Gian Mario Spacca, Donella Pezzolla, Pierluigi Gigliucci e Angelo Sciapichetti al taglio del nastro dell’hospice “Il Glicine”
di Claudio Ricci
(foto Guido Picchio)
A quattro anni dall’approvazione del progetto del piano regionale arriva a Macerata il nuovo Hospice. 721.470 gli euro investiti per realizzare “Il Glicine”, residenza territoriale dedicata alle cure palliative a pazienti affetti da una patologia evolutiva ed irreversibile. Di questi il 95% , pari a 692.120 è stato assegnato dalla Regione. Il restante 5 % reperito tra le risorse dell’area vasta e donazioni di privati. Sostanzioso il lascito di oltre 50mila euro della fondazione Colonna, necessario per arredi e impianti elettrici. Tra i donatori anche il primario di Oncologia, Luciano Latini. «Abbiamo scelto il Glicine perchè è una pianta dalle radici caparbie e dai frutti gentili – ha spiegato il responsabile dell’hospice Filippo Nardi – a sottolineare la centralità della vita e la delicatezza con cui va trattata la persona». Otto posti letto per altrettante camere situati nella struttura esterna all’edificio centrale, un tempo sede del reparto malattie infettive.
L’interno del nuovo Hospice. La struttura è dotata di 8 camere e pensata per la residenza dei malati irreversibili
Ogni camera destinata ai pazienti in condizioni terminali è dotata dei migliori comfort, come ad esempio posti letto per i familiari che assistono il paziente. «Una struttura pensata tenendo a mente il profilo umano – sottolinea il direttore dell’area vasta Pier Luigi Gigliucci – considerando la persona prima del paziente. La realizzazione dell’hospice conferma quanto avevamo detto e scritto. Anche il cantiere del pronto soccorso come annunciato verrà chiuso entro il 2015».
La struttura, che verrà gestita dai medici di Medicina Generale coordinati dal direttore clinico Filippo Nardi, si inserisce nel più ampio progetto di reti cliniche che vuole nell’Area vasta 3, già considerata polo oncologico diffuso, futuro hub di riferimento regionale per il trattamento della terapia del dolore.
Da destra: Romano Carancini, Pier Luigi Gigliucci, Gian Mario Spacca e Piero Ciccarelli ai saluti prima dell’inaugurazione
Progetti che però non bastano al sindaco Carancini che non perde l’occasione per ricordare al governatore Gian Mario Spacca, intervenuto per l’inaugurazione, l’arretramento degli investimenti per alcuni comparti del polo ospedaliero. «La struttura si è potuta realizzare con investimenti vecchi – ha incalzato Carancini – oggi siamo indietro e occorre recuperare il tempo perso. Pensiamo alle condizioni drammatiche del reparto di ostetricia e ginecologia, oggi in condizioni inaccettabili. Non accetteremo oltre la riduzione di risorse per il nostro ospedale e non faremo passi indietro rispetto a quanto conquistato fino ad oggi». Parole che fanno presa sui lavoratori del comparto presenti in massa nella biblioteca dell’ospedale , che nei giorni scorsi avevano manifestato, nella denuncia dei rappresentanti della Cisl, preoccupazione per le condizioni della sanità maceratese (leggi l’articolo).
Nel suo intervento Spacca sembra rivolgersi direttamente a loro: «Se nelle Marche si possono realizzare progetti come questo, è perché è stata data una forte spinta all’innovazione del sistema: un’ azione di grande significato, realizzata grazie soprattutto agli operatori della sanità. Il principale ringraziamento va a loro. Non ci aspettano momenti facili perché le Regioni stanno sopportando tagli drammatici che, per di più, non sono commisurati alla virtuosità, ma anzi proprio per questo incredibilmente rischiano di penalizzare i territori più capaci. Le Marche devono affrontare un bilancio con 230 milioni in meno rispetto all’anno passato e questo ci impone di lavorare di più e meglio sulla progettazione per accedere alle risorse europee, le uniche oggi disponibili».
