Mi domando, quando Ceriscioli viene dalle nostre parti, non c'è nessuno che sia capace di tirargli uova marce in faccia ? Ma è possibile che questo signore giri impunito nella nostra zona?
E' ora di ribellarsi a questa politica insensata che va a danno solo dei poveri cristi, una politica che penalizza chi non ha sufficienti possibilità economiche; e dire che lui è di sinistra, uno che dovrebbe andare verso il popolo, operare per il bene del popolo proletario.
Maceratese, io parlo anche dell'ospedale della nostra città, un tempo fiore all'occhiello di Macerata, ora degradante in un lazzaretto che i nostri tempi non ne contemplano l'esistenza.
E chi come me,che è di una età piuttosto avanzata, deve ricorrere alla pubblica sanità, si vede costretto ad emigrare in alta Italia, dove la sanità pubblica è di una eccellenza senza pari.
E qui mi pongo la domanda. ma come è possibile tutto questo?
Regioni con sanità pubblica straordinaria e regioni, come la nostra, con una sanità pubblica condannata a morte lenta, come è possibile?
Ceriscioli ce lo può spiegare?
Quanta delusione ! Se tutto va bene, dovremo aspettare qualche decennio per avere un ospedale moderno ! Intanto Ceriscioli chiude quelli che ci sono , depotenzia altri, mentre al San Salvatore di Pesaro si svolgono meetings internazionali di vario genere.
Sarà un caso, ma ho il sospetto che il nostro governatore abbia un occhio di riguardo verso la sua città.
La permanenza in Emilia, dopo l'intervento subito a Reggio Emilia, mi ha portato in contatto con un'altra grande entità sanitaria di quella regione: l'ospedale Maggiore di Parma, un altro grande centro, ampliato recentemente con una moderna costruzione, ove è stato portato il reparto chirurgia.
Ebbene,due centri ospedalieri di tutto rispetto, Reggio per oncologia e urologia, Parma per cardiologia,sono distanti appena 40 chilometri l'uno dall'altro.
Pensando che il Governatore e Co. della mia regione, stanno pian piano distruggendo la nostra sanità, sono tornato nelle Marche con un dispiacere infinito.
Andiamo per l'ospedale unico, vediamo quello che si potrà fare... Io ho tanti dubbi sia per i tempi di realizzazione che per la speditezza burocratica con la quale si potrà arrivare ad un punto fermo. Vedo il tutto come un miraggio che, se potrà sfociare nella realizzazione di un progetto, impegnerà molti, molti anni.
E la nostra Sanità regionale continuerà a " navigare a vista ".
Molto recentemente mi sono ricoverato all'Arcispedale Santa Maria Novella di Reggio Emilia per un intervento chirurgico necessario. I giorni di degenza mi hanno messo di fronte una sanità troppo lontana da quella della nostra regione, vorrei dire, una sanità al top in tutti i sensi dove il cittadino trova il conforto pieno alle sue necessità.
Organizzazione del lavoro, tecnologia avanzata in ogni settore, professionalità indiscussa a tutti i livelli,
assistenza al malato, burocrazia ridotta al minimo, queste le caratteristiche di una sanità che a noi marchigiani risulta sconosciuta.
Se dobbiamo aspettare, per poter almeno giungere a quel livello, mi pare di capire, dovremmo attendere almeno quasi mezzo secolo.
@Matteucci
Mi spiega, per favore, che cosa c'entra votare NO al referendum del 4 dicembre, con il ritorno all'ANAS di alcune strade ex statali nelle Marche ?
Mi si consenta una osservazione: non sono né un urbanista, nè un architetto e nemmeno un addetto ai lavori.
L'acquisizione del Park Si, con tutti i programmi sulla modifica del traffico cittadino, non porterà beneficio alcuno alla città: Ormai, si perdoni l'affermazione, è sputtanato al punto che l'utenza è ridotta al lumicino e sarà difficilissimo ricuperarla.
Mamca l'accesso facile, manca il collegamento con le strade di traffico sostenuto.
E poi l'accesso in città, da Via Mozzi non mi è mai sembrato un accesso ottimale, tutt'altro !
Ammiro l'euforia del Signor Sindaco ma, fedele al detto latino che ammonisce: UBI NAJOR MINOR CESSAT, mi metto in disparte: se il Padre Eterno mi darà qualche altro anno di vita, vorrò vedere chi aveva ragione.
Buon giorno
nonostante che a Tolentino Franco Moschini venga premiato come cittadino tolentinate illustre, mi piace ricordare che Franco Moschini è maceratese e per di più un casettaro.
Quanto sopra, se la mia memoria non fallisce.
Grazie
Buon lavoro e buona giornata.
Giancarlo Liuti, sono un meteoropatico come te, ma prendo spunto per aggiungere un mio pensiero all'estate di Bruno Martino.
Due sono i brani musicali a cui questo mostro sacro della canzone italiana, ha dedicato il meglio di se stesso: ESTATE e LA CHIAMANO ESTATE. I più grandi jezzisti le hanno eseguite ed interpretate. Fra tutti vorrei ricordare l'armonicista a bocca,recentemente scomparso, Toots Thielemans.
Giancarlo, cercalo su internet, vedrai che sentirai di meno gli effetti della metereopatia.
Il Dott. Baldassarri ne tragga tutta la sodisfazione possibile; uno dei pochi che hanno creduto in questa opera e l'ha voluta. Le Marche, in particolare la provincia di Macerata, gliene sono grate e gliene rendono ampio merito.
Park Si, Park No, traffico sostenibile a misura di uomo e non di mezzi mobili.....tante chiacchiere che non porteranno a niente.
Ormai è chiaro, Macerata, andando avanti di questo passo, è una città destinata sempre più al declino.
Ho molti anni e l'umana sorte non mi farà ricordare se e quando la nostra città potrà tornare ad essere la bella Macerata di 50 anni fa.
Una cosa è certa,secondo me, l'acquisizione del Park Si, senza un piano di ampio respiro che cambi radicalmente il movimento di chi viene e di chi si muove in essa, non ha senso e si ridurrebbe in un grande bluff.
Pensare come i Pentastellati vorrebbero risolvere il problema della mobilità in città,è fuori da ogni ragionevole soluzione.
La libertà di muoversi con i propri mezzi è troppo fortemente radicata; corretta o sbagliata che sia, è pur sempre sensazione di libertà e sicurezza.
La legalità, che parola difficile: la legalità che viene scambiata come privazione di libertà, la legalità, che dovrebbe essere il fondamento comune di tutti i cittadini, è ritenuta un optional nei comportamenti, la legalità che si dovrebbe coniugare con l'orgoglio nazionale, è solo una parola che si disattende, solo perchè ci fa comodo ignorarla.
Volendo proseguire si potrebbe dire molto di più.
Lo spirito olimpico di cui Giancarlo Liuti fa richiamo, è certamente condivisibile, ma, mi si permetta di dire, non disgiunto da un sano orgoglio nazionale.
Giusta la integrazione, ma ricordando che la legalità ed il rispetto delle norme vigenti, non si mettono in discussione.
Chi vuol stare con noi, rispetti in toto leggi ed abitudini.
E qui si apre un discorso molto particolare basato sulle diverse religioni, che non debbono interferire sulla integrazione in argomento.
Tutti sappiamo invece che una religione in particolare, non condivide affatto l'idea della integrazione e che, per questo, rimane e rimarrà sempre avulsa dalla comunità.
Non illudiamoci delle parole,perchè alle parole non seguiranno mai fatti.
Quindi attenzione ! Integrazione si, ma, tutti con tutti.
Chi non ci sta, può tranquillamente tornare a casa sua, perchè noi non li abbiamo chiamati.
Andate da loro a discutere del problema demografico; vi diranno che non li riguarda, perchè le loro famiglie hanno molti bambini, che saranno un giorno i soldati di Allah.
Per me la parola integrazione è molto complicata.
Il proverbio molto ricordato, ci dice che chi ben comincia è alla metà dell'opera. La superstrada ha dato un primo forte impulso alla mobilità di umbri, toscani e laziali verso la nostra provincia. Un bel successo di cui rendere merito al dottor Baldassarri che si trovò di fronte tanti detrattori pronti ad ostacolarlo con ogni mezzo.
Voglio anche ricordare che il comune di Foligno, in occasione della nuova Val di Chienti, ha affisso nella città un bel manifesto con una bella foto della superstrada ricordando il giorno della sua inaugurazione. "L'Umbria più vicina alle Marche" il titolo molto in evidenza.
Noi, che ne trarremo i maggiori vantaggi, non abbiamo appeso manifesti, e con maggior dispiacere, abbiamo visto il dottor Baldassarri in terza fila. Nelle prime file quelli che davvero dovrebbero vendere tappeti anziché fare politica.
Per il Sig Iacoboni.
Voglio chiarire il mio pensiero. Come il dott. Liuti anche io temo che, passato il tempo della meditazione sui tragici fatti prodotti dal terremoto, quando si tratterà di passare alla fase di progettazione del lavoro da fare, come solitamente avviene, ci saranno molti progetti provenienti da molte parti. Quando si tratterà poi di sceglierne uno, sicuramente, verrà fuori la gazzarra degli esclusi.
A me non piace questo tipo di gazzarra che niente ha a che vedere con il principio che una maggioranza, dopo essersi confrontata con la minoranza, ha il diritto di legiferare.
Mille esempi confortano il mio pensiero.
Non sono un governativo, ma un amante dell'ordine e della disciplina.
Su questa mia caratteristica, spero che nessuno abbia da ridire.
Nemmeno le catastrofi nazionali riescono a far riflettere sulla inderogabile necessità di smetterla con un certo tipo di interventi verbali o scritti, contenenti insulti, banali ragionamenti e quanto altro, pur di dimostrare non tanto una contrapposizione politica, quanto un deteriore odio per lo avversario con un differente pensiero.
E' vero che per un po', ci si è assorti sul dolore per la perdita di tante persone, vittime della norte sotto le macerie delle loro case. E' vero che abbiamo assistito a prove di grande altruismo e di preparazione nell'affrontare la catastrofe del terremoto.
Forse questo è il volto dell'Italia vera, dell'Italia bella a cominciare dalla lettera scritta dal Vigile del Fuoco indirizzata alla sorella della bimba estratta viva, lettera con la quale si scusava per essere arrivato tardi nel tentativo di salvare anche lei.
So bene che l'eco di tante voci belle si spegnerà. Fatalmente dovremo tornare ad assistere ad una ridda scomposta, incivile, indegna di un popolo che vanta tradizioni di grande civiltà.
Insieme a te,Giancarlo, io vorrei sperare che ciò non avvenga, ma, purtroppo, come te, so che verrà peggio.
