di Claudio Ricci
“Il tema più che mai urgente dell’accanimento politico regionale contro l’ospedale di Macerata non è più rinviabile, è ora di passare dalle parole ai fatti”. E’ il vessillo della difesa del polo sanitario maceratese a compattare le liste civiche Macerata nel Cuore, Lista Ballesi e comitato Anna Menghi contro la minaccia di un impoverimento strutturale del presidio maceratese, che rischia di passar sotto i fiumi di parole versate in consiglio comunale.
“E’ dopo lo scotto della mozione Croce Verde che ho dovuto ritirare per evitare che venisse discussa a porte chiuse (leggi l’articolo), che oggi passo ai fatti, “baipassando” il protocollo del consiglio comunale ormai svuotato delle suo ruolo istituzionale – attacca Anna Menghi – La necessità dell’azione deriva da una considerazione di fondo: ormai da 15 anni in consiglio si vota all’unanimità sull’urgenza di intervenire in favore dell’ospedale. E’ il momento di passare all’azione.
Non ci piace leggere quello che hanno dichiarato i sindaci Martini e Corvatta sull’opportunità dei trasferimenti dei servizi di Oculistica a San Severino (leggi l’articolo) o di Otorino a Civitanova (leggi l’articolo). Sono interventi inopportuni che non tengono in considerazione né l’importanza del presidio del capoluogo, che raccoglie il maggior numero di utenti su scala provinciale, né la giusta logica paziento-centrica tanto perorata dall’autorevole articolo della professoressa Donatella Donati pubblicato su Cronache Maceratesi nei giorni scorsi (leggi l’articolo)».
L’obiettivo è invitare tutti a fare fronte comune senza divisioni: “Invitiamo tutte le forze politiche – esorta la Menghi – sindaco Carancini in testa, ad abbracciare la nostra proposta di comporre una delegazione unita per recarsi dal presidente Spacca e, alla presenza degli assessori Mezzolani e del nostro concittadino, assessore al bilancio Marcolini, chiedere una volta per tutte quali saranno le reali intenzioni riguardo il nostro ospedale. Una proposta che guarda ovviamente a tutte le componenti della maggioranza, Bianchini in testa, al firmatario della recente mozione sulla salvaguardia di Oculistica, il consigliere Tacconi e ovviamente anche alla vice presidente del consiglio Deborah Pantana che ultimamente si è rivolta nel merito proprio al presidente Spacca.
Oltre a loro invitiamo anche il collegio degli infermieri, il consiglio dei medici e il movimento Cittadinanza Attiva, molto incisivo in passato su questioni di interesse sanitario. Ovviamente il punto di partenza sarà il reparto di Oculistica già predisposto ma mai messo in funzione. La riabilitazione dell’ospedale dovrebbe partire proprio dal sesto piano, per cui sono state già impiegate ingenti risorse”. A rinforzare le argomentazioni della Menghi provvede il consigliere di Macerata è nel Cuore, Fabrizio Nascimbeni: “Tutto questo non si deve tradurre in una cieca difesa del territorio ma nella prospettiva di una corretta logica di rete. Quanto potrebbero durare gli ospedali del territorio, strutture dal peso specifico relativo, qualora il presidio centrale maceratese dovesse perdere il suo ruolo rispetto ad altri grandi ospedali come Ancona e Pesaro? Quello che chiediamo agli amministratori del territorio è di rinunciare ai campanilismi per fare fronte comune contro la logica adottata dai vertici provinciali e regionali del dividi et imperat.
La manovra è urgente soprattutto in vista della propaganda elettorale, per cui gli stessi politici regionali dovranno tornare a rendere conto di quanto detto e promesso. In settimana dovremmo fare tutto, sollecitando già da prima il sindaco affinchè non si lasci scappare l’occasione di andare in Regione con le spalle coperte da tutta la compagine politica maceratese”. E ben più orientato alla critica invece l’intervento della consigliera Francesca D’Alessandro che invece non perde l’occasione per tirare le orecchie a sindaco e maggioranza. “In tema di sanità il Pd ha sempre fatto la parte del forte con i deboli e la parte del debole con i forti. Ad iniziare dai lavori del pronto soccorso promessi e poi bloccati – chiosa la D’Alessandro – passando per le gravi carenze irrisolte di Ostetricia e Ginecologia che rimangono comunque delle eccellenze e che per questo andrebbero tutelate. Troppo spesso i nostri politici hanno deciso di rinunciare, per accontentare i soliti noti. Ribadiamo la necessità di una delegazione che sia vera portatrice degli interessi di questa città, non più rappresentata da questa maggioranza».
