di Claudio Ricci
Ancora ombre sul piano di ristrutturazione dell’unità Operativa di Oculistica dell’ospedale di Macerata. Se da una parte la politica rimane in silenzio lasciando fermentare l’argomento nel pentolone dell’opinione pubblica, dall’altra non si placano le voci che mettono in discussione- se non totalmente almeno in parte – le dichiarazioni rilasciate dal direttore dell’Area Vasta Pierluigi Gigliucci sul trasferimento del reparto nei locali dell’Ex Inail (leggi l’articolo). Lo spostamento infatti non riguarderebbe esclusivamente gli ambulatori, in quanto attualmente ospitati in spazi non a norma, ma secondo le indiscrezioni sarebbe già stato stabilito, nonchè comunicato a tutto il personale del reparto coinvolto, che tutta l’attività chirurgica attualmente svolta a Macerata sarà spostata all’ospedale di San Severino, considerato un polo di eccellenza. Tuttavia le perplessità riguardano anche questa definizione.
Il reparto del nosocomio settempedano infatti è attualmente dotato di una sola sala operatoria e non avrebbe personale sempre reperibile, tanto che nel pomeriggio non vengono effettuate prestazioni in urgenza e che alla chiusura del venerdì – sempre secondo voci di corridoio – i malati vengono trasferiti all’unità operativa oculistica di Macerata. D’altro canto il reparto maceratese dispone di due sale operatorie perfettamente efficienti con personale medico e paramedico reperibile h 24 e posti letto assicurati in caso di ricovero dal lunedì alla domenica. Altro punto da mettere a fuoco: il tanto discusso sesto piano del polo maceratese. Terminato nel 1999 il livello sarebbe già completo di sala operatoria per la microchirurgia e servizio day hospital, per una cifra complessiva, già spesa, di centinaia di migliaia di euro (compreso l’acquisto di un microscopio operatorio e 2 autoclavi per la sterilizzazione che giacerebbero ancora imballati da anni). Purtroppo il reparto non è ancora utilizzabile, in attesa di lavori di messa a norma.
Anche se la dirigenza dell’Asur continua a smentire il trasferimento, continuano a rincorrersi indiscrezioni che preoccupano l’utenza abituale, che frequenta assiduamente l’unità di oculistica di Macerata per terapie che richiedono cicli e assistenza periodica, attualmente garantiti con puntualità e rigore protocollare nella struttura del capoluogo. Pazienti questi che provengono da ogni parte della provincia e che risentirebbero anche di un eventuale spostamento degli ambulatori all’Ex Inail, dove per il momento non ci sarebbe ancora un adeguato parcheggio e un ufficio di accettazione per vidimare le impegnative.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Macerata e chi la rappresenta nn conta nulla
Gigliucci dovrebbe fare chiarezza subito sulla questione. Senza contare che solo pochi giorni fa aveva negato, per la verità in maniera sibillina, la chiusura del reparto a Macerata. Oltretutto a quanto si legge si rischia che sia macerata che san severino siano lasciate senza un reparto adeguato. Mi faccio una domanda : ma è normale che notizie del genere si apprendano da voci di corridoio, magari a causa del comprensibilissimo malcontento del personale?
Sono davvero state affrontate ingenti spese per il sesto piano di Macerata? Qual è il disegno della governance della asur? A leggere notizie del genere non si capisce e si rimane con l ‘amaro in bocca perché pare che la governance non ci sia, o non tenga conto degli utenti ma di altre logiche.
Ultima notazione: la scusa dei tagli , trita e ritrita, non regge più stante la chiara volontà di assumere nuovo personale dirigenziale non sanitario di cui a un recente bando asur.
San Severino centro di eccellenza… In cosa??? Ma se da anni cercano di chiudere ginecologia e ostetricia…. Ma che ridicoli… Fanno il
Gioco delle tre carte
Ma una persona anche anziana o una mamma con bambini ( che ne ho visti tanti) per una visita di controllo o una terapia deve farsi 40 km ?? Ma stiamo fuori ??
Se non erro sono anni ed anni che si straparla di riorganizzazione dela Sanità italiana dove, localmente, avrebbero dovuto restare soltanto le emergenze (pronto soccorso), mentre si sarebbe dovuto accentrare tutto il resto nei grossi ospedali provinciali…
.
Qui mi pare invece che, al solito italianicamente, si vada sempre avanti senza un progetto coerente… Un pò alla membro di cane
In effetti questo scelta sembra davvero incomprensibile . L’Ospedale di San Severino e’ apparsi spesso fra quelli da chiudere, logisticamente e’ tutt’altro che baricentrico rispetto alla distribuzione della popolazione in provincia e per di più servito da una strada non certo sicurissima . Infine c’è il 6 piano dell’ospedale di Macerata che rimane vuoto . Quali sono le giochetto di questa scelta ?
Egregio Iesari
perché le sue legittime domande non le espone al comitato cittadino del pd, di cui se non sbaglio lei è membro?
Forse sarebbe l’occasione giusta affinché la classe politica dirigente di questa città prenda coscienza di un problema reale come quello da lei correttamente condiviso.
In italia bisogna sempre pensare male visto che poi ci si azzecca…l’unica logica che vedo nello smantellare un reparto..sapendo poi che difficilmente molti faranno 40 km per una visita,è favorire qualche struttura privata…talmente evidente…se a Macerata il reparto funziona il personale anche e i macchinari ci sono anche di piu..che a San Severino dovrebbe essere anzi il contrario. Ma forse chissà forse i giochi di spartizione sanitaria si decidono nelle sale dei grembiuli piu che in quello dei camici
E’ un problema serio, come seri sono i problemi della sanità in generale.
Certo non è con i commenti fuori luogo , tipo quello della Signora Ionni , che questi problemi
si possono risolvere.
Ps.
Signora Ionni le posso chiedere quale differenza trova fra una persona anziana e una mamma
con bambini di Macerata e una persona anziana e una mamma con bambini di San Severino ?
Mah, onestamente non capisco molti commentatori: è risaputo da anni che le strutture sanitarie le volevano “rimodulare”… a cosa sarebbe servita l’area Vasta, altrimenti ?
L’ospedale per le prestazioni “generiche” è MC, S. Severino oculistica, vedremo cos’altro rimarrà…. di certo quegli ospedali che non hanno particolari specializzazioni (es. Civitanova) rischiano parecchio.
Non a caso Recanati ha “perso” il punto nascita, che si è spostato ad MC: tutti de Macerata tranne !
Sono sedici anni che il reparto di Psichiatria (che tanto non fa storia perché dei poveri malati di mente non importa a nessuno) è stato (de)portato «provvisoriamente» all’ospedale di Tolentino… lì ormai c’è rimasta solo la RSA, non servono commenti… ma come dice @Unoqualunque le decisioni sanitarie vengono prese da quelli con i grembiulini, non da quelli con i camici…