di Alessandra Pierini
(Foto di Guido Picchio)
«Macerata ritrova oggi il suo cielo stellato». A dare l’annuncio è stato questa mattina il sindaco Romano Carancini il quale, a sorpresa e a meno di mezz’ora dalla conferenza stampa di ufficializzazione della candidatura del suo avversario alle primarie Bruno Mandrelli, sostenuto da gran parte del Pd, ha convocato una conferenza stampa nel cantiere della torre civica per mostrare il ritrovamento dell’affresco seicentesco che raffigura un cielo blu nottte stellato e che, come testimoniano le fonti storiche, faceva da sfondo alla Madonna nel monumentale orologio dei fratelli Ranieri.
«Lo avrà disegnato il sindaco stanotte per spiazzare l’avversario?» ironizza qualcuno, soprattutto quando l’assessore Alferio Canesin, non sapendone nulla, è arrivato chiedendo all’assessore Stefania Monteverde, cosa fosse successo. Il primo cittadino non si scompone però e, forte del sostegno dei tecnici e della Sovrintendenza, mostra orgoglioso quello che definisce «un ritrovamento straordinario che conferma il posizionamento dell’orologio, affina le misure e restituisce un’opera storica e artistica».
In particolare si tratta di una nicchia larga poco più di un metro, altrettanto profonda al cui interno sono ben visibili stelle dorate e il cielo blu. Il sindaco ricostruisce quanto avvenuto negli ultimi giorni: «Ieri – racconta – abbiamo fatto una ricognizione con l’architetto Pierluigi Salvati della Sovrintendenza che è stato piacevolmente sorpreso dalla scoperta e ci ha dato indicazioni per il recupero del manufatto e dei dipinti venuti alla luce e per il loro utilizzo nell’allestimento dell’antico macchinario». Carancini, ancora una volta e con più forza, difende la scelta di riportare l’orologio al suo posto: «L’operazione è stata avversata per decenni. Con la nostra ostinazione abbiamo superato questa sfida e cercheremo di far comprendere alla città di quale enorme dono si tratta».
Questa mattina ha preso parte ad un ulteriore sopralluogo Laura Stiattesi di Opera Laboratori Fiorentini che si occupa del ripristino della parte ornamentale esterna: «Da oggi – spiega – ci metteremo al lavoro per adeguare il progetto al dato storico fornito da questo ritrovamento che ci conforta e ci entusiasma. La città di Macerata ha perso un’opera straordinaria e maestosa che emerge nella sua interezza grazie a tutti questi elementi che ci consentono di stabilire l’esatto posizionamento della Madonna e dei Magi come raccontati dal Conte Pallotta nei suoi preziosi documenti».
Questa mattina ha partecipato ad un ulteriore sopralluogo anche l’architetto Fabrizio Monachesi, progettista dell’intervento murario sulla torre: «Fondamentale è la cromia – ha precisato – abbiamo la possibilità di conoscere l’esatta tonalità di blu che poi si ripresenta anche nel quadrante dell’orologio. Ci vorrà una decina di giorni per il recupero, ma questo non dovrebbe comportare slittamenti nei lavori». Lavori che dovrebbero essere ultimati, secondo Carancini, tra fine marzo e i primi d’aprile.
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Sarebbe importante scoprire dove sono finiti i pezzi mancanti dell’orologio che giacevano nel deposito del comune.
5 anni, un orologio! 10 anni per un servizio di porcellana? Preferiamo vivere!!
un grande sindaco con un grande ingegnere !!!!! Che bella coppia !!! Cadrà anche la torre !!!!!
Ma tu pensa, se si imponeva qualcun’altro sicuramente tutti scandalizzati per derive autoritarie e antidemocratiche
Sturmtruppen Carancinen continua a sognare….ma tra 3 mesi rvai a casa…..
il ritrovamento in sé mi pare è denso di significato e assai affascinante. la messinscena con gli elmetti ognuno la giudicherà per quello che è.
poru Carancì !! se pensa che li maceratesi lu rvota pe li 4 pupi che mette sulla torre non cià capito un ….