Quello che mi disturba di più, poi, è il fatto che questi oppositori sono una minoranza che si agita e che, quindi, fa chiasso. La maggioranza silente lavora; non è sui giornali o sulle piazze, ma dà il meglio di sè con il suo impegno quotidiano.
Questa è l'Italia bella in cui ho fiducia.
Mettiamo da parte la brutta abitudine che abbiamo nel contestare tutto e tutti; raccogliamoci nel silenzio che il momento richiede pensando che la nostra vita è sempre appesa ad un filo.
Pietà per le vittime, fiducia nell' intervento dei vivi.
Il chiacchiereccio non si addice al momento.
@Signora Moroni, come La capisco ,ma preghi molto perché si possa realizzare la bretella superstrada-via Mattei.
In breve tempo dal Potenza, non ci ha detto quale riva, raggiungerà la SS 77 e potrà dire davvero VIVA MAGERADA GRANNE il dott: Onorevole Baldassarri.
Pensi, senza di Lui, quale superstrada avrebbero realizzato i politicanti da strapazzo che imperversano sulla nostra vita quotidiana...ci pensi.
@ Mario Scarinci
Lei ha ragione, concordo pienamente con Lei; purtroppo, come per Civitanova, le Amministrazioni comunali dei comuni montani di cui Lei fa cenno, sono rimaste completamente assenti nel cercare di risolvere i problemi della viabilità con la superstrada. Gente impreparata che con la sua incapacità, annulla i vantaggi che la nuova arteria porta alla economia della provincia di Macerata.
Mi piace vedere sorridente l'assessore al turismo di Civitanova, come se il boom di arrivi dall'Umbria fosse da accreditare alla sua "fattiva" partecipata presenza alla realizzazione della superstrada 77.
Si poteva ben immaginare che Civitanova avrebbe tratto vantaggio da una arteria così importante. Si poteva anche immaginare che l'Amministrazione di quel comune, sarebbe stata più sollecita nella soluzione del problema in ordine al traffico in uscita dalla superstrada.
Ma....... niente di tutto questo; l'assessore al Turismo di quella città, ha rinviato la soluzione del cavalcavia dopo le elezioni politiche del 2018.
Campa cavallo.......... e lui sorride.
Caro Giancarlo, io sono un casettaro come lo è l'amico Giordano De Angelis; con la differenza che io ho anche vissuto la vita nelle casette, prima della seconda guerra mondiale. Ti posso dire che la differenza fra l'ante ed il post bellum è notevole, perché i grandi fatti, gli avvenimenti succedutisi, cambiarono un po' la mentalità, il modo di fare, il rapporto fra le persone.
Ricordo la serenità della vita povera, quando le persone non lesinavano l'aiuto nel momento del bisogno; ricordo un carrettiere soprannominato Bufacchio che alla mattina era in strada con il suo mezzo a guadagnare qualche lira trasportando carichi pesanti: Lo ricordo sempre sorridente ed era povero.
Come lui, tanti casettari conducevano la stessa vita ,che, malgrado la povertà , purtuttavia erano sereni.
Potrei continuare a raccontare a lungo il ricordo che ho di quella vita semplice. La citazione del Bufacchio è simbolica della vita di un tempo lontano.
Non c'erano le banche con i loro programmi finanziari, non c'era la rincorsa affannosa, e talvolta poco onesta, per il raggiungimento di una agognata ricchezza che oggi è finita in mano di pochi.
Noi ragazzini giocavamo con le palline, le figurine, giocavamo a monta la luna. Oggi il minimo in mano ad un ragazzino, è lo smartphone.
Se mi si domanda quale dei due tipi di vita sia migliore, io non so rispondere.
Quello che io reputo ingiusto, ora, è che in uno stato di diritto come il nostro, la disparità sociale sia così marcata con l' alto numero di poveri che tutti conosciamo.
Ma quale apologia, quale reminiscenza fascista! Una bancarella che vende paccottiglie kitsch del passato regime vuol dire fare apologia fascista? Ma quando mai !
Siamo seri, per favore, di ben altro spessore è l'apologia di un regime.
Io custodisco ancora la tessera del partito nazionale fascista; ero un adolescente; addirittura indossavo la divisa di balilla, per questo sono da accusare di apologia fascista ?
Quanta povertà di spirito !!!!!
Non ho la pretesa di voler suggerire niente ed a nessuno. Voglio solo esprimere il mio pensiero in materia .
L'idea dell'acquisizione del Park Si è valida,.se si inquadra in un piano di grande respiro da realizzare, come anello di congiunzione fra il futuro raccordo stradale superstrada-Macerata, non solo, ma con l'ampliamento del medesimo, sino ad arrivare sotto il centro della città, da raggiungere con ascensore.
L'acquisizione pura e semplice, secondo me, non sarà altro che l'aggiunta di una passività al già magro bilancio finanziario del Comune di Macerata.
Concordo pienamente sulle eccellenti ricostruzioni storiche dell'architetto Iommi; peccato non si sia potuta salvare la antica Chiesa della Pace, che ricordo benissimo.
Oggi 11 agosto, alle ore 17,30, per la chiusura del passaggio a livello in zona sud di Civitanova, si è formata una fila indescrivibile di autoveicoli dalla confluenza della superstrada per arrivare sino al fosso della Castellara.
Mai vista una cosa del genere !
Signor Vice Sindaco, invece di rinviare la soluzione del problema, signori ambientalisti, invece di negare dovunque e comunque, datevi da fare molto, il problema non è assolutamente rinviabile.
Se poi non ne siete capaci, meglio che vi fate da parte.
La comunità ve ne sarebbe grata
Non sono né un ingegnere urbanista, né un un esperto del settore: Se non ci sono suluzioni per l'uscita a Civitanova, bisognerà trovarla, ad esempio, in comune di Porto Santelpidio con una bretella che preceda l'uscita di Civitanova.
I conservatori sono quelli che non affrontano i problemi, ma li rinviano.
Le mie sono solo idee.
Ma essere arrivati alla apertura della superstrada, senza che a Civitanova si sia fatto qualcosa, è grave.
E' di oggi la notizia data da TG£ Marche: il traffico sulla superstrada è di molto aumentato, con beneficio per la città di Civitavova.
Penso non occorrano ancora parole: Civitanovesi, datevi da fare, è anche vostro interesse che si esca agevolmente dalla nuova Val di Chienti !
@Lorenzo Perticarini
Io intendo dire che una superstrada che collega due regioni, non può terminare regolamentata da semafori.
I conservatori non affrontano il problema; gli ambientalisti, anche in questo caso, sanno dire solo no.
E alla congiunzione con la statale 16 , il tempo che un viaggiatore ha guadagnato con la superstrada, lo perde nella fila che deve fare per uscire a Civitanova.
...ne va presente e futuro per una città che ha avuto la fortuna e la capacità di essersi molto sviluppata e che si pone come la più importanti nelle Marche..
Bisogna guardare oltre il proprio naso.
Va tutto bene, ora Civitanova si sia da fare per dare uno sbocco decente sulla strada statale 16 della superstrada della Val di Chienti. Non è un problema da poco, ma stante i conservatori e gli ambientalisti ( sic), il problema notevole c'è e va risolto con urgenza. Non occorre elencare i motivi, ovvi, naturalmente.
Ma certo, finalmente un'opera decisiva per l'economia della provincia, e ritroviamo vecchi personaggi che vengono a dire che il cavalcavia è morto e sepolto.
Io penso solamente quanto è triste aver a che fare con personaggi del genere, inadatti alla dinamica ed agli avvenienti di oggigiorno. L'Italia, purtroppo, arranca perché ce ne sono troppi e che dovrebbero fare un altro mestiere.
L'ho già detto con altro commento, molte persone dovrebbero cambiare mestiere; pensate un po' meglio qualche centinaio di automobili in attesa di passare 24 ore su 24, e quindi con una distribuzione assolutamente gratuita di CO2 per la salute dei cittadini, anziché un modo veloce di liberarsene.
Siamo messi male !
Le risposte dei sopracitati interlocutori, dimostrano quanta ottusità caratterizzi le loro azioni; ogni commento è inutile.
Dottor Baldassarri, Lei un gigante in mezzo a tanti nanerottoli vocianti.
Rallegramenti ed auguri alla Signora Cianella e, soprattutto al Suo marito.
In quanto ai dirigenti, meglio stendere un velo pietoso; dovunque si va, si trova una pletora di dirigenti che, con molto appetito, mangiano a quattro ganasce, come diciamo nel maceratese.
E Ceriscioli che fa? Per risparmiare chiude ospedali, fregandosene altamente dei più deboli che, nel caso, sono i più bastonati.
Per fortuna, il Governatore è un uomo di sinistra che va incontro ai meno abbienti, per decenza e rispettto, non aggiungo altro.
Convengo ampiamente con il Sig.Baleani; una centrale elettrica che produce 250 kw ora, produce energia per far funzionare 8 lavatrici.
Benvengano le fonti di energia pulita, ma, nello stesso tempo,, non essendo un tecnico al riguardo, mi piacerebbe avere una risposta da chi se ne intende,: ne vale la pena?
Non sono solo la presenza di un semaforo alla fine della superstrada, ma anche la mancanza di uno svincolo veloce per il capoluogo di provincia, i punti dolenti che si disaccordano con la validità dell'opera inaugurata.
Per realizzare i tre chilometri del famoso svincolo della Pieve occorreranno più anni di quelli che sono stati necessari per il completamento della Civitanova-Foligno.
Io vorrei scommetterci sopra, ma la mia longevità non me lo consente.
E' meglio contentarsi di quanto realizzato che, di per se stesso, ha quasi dell'incredibile e, come tale, veramente bello, alla faccia dei soliti cialtroni detrattori che hanno avuto da ridire sulla presenza del Presidente del Consiglio alla inaugurazione dell'ultimo tratto.
Di tutto, il dottor Mario Baldassarri ne sia orgoglioso.
La provincia di Macerata ( o Area Vasta 3) è a Lui grata.
Voglio aggiungere, l'opera inaugurata non deve deprimere l'economia di Colfiorito, perchè, è ovvio, baipasserà la meravigliosa piana.
A questo punto il comune di Foligno dovrà studiare una serie di iniziative pubblicitarie,al fine di invogliare i viaggiatori a visitare Colfiorito e gustare quanto di ottimo la zona offre.
Quando nascerà la macro regione Toscana-Umbria-Marche, la superstrada inaugurata, sarà la spina dorsale della nuova entità geografica del nostro paese.
A dispetto dei suoi detrattori e dei suoi oppositori, il senatore Baldassarri aveva visto lungo.
Ho dimenticato di dire , è voce comune: la superstrada rimarrà aperta alcuni giorni, e poi sarà chiusa di nuovo. Che vogliano fare una nuova inaugurazione a cui invitare i cittadini onesti?
