di Maurizio Verdenelli
Una nuova ‘primavera’ per il Palazzo di Giustizia (e dintorni) a Macerata. Una ’scaletta’ impressionante: tutto a marzo per Tribunale e centro storico. Ma andiamo con ordine. Con le mimose della Festa della donna, sabato prossimo inizieranno “un minuto dopo la firma” (assicura il sindaco) i lavori per ricollocare sulla torre civica l’antico meccanismo – come arcinoto si tratta di una copia – dell’orologio messo a punto dai fratelli Ranieri nel 1570, rimosso nel 1882, sostituito con l’attuale lapide monarchica ormai definitivamente al tramonto. A mettersi al lavoro per far tornare a ‘sbocciare’ il capolavoro dei mirabili artigiani che si resero illustri a Venezia, sarà il mantovano Alberto Gorla nella cui ‘bottega’ l’avvocato Carancini si è recato a febbraio. Per i lavori di muratura, necessari, sarà impegnata un’impresa di costruzioni maceratese (incaricato del progetto l’architetto Fabrizio Monachesi).
Un’attrattiva che s’annuncia di grande richiamo per la ‘piazza grande’ del capoluogo con il meccanismo che mostrerà sulla torre che domina il profilo cittadino, così come avvenne per 312 anni ininterrottamente, immagini lignee dell’iconografia sacra (la Natività) ai rintocchi del mezzogiorno. Per i locali che s’affacciano su piazza della Libertà un motivo di appeal in più: presto a questi s’aggiungerà (quasi a fianco di Maga Cacao e dell’edicola) il punto di ristoro di Ettore de Luca. Che ha deciso di trasferire nel ‘cuore’ di Macerata, il locale specializzato nella cucina di carni sorto con successo da poco tempo in località La Pieve, a fianco di una grande stazione di servizio.
Giovedì 20 marzo, il grande appuntamento per il ‘nuovo’ Palazzo di Giustizia. Gli ultimi ritocchi, per quella data, e pure la sistemazione del mobilio saranno ultimati. “Abbiamo accelerato –dice il sindaco– tenevo ad esserci, prima di partire nel giro di promozione della stagione lirica a Strasburgo”. L’appuntamento è davvero irrinunciabile per l’avvocato Romano Carancini: riguarda l’inaugurazione degli uffici Unep (ufficiali giudiziari) presso l’Istituto professionale Pannaggi. Per il Palazzo di Giustizia maceratese, risultato alla fine sufficiente e capiente ad accogliere anche gli
uffici del soppresso Tribunale di Camerino, si tratta dell’ultimo atto del ’processo’ d’integrazione e fusione. Avvenuto felicemente, senza traumi prendendo a prestito 600 metri quadri dell’adiacente scuola superiore, i cui locali “sono di proprietà del Comune’ sottolinea il primo cittadino. Gli ufficiali giudiziari troveranno dal 20 marzo una sistemazione ‘spaziosa e dignitosa, lasciando il baraccone attuale, che deturpa anche la bella facciata architettonica del Palazzo di Giustizia” dichiara ancora l’avv. Carancini. Per il ‘baraccone’ la destinazione migliore sarà, come noto quella dell’archivio.
“Per l’Unep ci siamo impegnati con una spesa di centocinquantamila euro”. Fino a quando resteranno gli ufficiali giudiziari in coabitazione con gli studenti del Pannaggi? “Se abbiamo speso tutti questi soldi, certo non sarà per uno o due anni soltanto…”. Tuttavia il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni, tra l’altro consigliere comunale d’opposizione, è stato molto preciso in questo: trattasi di situazione transitoria per l’Unep… “Staremo a vedere. Certo è che la situazione attuale è ottimale perché soddisfa due grandi esigenze: quella della formazione dei giovani del Pannaggi, scuola all’avanguardia, molto forte, molto ambita, e quella della Giustizia maceratese che ha superato gli scogli di un’integrazione sofferta, con gli uffici di Civitanova e Camerino, con una tradizione lunga duecento anni. Certo è che se una di queste esigenze, centrali per la vita di una grande comunità, di respiro provinciale, dovesse crescere, bisognerà inevitabilmente pensare altre soluzioni. Tenendo presente che l’edificio che ospita attualmente il ‘Pannaggi’ è in posizione ideale (la contiguità, il parcheggio in posizione equidistante) per l’espansione del Palazzo di Giustizia, naturalmente nulla togliendo alla scuola ….”. Che, insomma, potrebbe trovare sede in altre aree: ipotesi che sarebbe valorizzata anche da un possibile accordo con l’amministrazione provinciale che non è certo estranea a questa vicenda. Il presidente Pettinari, a luglio, dimostrò interesse e sensibilità al problema così come apparve nella conferenza stampa tenuta proprio al Palazzo del Corso nel presentare l’intera operazione.
