“La Torre dei Tempi”, tutti i dettagli
in un pieghevole ai maceratesi

OROLOGIO - Il manifestino "Mnews" recapitato nelle case contiene il programma della tre giorni di festeggiamenti dal 17 al 19 aprile, i particolari del restauro della macchina oraria e del planetario e le motivazioni dell'investimento ma, per neutralità, non i nomi degli amministratori

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Operai al lavoro sulla torre per l’installazione del quadrante del planetario

 

Orologio

La macchina oraria restaurata dal maestro Gorla

di Claudio Ricci

Le lancette corrono e i preparativi per la torre dell’orologio fervono. Alle 12 del 18 aprile dopo 133 anni le lancette riprenderanno a muoversi grazie alla macchina oraria restaurata dal maestro Alberto Gorla e si assisterà al primo carosello degli automi che riproduce l’omaggio dei re Magi alla natività (leggi l’articolo). Si procede per gradi. Sabato alle 17.30 in ‪‎piazza della Libertà‬ si terrà la benedizione della quinta campana che verrà issata sulla torre‬. La campana unirà il tono del Re4 all’armonia delle altre quattro già esistenti e andrà a completare il suono dell’Angelus‬ che accompagna il ‪‎carosello degli automi‬, una melodia appositamente composta dal maestro Gianfranco Stortoni‬. Non manca la pubblicità per i tre giorni di festeggiamenti previsti per l’evento storico per Macerata. Giusto ieri le famiglie maceratesi si sono viste recapitare a casa “Mnews”, manifestino in cui oltre al programma delle celebrazioni, che inizieranno venerdì 17 e termineranno domenica 19, si descrive dettagliatamente l’operazione “La Torre dei Tempi” (così verrà ribattezzata la torre civica) del costo complessivo di 750mila euro, il restauro degli automi, le indicazioni del planetario con le antiche ore italiche e i segni zodiacali. Una pubblicazione, come quella fatta per l’inaugurazione di palazzo Buonaccorsi per informare la cittadinanza del raggiungimento di un’obiettivo, in cui per neutralità non compaiono nomi di amministratori a differenza del giornalino di fine mandato finito anche sui tavoli del Consiglio comunale per un’interpellanza del consigliere di Forza Italia Riccardo Sacchi che contestava lo scopo propagandistico della pubblicazione (leggi l’articolo).

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Il pieghevole inviato alle famiglie maceratesi

«Perchè investire per restituire l’orologio del 1500 alla piazza della Libertà? – si legge all’interno del pieghevole –  Non solo perchè altri enti, quali la Regione, la fondazione Carima, la Camera di Commercio, l’Apm, hanno creduto in questo importante progetto civico e hanno destinato risorse economiche al suo finanziamento, ma anche perché l’attuazione di quell’idea riconsegna alla piazza simbolo della città, il profilo originario della sua torre e soprattutto recupera l’anima vera, profonda, spirituale di una comunità che sui tempi di quell’orologio per tre secoli ha visto passare le proprie storie pubbliche e personali. Il nuovo orologio arricchirà la città di un bene culturale unico al mondo capace di richiamare turisti, curiosi ed esperti». E infine una frase di padre Matteo Ricci incisa sulla quinta campana: «L’essenza dell’amicizia è l’armonia. Con la concordia le cose piccole crescono, con la discordia le cose grandi crollano».

giornalino orologio macerata_Foto LB (1)

L'edicola da cui usciranno gli automi del carosello

L’edicola da cui usciranno gli automi del carosello

La quinta campana con la frase di Matteo Ricci

La quinta campana con la frase di Matteo Ricci

Orologio torre

Operai al lavoro per apporre la lastra con la data del restauro

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