E' avvilente leggere certi commenti. Io mi domando se questa è la vera essenza della democrazia; se la risposta fosse affermativa, io mi sentirei davvero preoccupato. Ci sono persone che sanno lanciare solamente sterco a tutti i livelli e niente altro. Quanto sarebbe più bello un modo elegante di dire il proprio pensiero con garbo. Purtroppo il sistema si è distorto a tal punto che il turpiloquio è diventato normalità.
Concludo dicendo che il cittadino (né compagno, né camerata, né amico) Francesco Ginobili, questa mattina si è presentato nei pressi di Colfiorito, desideroso di partecipare all'inaugurazione della superstrada, si è visto respingere e cacciato via come un cane randagio. Ordini superiori avevano tassativamente disposto che l' av-
venimento, era riservato ai soliti papaveri. Un normale cittadino è un possibile criminale.
Scusatemi, ma io non ci sto ad un simile rapporto con i cittadini.
Io mi sento offeso.
Sì, è vero, è la Salerno-Reggio Calabria delle Marche, ma, ci siamo alla sua apertura. Non è un caso, anche la Salerno-Reggio Calabria, alla fine dell'anno, sarà completata.
A me non interessa di chi sia ilo merito, ma rendo omaggio alle persone di buona volontà che hanno reso possibile questo avvenimento.
La provincia di Macerata ne trarrà grance vantaggio.
Per me non è un altro predicatore, è una persona colta che esprime le sua idee; potranno non essere condivise, ma ciò non toglie che gli si debba rispetto.
Indimenticabile, colto, gentile, cordiale, arguto, mio professore di italiano al Liceo Classico G:Leopardi, sempre profondamente grato e memore dell'insegnamento ricevuto da mio padre Giovanni Ginobili
Spero di non incontrare qualche zelante appartenente delle forze dell'ordine, comandato da un super comandante, che mi obblighi ad uscire dalla superstrada e che non mi consenta di partecipare, seppur di lontano, alla tanto attesa inaugurazione .No, tu normale cittadino, no ! no, tu no!
Mi farebbe inc...... molto !
Plaudo alla realizzazione sognata da tanti anni, benvenuti a Matteo Renzi ed al Ministro Del Rio, grazie al Dottor Baldassarri che volle fortemente la realizzazione della Superstrada
Dal Presidente Pettinari ora ci aspettiamo lo svincolo per Macerata e l'uscita a Civitanova......non ci faccia aspettare tanto.
Inutile commentare ancora, il tratto Muccia - Colfiorito è sempre stato pericoloso e l'ultimo incidente, purtroppo lo conferma.
La superstrada Civitanova - Foligno dovrebbe porre fine ad un tipo di traffico inconcepeibile,ai giorni d'oggi, traffico che attraversa frazioni con una viabilità che andava bene cento anni fa.
Hanno detto che a luglio la superstrada sarà inaugurata, ma poi,.......qualcuno ha sussurrato, sarà chiusa di nuovo.
Che sia una leggenda metropolitana? Ne riparleremo. Intanto qualcuno ci ha lasciato la pelle.
Per salvare il nostro ospedale e per ridargli il lustro di un tempo, ricordando che le chiacchiere lasciano il tempo che trovano, bisogna scendere in piazza, bisogna avere il coraggio di muoversi, bisogna farsi sentire con la forza necessaria affinché il governatore Ceriscioli la smetta con la sua politica sulla sanità regionale.
E' evidente che intende portare in pareggio il suo bilancio togliendo i servizi ai cittadini.
A queste condizioni anche il,modesto personaggio soprannominato Bufacchio , ne sarebbe stato capace.Chi lo ha eletto non ha fatto certamente un bel regalo alle nostra Regione.
Mah....... a me pare che andiamo sempre peggio: Da quando è venuto Ceriscioli, abbiamo assistito solo a chiusure di ospedali ( in barba ai meno abbienti ) abbiamo avuto promesse e.... tante parole, ma in conclusione l'Ospedale di Macerata non sembra avere un felice destino.
Voglio aggiungere che, per un tipo di intervento,,dovrò recarmi a Reggio Emilia perché le Marche non sono dotate di un moderno apparato, chiamato laser verde.
Veda il presidente Cerascioli di darsi da fare e, possibilmente, non solo per l'area vasta di Marche nord.
Anche le Marche, in questo caso, hanno un nord....
Io sono figlio di un insegnante che la storia scolastica della nostra città annovera fra gli insegnanti più severi di tutti i tempi, Giovanni Ginoibili.
Ancora oggi non è difficile incontrare sui vecchi alunni i qual ricordano quanto mio padre sia stato esigente
ed io ne so qualcosa, per essere stato suo allievo tre anni.
Oggi i suoi ex alunni lo ricordano con gratitudine, benevolenza e benedizione anche se, ovviamente , qualcuno ha collezionato insufficienze.
Allora l' insegnante era rispettato sia dagli alunni che dai genitori: ed i genitori ringraziavano per la severità con cui mio padre agiva nei confronti dei loro figli.
Era formativo per il carattere dei giovani scolari.
Oggi,sembra,non sia piu così.
Un'altra bellezza di Macerata che ha il suo giusto riconoscimento; ma ,anche questa, va valorizzata e, se mi è consentito, mi permetto di ricordare che una segnaletica stradale per chi arriva nella nostra città, è opportuna.
E poi bisogna creare parcheggi adiacenti, perché nessuno più va a piedi; altro grosso problema da risolvere. se vogliamo che Macerata si svegli dal lungo letargo.
Vorrei aggiungere un mio pensiero in aggiunta alla bretella di cui si parla; è un sogno forse irrealizzabile.
Io penso alla via La Pieve - Mattei che va verso il parcheggio ParkSi, ristrutturato che si allarga sotto la collina di Macerata per poi terminare in un ascensore in piazza Cesare Battisti.
Meno male, una comunicazione che non può non far piacere. Finalmente si fa qualcosa di molto buono per Macerata.
Come già detto dall'Avv. Bommarito, ci auguriamo che i tempi siano molto brevi. Sarebbe davvero una bella ripartenza nel cambiare il volto e la vitalità della nostra città.
Convengo, ma bisogna cambiare il diritto penale. In ogni caso auguro a questa donna meravigliosa, emblema di bellezza, di intelligenza, di carattere forte, tutto il bene nella vita.
Nella mia famiglia, ci sono stati ben 4 componenti colpiti da cancro: mio padre, due mie sorelle ed un fratello. Eppure eravamo a Macerata, lontanissimi dal radar.
Se fossimo stati nelle sue vicinanze , tutti avrebbero gridato ,il nostro, come prova inoppugnabile della tesi sulla sua nocività.
Ripeto ancora una volta, non esiste prova documentata, che l'emissione di radiofrequenza sia cangerogena.
Non lo è nel mio caso, dopo 74 anni di vita, passata nello studio e nell'applicazione della radiofrequenza a scopo di studio e di diletto.
Mah......sono decine di anni in cui si continua a discutere sulla nocività delle onde elettromagnetiche, quando nessuno mai ha certificato la veridicità. Quello che è certo è che vari enti in Europa ed oltreoceano
hanno affermato che non esiste diagnosi da cui si posa affermare che le onde elettromagnetiche sono cancerogene. Come da me detto, bisognerebbe preoccuparsi molto di più del fatto che usiamo il cellulare proprio vicino al cervello e che il segnale emesso è ad alta frequenza. Più che al radar, dovremmo preoccuparci di questo, ma il cellulare, dal momento che fa parte del nostro vivere, siamo tutti disposti a scommetere che non è nocivo.
Infine,lasciatemi concludere con una affermazione. sono radioamatore da oltre mezzo secolo, ho cominciato a giocare con la radiofrequenza quando avevo 14 anni e ora, ad 86 anni, ancora continuo.
Di radiofrequenza ne ho assorbita tanta, eppure, ancora vivo. Per me,sicuramente , è elisir di lunga vita.
Sì, Vita di Società, ricordo di un tempo che non torna più, ma per chi l'ha vissuto, negli anni 50, è il ricordo di un modo di vita che era dedicata al bello , sia nel modo di essere che nel modo di apparire.
Può essere progresso il pantalone di jeans sforacchiato ,basso sulla vita,tentazione tutta femmile, o il jeans basso a mostrare le chiappe mascoline ?
Io ricordo, come emblema della eleganza, due maceratesi: la bellissima professoressa Silvia Spadoni adornata da un talleur azzurro e Walter Eustacchi vestito di un elegante principe di galles grigio.
Io so bene che faccio torto a tantissimi altri concittadini che avevano anche essi il senso della eleganza e lo dimostravano., ma i due personaggi che ho nominato, erano al top.
Ricordo bene che, durante le Feste di Natale, noi giovani "farfalloni" spesso andavano al circolo cittadino di Cingoli, ove le belle signore, affascinanti ed eleganti erano tante.
Ma, senza andare tanto lontano, a Petriolo si celebrava la bellezza e l'eleganza delle ragazze del posto ne " Lu vejò de le cecare " come mio Padre ,buona memoria, ha voluto ricordare in un suo componimento poetico.
Ci voleva Matteo Renzi per sollecitare la fine dei lavori sulla Civitanova-Foligno; ci voleva lui, perchè in provincia di Macerata, la più interessata alla nuova arteria, nessuno si è preso la briga di seguire e spingere per la fine dei lavori.....alludo al presidente della provincia, ai vari sindaci dei centri che la superstrada attraversa.
Ma forse avevano troppo da fare.
Questa gentile signora ancora insiste sul problema, per me inesistente. Sinora non si è avuta relazione alcuna che certifichi che le onde elettromagnetiche siano causa di tumori.
Solo quelle prodotte dai telefoni cellulari,potrebbero essere fonte di qualche problema, per l'estrema vicinanza al cervello.
E poi mi si consenta di dire: lo scrivente è radioamatore con licenza da oltre 55 anni, e sin dall'età di 15 anni, si è dedicato allo studio ed alla sperimentazione delle onde radio.
Grazie a Dio, ad 86 anni ancora sono impegnatissimo, immerso nella radiofrequenza.
Altro che inquinamento elettromagnetico, per me è elisir di lunga vita !
Perrilli, la nostra civiltà si fonda sul principio " ciò che è di Cesare a Cesare, cioò che è di Dio a Dio. L'islam,no. Per l'islam Allah, è il principio e gli uomini devono seguire ciò ha detto al profeta Maometto, quindi non distingue il potere religioso da quello politico e qui sta tutta la sua forza tendente alla sharia.
Perrilli, se l'Europa non vorrà essere islamizzata, dovrà combattere l'Islam.
Non credo proprio nella opportunità annunciata dal nostro Vescovo.
Va bene che si sia in molti ad andare controcorrente, ma per favore, è ora di finirla col pensare che gli islamici siano una opportunità per il nostro paese.
Giustamente il Signor Pavoni dice che nel 2060 saranno 54 milioni,e saranno tanti da mettere irrimediabilmente in discussione la nostra cultura, la nostra storia, la nostra civiltà.
