di Gianluca Ginella
Un secolo e trentatre anni dopo, a mezzogiorno del 18 aprile, un sabato, ripartiranno le lancette dell’orologio astronomico sulla torre di piazza della Libertà, a Macerata, e il meccanismo con i pupi scandirà nuovamente il passare delle ore (faranno la loro comparsa sulla piazza due volte al giorno alle 12 e alle 18). Per celebrare l’evento storico e accompagnare l’inaugurazione, per tre giorni si terranno eventi (dal 17 al 19 aprile). Il clou dei festeggiamenti sarà sabato 18. Quando, a partire dalle 10, comincerà la cerimonia ufficiale e la presentazione dell’orologio astronomico. Allo scoccare delle 12 sarà avviato il meccanismo con il primo carosello dei pupi che torneranno ad affacciarsi sulla piazza dopo 133 anni. I festeggiamenti proseguiranno alle 16 mentre alle 18 sarà riproposto il carosello dei pupi. Ma le iniziative per il ritorno del meccanismo sulla torre di piazza prenderanno il via il 17 quando alle 15,30 all’auditorium San Paolo sarà presentato l’orologio astronomico alla presenza della varie autorità. Il ritorno dell’orologio dei fratelli Ranieri era atteso in città da anni. Realizzato nel Cinquecento, per secoli aveva scandito la vita e il passare del tempo nel capoluogo, questo fino al 1882 quando sulla torre il macchinario venne sostituito dalla lapide intitolata a Vittorio Emanuele II, che nel corso dei lavori è stata spostata sul lato della torre che si affaccia sulla piaggia. «Quello del ripristino dell’orologio, la cui replica della macchina oraria e del planetario è opera del maestro mantovano Alberto Gorla, mentre la parte decorativa e la ricostruzione degli automi è della società Opera laboratori fiorentini di Firenze – scrive il Comune in una nota – è un progetto che si è sviluppato negli anni e che riporterà sulla facciata la macchina oraria con le statue in legno, che due volte al giorno, alle 12 e alle 18, faranno il loro carosello: dopo che l’uccello Cesare batterà il suo becco su un campanello, partirà il meccanismo che muoverà i re Magi, preceduti da un angelo, in adorazione della Madonna seduta su un trono con il Bambino».
Nel corso dei lavori per il riposizionamento dell’orologio è stata portata alla luce anche una nicchia dove era alloggiata la statua delle Vergine con il Bambino, decorata con affreschi originali. Una importante scoperta, sottolinea la nota del Comune, «che ha dato una lettura storica completa e precisa per proseguire l’intervento di ripristino dei meccanismi dell’antico orologio in modo fedele all’originale sia per la parte strutturale, relativa all’ampiezza e profondità della nicchia della Madonna con il Bambino, sia per l’aspetto pittorico, in quanto l’affresco rinvenuto ha offerto la possibilità di conoscere l’esatta tonalità del colore blu, che poi si ripresenta anche nel quadrante dell’orologio». Le ultime tappe per il ripristino dell’orologio saranno, nei prossimi giorni, la sistemazione nella torre di una nuova campana in bronzo, a fianco delle 4 esistenti, realizzata dal gruppo De Santis Corinaldi di Cingoli e fusa nella fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta. «La campana unirà il tono del Re4 all’armonia delle altre quattro già esistenti e andrà così a completare il suono dell’Angelus che accompagnerà il carosello degli automi, una melodia appositamente composta dal maestro Gianfranco Stortoni. Sulla campana, che ha un peso di 140 chili, oltre allo stemma del Comune, l’amministrazione ha voluto far incidere una frase significativa di padre Matteo Ricci, tratta dal “Dell’amicizia”, la prima opera in cinese composta dal celebre concittadino nel 1595: “L’essenza dell’amicizia è l’armonia. Con la concordia le cose piccole crescono, con la discordia le cose grandi crollano”». Il costo dell’intervento è stato di 750mila euro, finanziato dal comune di Macerata, dalla Regione, dalla Camera di commercio di Macerata, dall’Apm e dalla Fondazione Carima. Le celebrazione si concluderanno domenica 19 aprile, dalle 10 con la prosecuzione della festa in piazza e l’attesa del carosello delle 12. Alle 16 campane in concerto e fusione di una copia in miniatura della nuova campana della torre per ricordare l’evento.
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Bello, proprio bello, Macerata Atene delle Marche ritorna a farsi sentire. Ora puntiamo a costruire posti di lavoro presso la zona industriale Valle verde. Completare come si sta facendo il nostro Ospedale. E sistemare una viabilità molto disordinata per un capoluogo. Buona Pasqua a tutti.
Sarà bello, proprio bello, come dice il consigliere Tacconi, però mi sembra che suona di falso, proprio falso.
Poco più di un carillon del 2015 che costa 750.000 euro.
Però così hanno deciso i nostri amministratori scaturiti dalla maggiornza degli elettori e così deve essere.
Viva l’orologio di Macerata.
