maggio per ricevere i complimenti perduti negli ultimi 5 secoli.

GUARDA IL VIDEO (a cura di Andrea Petinari

 

Squadra di lavoro per orologio planetario_FOto LB

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (7)

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (8)

 

Inaugurazione orologio di marco ribechi

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (6)

 

Alberto Gorla con moglie e nipoti_Foto LB

Romano Carancini_Alberto Gorla_Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (3)

 

Romano Carancini_Foto LB

Abbanda inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (1)

 

Inaugurazione orologio cavalier prato di marco ribechi

Irene Manzi_Antonio Pettinari_Pietro Marcolini_Stefania Monteverde_Foto LB

 

Inaugurazione orologio di marco ribechi

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB

Inaugurazione orologio planetario Macerata_Foto LB (10)

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