Sin da quando è cominciata l' invasione islamica, era da attivare una politica di controllo stretto obbligando chi voleva entrare, a sottoscrivere una dchiarazione di integrazione , se l'islam è in contrasto con le nostre leggi ( e lo è in varia maniera), la religione deve essere disattesa. Chi non accetta, torna a casa.
Non si sarebbe trattato di una chiusura di frontiere, ma un modo efficace per cui chi accetta in toto le nostre leggi entra, gli altri no
Purtroppo niente di tutto questo avviene, anzi li vediamo spadroneggiare in ogni dove e chi pensa che essi siano una opportunità, deve riflettere molto. Non siamo di fronte ad una invasione saracena, ottomana o turca, siamo di fronte ad una accoglienza che un giorno segnerà la fine della nostra civiltà e della curia vescovile di Macerata.,ovviamente.
.......cosicché la apertura della Civitanova - Foligno subirà un ulteriore rinvio. Mi pare che questa desiderata superstrada sia nata sotto cattivi segni astrali.
Su quella via si ha il meglio della maleducazione degli utenti dei mezzi mobili: il parcheggio sui marciapiedi, il sorpasso selvaggio quando la desta è occupata mentre dalla parte opposta transita un mezzo, e, quello che maggiormente desta pericolo, è la velocità tenuta dagli utenti. Mi è capitato, per il rispetto delle norme, di essermi accodato e sentirmi poi, dal retro sollecitato a procedere
Non domandatemi dove sono i vigili urbani, vi rispondo, non lo so.
Ricordo bene quando la Sigorina Matcovich giunse a Macerata insieme ad altri istriani e dalmati, in fuga dallo sterminio dei comunisti titini. Lo ricordo bene anche perché questi profughi ebbero tanti problemi per potersi inserire nel tessuto nazionale, accusati dai comunisti di casa nostra di essere fascisti, venuti per evitare la vendetta slava. La verità venne fuori dopo 50 anni e le foibe sul territorio carsico triestino ne sono la testimonianza.
Di fronte alla Sua bara, chino il capo riverente.
Mi piace anche ricordare quanto la Signora Matcovich Pompei fosse coinvolta nella conduzione della famosissima Pasticceria che iniziò la sua attività poco prima degli anni 30, quando Macerata ed il suo centro storico erano vivi, vitali.
Ricordo di una Macerata che oggi è leggenda.
In un raggio di 10 metri dalla pasticceria Pompei, insistevano negozi di grandissimo valore, quali Antognozzi-tessuti e vestiti di pregio, la cartolibreria Palmieri ( Canestrellu), l'orificeria Medori, ed il grande negozio di macchine per cucire Necchi.
Una Macerata veramente "granne" che non tornerà mai più.
Io non ho più amici a Macerata.
Il corso della vita ha voluto che perdessi anche l'ultimo amico vero, Aldo Ravot.
Il destino ci ha separati, ma pur sempre è rimasto in noi il senso della lunga, bella amicizia, nata nel 1944.
Ho condiviso con Lui i momenti più belli della giovinezza.
Attonito, esprimo il dolore per aver perduto l'amico che ha avuto un posto importante nella mia vita .
Perdonate se rimando un pensiero di Oriana Fallaci, che è stata riscoperta per la verità delle sue osservazioni.
E' quel parlare chiaro che fa bene al cuore ed alla mente di chi non svende la propria identità, il proprio credo, le proprie speranze, la propria civiltà.
“Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’ essere un’ ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. (…) noi italiani non siamo nelle condizioni degli americani: mosaico di gruppi etnici e religiosi, guazzabuglio di mille culture, nel medesimo tempo aperti ad ogni invasione e capaci di respingerla. Sto dicendoti che, proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un’ ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell’ altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c’ è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra Patria. Significherebbe regalargli l’ Italia. E io l’ Italia non gliela regalo.”
da “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci
Non voglio dire tante cose a commento, ma una sola:
non dovevamo farli entrare nel nostro paese; chi conosce l'slam sa bene che non si integrerà mai e quindi sarà sempre sull' altra sponda.
Psicologi e studiosi di antropologia hanno affermato quanto gli islamici siano diversi da noi occidentali, tendenti alla sopraffazione di noi ritenuti infedeli, ed alla cancellazione, quindi, delle nostra civiltà.
Gli islamici nel nostro paese attualmente sono 1.300.000 dei quali, il 10% concorda con l'operato dell'ISIS.
Qualcuno mi dica, che speranza abbiamo? Un giorno, quando saranno saranno decuplicati, che cosa accadrà?
Troppa gente finge nel nostro paese, per ignavia, per ipocrisia, per idee politiche che contrastano con la realtà, per pusillanimità ed infine per viltà.
Quando tanti come me, negli anni passati, sostennero che i mussulmani non dovevano entrare nel nostro paese,, perché in qualche modo conoscevano il loro mondo, la loro mentalità, il loro modo di agire, la loro religione, furono trattati come fascisti e razzisti.
Oggi quelli come me, sostengono che i terroristi vanno eliminati dovunque essi siano, mantenendo una vigilanza ed una operatività efficace ed istantanea, che dovrà protrarsi nei decenni.
L'Europa, e non solo, ha un compito molto difficile, se vuole estirpare il terrorismo dalle sue radici.
Ovviamente, come è nella nostra storia, nel nostro paese, nessuno ha il coraggio di dirlo.
@ Giuseppe Flamini
Tiziano Terzani non poteva conoscere l' ISIS. Chi lo conosce, sa che con l'ISIS non si tratta. L'infedele va combattuto, eliminato. Questo è il principio fondamentale della religione di Maometto che ispira e guida quelle orde di fanatici in armi.
L'Occidente non può aspettare, ma, dovrà darsi molto da fare, e, presto.
“Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’ essere un’ ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. (…) noi italiani non siamo nelle condizioni degli americani: mosaico di gruppi etnici e religiosi, guazzabuglio di mille culture, nel medesimo tempo aperti ad ogni invasione e capaci di respingerla. Sto dicendoti che, proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un’ ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell’ altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c’ è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra Patria. Significherebbe regalargli l’ Italia. E io l’ Italia non gliela regalo.”
da “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci
Hi capito ? Stu casettà spappatu me se mette a fa lu poeta! Me paria che lo facia pe gghiocà, invece no!
Non so invidiusu e non me dispiace, anzi,so ccondendu perché ogghi li poeti è sembre più rari.
Ogghi c'è la politica, l'economia, li sordi a palate, c'è l'imbrojiu, e tando de più che fa l' omu pegghio dell'animali senz'anima.
Giorda', tu si de una razza speciale, nonnitu, granne ! Babbitu, vrau che non se dice, tu co lu core gindile de un poeta.
Allora è viro, sete De Angelis, sete de n'andru munnu.
Triste notizia; questa bella, ma, soprattutto, intelligente figlia della nostra terra, non è più fra noi. Bisognerebbe ricuperare, se si potrà, un bel servizio da Lei fatto su Macerata, documento di bravura e di amore per la sua città natale.
Alla Sua Famiglia, l’espressione più commossa, viva e sincera del dolore per la perdita di una Persona davvero speciale.
Triste notizia; questa bella, ma, soprattutto, intelligente figlia della nostra terra, non è più fra noi. Bisognerebbe ricuperare, se si potrà, un bel servizio da Lei fatto su Macerata, documento di bravura e di amore per la sua città natale.
Alla Sua Famiglia, l'espressione più commossa, viva e sincera del dolore per la perdita di una Persona davvero speciale.
Purtroppo la tratta ferroviaria non si può elettrificare per molti motivi, ma, il principale, è dato dai vari tunnel che, essendo bassi, non consentono l'istallazione della linea ad alta tensione.
Questo, quando saputo in ambienti del dipartimento ferroviario di Ancona.
Per di più, i sindaci dei vari centri interessati, sono latitanti.
Ma, ci voleva anche questa ! Non mi pare proprio che noi marchigiani si possa avere qualcosa in comune, storicamente, etnologiacamente e culturalmente con i futuri aggregandi, che sono appartenuti al Regno dei Borboni.
Con tutto il rispetto loro dovuto, se una nuova regione deve sorgere, non potrà prescindere da una identità o somiglianza che i secoli hanno generato e che ci diversifica fortemente dagli abruzzesi e molisani.
C'è qualcuno che vorrà tutelarla?
Tanti auguri Giulia, congratulazioni !
Sei sempre la Giulietta di quando eravamo giovanissimi. Noi ti ammiravamo per la tua bellezza, per la tua bravura, per il tuo carattere.
Avanti ancora, per molti anni !
Andrea Boccia.
Dimenticavo di dirLe che i TAV , entro il 21° secolo , sostituiranno, in buona parte, gli aerei oltre che, evidentemente, i mezzi mobili a 4 ruote.
Pensi,poi, che negli States si sta studiando un TAV che attraversi l'Atlantico.
Se questa non è ecologia, continui a ridere.
Andrea Boccia.
Tante TAV tuteleranno l'ambiente perché avremo molto meno bisogno di energia fossile. Taranto evidentemente è da rivedere, ma non certo con la chiusura della più grande acciaieria europea che contribuisce in buona percentuale alla ricchezza del paese.
Non so quali siano le nuove e moderne energie di cui Lei parla, se allude ai mulini a vento, dubito molto che i grandi complessi industriali, le ferrovie ed i complessi meccanici di grande mole, possano funzionare.
Lei non sa e mi permetto di dirglielo : la vicina Svizzera, grande produttore di energia elettrica a caduta di acqua, si è dotata di 5 centrali nucleari che sono, quasi alle porte di casa nostra.
Rida pure, perché di fronte a Lei noi piangiamo, certi di farLe il piacere che chiede.
Che si debbano rispettare al massimo le regole per la salvaguardia dell'ambiente, non nutro dubbi, anzi voglio pensare che controlli rigorosi saranno effettuati come da legge.
L'invocare la chiusura di tante opere senza una precisa e dettagliata relazione degli enti preposti ai controlli, mi fa pensare che siamo di fronte ad un generalizzato NO che contrasta tutto e tutti laddove si cerca di creare nuove fonti di lavoro, nuove energie, nuove e moderne soluzioni alle attività nel nostro Paese.
Vorrei ricordare che l'energia che importiamo dai paesi confinanti e generata da centrali nucleari ( che ci circondano ) ci costa il 30% in più della media europea: Tutto ciò, tradotto in parole povere, non fa che aumentare i costi di produzione e la conseguente crisi di molti operatori nell'industria, impossibilitati a sopportarne l'elevato prezzo, pena la esclusione dal mercato globale.
D'accordo, salviamo l'ambiente, ma salviamo anche il lavoro e soprattutto l'energia di cui abbiamo vitale bisogno.