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Ma i nostri dirigenti sanitari maceratesi, lautamente pagati, che stanno a fare? E Massi, Brini, Comi, Giannini, Sciapichetti, che contano in Regione?
Caro stellone alpino, che vuoi che facciano quelli sopra citati. Ad Ancona – e pure a Macerata – sanno che i Maceratesi sono una massa di c…. odardi (stavo per scrivere un’altra cosa) a cui puoi pestare i cotiledoni, e appenderceli pure, tanto continueranno a lamentarsi nei bar e a votare gli stessi responsabili dello sfascio storico. I Maceratesi sono rimasti gli stessi dall’epoca della “città dei centomila” (forse ci si riferiva ai cinquantamila cittadini che avendone “due” facevano centomila), alle incompiute, alla morte del Capoluogo, eccetera.
Non te la prendere: noi Italiani siamo una massa di c……. odardi e quindi ci possono gestire come dei pupazzi.
Dico, ma siete fuori dal mondo ?
Sono anni che il piano sanitario provinciale è in corsa, ideato ed attuato proprio da quelli che citavate !
Forse non è chiaro, ma oggi i cittadini – come sta dimostrando costantemente Renzi – hanno solo il diritto di scegliere i rappresentati non le politiche da attuare.
La riforma più grande che tutti dovremmo chiedere a gran voce è il coinvolgimento *diretto* nella determinazione delle decisioni che ci riguardano.
…naturalmente con tutte le responsabilità (anche economiche) che ne conseguono…
Perchè agitarsi e preoccuparsi quanto tutto è stato deciso? Dov’eravate, tutti, quanto si paventavano queste ipotesi? Fatevi un giro negli ospedali, negli uffici di equitalia, nella motorizzazione ecc ecc. cosi vi renderete conto della nullità del vostro lavoro in politica.
Marco Ravich, purtroppo viviamo un eccesso di democrazia. Qui tutti possono dire tutto e non vale quello che si era detto poco prima. Il Paese staziona, le riforme non vengono fatte e le decisioni latitano. Tu vorresti andare avanti a forza di referendum? E quando arriviamo?
Sarebbe giusto che ognuno potesse dire la sua, ma qui ci vuole qualcuno che decida ed attui, che governi dopo essere stato attentamente valutato e votato. Non possiamo riprendere le cose 100 volte e lasciarle sospese per anni.
La settimana scorsa ho sentito la seguente discussione…
camice bianco A “…ma perchè, invece di parlare a vanvera, non si leggono i documenti, le circolari, le disposizioni: è tutto scritto, tutto già deciso..”
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camice bianco B “.. ma non è possibile che strvolgano ancora tutto, spostino reparti di qua e di la senza alcun apparente motivo logico..”
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camice bianco A “.. ci sarano 3 poli regionali che pomposamente definiscono di ‘eccellenza’: uno molto probabilmente a Pesaro, l’altro ovviamente ad Ancona e l’ultimo a Fermo, perchè c’è da giustificare l’inutile Provincia..”
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camice bianco B “..e tutte le altre strutture? va bene ridimensionare i piccoli presidi, ma gli ospedali nelle cità principali? Ascoli, Macerata fino ad arrivare a Tolentino?? Ma che questi sono tutti scemi?..”
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camice bianco A “.. ma non lo vedi, non capisci? Ogni ‘piccolo’ ospedale avrà una mini-eccellenza, così accontentano i baroni ed i sindacati, ma i tre presidi regionali la faranno da padroni: con la scusa del megaospedale che fa tutto li finiranno i fiumi di denaro…. a tutti gli altri le gocce, se e quando questi rimasugli di finanziamenti ci saranno..”
