di Alessandra Pierini
A Macerata con l’arrivo della primavera sbocciano i palazzi. E’ ormai noto che il 21 marzo aprirà i battenti la pinacoteca di palazzo Buonaccorsi (leggi l’articolo). Il giorno dopo, il 22 marzo, sarà la volta di palazzo Trevi Senigallia che sarà aperto al pubblico in occasione delle giornate del Fai. Proprio in questi giorni, il Comune di Macerata ha affidato con una determina dell’ufficio tecnico i lavori di di restauro del soffitto dipinto della sala al primo piano alla ditta Pieri Nino & C. snc di Urbino che avrà il delicatissimo compito di restituire ai dipinti i colori dell’epoca dei grandi fasti. Sarà poi importante definire la prossima destinazione del palazzo. da tempo il sindaco Romano Carancini lo indica come luogo ideale per ospitare gli uffici del Giudice di Pace ma finora la proposta non ha riscosso grande successo. Di certo, un contenitore tanto importante, non potrà rimanere vuoto.
Al di là dei palazzi, continuano le operazioni per ridisegnare il centro storico. La priorità dell’amministrazione è al momento il posizionamento di una copia dell’orologio monumentale dei fratelli Ranieri sulla torre civica della città. nelle scorse settimane il sindaco ha infatti incontrato il maestro Alberto Gorla per definire gli aspetti tecnici dell’opera. Intanto continua il reperimento di fondi per la realizzazione dell’atteso congegno che promette di incrementare significativamente il flusso turistico nel capoluogo. In bilancio sono stati stanziati 500 mila euro, dei quali 140 mila arriveranno da un contributo dell’Apm, mentre per i soldi rimanenti il Comune si sta attrezzando. In questi giorni il sindaco Romano Carancini ha scritto una lettera al presidente della Provincia Antonio Pettinari per chiedere un contributo alla realizzazione dell’opera che costituirà un vanto per tutto il territorio provinciale. Al momento Pettinari non ha ancora risposto ma secondo i bene informati sarebbe concentrato su problematiche ben diverse e l’orologio non rientra nelle sue priorità. Quindi probabilmente Carancini si dovrà rivolgere altrove.
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Con la città che cade a pezzi, i marciapiedi malandati, le strade piene di buche, le strisce pedonali ormai invisibili, i parchi pubblici in abbandono, le scuole comunali disastrate…l’unica preoccupazione di Caranci è l’orologio de Piazza. E magari l’APM, invece di dare un “contributo” al Comune avrebbe potuto ridurre di 140.000 euro le tariffe di acqua e parcheggi. Ma co sse zocche….ndò nnamo?????
Il Comune senso del pudore.Carancini può capire?
SPERIAMO CHE PETTINARI PENSI AD ALTRO!!!! ..tipo le STRADE!!!!!!!
500 mila euro per delle copie mentre tesori autentici maceratesi cadono in rovina: le cinquecentesche fonti, gli affreschi (anche più antichi) della chiesa di San Liberato. Nell’era digitale ci si dovrebbe stupire di statue che fanno cucù dalla torre!
Con l’aria e la crisi che c’è in giro, per l’orologio penso che il Sindaco si debba accontentare di un orologio con chichirichì da polso made in china, perchè a noi Maceratesi basta e avanza quello di Piazza.
Ma qualcuno pensa veramente che una roba del genere possa “incrementare significativamente il flusso turistico”? A me sembra una vera indecenza anche solo pensare di spendere così i soldi pubblici, specialmente in un momento come questo in cui ci dovrebbero essere ben altre priorità.
E anche ammettendo che l’orologio possa realmente incrementare il turismo, ci sarebbe una convenienza effettiva per la città?
Facciamo un calcolo nudo e crudo. Limitiamoci solo alla somma a carico delle casse comunali, che secondo quanto riportato da Cronache Maceratesi è di 500.000 euro, e ipotizziamo che, solo per vedere il mirabolante congegno, arrivino 2.000 turisti. Ebbene, ogni turista ci costerebbe 250 euro, e questo significa che ognuno di essi dovrebbe spendere qui a Macerata almeno 250 euro solo per portare il bilancio in pareggio. Ma 250 euro a testa non sono pochi. Per una famigliola di 4 persone farebbero addirittura mille euro.
L’orologio farà arrivare più di duemila turisti? Ne verranno diecimila? O forse saranno 200? Impossibile dirlo.
Ma per far arrivare tanti turisti occorrerà investire anche sulla promozione, e investirci parecchio. Per cui il costo per turista alla fine sarebbe ben superiore a 250 euro. E non abbiamo ancora considerato i costi della manutenzione.
A conti fatti, conviene così tanto spendere 500.000 euro, più altri soldi pubblici e privati, per qualcosa che, forse forse, tra qualche anno finirà ad ammuffire?
Siamo stati per tanti anni senza questo prodigio, senza sentirne la mancanza. Possiamo continuare a vivere senza, magari avendo nel frattempo servizi migliori, strade asfaltate, una Tares più bassa.
Cinquecentomila euro sono tanti.
La massima latina “ora et labora” che in periodi come questi è davvero molto utile perchè unisce il rivolgersi cristiano alla divina provvidenza, ma con lo stimolo personale a fare di più, è stato male interpretato dal Comune. Si saranno detti “mettiamo noi l’ora con l’orologio, per il labora….ci penseranno , come al solito, loro”.
Mamma mia, nemmeno nei fumetti della Marvel si vide mai una simile alleanza di supereroi.
Questi amministratori pseudo-democratici e inetti avrebbero dovuto lasciare nel degrado Palazzo Buonaccorsi, non organizzare la lirica nello Sferisterio, ma il pallone a bracciale e le gare dei tori, come nei secoli passati, e utilizzare i soldi risparmiati per sistemere strade e marciapiedi…
Ma il maestro Gorla deve essere proprio bravo per meritarsi 500.000 euro per fare un falso dell’orologio della piazza!!!!! Io la scorsa settimana ho riconsegnato ad un cliente un orologio da parete dell’800 a cui ho dovuto rifare dei pezzi mancanti e mi sono guadagnato solo 30,00 euro!!! Sicuramente sono molto più scarso, però l’orologio funzionava ugualmente e alla perfezione: suonava pure!!!