L’avevo già scritto: ma è normale salire sui ponteggi (tra l’altro senza essere nemmeno un operaio e quindi abituato a farlo) senza imbracatura e funi??
Uno dei tecnici, mi sembra, porta l’elemetto di protezione in maniera a dir poco irregolare
Non è un tecnico…. È un minion!!!
Ho sbagliato post … sob
Se sgorga anche l’acqua…MIRACOLO!
Scherzo. Indipendentemente dal fatto che l’antico orologio sia una copia – come anche nei musei, nelle mostre, vengono esposte copie di dipinti famosi- la sua autenticità c’è tutta da un punto di vista storico per il solo fatto di essere stato riallocato nella sua sede , e per cui era stato concepito . Il rinvenimento odierno avvalora ancora di più l’intero intervento di ripristino. E secondo me, c’è ancora un valore aggiunto in quest’opera di restauro. Nel manufatto, per l’ impronta sapiente del Mastro Gorla tramandata nei secoli lungo tutto un arco di conoscenze giunte fino a quest’ultimo artigiano , nel senso più alto e nobile del termine, e anche per tutte le maestranze che si sono adoperate con tutto il loro bagaglio di teoria ed esperienza. Personalmente, la curiosità di vederlo in movimento, è tanta! Sarà una bella attrattiva per il centro. La prima, vera, seria iniziativa finalizzata agli obiettivi di recupero anche dello stesso centro storico.
Si tratta di una scoperta davvero emozionante e bellissima. Che giustamente il Sindaco dice che avvalora l’intera operazione del ripristino del meccanismo nella sua sede originaria. Trovo poi che sarebbe stata una follia inutile inserire nel frontespizio della torre i Magi e il meccanismo originali, invece che loro copie perfettamente identiche. Meccanismo e statuine, infatti, ci sono: e l’attuale scoperta dell’affresco ne avvalora l’originaria posizione. Ma trattandosi di manufatti antichi, ottima ed opportuna la decisione di salvaguardarne la durata al Museo, apponendo sulla Torre delle copie identiche, ma atte a resistere alle intemperie “più in scioltezza”, per così dire, che non i manufatti originali.
Anche il valore simbolico del ritorno alla luce di un’opera d’arte così raffinata ed unica, che venne soppiantata dalla pesante ed altrettanto simbolica lapide di Vittorio Emanuele II, può avere la valenza di un presagio. Ma non spingiamoci così oltre: festeggiamo piuttosto questa bella scoperta. E contentiamoci.
La Galleria degli Uffizi ce fa un baffo….
Se puntava sul palazzetto era meglio. Ma con tutti i gravi problemi si può pensare ai pupetti dell’orologio?
Quante altre sorprese ancora si dovrà scoprie nella nostra mitica Macerata è una versa Macchina del tempo, quasi quasi è un documentario a cielo aperto.
Basta attrezzarsi di un documentarista Comunale e il pubblico Culturale e il gioco è fatto !!! wauuuuuuuu 😀
Nel frattempo in periferia Sforzacosta e altre zone si stanno preparando le macchina fotograche per fare foto a Macerata Wauuuuu 😀 😀 😀
Tutte queste storie per un’opera che equivale ad un carillon molto grande realizzato con la moderna tecnologia…….
@Gianfranco Cerasi “Uno dei tecnici, mi sembra, porta l’elemetto di protezione in maniera a dir poco irregolare”
A prima vista potrebbe sembrare un uovo sodo.
Si prima o poi..Macerata è morta e si spendono soldi per i pupetti!!
basta rianimarla macerata e ritorna viva (respirazione bocca a bocca)
Speraci!
Interessante, purtroppo in foto si vede male, ma se le stelle ricalcano la costellazione della Vergine………da approfondire
@Tamara Moroni “….Personalmente, la curiosità di vederlo in movimento, è tanta! Sarà una bella attrattiva per il centro. La prima, vera, seria iniziativa finalizzata agli obiettivi di recupero anche dello stesso centro storico.”