Oggi l'Egitto plaude l' ENI !
Tamara Moroni.
Apprezzo moltissimo il suo impegno, lodevole, encomiabile e , soprattutto, l'amore per la nostra bellissima Macerata e sapesse quanto mi duole esserene lontano.
Ricordo bene l'associazione di cui Lei parla, ma, secondo me, non basta fare dei versamenti, occorre creare un ente di carattere giuridico, dove chi vorrà aderire, nel pubblico e nel privato, dovrà partecipare con una immissione di denaro, non a carattere occasionale; insomma qualcosa come una Fondazione con i poteri che le competono.
Se ben ricordo gli enti lirici, alla fine del agli 90, furono trasformati in Fondazioni di diritto privato,
ma ,per vari motivi, non sembra che funzioni, nel nostro caso.
Gentile Tamara non vorrei che la Sua fosse una " vox clamans in deserto"
Ne sono dispiaciuto più di Lei.
Tamara Moroni, io non ho inteso dire una colletta pro Sferisterio, quanto un sostegno all'idea di Maurizio Mosca, pensando ai nuovi cento consorti, che, per essere possibilmente tali, debbano impegnarsi con una somma di denaro che non fa ricco né povero nessuno, ma che costituisca una solida piattaforma di sostegno alla attività del nostro anfiteatro che ha reso Macerata una delle città italiane dove si fa arte, cultura e spettacolo di notevole rilievo.
E' evidente che , in certe occasioni, sia necessario l'abito da cerimonia.
Sono d'accordo con Maurizio Mosca e, senza voli molto pindarici, mi permetto di suggerire: cerchiamo di coinvolgere la metà dei cittadini maceratesi con una sottoscrizione di 20 euro ciascuno e troveremo, senza tanta fatica, quanto necessario alla sopravvivenza del nostro Sferisterio.
E' una idea strampalata?
Brava Fiorella Mannoia!
Vorrei però che qualcuno mi spiegasse che cosa significa essere testimonial del movimento anti triv.
Chiedo scusa, ma non ne capisco il significato, il fine e le motivazioni.
Va bene che oggi in Italia tutto è anti, ma non mi pare che tutto questo anti porti tanto lontano o da qualche parte.
Anche se in ritardo, causato da una lunga meditazione se esternare o non il mio pensiero, mi sia concesso di dirlo, in breve.
Concordo con quanto detto dalla Gelsomini e dalla Moroni: lo Sferisterio è l'unica risorsa di valore che Macerata ha e che Macerata deve difendere. Scomparso lo Sferisterio, Macerata scomparirebbe dal corollario delle belle città italiane che offrono cultura, spettacolo ed arte.
Ed è giusto dire che bisogna salvare questo teatro unico nel suo genere, è doveroso ricordarlo ai maceratesi che, al termine della stagione lirica, tornano nel loro limbo di indifferenza e di apatia come è nel loro DNA.
Ma come salvare lo Sferisterio?
Dopo aver vissuto ed operato nel campo dello spettacolo, io ho la mia ricetta ed è questa:
i maceratesi, tutti, mettano la mano in tasca e creino un fondo che consenta all'ente lirico di proseguire la sua attività, in sicurezza. Basterebbero 10 euro per ogni abitante.
Quale sarà la figura giuridica che dovrà scaturirne, si potrà facilmente arrivarci.
E' vano sperare nella Provvidenza Divina.
Ho detto la mia in modo forse troppo semplice.
Attendo gli insulti.
Non basta dire di no, non serve erigere una barricata, serve una proposta seria che, come si può notare, il pentastellato Gianangeli non avanza.
Pensare che gli altri debbano accogliere i nostri rifiuti, è semplicemente illogico.
Ogni regione deve avere un sito su cui convergano e vengano riciclati detti rifiuti, tenendo ben conto del minor impatto possibile con la natura.
L'inceneritore, non dimentichiamolo, contrasta gravemente con il programma di riduzione della CO2 a cui l'Itali ha aderito.
Fu mio professore di italiano al Liceo Ginnasio "G.Leopardi" negli anni 50,professore amatissimo e stimatissimo.
Gli devo una stima infinita, e molte volte professata, alla memoria di mio padre che fu il Suo primo insegnante nella vita.
Caro Giancarlo, la società civile non è ne migliore, ne peggiore della "casta politica", è identica , con la differenza che la casta politica " magna a quattro ganasce " , la società civile deve contentarsi delle briciole perchè più non può.
La casta politica gode di privilegi, mentre la società civile,molto spesso, deve contentarsi dei calci nel sedere che derivano dalla sua inferiore condizione e questo acuisce il disprezzo e distacco.
Ricordo molto bene molti anni orsono un detto che si sentiva ripetere spesso....."freca tu, che feco io, tando frecamo lo stato " . E questo è avvenuto. Chi più chi meno, tutti,dico tutti, abbiamo cercato di essere furbi, abbiamo cercato di farla franca, abbiamo cercato di mettere in tasca ciò che non ci apparteneva.
Qualcuno ha riempito bene le sue tasche, molti altri no.
Infine, lasciami dire, caro Giancarlo, ho rispetto della Guardia di Finanza e per il suo operato.
Ma quando la Guardia di Finanza andrà a mettere gli occhi nel settore della attività privata, nel settore dei professionisti, nel settore degli artigiani, dove è il vero porcaio dell'evasione fiscale, massiccia, generalizzata,
senza scrupoli ?
Per me, lo ripeto, la casta politica e la società civile sono eguali.
Anche questa volta, ci sono. L'argomento che l'amico Giancarlo Liuti propone, è di notevole, vorrei dire, di notevolissima importanza per la provincia di Macerata. Se andiamo a guardare quale è il percorso della Civitanova-Albacina, ci si accorge subito che detta linea ferroviaria serve la provincia di Macerata
nella sua interezza da Civitanova a Matelica, attraversando centri industriali, come Montacosaro, Morrovalle,Piediripa di Macerata, Tolentino. Ci si accorge che la ferrovia serve centri di studio importanti come Macerata, Camerino ed ora anche Matelica, ma, e qui è il problema, detto tronco ferroviario è passivo per le casse di Trenitalia.
Stante questa situazione, la dirigenza delle Ferrovie del nostro paese, tende,non da oggi, a ridurre il mancato guadagno, chiudendo le tratte ferroviarie con scarso traffico di passeggeri.
Al compartimento di Ancona, si è parlato anche di questo; la notizia mi è giunta da persona che lì lavora.
Non mi meraviglia,quindi, il " lumachismo " di Trenitalia che tende ad allungare i tempi di un possibile miglioramento del materiale rotabile. Forse è proprio nei suoi disegni: provocare la ulteriore diserzione dall' uso per giustificare la chiusura della Civitanova-Albacina.
Che cosa ha fatto la provincia di Macerata, quando poteva farlo, che cosa hanno fatto i comuni interessati, in difesa di una via tanto importante?
Non mi risulta che ci sia stata iniziativa di quasiasi genere. E se nel posto non frega niente a nessuno, tanto meno a Trenitalia.
Forse siamo dei nostalgici, caro Giancarlo, da giovanissimi giocavamo con con i trenini elettrici nei meravigliosi plastici della Lego della Lima, della Rivarossi e sognavamo viaggi lontani in un mondo fantastico.
Oggi vediamo nelle nuove automotrici una continuazione dei nostri sogni.
La realtà è ben diversa.
Ciò che conta è l'utile, utile inteso come profitto ; non come servizio.
Il mio amico Giancarlo Liuti, con la sue sottili analisi, riesce sempre ad interessarmi ed a coinvolgermi;
leggo e, spesso, rileggo i pensieri espressi e mi trovo,quasi sempre, in sintonia con le sue idee.
La società liquida , intesa come fenomeno politico, indiscutibilmente investe anche Macerata , ma non mi sembra affidabile dal punto di vista della sua estrema frammentazione. Io dico chiaramente che, di fronte ad una situazione siffatta, mi trovo in imbarazzo, non tanto per la impossibilità di esprimere il mio pensiero politico, quanto per la incapacità di contribuire , con il mio voto,al governo di un ente istituzionale, sia esso, comunale,regionale o nazionale.
Tutto ciò mi ha portato ad un ragionamento: la società liquida è da scartare; meglio affidarsi a coloro che dànno una immagine di stabilità, di affidabilità anche se il mio ideale politico non è convergente.
D'altronde, oggi, più di sempre, non sono necessarie molte parole, ma i fatti, quelli di un certo spessore, atti a rendere forte la presenza delle amministrazioni sul territorio.
Penso che il 40% dei voti raccolti dall'avvocato Carancini, contenga il contributo di coloro i quali condividono il mio pensiero.
Grazie Giancarlo, grazie infinite per la buona memoria da te espressa al mio indimenticabile, amatissimo padre. E' vero quello che tu dici nel titolo "unu freca l'ardru e camba tutti", senonchè il detto era valido solo per i tempi dei nostri avi. Il professor Villani, docente di economia politica all'Università di Macerata, che tu certamente hai conosciuto, dopo avermi interrogato sul rapporto di connessione fra lavoro e ricchezza, mi disse : lei ricordi bene che deve produrre ricchezza per sé stesso, per il datore di lavoro e per la società.
Un concetto che la dice lunga e che già da allora, oltre 60 anni fa, metteva in guardia dal pensare che potevamo essere tutti americani, ricchi ed epicurei. Oggi, più di allora, voglio ricordare quanto vero fosse quel suo pensiero, e, se ci troviamo nella situazione in cui siamo, lo si deve a quella filosofia da te ricordata nel titolo che vuole ricordare mio padre.
Ti farò avere una raccolta dei detti licenziosi intitolata " Se fa....ma no'nze dice" a cura del prof. Enzo Calcaterra di Tolentino in cui sono moltissimi proverbi, indovinelli stornelli licenziosi della tradizione, raccolti da mio padre.
Quanto alla memoria di Giovanni Ginobili , qualcuno ha detto che,dal momento che era nativo di Petriolo, lì aveva trovato il giusto tributo di stima, di ricordo e di benevolenza.
Grazie ancora Giancarlo, grazie anche a nome dei miei fratelli, ma siamo rimasti in pochi.
Si sta giocando al gioco al massacro, con questa mentalità non si va lontano, anzi, non si va da nessuna parte !
Ben tornati i pupi e ben ritrovato l'orologio, per il diletto della città e di coloro che vorranno ammirarli !
Ormai nel nostro bel paese, chiunque fa qualcosa, trova mille contestatori, tutti pronti a criticarlo, osteggiarlo, sberleffarlo, adducendo pretesti, situazioni tragiche e via dicendo. La TV ce ne da testimonian-
za quotidiana.
Lasciate che la mia sia una voce unica: bentornati i pupi, ben ritrovato il vecchio orologio !