Intanto sabato 22 è prevista l’inaugurazione della nuova sede dei Giudici di Pace, a palazzo Trevi-Senigallia, in via S.Maria della Porta. ‘Un’altra operazione per ridare centralità ed operatività al centro storico” dice Carancini. Nel ‘cuore’ di questa operazione, come noto, il giorno prima (21 marzo) ecco l’annunciata apertura dell’ex ‘reggia’ dei principi Buonaccorsi. Il piano nobile dedicato interamente alla Cultura e ai musei. E quello garibaldino, da anni chiuso in casse nei sottoscala della biblioteca Mozzi-Borgetti? Risponde Carancini: “Sarà il prossimo step. Ho letto su Cronache Maceratesi l’appassionato intervento dello storico Pietro Pistelli (vedi qui). Sono d’accordo. Si tratta di un’altra eccellenza dei beni culturali cittadini, di livello internazionale. La riapertura appare scontata, tenendo presente che è un impegno che ha bisogno di un progetto, di spazi e tempi. Penso che sarà tra i primi punti all’odg dell’agenda culturale della nuova amministrazione, sia con me sia senza di me”. Ancora sul centro storico. Altre novità. “Voglio che la città si riappropri concretamente della sua identità più vera, riportando uffici e centri d’interesse. A palazzo Conventati è stato già deciso il trasferimento di ‘sportelli’ e servizi comunali. Si tratta di un ritorno dopo la lunga, felice parentesi dell’Università.
Nell’Idea filosofica di Città che abbiamo, si aggiunge il progetto di accentrare l’Agenzia delle Entrate nell’ex Caserma Papalina, in viale Triste (laddove ci sono gli uffici dei Vigili urbani e dell’Apm, tra gli altri ndr). Insomma in un’unica area tutti gli uffici inerenti all’Agenzia, ora dislocati in più parti. Un servizio per il cittadino e per il centro storico”. Per la ‘papalina’, storico luogo di sofferenze fisiche e spirituali nella storia del popolo maceratese, con le Agenzie delle Entrate un ritorno alle origini….? “Non scherziamo…” sorride il sindaco.
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L’Istituto professionale Pannaggi(mi domando ora che non c’è più nessun nesso alla memoria alchimistica e artistica dell’illustre concittadino artista perchè continui ad essere intitolato a Pannaggi e non si provveda ad intitolarlo, che ne sò, all’ex Sindaco Meschini per aver posto fine con la costruzione della galleria all'”Incompiuta di Macerata”),l’IPSIA Pannaggi che per anni ha diplomato decine di futuri disoccupati con la specializzazione ad indirizzo chimico- biologico ha da poco tempo perso l’insegnamento delle chimiche e non una parola è stata spesa per i lavoratori che, impegnati per anni in una scuola che poteva essere riconvertita alle tematiche ambientali conservando l’insagnamento delle chimiche, sono stati dirottati sulle scuole più diverse, alcuni pure “riconvertiti” per mancanza di posti in provincia. E già, la stessa sorte era toccata in precedenza al personale che insegnava chimica all’IPSIA Corridoni di Corridonia anche se allora, forse, la riconversione in chiave ambientale era troppo futuristica. Ma c’è un nesso tra Pannaggi e Corridoni? Chimica a parte sono tutti e due esponenti nemmeno di secondo piano del periodo futurista che proiettò Macerata sulla scena internazionale soprattutto per la valentìa dei suoi artisti…..ma l’attuale Sindaco Carancini viene sollecitato alla riapertura del museo garibaldino e nulla può verso i forzieri della Fondazione Banca Marche che tengono sotto chiave i “tesori” del futurismo maceratese chiusi nei forzieri di Palazzo Ricci. Signor Sindaco, a quando una mostra dei futuristi a Macerata (fuori da Palazzo Ricci) visto che l’ultima mostra sull’argomento è stata organizzata a Tolentino? Signor Sindaco perchè l’insegnamento della chimica, e i lavoratori ad esso collegati devono vagare alla ricerca di uno spazio idoneo nella provincia e non possono trovare collocazione anche a Macerata (visto, tra l’altro che Macerata è uno dei comuni capofila del COSMARI e che la chimica, in special modo quella ambientale, è da più di trenta anni che il COSMARI ce la fa pagare cara!