«Tuttavia – continua Spacca – rassicuro il sindaco Carancini sulla standardizzazione dei servizi sanitari su base regionale. Macerata è nella media delle altre province. Attualmente i ritardi riguardano più che altro Fermo. Occorre quindi superare le logiche di esasperazione territoriale a favore della coesione regionale».
Un richiamo alla coesione e all’abbassamento dei toni rinforzato anche dal dirigente del servizio Sanità regionale, il maceratese Piero Ciccarelli. «Dobbiamo essere tutti più tranquilli – ha detto rivolgendosi alla platea – Stiamo dando seguito a tutti gli investimenti preventivati. Il ritardo riguarda solo il trasferimento degli ambulatori all’Ex Inam, acquistato anni fa dall’Asur e ancora inutilizzato. Da quel trasloco si potrebbe recuperare lo spazio della vecchia chirurgia per insediarci e ammodernare il materno-infantile. Ad oggi l’hospice inaugurato nel capoluogo conferisce qualità a questo modello territoriale che da maceratese spero possa essere esportato».
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Le risorse sprecate non sono inutili per tutti specialmente nell’avvicinarsi delle elezioni. E IO PAGOOOOO.
Questi signori e Police che si sono tanto pavone giato per l’apertura ospice ma i soldi lo sanno che li ha tirati fuori la fondazione Colonna e invece di far tagliare il nastro a loro li a hanno lasciati fuori mentre loro si Facevano far fotografare come eroi ma la pacchia e ‘ finita tra qualche mese tutti a casa a lavorare
Che loschi figuri (tranne Don Pio Pesaresi). Tutti a casa loro o a casa dello Stato!
Hanno già deciso: 4 poli ospedalieri di prima classe (Pesaro, Ancona 2, Fermo) e il resto del territorio che si arrangi….
Ogni tanto, agli altri, qualche piccolo contentino..
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Però si vede che siamo in periodo di elezioni… Tutti i papaveri a fare passerella
Sti porci dove vedono possibilità di guadagnare e fare un bel sorriso ci si fiondano come delle sanguisughe!! Aprono un’ospice e secondo me non sanno neanche cosa si fa in quei locali!
Come ci si può ritenere soddisfatti di scelte fatte a caso, un po’ qua un po’ la , oggi a te domani a me , stiamo creando 1500 cattedrali nel deserto tutte senza fondamenta!
No sapete governare, un giorno sbandierate povertà e il giorno dopo si spendono milioni! Non siamo fessi e sappiamo vedere nei vostri comportamenti solo la possibilità di fare bella figura e di tenersi la bella poltrona anzi la bella stalla!
Spacca penso che l’ultima volta che è passato per la provincia di Macerata si votava per le europee ,fra poco si vota e vai parte la campagna pubblicitaria! Vergognatevi…..
Non vedo la ragione di una tale spesa per un servizio alquanto poco raccomandabie per chi si accinge ad entrare nell’anticamera della morte .
Credo che che si navighi a vista e si spenda nella sanità in cui appare aleggiare della confusione . Mi spiace
VISTO CHE IN FONDO SIAMO TUTTI UGUALI………..FORSE E’ UNA STRUTTURA FATTA PER UN UTILIZZO ESCLUSIVAMENTE PERSONALE!!
Il Dott Luciano Latini non ha donato nulla all Hospice! La donazione è stata fatta da Latini PierDamiano
VIENE CREATA UNA STRUTTURA MOLTO UTILE E SI LEGGONO COMMENTI NEGATIVI E RANCOROSI.
CHE TEMPI DIFFICILI STIAMO ATTRAVERSANDO !!!
Il prezzemolino sciapo sempre in prima fila quando si tratta di fare le foto per le inaugurazioni. Cerca di mettere sempre il suo sigillo anche laddove non c’entra nulla. Ancora pochi mesi e poi tornerai a zappare la terra…
tra i vari intrusi…..il sindaco di Pievebovigliana…..ma che c’entra???