DAvvero bello simile ad alcuni campanili austriaci ed altoatesini . Il problema è il contesto sia economico / sociale della Città ed il contesto nel quale ,per vedere quella meraviglia ,non c’è modo di accedere in piazza!!
Forse tutti quei soldi , in questo momento, potevano essere usati in modo più “utile ” ai cittadini !
Ma poi infine , perché quest’opera non è stata realizzata quando banche e sponsor lo avrebbero sponsorizzato ????
Addirittura 3 giorni di festa…
Qualcuno è fori de testa?
750.000 Euro? risparmiando un terzo della somma si ampliavano e modernizzavano il parcheggio Sferisterio e Garibaldi, per non parlare dell’ammortamento della spesa con una giusta politica tariffaria per i servizi offerti.
Sono le elezioni che si avvicinano, baby! 🙁
Panem et circenses!!! L’importante è prendere quel che di buono ci dà l’attuale amministrazione e ricordarsi a fine maggio di tutto il resto… 😉
Sicuramente ognuno di noi avrebbe investito quei soldi nelle maniere più disparate e adatte alle proprie esigenze ma il fatto è che il Sindaco sta cercando di riportare la città agli splendori culturali che le competono quindi benvengano operazioni di questo valore.Parcheggi ce ne sono fin troppi e di inutilizzati ma soprattutto smettiamola di pensare che la gente venga in Centro per acquistare profumi e balocchi,non barattiamo la socializzazione con il consumismo.
Vorrà dire che dovremmo imparare a socializzare con i pupi.
Dire che un rendering suona falso e’ come lamentarsi di essere bagnato sotto la pioggia ! ( ogni riferimento alla attuale giornata e’ puramente casuale)
Però per bagnarsi sotto la pioggia la pioggia non si spende 750.000 euro.
Tre giorni di festa, ben inseriti nella piega taglianastri e porchettara di questi tempi amministrativi, sembrano davvero un eccesso o una furbata. Pero’ possono aiutare a non banalizzare l’impatto visivo e architettonico e gli effetti estetici e culturali di un cambiamento che avviene nello spazio simbolicamente piu’ identitario e istituzionale della citta’.
L’ iniziativa di per sè è valida, ma con quei costi sicuramente si poteva pensare a qualche altra iniziativa meno di facciata…(es. Migliorare la pulizia dei quartieri periferici tanto per dirne una…)
Capita spesso che cose giuste, fatte o dette in momenti sbagliati, finiscono fatalmente per essere percepite come cose sbagliate.
In ogni caso, nell’articolo si parla di restauro del Maestro Gorla e questo è sbagliato. Purtroppo non c’è stato il restauro dell’antico meccanismo i cui componenti erano in ghisa, così come non c’è stato alcun restauro per tutto il resto. Gorla, diversamente da quanto affermato circa 20 anni fa, cioè che il meccanismo in ghisa originario era ancora in buone condizioni per oltre l’80% dei suoi componenti e che, quindi, poteva essere restaurato, ha di fatto ricostruito ex novo l’intera macchina in acciaio.
Opera meritevole, giusto promuovere ed incentivare cultura, arte e architettura, sicuramente affluiranno più turisti a Macerata, però se si pensa che con qualche “euro in più” si riusciva a fare il nuovo palazzetto per la Lube, qualche perplessità sorge.
Comunque per questa volta consoliamoci con l’orologio e i pupi.
rendere più bello e funzionale, anche se con un meccanismo moderno, uno dei simboli di Macerata come l’orologio della torre in piazza, credo sia una iniziativa più che giusta, tra l’altro, mi risulta, decisa da tempo con capitoli di spesa già determinati.
Riparare i marciapiedi, migliorare la pulizia dei quartieri ecc, non deve e non può essere un’ alternativa all’orologio, che se non funziona va fatto funzionare, ma bensì impegno quotidiano dell’amministrazione.
Per quanto riguarda il nuovo palazzetto “per la Lube”, già non mi piace che si assegni per principo ad un privato un’opera che dovrebbe essere pagata da tutti e che deve essere per tutti, sicuramente non sarebbe costato solo qualche euro in più e, almeno a mio parere, la maggior parte dei maceratesi hanno più a cuore l’orologio di piazza che il palazzetto “per la Lube”
Bellissimo. E’ uguale (penso dello stesso maestro orologiaio) a quello che si trova a Venezia sotto la torre dei Mori in Piazza San Marco, dove tutti i turisti si fermano per vedere la “processione dei pupi” quando escono. Ora però bisogna trovare i turisti e tutte le strutture per i loro alloggi! Altrimenti è una spesa inutile!
Curiosi refusi nella piantina del centro storico di Macerata pubblicata nel Mnews in quadricromia sulla Torre dei tempi in diffusione in queste ore: una inedita via della Repubblica e poi via Cripsi, piagia della Torre, via M. Pantaleone, via D. Pantaleone…
@Gianni
E’ il prezzo da pagare alla “città creativa”. Si sa tutto sulla creatività e nulla sulla città.