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camice bianco B “.. ma la popolazione sta invecchiando, pertanto aumenteranno la necessità dei servizi alal persona, i presidi locali verranno intufati di pazienti con le solite patologie derivanti dall’anzianità, se continuano a tagliare come cavolo faremo??”
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camice bianco A “..ma ai pezzi da 90 credi che freghi nulla di come sta andando la sanità in Italia? Pensi che i politici siano capaci di fare un progetto complessivo, che vada oltre la loro rielezione?
Questi la vivono giorno per giorno, accontentano i baroni, lisciano i sindacati e contano sul fatto che ancora i posti che mancano si occupano con gli inferimeri ‘volontari’: poi domani se c’è qualche altro problema ci si mette una toppa…”
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camice bianco B “.. insomma il welfare sta crolando”
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camice bianco A “.. è un pezzo che il welfare in Italia è morto”
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DE ANDRE?: Un medico https://www.youtube.com/watch?v=rFLJBRNN6Xc
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l’uomo
e vennero in tanti e si chiamavano “gente”
ciliegi malati in ogni stagione.
E i colleghi d’accordo i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d’amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare.
E allora capii fui costretto a capire
che fare il dottore è soltanto un mestiere
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell’identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.
E il sistema sicuro è pigliarti per fame
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l’etichetta diceva: elisir di giovinezza.
E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione
inutile al mondo ed alle mie dita
bollato per sempre truffatore imbroglione
dottor professor truffatore imbroglione.
@Furio e Bastard: annamo bbene, ma ‘ndo vivi ? Eccesso di democrazia ? SVEGLIAAAA !
Qua in Italia la democrazia – sostanzialmente – non c’è proprio (a parte appunto la scelta dei rappresentanti, che peraltro si sta riducendo sempre di più).
Al contrario, credo proprio che se tutti potessimo partecipare a determinare le scelte le cose si attuerebbero in molto meno tempo.
Ricorda, più intermediari ci sono peggio é.
Pensate che sia tecnicamente impossibile ? Ma non scerziamo, oggi ci sono le nuove tecnologie che possono aiutarci a risolvere i problemi organizzativi collettivi (peraltro contenendo pure i costi) !
AO, siamo nel 2014 mica nel 1800 !!!
Ad “Ancona” Macerata non conta nulla. Chi prende le decisioni di diminuire le potenzialità dell’ospedale sono assessore, dirigenti, funzionari tutti con la tessera del PD. A Macerata chi conta ha la tessera del PD ma non hanno il coraggio di mettersi contro i “tesserati forti”.
Grande Cerasi! Ma il vero capolavoro sta nel fatto che da anni gli spazi di (reale) democrazia si stanno restringendo e la maggioranza degli italiani pensa che ce ne sia troppa!! Dagli anni ’80 ci ripetono che il welfare alla europea (=sanità + istruzione ad accesso universale) è un lusso e che va “ridimensionato” (rectius: smantellato) verso il modello statunitense e adesso ci si meraviglia perché questo sta accadendo!?? Questa ideologia è mai stata contrapposta? Un dibattito SERIO su come ripensare il nostro welfare e su come rimodulare le risorse è stato mai fatto? Abbiamo sempre accettato di delegare tutto a qualche “uomo della provvidenza” (manager e/o politico), ora invochiamo ancor più “decisionismo”, però ci stupiamo se quei pochi potentissimi a cui abbiamo dato praticamente carta bianca non fanno gli interessi di noi cittadini?? Quando si dice “chi è cagion del suo mal…”. Ahinoi.
@Ravich: smantellare tutte le agenzie di intermediazione significa semplicemente portare la società a conflitti via via sempre più insanabili in cui prevale solo la legge del più forte: è quello che sta accadendo, infatti.
Razionalizzare tali agenzie è necessario e doveroso, illudersi che la tecnica e il confronto diretto risolvano tutti i problemi è ingenuo e pericolosissimo: se lei ha litigato pesantemente con qualcuno e vuol riconciliarsi, non ricorre a un terzo che possa aiutarla a ripristinare e poi a facilitare i contatti con la persona offesa? O va direttamente e poi succeda quel che succeda?? I conflitti sociali sono esattamente così e senza mediazioni c’è il serio rischio di prendersi a botte: tra amici può anche finir bene, tra estranei no.
