di Carmen Russo
Un dossier sull’ospedale di Macerata è stato consegnato oggi nelle mani del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin presente al convegno sulla sanità organizzato da Ncd a Civitanova. Il testo è stato redatto da Marina Santucci presidente dell’associazione Tutti per Macerata e da Barbara Arzilli coordinatrice Ncd di Macerata. Un vero e proprio dossier che elenca le criticità dell’ospedale del capoluogo: dal pronto soccorso ai reparti in via di chiusura, dal caso di Oculistica alla richiesta sui flussi e dati degli ospedali di Area Vasta 3. Il documento chiede un intervento diretto e deciso da parte del ministero.
Il ministro Lorenzin, dopo aver preso il dossier, è intervenuta parlando di riforme e intenzioni alla gremita platea dell’hotel Cosmopolitan di Civitanova. «Nel Patto di Stabilità non c’è nessun taglio al fondo destinato alla sanità, ma c’è un taglio alle Regioni – dice la Lorenzin – E’ l’unico settore dove ci sono i soldi, ma si continua a rubare. Lavoreremo affinché non ci sia più la possibilità di nominare direttori e primari a proprio piacimento. Questo è l’unico strumento che ha il Governo, per il resto mi muoverò su tre pilastri: la programmazione, la prevenzione e l’innovazione. Uno degli obiettivi è quello di dare sostegno alla natalità. Renzi non ha fatto altro che promuovere una nostra iniziativa, fornendo assistenza per tre anni alle coppie». Numerose le domande poste al ministro Lorenzin che ha affermato: «Al centro della riforma c’è senza dubbio il paziente».
Tra i relatori al convegno Italo D’Angelo, Francesco Massi, Mirko Carloni, Giulio Argalia e anche il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello. Il senatore Ncd, ad una settimana dal convegno che Forza Italia ha tenuto nello stesso luogo, replica anche alle affermazioni che Silvio Berlusconi aveva fatto telefonicamente (leggi l’articolo) ossia quelle di aver di fatto escluso dal proprio programma elettorale “la costola” Ncd. «Noi siamo il partito del buon senso – commenta Quagliariello – e in noi c’è il tentativo di far politica e basta. Dall’altro lato c’è un estremismo di chi non si arrende al fatto che il mondo e la politica stanno cambiando. Nei confronti di Ncd, Forza Italia sta applicando una politica estremista. Lo dico tenendo conto della nostra forza e della nostra bravura. Devo dire a Berlusconi che se il suo unico chiaro elemento politico è uccidere Ncd, è troppo poco. Vorrei vedere Berlusconi che spiega ai calabresi il perché ha deciso che le elezioni le vincesse a tavolino la sinistra, visto che ha deciso di non allearsi con noi e rivendici questa cosa. Poi c’è anche un estremismo dal versante dei principi: si possono cambiare idee o moderarsi, ma non possiamo passare per i paladini che aprono la strada alla sinistra. Siamo il partito dei moderati, quei moderati che non pensano che l’alternativa alla sinistra possa essere fatta solo da posizioni estreme».
Guarda il video con le immagini del sesto piano dell’ospedale di Macerata (servizio di Claudio Ricci, riprese di Lucrezia Benfatto)
Di seguito il testo del documento che Marina Santucci e Barbara Arzilli hanno consegnato questa mattina al ministro Lorenzin. Nel dossier sono stati allegati numerosi articoli pubblicati da Cronache Maceratesi:
“L’ospedale di Macerata fa parte ora dell’Area vasta 3 dell’Asur Marche; ne fanno parte anche gli ospedali di Civitanova e San Severino.
Le criticità evidenziate in questi ultimi mesi sono le seguenti:
– Pronto soccorso: esso è considerato sottodimensionato, il personale lavora in locali mai adeguati al flusso crescente di pazienti (anche dovuto alla chiusura di ospedali vicini) e in alcuni casi non c’è stata neanche la manutenzione ordinaria (nel bagno per il pubblico delle donne mancava, fino a poco tempo fa, l’infisso della finestra); per anni la Regione ha promesso i lavori di ristrutturazione (è necessario, per esempio, alzare il soffitto dell’ingresso carrabile per le ambulanze, perché è a filo ed alcune rimangono incastrate) e di ampliamento; i lavori, finalmente iniziati pochi mesi fa, sono fermi (si parla di due /tre armi per la conclusione dei lavori) Ci chiediamo il perché.