Sicuramente sono una perla di cui Macerata è orgogliosa di adornarsi.
Viva Macerata granne !
....nessuno li manda a casa, questo è il problema ! volenti o nolenti, dobbiamo tenerli ! Alla faccia dell'ospitalità, della carità cristiana !
Peggio verrà.
il Cavaliere Artusi ha ragione da vendere; i sapori di oggi non sono più quelli di un tempo; la genuinità del cibo si è persa negli anni; l' industrializzazione della catena alimentare ha livellato in modo assolutamente negativo quelle che un tempo erano le prelibatezze dell'arte alimentare.
Il sedersi a tavola, era come accedere ad un rito che celebrava il piacere del palato, alla fine del quale, molto spesso, l'euforia generata nei commensali, produceva suoni e rumori....cacofonici.
Un aforisma di origine veneta, veniva ripetuto anche nel nostro dialetto: tromba de culu, sanità de corpu, chi no scoregghia è un'omo mortu.
Come la capisco cavaliere Artusi !
Non vedo nessun "Bastian contrario". Che sia questo il segno di un più vasto apprezzamento della validità del Macerata Opera Festival ? Io lo credo proprio, anche alla luce dei risultati di una intelligente gestione.
Che il bilancio economico si sia chiuso in attivo, anche se non di grandi proporzioni, è un dato importante, purtuttavia deve essere incentivo a fare di più e meglio, al di fuori di qualsiasi tendenza o intervento politico.
Il MOF è una perla di cui Macerata è, e deve essere orgogliosa.
Nel mio girare il mondo, un amico radioamatore di New York, mi disse che conosceva Macerata per la sua stagione lirica.
Giancarlo Liuti sa che gli rispondo, senza definirmi buonista e tantomeno cattivista, gli rispondo perchè io, in argomento, ho un parere diverso. Innanzitutto,dico chiaramente il mio rispetto per chi lavora, sia esso bianco, nero o giallo. e qui mi unisco alla condanna di quanto e' avvenuto. Non mi sento un Salvini perchè la mia cultura ripudia l'offesa personale quando e' gratuita e razzista.
Non voglio essere prolisso e tanto meno litigioso, ma qui voglio porgli due domande:
1) sino a quando potremo sostenere il flusso dei migranti nel nostro paese? E' pensabile che la migrazione possa durare nei decenni ?
2) alla luce di quanto sta avvenendo, non c'e' il timore reale che fra tanti migranti ci sia quancuno che voglia attuare la guerra santa agli infedeli? Basta che ce ne sia uno su mille, e ci accorgeremo che sono tanti.
Questi sono i pensieri che in certo senso mi rendono sospettoso; il solo pensare che un giorno noi saremo una minoranza rispetto a loro, direi quasi mi terrorizza.
Non e' questione di essere buonista o cattivista, e' il timore che l'accoglienza possa trasformarsi un giorno nella cacciata forzosa di quelli che un tempo fraternamente ospitarono gli antenati emigranti.
Per questo ho l'orgoglio di ripetere, ognuno sta bene a casa sua. Se qualcuno non ci sta bene, deve adoperarsi per poterci stare. Troppo comodo andare a casa d'altri.
Troppe parole, quando invece un dignitoso silenzio sarebbe opportuno per chi non sa che la musica è ispirazione, melodia, armonia.
La canzone italiana, nata proprio da questa simbiosi , è apprezzata nel mondo per la sua caratteristica
e che non ha niente a che fare con il rock.
Benvenuti i ragazzi de IL VOLO ! Avremo il piacere di rinfrancarci nell'anima.
Giancarlo Liuti , per evoluzione naturale, , non fa più sogni erotici, ma sogni.....eroici !
Lo spirito nobile sovrasta la materia.
Vorrei chiamare la sua penna "calamum aureum" nel ricordo di quanto ci è stato insegnato al liceo classico
dove uno dei suoi più importanti personaggi aveva il nome di " avis aurea".
Tempo addietro sognai Bill Clinton, ma non ricordo quale fu il presupposto o la causa.
A parte gli scherzi, congratulazioni Giancarlo ! La tua fantasia, stante la situazione, avrà molto da raccontarci.
Giancarlo Liuti è un ottimista, e, secondo me, troppo speranzoso. Il problema della tratta ferroviaria Civitanova-Albacina, non è solamente dovuto all'obsoleto materiale rotabile usato da Trenitalia, ma, e soprattutto, a tutto ciò che riguarda il trasporto pubblico, un vero bubbone nel contesto della economia nazionale.
Non vorrei che un giorno Trenitalia, dopo l'introduzione dei nuovi mezzi di locomozione, costatato lo scarso uso pubblico, venisse a dirci che la tratta ferroviaria che attraversa buona parte del territorio maceratese, dovrà essere forzatamente smantellata.
Secondo il mio modestissimo avviso, nella nostra provincia, poco o niente si è fatto da parte di varie amministrazioni comunali per poter valorizzare tale tipo di movimentazione delle persone.
Un esempio eclatante lo offre il comune di Macerata, che non fa quasi mai trovare un mezzo urbano pronto a trasferire chi va e chi viene in città.
E non è tutto qui, in varie parti servite da Trenitalia, in concorrenza, opera una ditta di trasporto persone su gomma, e, sia Trenitalia Regionale che detta ditta, ricevono il contributo regionale previsto per le aziende che operano nel settore della movimentazione persone.
Poche righe non bastano, per discutere un problema di così vasta portata, purtuttavia, sono pessimista.
Mi auguro che l'amico Giancarlo Liuti con la sua intelligenza, faccia riflettere le menti di molti.
La tratta Civitanova - Albacina è un grande valore aggiunto per il territorio maceratese che va valorizzato e difeso.
Che brutta notizia ! Anche il mio amico Giovanni non è più con noi. Ci siamo conosciuti quando eravamo ragazzi, abbiamo condiviso i momenti belli della vita; per di più, essendo io non dalla sua parte politica, quante volte, come è normale, abbiamo discusso sulla validità delle nostre idee, del nostro credo. Giovanni, sempre corretto, elegante, sereno sapeva chiudere la diatriba amichevole, con un sorriso ed una stretta di mano.
La vita ci ha separato, ed ora la notizia della sua scomparsa, mi rende tanto triste ed ancora di più, per non avergli potuto rinnovare i sensi della mia stima, del mio affetto e della mia ammirazione.
Alle gentili figlie, Francesca e Laura, giunga l'espressione vera del mio profondo dolore.
Giancarlo Liuti non me ne voglia, se gli dico che, il detto" Macerata città dello sconforto...ecc. ecc." l' ho sempre sentito dire nel nostro ambito, dove anche lui è cresciuto: la cosa ,però, non gli toglie alcun merito .
Questo detto, secondo me, trae origine dal fatto che i maceratesi, o buona parte di essi, di origine contadina, come, in fondo, noi lo siamo, non abbiano mai accettato, di buon grado, quanto di innovativo ci potesse essere nell'ambito della vita cittadina; non per ottusità mentale, quando per il timore che le innovazioni avessero potuto cambiare, nel loro modo di pensare, in peggio la vita cittadina. Per questo motivo, chi veniva a Macerata, si trovava spesso di fronte a gente un po' retriva, scontrosa, non facilmente disponibile a nuovi incontri. Insomma per chi veniva a Macerata, Macerata era la città dello sconforto.
A parte questa possibile interpretazione del detto, la nuova amministrazione dovrà abbandonare i vecchi schemi e cominciare a pensare, anche se molto in ritardo, a rinnovare la città per far si che Macerata torni ad essere un forte polo di attrazione.
La viabilità, l'accesso, la sosta in città, sono una priorità assoluta.
La supestrada , in via di ultimazione, darà una opportunità grande a tutta la provincia, a patto che ci siano iniziative intelligenti .
Forse un giorno, per non urtare la sensibilità degli intrusi mussulmani, cancelleremo dalla Divina Commedia, il XXVIII canto dell'Inferno, dove Dante incontra Maometto, nella nona bolgia, fra i seminatori di discordie, condannato ad una pena corporale grave, per essere, secondo la cultura medioevale, uno scismatico, capostipite di una eresia.
Dante, dunque, il primo Charlie Hebdo della storia !
Ha ragione il Signor Transocchi ; ovviamente, non dimentico di Karl Marx e della sua celebre definizione sulle religioni.
L'islam, più di qualsiasi altra, plasma il cervello dei suoi adepti, in modo totale, irreversibile e perentorio.
Rimango sempre, pertanto, nella convinzione che i mussulmani stiano bene a casa loro.
In occidente , noi cristiani, non sentiamo la necessità della loro presenza.
Convengo con Giancarlo Liuti; facciamo in maniera che l'importante opera pittorica sia godibile da un ampio numero possibile di amanti della grande arte.
Diciamolo chiaramente,nella chiesa di Santa Maria delle Vergini, l'adorazione dei Magi del Tintoretto, o di chi per lui, non ha una collocazione che la ponga all'ammirazione di moltissimi visitatori e, per giunta, non è al sicuro. Se non sbaglio, non è protetta adeguatamente contro il furto o lo sfregio.
Palazzo Buonaccorsi è la sua sede ideale.
Sia la Curia Vescovile, sia la parrocchia, cerchino di esulare da egoismi che io definisco, puramente rionali.
Mi dispiace tornare sull'argomento, ma questa volta , mi duole davvero, per confutare una conclusione affrettata, irrispettosa, di bassa lega che la Moroni usa nei miei riguardi, definendomi un fossilizzato nella grammatica latina.
Signora Moroni, Lei è in errore, in grave errore, perché, alla cultura classica ho saputo aggiungere, negli anni, anche una cultura scientifica, seppure come autodidatta, in una materia molto moderna ed affascinante, l'elettronica.
Io sono radioamatore da oltre mezzo secolo e posso assicurarLe , ho sempre messo a disposizione della società, la mia passione sia con l'insegnamento, sia con la partecipazione ad eventi di vario genere.
Oggi sono il dirigente responsabile del Centro Sperimentale Radiocomunicazioni della Protezione Civile
con sede a Camerano, in provincia di Ancona.
Desidero concludere i miei commenti con un ultimo.
Chi viene a casa nostra deve rispettare in toto le leggi che la regolano; guarda caso, però , i mussulmani,
per la religione che professano, intendono imporci alcune regole che non fanno parte della nostra cultura e delle nostre tradizioni e che non facilitano affatto alcuna integrazione.
Io sarei felice, proprio nel non poter accettare le loro imposizioni, che questi signori, che nessuno a chiamato, se ne tornassero da dove sono partiti: Li saluterei con vera felicità augurando loro ogni bene.
L'islam è un monolite che non è mai cambiato nei secoli, e sempre ha teso alla conquista dell'occidente infedele.
Oriana Fallaci dice: è l'immigrazione, non il terrorismo, il cavallo di Troia che ha penetrato l'Occidente ed ha trasformato l'Europa in ciò che chiamo Eurabia.
