Il consigliere Udc Ivano tacconi ha presentato un ordine del giorno in difesa del reparto Oculistica dell’Ospedale di Macerata
di Claudio Ricci
Fronte compatto del Consiglio comunale di Macerata sulla difesa dell’ospedale, oggetto, secondo quanto denunciato dal sindaco Romano Carancini, dopo il collegio dell’aera vasta di settimana scorsa, di un graduale depauperamento previsto dal progetto di Reti Cliniche (leggi l’articolo). Il “serrate i ranghi” con cui il primo cittadino si rivolge all’assise arriva in risposta all’ordine del giorno del consigliere Udc Ivano Tacconi sulla difesa del reparto di oculistica obiettivo di un disegno di smembramento contenuto nel piano di riforma dell’area vasta. Secondo il progetto, confermato solo in parte dal direttore Pierluigi Gigliucci (leggi l’articolo), l’unità di chirurgia del reparto dovrebbe definitivamente spostarsi all’ospedale di San Severino, mentre a Macerata rimarranno solo gli ambulatori che si trasferiranno nei locali dell’Ex Inail.
Tra gli interventi per la tutela di Oculistica a Macerata anche qullo del consigliere Pd Mauro Compagnucci
“Ho atteso una settimana le risposte da parte dei vertici dell’Asur – ha detto Carancini – ma nessuno si è fatto sentire. La mia preoccupazione è che l’ospedale di Macerata possa essere schiacciato dalle logiche, sottoposte alle imminenti elezioni regionali, di ristrutturazione della rete ospedaliera delle Marche. Il direttore dell’Area vasta Gigliucci deve immediatamente chiedere gli 11,7 milioni di euro necessari per rimettere a norma il nostro ospedale entro tre anni, lanciando un segnale forte per l’utenza. Abbiamo ancora tempo per far sentire la nostra voce non sottostare ad un piano che privilegia la costruzione di una struttura a Campiglione di Fermo. Questo è inaccettabile: va contro la storia del territorio ed ogni logica di mobilità passiva. La mia proposta inoltre è che l’unità operativa complessa di Oculistica rimanga a Macerata come è giusto che sia, senza che questo comporti incidenti diplomatici con San Severino e il suo primo cittadino, persona che stimo”.
Alle accuse mosse da Carancini nei giorni scorsi, rispondono anche Cesare Martini e Vincenzo Felicioli, sindaco e assessore alla Sanità di San Severino, che in una nota chiariscono le posizioni dell’amministrazione comunale settempedana sulla questione del trasferimento di Oculistica nell’ambito dell’Area Vasta 3.
“La politica sapeva, le istituzioni pure. Sul riassetto sanitario del territorio non ci sono mosse a sorpresa né, ci auguriamo, potranno mai esserci. Abbiamo sempre alzato la voce chiedendo il coinvolgimento massimo quando non venivamo ascoltati dalla Regione. Adesso dobbiamo guidare la riorganizzazione senza battaglie di campanile. La vicenda del trasferimento di oculistica nell’ambito dell’area vasta 3 sta facendo registrare troppe voci sparse, alcune anche false e tendenziose, ma di certo quasi tutte fuori dalle righe e dalle regole. Certo è – spiegano Martini e Felicioli – che l’Oculistica dovrà rimanere lì dov’è, e così com’è, all’interno del nostro ospedale “Bartolomeo Eustachio”.
Tale Unità era già prevista nella proposta di riorganizzazione del Piano di Area Vasta presentata dall’allora direttore generale, Pietro Ciccarelli, e poi riconfermata dal suo successore, Enrico Bordoni, e oggi in carico al nuovo direttore, Pierluigi Gigliucci. Nel giugno di due anni fa Bordoni aveva presentato alla Conferenza dei Sindaci, convocata dall’allora e attuale sindaco di Macerata, Romano Carancini, in qualità di presidente della stessa, un piano in cui si parlava già dell’oculistica del “Bartolomeo Eustachio” come di una “eccellenza provinciale”.
