I consiglieri comunali Francesca D’Alessandro, Anna Menghi e Fabrizio Nascimbeni delle liste civiche Macerata è nel Cuore e Comitato Anna Menghi
di Claudio Ricci
Le liste civiche di Macerata tornano alla carica sulla questione sanità. Obiettivo da perseguire a tutti i costi: salvare l’ospedale, annullando il trasferimento di Oculistica e Otorino, attivando le procedure per l’emodinamica h24, ricoprendo i posti vacanti del personale sanitario e aumentando l’organico del pronto soccorso e del 118. L’ idea dopo il rifiuto del sindaco Romano Carancini di presiedere una delegazione che si recasse in regione per avere chiarimenti definitivi da Spacca e assessori delegati (leggi l’articolo), è quella di una raccolta firme, che gli esponenti di Macerata è nel Cuore, Comitato Anna Menghi e Lista Ballesi faranno partire già dai prossimi giorni sia con banchetti in strada, che online. «.E’ stata proprio la gente a chiederci un’azione di questo tipo – dice Francesca D’Alessandro di Macerata è nel Cuore – E’ una vera e propria iniziativa partita dal basso. Contiamo di iniziare già da domani con dei banchetti in vari punti della città compatibilmente con la concessione dei permessi e una campagna di adesioni online».
La mobilitazione arriva dopo l’appello con cui gli stessi esponenti delle civiche avevano inviato il sindaco e tutte le forze politiche ad unirsi all’insegna della difesa del presidio sanitario maceratese (leggi l’articolo).
Appello a cui aveva dato seguito solo la risposta di Pensare Macerata, che aveva acconsentito a metà, esprimendo perplessità sul metodo d’azione.«Ci teniamo a ribadire che questa iniziativa non vuole avere questo o quel colore politico – commenta Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel Cuore – nè tantomeno deve essere fatta propria da qualche propagandista in seno alla campagna elettorale per le prossime comunali. Si tratta di una questione di interesse personale. Ognuno di noi maceratesi dovrebbe firmare per tutelare il proprio diritto ad avere un servizio efficiente e per non trovarsi domani privato del proprio ospedale».
Insomma in seguito alla quasi totale inerzia riscontrata nelle forze politiche chiamate in causa, le liste civiche si rivolgono ora ai cittadini, diretti interessati nell’evitare che l’ospedale perda reparti e servizi in favore degli altri nosocomi della provincia, come previsto nella proposta delle reti cliniche. «Dobbiamo farci sentire – apostrofa Anna Menghi – questa è l’opportunità che abbiamo di far capire ad altre aziende ospedaliere, come quella di Ancona, che da parte dei maceratesi c’è un interesse a salvaguardarsi. Guardiamo per esempio al buon esempio dell’ospedale di Recanati che qualche anno fa reagì alla minaccia della chiusura attraverso una mobilitazione di politica e territorio e riuscì non solo a preservarsi ma anche ad ottenere ulteriori reparti specialistici. Ce la possiamo fare e con l’aiuto dei maceratesi ce la faremo».
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Splendida iniziativa! Speriamo che i maceratesi rispondano bene e nn facciamo i … maceratesi
quali sono le iniziative e le proposte che propone il sindaco Carancini x evitare lo smantellamento dell’ospedale???? facendo solo articoli sul giornale??? io vi appoggio, come penso dovrebbe fare tutta la popolazione di Macerata.