Con buona pace per tutti i fautori dell'integrazione razziale.
La gentile Tamara Moroni, chieda ad un padre mussulmano di concedere alla sua figlia, in nome della intergrazione fra i nostri popoli, la possibilità di sposare un ragazzo cristiano, poi mi venga a riferire la risposta.
Sarei ben lieto di essere contradetto.
Ho letto in ambiente mussulmano una frase eloquente, ovviamente contestata:
L'Islam è uno dei mali del mondo, senza l'Islam il mondo sarebbe più felice.
Non è mia intenzione confutare le idee, il convincimento di Giancarlo Liuti e di tutti quelli che con lui convengono.
Io dico soltanto bisogna leggere il Corano, leggerlo attentamente perché nel Corano è la risposta ai nostri interrogativi, ai nostri dubbi, alle nostre speranze.
Detto questo, bisogna conoscere bene i mussulmani i quali, diversamente da noi cristiani, hanno il rispetto massimo della fede, di Maometto, suo profeta, e di tutti i credenti nell'islam.
Non esistono mussulmani moderati, quelli che dicono di esserlo, lo dicono per pura convenienza, di fronte all'orrore che sconvolge noi cristiani. Per moltissimi islamici è la vendetta per le guerre condotte contro
di loro, non dimentichi nemmeno delle crociate.
Illudersi del dialogo con l'Islam, è follia suicida.
Fra qualche secolo, saranno una maggioranza che cancellerà la nostra civiltà
Da molti anni lontano da Macerata, ogni volta che sono tornato, la visita al centro storico e' stata d'obbligo, forse per rivedere un ambiente a me familiare, piacevole, bello dove la mia vita e' cominciata e dove per tanti anni ho lavorato. Ma quella visita non poteva iniziare senza il saluto ad un amico caro,gentile,cordiale,
scanzonato, allegro quale era Silvano Pietroni che conobbi alla fine degli anni 40 in occasione di una festa e nella quale si esibiva con la fisarmonica.
Per me, quella visita era come il riassunto di una vita trascorsa nel segno dell'amore per la musica che ha fondato le sue radici nel jazz ed in tutte le sue espressioni, ma sopratutto , nel cool jazz, che,con il quintetto HOT CLUB da lui creato, abbiamo avuto la fortuna di apprezzare negli anni 50 e 60.
Non posso non ricordare le moltissime volte in cui ci siamo ritrovati in compagnia di un altro amico meraviglioso, da tanti anni scomparso, come Giovanni Spalletti .
Sento la nostalgia di quegli incontri che non iniziavano con il solito ciao, ma con un sorriso che poi degenerava in risata vera e propria, tanta era la carica di allegria che ci accomunava, oltre, ovviamente, l'amore per la musica.
Ricordo le barzellette, ricordo la benevola maldicenza, ricordo la cronaca talvolta impietosa di fatti accaduti, ricordo i racconti a volte piccanti.
Ricordo il piacere di tanta musica ascoltata insieme, i commenti che ne derivavano e che concludevano ogni nostro incontro.
E non era solo jazz, ma anche lirica, sinfonica e classica.
La scomparsa di Silvano Pietroni, mi fa pensare che la vita e' bella come lo è una margherita, i cui petali sono gli amici; la mia margherita oggi ha un petalo in meno.
Quanto capitato a Giancarlo Liuti è una delle disavventure in cui capitano i "vetusti " come noi che sono utenti della rete, nella quale viaggiano messaggi di tutti i generi, diretti a tutti e contenenti tutto, e quindi anche il modo per rimanere gravidi.
A me, per un periodo piuttosto lungo, sono giunti messaggi in cui, ricordandomi l'orgoglio di essere maschio, mi si invitava a fare uso di determinate creme che avrebbero, a loro dire, accresciuto le dimensioni ed aumentato la capacità di battagliare nel campo dell'eros.
Ad un certo punto, però, la messaggistica in oggetto, è terminata come per incanto: chissà , quancuno avrà ricordato ai mittenti così cortesi, che lo scrivente è quasi ottantacinquenne , irricuperabile per qualsiasi contesa amorosa.
A proposito dei messaggi murali, e qui termino, mi piace ricordare di aver letto un dolce messaggio d'amore in cui si esprimeva tutta la gioia , la felicità , le aspettative per quel rapporto così bello, senonchè
un mascalzone non qualificato, sordo al richiamo degli amorosi gentili sensi, come post scriptum, aveva annotato a destra in basso viva la f..... !
Non potei fare a meno di ridere molto sonoramente.
Cicerone,nella sua orazione contro Catilina, inveiva O TEMPORA O MORES.....questi i tempi, questi i costumi o meglio, i malcustumi, perche' Catilina aveva la faccia tosta di presentarsi al senato, mentre invece per le sue malefatte ,doveva essere condannato a morte.
Quella sentenza vale anche oggi, nessuna condanna a morte, ma solo la condanna di una sfrontatezza senza limiti, di molti personaggi che pur di salire al palazzo, dicono di tutto e di niente, perche' non hanno idee.
Le grandi idee sono di pochi, di pochissimi.
Come Giancarlo Liuti, anche io, di qualche anni piu' vecciho, faccio parte della schiera di coloro che lodano il passato
Mi fa estremamente piacere costatare che quanto modestamente sostenuto, nei miei interventi su C.M., trovi conferma nelle parole del Dott. Maurizio Mosca, che non ho avuto mai il piacere di conoscere, a causa della mia lontananza da Macerata che si protrae da molti anni.
Non mi permetto di dire che la nostra amata città sia stata stuprata, ma affermo che é stata privata, per l'incapacità di chi l'ha governata per tanti anni , di tutto quello che era necessario per renderla una città vitale e non asfittica come purtroppo oggi si presenta.
Ogni volta che torna in ballo la questione pedonalizzazione del centro storico della nostra città, sento tanta tristezza nel vedere che Macerata e' al punto in cui era, oltre 40 anni orsono. Ricordo bene di aver partecipato molte volte a varie discussioni in Comune sulla opportunita' o meno di pedonalizzare il centro storico ma,purtroppo, senza nessun esito. Varie volte e' stato chiuso alla circolazione della auto e varie volte riaperto e tutto questo dimostra "ad abundantiam" l'inutilita' di decisioni prese, che non risolvevano il problema.
Macerata sin dagli anni 70 necessitava di una soluzione radicale del problema della circolazione nelle sue vie, essendo Macerata una citta' che,per la sua posizione geografica, non dispone di ampie strade su cui convogliare il traffico e,per di più, senza parcheggi adeguati.
Ho sempre sostenuto che la citta' doveva essere dotata di una tangenziale su cui chi arrivava, aveva l'indicazione precisa sui parcheggi i cui doveva posizionarsi per entrare. Ovviamente non e' una mia idea, ma e' frutto della esperienza che ho acquisito nel tempo, quando molte citta' hanno saputo mantenere vivo e vitale il centro storico.
E poiche' tutto questo a Macerata non e' avvenuto, negli anni e' stato fatto di tutto e di piu' per allontanare tanta tanta gente dalla nostra citta'.
Oltre quaranta anni in cui, nessuna amministrazione ha avuto la capacita' di rendere Macerata una citta' moderna, bella, interessante, una citta' a cui volentieri accedere perche' Macerata offre ospitalita' piacevole per la sua storia,per i suoi palazzi,per le sue vie, per i suoi monumenti ,per le sue tradizioni.
Ammiro tante persone che ancora credono e si danno da fare, sperando nella possibilita' di una rinascita.
Io,purtroppo, e saro' felicissimo di aver sbagliato, non ci credo piu'.
La piscina, il palazzetto dello sport, sono altri buchi di un tessuto che non regge più.
Il dottor Costamagna, non riesce a liberarsi dal becero campanilismo che contrappone Civitanova a Macerata, ma se ne comprende il motivo; nonostante gli orpelli di cui Civitanova si adorni .
Da buon maceratese, mi piace rcordargli che la sua citta' non sara' mai come Macerata che, seppur per la incapacita' dei suoi amministratori ha perso lo smalto di un tempo, resta purtuttavia una citta' illustre per la cultura, per i personaggi che la storia ricorda, per i monumenti che conserva.
E' vero ed e' giusto che Civitanova vanti Annibal Caro, ma è una meteora nel cielo di Civitanova che trova la sua origine nella attivita' marinara
Questo il motivo di quel senso di inferiorità che ancora oggi aleggia nell'ambiente civitanovese come il Dottor Costamagna ampiamente dimostra.
Macerata ha dato molto alla Lube, poteva dare di piu', ed e' vero, ma pensare che la Lube possa divenire la Lube Civitanova, suona come usurpazione di titolo.
Evviva la LUBE, una volta tanto anche il nome di Macerata compare sulle cronache televisive e sulla carta stampata.
Sinceramente sono rimasto emozionato da un risultato tanto atteso e voluto. Brindo alla LUBE che ha voluto questa squadrone, mi congratulo con il coach e tutti i giocatori, ma,lasciate che io esprima tutta la amarezza pensando che nel prossimo anno non sara' piu' LUBE Macerata, ma Lube Civitanova.
Sì, il mio e' puro campanilismo, ma, permettetemi di dire, non mi sta bene che una gloria costruita e voluta a Macerata, venga ,di pari passo, passata a Civitanova che proprio non ha fatto niente per guadagnarsi un blasone del genere,tranne che offrire ospitalita'
Sara' capace Macerata di fare qualcosa di importante perche' la Lube rimanga Macerata? Non c'e' proprio nessuno che tenti di salvare cio' che appartiene anche alla città?
Ma siamo proprio così smidollati noi maceratesi?
Ripeto, salviamo la LUBE maceratese !
Una volta tanto, dimostriamo che anche i maceratesi sanno difendere cio' che loro appartiene !
Io,casettaro dal 1930,ricordo Giulio come persona tranquilla,gentile,disponbile,educata; lo ricordo da quando eravamo alle scuole elementari De Amicis.
Alla gentile famiglia,le mie più sentite condoglianze
Egregio Dottor Mosciatti,
mi consenta di risponderLe molto brevemente e dirLe che l'Italia non e' affatto un paese senza futuro; l'Italia e' un grande paese, oggi in difficolta' perche' negli anni, chi piu', chi meno, ma tutti, abbiamo avuto comportamenti non consoni alla onesta' richiesta e dovuta.
Questo non autorizza nessuno, e tantomeno Lei, ad evocare il cosidetto default, la fine, la scomparsa della nostra Patria.
L'Italia risorgera' perche' tanti geni come Lei,dottor Mosciatti, rimangono e, se vanno ritornano. Tanti geni come Lei,caparbiamente rimangono perche' sanno bene che e' dovere primario di ogni cittadino,dare il proprio contributo di amore, di operosita' e di sacrificio, affinche la grande famiglia in cui viviamo, possa prosperare.