@Luca Perilli: non concordo, ma al contrario penso che se i cittadini decidono democraticamente i conflitti si affievoliscono.
Nota: qua non stiamo parlando di litigi (ergo questioni sostanzialmente “amministrative”) ma di scelte politiche che è ben altra cosa.
era pure ora che qualcuno prendesse le redini in mano e desse uno strattone alla politica dello sfacelo, è ora di cambiare direzione, è ora di dire basta agli accordi degli azzeccagarbugli.
Non voglio difendere questa o quella posizione. La critica è cosa buona, buonissima … se ha un significato concreto e non si sostanzia solo di parole.
Allora faccio una domanda semplice (che ovviamente ritengo valida anche per tutte le altre questioni che interessano in generale il territorio): … “Chi in questa sede critica, per i suoi buoni motivi, una determinata azione politica CHE COSA PERSONALMENTE ha fatto IN CONCRETO in questi anni per risolvere quello che ritiente un problema, o un’ingiustizia, o una mala gestione della Sanità Pubblica parlando nello specifico del caso in questione? ????
Scrivo brutalmente questa domanda che forse può sembrare MOLTO antipatica, per dire che se ci si limita a criticare solo a parole e nei fatti, ovvero in concreto, a votare i soliti schieramneti e quindi ad avallare questo modo di fare, onestamente mi porta a dire che l’Italia, come Macerata, è solo piena di PAROLAI che farebbero bene a NON piangersi addosso, ma viceversa se dignitosamente – una volta tanto – difendessero apertamente lo “status quo” che fattivamente hanno contribuito a mantenere ed ad alimentare .. sarebbe sicuramente più corretto e forse anche più costruttivo!!!
Iniziativa senza alcun dubbio apprezzabile. In primis apprezzabile il fatto che le tre liste, anzichè cercare di approfittare per fare la stupida polemica politica, che oggi in Italia va tanto di moda, cercano il coinvolgimento di tutte le forze, a trecentosessanta gradi, per fare il bene della città e dei cittadini tutti.
E’ indubbio che una forte protesta da parte di tutti i gruppi presenti in consiglio comunale non puo’ non essere presa in considerazione dai vertici regionali della sanità e dalla stessa giunta regionale.
Certamente l’attacco piu’ duro alla Regione deve venire da quelle forze politiche maceratesi che siedono nei banchi della maggioranza del consiglio regionale. Un PD, se esiste, avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo (per essere buoni) ancor prima di questi bravi consiglieri comunali delle liste civiche che , certamente, tutti noi Macerateswi dobbiamo ringraziare. Ho votato PD credendo di essere rappresentato…….spero di non convincermi completamente di aver sprecato il mio voto.
Sarebbe triste dover ,nel tempo, constatare che le cariche, a vari livelli, date a rappresentanti maceratesi e/o eventuali aspettative future siano servite solo a far avanzare l’opera di smantellamento dell’ospedale in una strada senza buche e senza inciampi.
Ragazzi (mi rivolgo alle liste civiche, se le forze politiche non dovessero raccogliere il vostro invito, non vi arrendere, avete la città ( e la logica) con voi.
La logica, certamente, perchè è fuor di dubbio che i servizi , se non ci sono storture per interessi vari, da smpre vengono posizionati in modo baricentrico rispetto al territorio.
Cari maceratesi, sarà ora di pensarci un pò meglio prima di votare sempre PD?? O ancora non vi basta?
Ravich, se leggi bene ciò che ho scritto, parlo di eccesso di democrazia perché tutti possono dire tutto ed il contrario di tutto, perché non si decide mai niente e tutti mettono il becco (che spesso diventa un ostacolo, poi una mozione, poi uno stop ed infine un muro). Il popolo deve decidere chi lo governa e chi governa deve governare per il popolo ed è meglio che siano in pochi a governare, perché pochi sono in grado di farlo. Chi governa e sbaglia è fuori, ma FUORI da tutto! Se ha sbagliato con dolo è dentro, ma DENTRO le carceri per davvero! Poi vedi che ci guadagnamo tutti.
Non parliamo poi di nuove tecnologie che più ce ne sono, più sono sofisticate e più, pare, che ci fanno perdere tempo a tutti……