A livello tecnico l’attrattiva dell’orologio sarà simile a l’attrattiva della giostrina dei giardini pubblici.
Quante storie per 5 stelle…….
infatti ci speriamo al 100% e siamo ottimisti!!!! 😀
Spero di campare fino al giorno in cui rivedrò i Pupi in funzione. Il mio sguardo si unirà ai tanti appassionati di oggi e a quello delle migliaia concittadini dei secoli scorsi che guardavano l’ora (e rivolgevano una preghiera alla Madonna).
Concordo con Tamara e Filippo.
Citanò s’è fregata la Lube, perché siamo senza palazzetto. Sì, ma non può fregare i Pupi della Torre, perché non ha la torre, né la Storia. Per quanto a Civitanova ci vivrei volentieri, dato che è la nostra spiaggia e dove si fa pure una Cultura diversa da Macerata.
VORREI DARE UNA NOTIZIA: sembrerebbe che i Salesiani siano finiti… Non hanno più la scuola, è vero. Hanno però cambiato punto di vista. I locali sono al servizio dei giovani come oratorio, doposcuola, eccetera. Me ne parlava DON SALVO… Che è stato determinante – mi sembra – per la scelta di iniziare a recitare del nostro giovane attore etico Simone Riccioni, che, sotto l’influsso salesiano, ha poi scritto “Eccomi!”, libro che sta spopolando tra i giovani italiani in cerca di una identità superiore alla materia. Sperò che i Salesiani ritornino all’antico splendore… Per intanto, essi ci sono.
Gianni45, infatti ho scritto ” personalmente”. Parlavo della MIA curiosità. Non pretendo sia anche la tua.
Però ti do un dato oggettivo: alla prova dei fatti, difficilmente mi sbaglio in questo tipo di previsioni . Sono aperte le scommesse. Spero, non certo per me ma per la tua città, che dovrai ricrederti.
Al di là di quali risultati numerico-pratici potrà dare come attrattiva nell’immediato, resta che è un intervento di valenza storica. Pertanto aggiungo a “prima, vera, seria, iniziativa finalizzata agli obiettivi di recupero anche dello stesso centro storico” SOLIDA E IRREVERSIBILE. Nonché come sottolinea Rapanelli, UNICA NEL SUO GENERE.
Trovo alquanto sminuente ,ed avvilente, comparare il meccanismo di un vecchio orologio di piazza a firma del Ranieri, con una giostrina. E anche al palazzetto su altro piano, essendo funzionale ad altro . Certo, si tratta di stabilire priorità facendosi i conti in tasca nella realizzazione di opere pubbliche, ma questa è stata una delle scelte fatte da Carancini, con cui si misurerà ,nel bene e nel male.
Una cosa è certa: se avesse fatto il palazzetto ( investimento molto più oneroso) avrebbe scontentato chi da anni ed anni si è battuto per questo recupero, a cui diametralmente corrisponde un non interesse principale al palazzetto e alla Lube; e viceversa. E’ impossibile accontentare tutti. Nel contesto, da parte mia penso che abbia fatto bene a dare valore alle cose che hanno in sè valore, e a Macerata quel che è di Macerata.
Pupi, pupetti e pupazzi.
La tecnica dovrebbe portare l’elmetto in modo meno pericolante …(meno male che è una tecnica)
Quando il saggio (Filippo/Tamara) indica la luna un…altro soggetto guarda il dito.
Mi scuso con Rapanelli, anche lui identifico nel saggio.
intanto hanno trovato il cielo stellato… adesso resterebbe da trovare anche la legge morale, ma ho paura che ci vorranno parecchi milenni…
millenni.
……ma quello della foto con l’elmetto chi è???? un pupazzo ?????……..Bhe non è che siano un granchè
pensavo meglio