Costo Orologio 500000 euro ( circa un miliardo delle vecchie lire) , diviso per la popolazione residente di Macerata abitanti n° 42036 , risultato per ogni abitante residente costo medio a carico euro 11,89 ,
altri soldi a fondo (veramente) perduto……………………..ma cosi’ facciamo girare l’ economia
Una sfilza di buone notizie. Grazie, Maurizio Verdenelli. Ogni tanto ce n’è bisogno.
lasciare la sede del giudice di pace vicino al tribunale, no eh? capisco che la sede attuale come edificio non fosse il massimo, ma per chi lavora negli studi legali, barcamenarsi tra due sedi lontane significa solo perdere tempo (tanto per cambiare).
MA CARANCINI HA TUTTI I SOLDI PER L’OROLOGIO????
e che ce frega …… tanto la tasi la paghiamo noi …..alla fine l’orologio è utilissimo ….
Un po’ come la trasformazione di Parigi sotto il Secondo Impero.
D’accordo, tutte buone notizie, ma nell’articolo non è affatto chiaro che cosa realmente si intende fare nell’immediato con l’antico orologio della torre. Sembrerebbe che al momento ci si limiti al solo avvio della ricostruzione integrale del meccanismo metallico da sistemare all’interno della torre. Nulla si dice sul rifacimento dell’intero apparato scultoreo e decorativo esterno che poi, in sostanza, è quello che tutti attendono di poter ammirare.
Se tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate saranno trasferiti nell’ex caserma papalina è evidente-così dice il sindaco- che degli uffici comunali saranno trasferiti altrove e cioè a palazzo Conventati.
Il sindaco dice che ” è stato già deciso il trasferimento di sportelli e servizi comunali”,ma forse tale decisione andava meglio ponderata,nel senso che in questo modo forse si vivacizza un pò il Centro storico,ma si fa un pessimo servizio al cittadino costretto a muoversi fra viale Trieste e la Piaggia della Torre.
Perchè allora non accentrare l’Agenzia delle Entrate a palazzo Conventati,così da dare omogeneità per tutti gli uffici,ottenendo in tal modo razionalità e comodità per l’utenza e nel contempo un effetto positivo per il Centro?
Senza dubbio il Sindaco quando parla di “idea filosofica di città che abbiamo”si sarà ispirato a Platone o Campanella ( che non sono calciatori),ma se trasferisce sulla Piaggia uffici comunali con molta utenza fa un favore al Centro,ma danneggia il cittadino,mentre se ci porta servizi con poca utenza questo non serve a nessuno.
Non è dato sapere a quale pensiero sia ispirata l’idea filosofica del Sindaco,ma senz’altro avrà una connotazione sportiva , in quanto se l’idea filosofica della piscina non si realizza possiamo sostituire il nuoto con il jogging.
io credo che chi fa certi commenti non abbia un minimo di intelligenza… ma avete una vaga idea del turismo che porterebbe un orologio del genere, raro in Europa??? Bar, ristoranti, alberghi, negozi… ma avete la minima idea di quanto possa girare l’economia con l’orologio? Con un turismo serio poi bar ristoranti ecc vi pare che non avrebbero bisogno di personale??? … ma ci pensate a queste cose o no?
Rispondo a ‘maceratese’ e msalvi. ‘Maceratese’ chiede maggiori delucidazioni rispetto alla destinazione dell’antico orologio, visto che il maestro Gorla ne collocherà sulla torre da domani una copia. Ancora 24 ore e la sua giusta richiesta verrà esaudita nel corso di una conferenza stampa che il comune ha già indetto per domani: da parte mia penso che il prezioso reperto dei fratelli Ranieri potrà avere giusta collocazione nei musei di palazzo Buonaccorsi che si inaugurano il 21 marzo. Ma aspettiamo le notizie dal sindaco, al di là delle mie anticipazioni.
Mi congratulo inoltre con msalvi perché ha colto l’importanza dell’operazione culturale ‘orologio-torre’. Uno dei ricordi più belli dei miei viaggi da studente è legato, a Monaco, ad una colazione consumata in un ristorante dirimpetto all’orologio dell’antico municipio della capitale bavarese. A mezzogiorno in punto, la passerella di quei lignei personaggi è rimasta nella mia memoria con nostalgia. E vorrei tornare a Monaco non solo per il museo della scienza e della tecnica, per Nynphemburg, per lo ‘sfortunato’ e folle Ludwig e il Bayern (a suo tempo) del ‘folignate’ (per via di Marta, figlia dell’amico Cecchetto) e dunque conterraneo Luca Toni ma anche per l’antico orologio. Un viaggio che consiglio pure a ‘maceratese’ (e naturalmente a msalvi che forse da parte sua avrà già fatto).
Forse nessuno ha colto la raffinata ironia di msalvi.
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/06/26/larte-a-macerata-era-meglio-quando-era-peggio/209561/