Ed infine,dottor Mosciatti, per favore, sia grato all'Italia che ha futuro, e che le Le ha dato il supporto necessario allo sviluppo della Sua intelligenza.
Tanti auguri Dottor Mosciatti, e sopratutto VIVA L'ITALIA !
Vivo da molti anni lontano da Macerata e la mia citta' natia, mi manca molto. Non ho piu' amici, forse uno o due, anch'essi invecchiati come me, ognuno con i suoi problemi. Quando posso mi piace tornare a vedere i luoghi della mia infanzia, i luoghi dei miei studi, mi piace tornare nelle vie strette del centro storico, mi piace tornare a respirare l'aria di Macerata che mi ricorda in qualche modo il musical italiano Rugantino, ed il ponentino che soffia per la delizia dei romani .
Ma se volgo lo sguardo verso l'orizzonte, non quello geografico, vedo molta molta nebbia, vedo una coltre di nebbia fitta che mi impedisce di guardare al di là di essa dove e' situtato il futuro della nostra citta'. Come Giancarlo Liuti dice, torneremo ad ascoltare presto i cani che abbaiano dopo essere stati sguinzagliati ed il vociare dei politici nell'intento di farsi largo anche a colpi di gomito, ma ho il timore che anche questa volta la montagna partorira' il suo topolino. Chiedo scusa se dico, non ci sono ne' le condizioni ambietali nè umane che possano far sperare che Macerata risorga.
Mi si consentano due osservazioni infine: il tanto decantato polo natatorio di Fonte
Scodella, se utilizzato solo a quel fine, per i costi elevati che esso avra', non potra' avere vita lunga come e' accaduto in molte parti anche non lontano da Macerata.
Infine, per venire a Macerata, e per tornare alla casa paterna in via Emanuele Filiberto, via di assoluta periferia, io devo pagare il parcheggio.
I tanti parcheggi a pagamento sono stati un modo per allontanare tanta gente dalla nostra citta'.
La nebbia all'orizzonte non e' destinata a diradarsi.
Anche il prestigioso negozio "de Canestrtellu" chiude. Quanta tristezza ! Il centro di Macerata era, un tempo, un agglomerato di esercizi commerciali al top e noi giovani lasciavamo gli occhi su tanta bellezza esposta.
Grazie alla Famiglia Palmieri per aver dato alla citta' il meglio. Macerata ingrata assiste
al suo degrado.
Iignorante e retrogrado , mi sento come novello aretino Pietro, che nella via procedeva rasentando i muri,con una mano davanti e l'altra dietro, pudico e vergognoso della sua poderosa mascolinita', e timoroso di essere sodomizzato.
Io ci capisco sempre di meno.
Ci mancava Maceata ad aggiungere altro clamore sulle unioni omosessuali. Se ne parla in tutti gli ambiti, e si ritiene che sia un fatto di civilta' .
Un candidato presidente di consiglio mette nel suo programma una legge che tuteli i diritti degli omosessuali, alle olimpiadi di Sochi gli atleti tedeschi indossano tute arcobalerno ,
Putin nega la libertà di essere omosex, e tanto altro che mi fa molto riflettere, in primis
per quanto si legge a proposito della mascolinita' e della femminilita':
e' acclarato che il maschio di oggi , nel suo seme, ha la meta' degli spermatozoi rispetto agli uomini di mezzo secolo fa; la donna ha sempre maggiori problemi con l'interazione progesterone- estrogeni talche' l'equilibrio tra estrogeni e progesterone risulta seriamente compromesso.
Forse inconsapevolmente i componenti il genere umano stanno pian piano cambiando sesso e l'omosessualita' e' un momento di questa mutazione.
Io non ci capisco molto , ma ricordo che, quando da ragazzo andavo a Rimini, facevo parte dell'esercito dei latin lovers che imperversavano per la felicita' di tante ragazze anglo sassoni che arrivavano a frotte.
Una volta l'eterosessualita' era un valore. Oggi lo e' l'omosessualita'.
Ripeto sono io che non ci capisco molto e per questo rimango in disparte, come spettatore.
Quando leggo di Giancarlo Liuti, io mi sento rinfrancato nell'anima perche' i suoi pensieri sono i miei pensieri, espressi con la moderazine, con l'eleganza di chi non vuole ne' sopraffare e nemmeno infierire.
Mi sento rinfrancato anche perche', quando si palesa una bella intelligenza, oso pensare che, non essendo unica la sua intelligenza, si possa ben sperare, di fronte al dilagare di troppe persone che, miopi, non vedono al di la' del proprio naso e si professano presidio e difesa della cosa pubblica.
Abituato al rispetto di quel notissimo detto latino UBI MAJOR MINOR CESSAT, quando mi trovo al cospetto di qualcuno che ne sa piu' di me, sono appagato e fiducioso. Non mi piace la gazzarra che contrasta, non mi piace l'indisciplina di chi non concorda.
Mi viene in mente la satira di Orazio che ancora oggi e' validissima e che in un punto dice EST MODUS IN REBUS, SUNT DENIQUE CERTI FINES, QUOS ULTRA CITRAQUE, NEQUIT CONSISTERE RECTUM.
Ma forse sono in errore,chissà..... le cose vanno nel senso opposto.
Avanti cosi Giancarlo Liuti, ad multos annos !
Caro Giancarlo, da quanto tempo non ti vedo! sono decine di anni, ma ti leggo sempre con piacere per l'intelligenza e l'ironia arguta di cui sei dotato.
Tranquillo, Babbo Natale tornera', come sempre, anche se a Macerata non trova l'ambiente ideale,
tornerà per continuare a far sognare i bambini. Nonostante tutto, sa di essere atteso e desiderato. I nostri nipotini credono nella sua generosità e bontà, e Babbo Natale non tradira' le loro aspettative.
Non le tradira' anche se con il passare degli anni Macerata sara' sempre la stessa, anche se Macerata non progredira' mai piu'.
La politica ha condannato la nostra citta' a sopravvivere con difficoltà.
Non mi accontento nel pensare che solo Babbo Natale possa allietarci con la sua presenza.
Concordo con il pensiero di Giancarlo Liuti, ma non del tutto. Che il delirio di impotenza sia peggiore del delirio di onnipotenza non ne dubito.
Che la nostra bella Macerata sia risultata all'ottavo posto nella classifica delle citta' in cui si vive meglio, mi ha fatto piacere ma.......... io avrei preferito vedere Macerata, un po' piu' in basso nella graduatoria, ma attrezzata di una tangenziale che avesse favorito l'accesso alla citta, di parcheggi che, dotati di ascensori, avessero facilitato l'ingresso al centro della citta', di un palazzetto dello sport ove fare sport, cultura e divertimento.
Tutto questo avrebbe certamente vitalizzato il centro storico della citta', tutto questo sarebbe stato l'antidoto al letargo in cui oggi Macerata vive.
Sinceramente l'ottavo posto di Macerata affetta da letargia....non mi rende particolarnente felice.
Questa opera, che non e' certamente da sottovalutare, nonostante che nel coro ci siano voci in dissonanza, favorira' enormente la provincia di Macerata che non ha altro collegamento con la zona transappeninica. Questa grande opera ci portera' nella vicina Umbria e nella Toscana, ove una grande arteria attraversa la penisola, l'autostrada Milano-Reggio Calabria.
Gli scambi commerciali ne trarranno grande vantaggio e dove gli scambi commerciali sono piu' veloci,
il prodotto interno lordo, nel nostro caso della provicia di Macerata, si accresce.
Le chiacchiere hanno sempre lasciato il tempo che trovano.
Manco da Macerata da tanti anni, manco da tanto tempo dalla mia bella Macerata e, quando ritorno, e' come rivivere e rinnovare una devozione mai sopita. Ogni via, ogni angolo, mi ricorda il tempo degli studi, il tempo degli amori, il tempo della giovinezza, il tempo di una vita che certamente era bella, quando di sera ci si ritrovava ai giardini pubblici in tanti per una tornata di " uno monta la luna " o di "trentatre'"
Mi ricorda il tempo della passione politica e, seppur non avendo mai preso parte attiva,gli incontri con quanti allora erano i protagonisti della competizione politica nel gestire la citta'.
Non ho mai dimenticato una frase detta da un amministratore di allora ( io parlo degli anni 60 )il quale sodisfatto per aver ottenuto succcesso, parlando degli avversari politici, disse nel nostro dialetto " l'imo frecati " ; per la verita' disse una frase diversa che per decenza non riferisco.
E questa frase era...ricorrente.
Oggi concludo dicendo, che chi e' stata fregata e' stata solamente Macerata.
Ci hanno portato via la squadra di volley che ricordava che nella costellazione delle citta' italiane c'e' anche Macerata.
Ci porteranno via anche lo Sferisterio?
La mia bella ed amata Macerata e' come una ammalata cronica, riuscira' a salvarsi?
Non dispiace nemmeno a me, caro Giancarlo, secondo l'insegnamento ricevuto da mio padre Giovanni Ginobili, insegnante elementare per tanti anni nella nostra citta'.
Non voglio qui fare un elogio alla sua memoria ed al suo operato, ma mi piace soltanto dire che ancora oggi molti suoi ex alunni, lo ricordano come un insegnante severo che ha saputo lasciare il segno nell'anima e nella coscienza della sua opera, intesa alla elevazione spirituale e culturale dei suoi alunni.
In quel tempo non esisteva la "lesione di maesta" ma la collaborazione delle famiglie che plaudivano all'opera dell'insegnante, anche quando puniva comportamenti non consoni ai principi fondamentali che regolavano il dovere di apprendere.
Vorrei invitare quei genitori così gelosi della custodia della maesta' dei propri figli, a volersi piu' interessare di cio' che avviene nei rapporti fra gli studenti stessi nell'ambito della scuola....... testimonianze dirette raccontano di cose che vanno al di là dei limiti della decenza.
Benvenuto quel taglio di ciuffo !
La morte e' dolore, pianto, meditazione e comunione. E' il momento in cui l'immanente si dissolve nel trascendente.
Il clamore,lo spettacolo contrastano anche con con la solennità di una legge che ci ricorda
pulvis es et in pulvermem reverteris.
Un gentile amico che se ne e' andato: mio compagno di scuola di 70 anni fa, quando ci trovammo nei banchi del ginnasio per poi proseguire nel liceo classico. Mi rimane il ricordo struggente di Alberto intelligente,generoso,cordiale,sorridente. Era festa ogni volta che ci si incontrava ed ogni volta ritornavamo ad essere gli studenti scanzonati del Liceo Classico G.Leopardi.
Alla Sua gentie Signora , ai suoi figli i sensi delle mie profonde condoglianze.
Francesco Ginobili
Utente dal
31/10/2013
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