– Reparti in via di chiusura: si parla di diversi reparti che verranno chiusi, tra cui Otorinolaringoiatria (che pare resterà solo a Civitanova); di un depotenziamento dell’Utic ,della chiusura di Chirurgia vascolare, del trasferimento di Oculistica a San Severino; su tutti questi dubbi non sono state date risposte chiare dal direttore di area vasta 3, dottor Gigliucci (ciò direzione sanitaria, Belvedere Sanzio, Macerata), ma a fronte di chiare domande, latitano le risposte sul futuro dell’ospedale Provinciale.
– Il Caso di oculistica. Si tratta forse del caso limite: il reparto è ora ospitato al secondo piano dell’ospedale, ha un reparto e la chirurgia. Il reparto è pressoché fatiscente (alcuni strutture del muro negli ambulatori cadono letteralmente a pezzi) perché mai sono stati effettuati lavori di manutenzione; la sala operatoria è in uso comune con ortopedia e ci risulta che il personale sanitario debba contendersela; ai sesto piano dell’ospedale di Macerata sono stati spesi molti soldi per ospitare il nuovo reparto di oculistica ; ma lo stesso giace chiuso da anni e funge da deposito (per un periodo anche da deposito obitorio e i macchinari nuovi acquistati ivi giacciono inutilizzati; non si è capito se ci sia anche una nuova sala operatoria, ma pare di sì. Si vorrebbe capire la destinazione del VI piano dell’ospedale. Dopo che sono stati spesi centinaia di migliaia di curo per lavori di ristrutturazione e acquisto macchinari.
– L’ospedale, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco ad agosto 2014, risulta non essere a norma richiesta sui flussi e dati degli ospedali di area vasta. A questo punto della vicenda, considerando la vaghezza delle varie posizioni, abbiano chiesto (alla Agenzia Regionale Sanitaria, via Gentile da Fabriano, Ancona), tramite due Consiglieri Regionali (Francesco Massi e Enzo Marangoni) i dati su ricoveri, provenienza pazienti, numero di interventi chirurgici o ambulatoriali dei tre ospedali che sì stanno “contendendo” oculistica, otorino e pare altri reparti, per poter verificare se oggettivamente abbia, per esempio, senso spostare la chirurgia e la degenza oculistica a San Severino da Macerata, in relazione al flusso ed al bacino di utenza dei due ospedali, e considerando anche che a Macerata il VI piano è stato fatto e quasi ultimato per ospitare oculistica stessa;
Ad oggi sono stati forniti solo i dati velativi a Macerata, mentre sono cadute nel vuoto le richieste fatte per le stesse tavole ma riguardanti San Severino e Civitanova.
Premesso questo,
chiediamo un intervento al ministroLorenzin, se dovesse valutare le questioni accennate di importanza, anche con una eventuale ispezione all’Ospedale Generale Provinciale di Macerata per verificare:
– Lo stato di abbandono del VI piano dell’ospedale;
– L’effettivo stato “non a norma” dei nosocomio, come certificato dai vigili del fuoco di Macerata secondo quando dichiarato dai sindaco Carancini;
– Il motivo del mancato rilascio ai consiglieri regionali Massi e Marangoni dai dati sui flussi di pazienti e delle attività degli ospedali di San Severino e Civitanova, nonostante vari solleciti e il rilascio dei dati su Macerata”.
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Questi signori stanno speculando sulle macerie fatte da loro.
L’idea di chiudere reparti specialistici in un ospedale di una città capoluogo di provincia, può essere solo di chi lavora in favore delle lobby delle cliniche private.
Speculare sulla pelle degli altri è facile, adesso, proprio in questo momento, all’ospedale di Civitanova ci sono italiani appoggiati lungo il corridoio del pronto soccorso da 48 ore, perché i posti in corsia sono tutti occupati anche da extracomunitari, è facile gestire la beneficenza, quando i sacrifici sono sempre a carico degli altri… In itaglia siamo arrivati al punto che per sopravvivere occorre essere, o conoscere un politico.