Difendere l’ospedale di Macerata è diventato un obiettivo di molti. Mentre la questione è ufficialmente salita ai gradini più alti con la consegna di un dossier sull’ospedale di Macerata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ospite oggi al convegno Ncd sulla sanità (leggi l’articolo), un’altra forma di protesta è scesa in strada. Si tratta della raccolta firme organizzata dai gruppi consiliari Macerata è nel Cuore, Comitato Anna Menghi e Lista Ballesi per difendere l’ospedale cittadino dando un chiaro segno di quella che è la volontà popolare su un tema così tanto dibattuto come la sanità locale e gli imminenti trasferimenti di Oculistica a San Severino, prima e di Otorino a Civitanova, poi. Sono arrivate a oltre 2 mila i consensi raccolti in una sola settimana al “banchetto” presieduto dagli esponenti delle liste civiche unite nella difesa della struttura sanitaria. In 500 ieri hanno firmato la petizione e un numero poco inferiore ha aderito oggi ascoltando Fabrizio Nascimbeni, Francesca d’Alessandro, Anna Menghi e Giorgio Ballesi, che si alternano nello spiegare ai cittadini quella che è la situazione dell’ospedale cittadino.
«La cosa sorprendente e bella – dice Nascimbeni – è che tutti vogliono bene al proprio ospedale. Abbiamo anche esteso i nostri punti della nostra petizione con le segnalazioni dei cittadini. Abbiamo intenzione di raggiungere oltre 10 mila firme, per vedere se chi sta facendo queste manovre ignorerà la volontà dei cittadini».
(c.r.)
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SALVARE L’OSPEDALE DA CHE????
@Gianpiero in estrema sintesi da un graduale depotenziamento e dalla minaccia, sempre più concreta, della costruzione di 2 nuovi ospedali (Ancona sud e Fermo) che potrebbero minare la futura sopravvivenza dell’ospedale maceratese,
Accorpare i reparti specialistici non può che far bene: in primis la medicina si basa sull’esperienza e la tecnica, se concentri in un solo reparto è molto più facile ottenere le attrezzature d’avanguardia e l’esperienza dei medici ne giova enormemente. Chi preferirebbe farsi operare agli occhi da una clinica che ha macchinari del 1990 e ha eseguito l’intervento 10 volte in tutto? Poi due strutture portano con se tutti i costi fissi necessari al funzionamento, i reparti di cui si parla nn sono di prontosoccorso non essendoci l’urgenza, basta che rimangano entro i 100km
Più che parlare di salvare l’ospedale di Macerata io parlerei di salvaguardare la salute dei maceratesi che è mi pare cosa più importante. Portare in piazza la salute sbandierando slogan di facile accoglimento lo trovo scorretto. Procederei per gradi. La nostra è una regione di un milione e cinquecentomila abitanti (dati ISTAT al 01/01/2014) che sicuramente non necessita di avere un polo ospedaliero in ogni suo comune, quando si parla di sanità sarebbe bene mettere da parte sterili campanilismi per puntare all’eccellenza. La domanda da farsi è fondamentalmente una, io cittadino preferisco essere curato sotto casa o avere un centro di eccellenza a quaranta minuti di macchina? Lasciando dei presidi di pronto soccorso nei comuni nevralgici della regione, per ottimizzare le ormai poche risorse che arrivano dal Governo centrale l’unica cosa è concentrarle in pochi ma eccellenti centri. Con questo ragionamento non voglio dire che l’ospedale di Macerata debba chiudere ma anzi che si possa candidare a diventare uno dei poli di eccellenza della sanità marchigiana; ma per cortesia mettiamo fine a battaglie campaniliste fatte di slogan solo per accaparrarsi qualche preferenza in più nei prossimi mesi. Con la salute non si scherza.
Il commento di Maurizio Saiu non fa una piega..
Certo Maurizio il quadro di riferimento non fa una piega . E sono d’accordo con te . Però poi devi calare queste valutazioni sulla realtà concreta . Faccio l’esempio di San severino ed oculistica . Parliamo di un ospedale di cui più volte di e discussa l’utilità , marginale anche dal punto di vista logistico , mentre a Macerata si sono spesi soldi per spazi fino ad ora inutilizzati . Per cui meglio “l’eccellenza” nel deserto oppure in una struttura viva e polifunzionale ? Lo stesso discorso ad esempio non funziona con Civitsnova e Otorino . Parlo da non esperto lo ammetto .
Cittadini, sveglia: la sanità sarà comunque “rimodulata” visti i costi (non c’è protesta/raccolta firme/quant’altro che tenga) !
L’unica cosa seria che dovremmo pretendere è di staccare le grinfie dei politici dalla sanità (nomine dei direttori e quant’altro), già sarebbe un’ottimo risultato.
@PELAGALLI Dalla cattiva amministrazione, dalla politica e dalle lobbies.
Chi sarà affetto da patologie complesse o un pluritraumatizzato lo ricoverano in una roulotte e lo parcheggiano un giorno a S.Severino (per gli occhi) poi lo trasferiscono a Civitanova (dall’otorino) poi in Ancona per la neurologia, poi…
Neanche all’ospedale ci sarà più il posto fisso (per curarsi)!