Ovviamente nulla è cambiato. Questo reparto tale era e tale rimane. Anzi, considerarlo un’eccellenza provinciale va bene per la predisposizione di un piano che riguarda questo territorio ma da un punto di vista medico significa – sottolineano Martini e Felicioli – declassarlo visto che esso è un’eccellenza per l’intera regione. A dicembre del 2013, comunque, nel piano d’Area Vasta sempre Bordoni ha riconfermato tale eccellenza poi ribadita, nel luglio 2014, dall’attuale direttore, Pierluigi Gigliucci. Nel Piano, presentato ovviamente come sempre alla Conferenza dei Sindaci, è prevista a San Severino l’Unità operativa complessa di Oculistica nell’ambito del Dipartimento delle Specialità Chirurgiche. Chi cerca di animare un dibattito su di una polemica che non c’è e non può esserci sbaglia – commentando ancora il sindaco di San Severino Marche e l’assessore Felicioli, spiegando – L’assetto della riorganizzazione è perfettamente stabilito da tempo. Ci sono altre leggi che possono aiutare a chiarire e comprendere la reale portata delle cose: la Legge Regionale n.13 del 2003 aggrega funzionalmente, ad esempio, gli stabilimenti ospedalieri. Una delibera della Giunta regionale di dieci anni dopo, la n.1345 del settembre 2013, prevede la ripartizione equa sul territorio delle cosiddette professionalità esistenti. Da ultimo la delibera della Giunta regionale 276 del 10 marzo 2014 prevede l’esistenza di un presidio ospedaliero unico nell’ambito dell’Area Vasta 3 con nosocomi a San Severino, Civitanova, Macerata, Camerino, Treia, Tolentino, Recanati e Matelica. Animare battaglie di campanile, con questo quadro legislativo – concludono Martini e Felicioli – è inutile e irragionevole e, soprattutto, nuocerebbe gravemente alla salute dei cittadini”.
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Carancini eclissati
hai portato macerata a contare come il 2 di bastoni quando briscola è denari
Grazie a 20 anni di governi di pseudo-sinistra/ex DC Macerata ha perso qualsiasi potere decisionale-economico, non conta assolutamente più nulla.
Tutte le cittadine vicino si sono arricchite, hanno aumentato la popolazione e i posti di lavoro, hanno aumentato le offerte formative/culturali.
Maacerata fra 20 anni sarà un paesotto sulle colline con la metà dei posti di lavoro di oggi, senza imprese: il deserto
l’oculistica di Macerata mi ha salvato un occhio,è un reparto unico x efficienza,perchè traferirlo???I tagli dello “sparapalle” Renzi, produce questi effetti.
Ok teniamoci oculistica e regaliamo l’amministrazione maceratese a San Severino….
🙂
Oculistica di Macerata, senza nulla togliere a San.Severino M, è senza dubbio un fiore all’occhiello del nostro ospedale. Bravi medici, bravi infermieri,visite veloci e relative analisi. Noi italiani siamo fatti apposta per sfasciare le cose che funzionano! Hanno chiuso tutti i Tribunali così detti “minori” (Camerino e Civitanova M nella nostra provincia) pensando di fare bene e invece al Tribunale di Macerata non sanno più dove mettere le pratiche. Gli spazi sono sempre gli stessi e come se ciò non bastasse, hanno pensato bene di portare in pieno centro storico, dove a momenti non ti fanno passare nemmeno con le biciclette, gli Uffici degli ex giudici di pace di Tolentino,Recanati e Cingoli. Tornando al nostro caro Ospedale,gli amministratori di San. Severino M. parlano di leggi,delibere ecc.. ma un ragionamento pratico e logico non si può proprio fare? Pensate un pò cosa possa succedere alla vasta utenza del maceratese concentrata in un piccolo ospedale anche se ben funzionante quanto vi pare!
Macerata perde pezzi da tutte le parti…