Ritorno alla Camera per Irene Manzi (Pd), primo giorno in Senato per Elena Leonardi (Fratelli d’Italia)
di Luca Patrassi
Da Palazzo Raffaello a Palazzo Madama il passo non è breve, sicuramente esaltante per chi come Elena Leonardi, giovane portorecanatese, recentemente nominata coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, oggi ha debuttato nel ruolo di senatrice, dopo l’elezione nel collegio maggioritario Marche Sud. «Ho provato una grandissima emozione nel varcare quella soglia, grande emozione nell’entrare in quella aula dove è passata la storia dell’Italia, emozione nel pensare ai grandissimi personaggi che sono passati tra quei banchi. Mi ha fatto grande piacere anche vedere il gruppo così numeroso di Fratelli d’Italia, incontrare personaggi che già conoscevo e conoscerne di nuovi, vedere la fiducia che hanno dato i cittadini al nostro partito».
Elena Leonardi oggi a Palazzo Madama
I momenti che l’hanno maggiormente colpita? «Gli interventi della senatrice a vita Liliana Segre, in particolare nella parte in cui ha richiamato maggioranza e minoranza al rispetto dei ruoli, ad abbassare i toni, al no alla violenza, e quello del nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa».
Lei è tra i 116 che hanno votato La Russa, non è che si è sbagliata? «No, no, non mi sono sbagliata. Ho votato La Russa, abbiamo l’onore di avere una persona capace alla guida della Camera Alta».
L’episodio di Berlusconi (le parole rivolte a La Russa mentre gli si avvicinava) lo ha visto? «Non lo commento». Il voto mancato di Forza Italia? «Non commento nulla del genere». Episodi particolari, com’è andata la giornata? Ha trovato all’ingresso troupe di programmi satirici? «Non mi ha fermata nessuno, comunque sarei andata diritta. Per il resto sono con degli amici che mi hanno raggiunta, ho anche incrociato colleghi deputati che avevano finito la seduta. Vedremo il da farsi»
Quale sarà la voce, la rappresentanza delle Marche nel prossimo Governo? «Un passo alla volta, oggi abbiamo eletto il presidente, tutto quello che sarà dopo, lo vedremo. Indipendentemente dai ruoli di Governo, le Marche saranno valorizzate».
Uno scatto di Irene Manzi dai banchi di Montecitorio
Se Elena Leonardi era al debutto al Senato, per l’altra maceratese parlamentare Irene Manzi si è trattato di un ritorno in quel di Montecitorio: «In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana che – come dice Piero Calamandrei – è non un pezzo di carta, ma il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943, ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti”. Grazie alla senatrice a vita Liliana Segre per le sue parole. Con disciplina e responsabilità inizia la XIX Legislatura», ha scritto su Facebook.
Quanto al voto l’esponente marchigiana dei Dem osserva a CM: «Ho votato scheda bianca in tutte e tre le votazioni come il mio gruppo parlamentare».
Il fronte degli incontri: «Ho incontrato nuovi e vecchi colleghi. È stato piacevole rivedere persone incontrate nella XVII legislatura con cui ho condiviso i momenti più complessi di quella legislatura. È stato molto bello poter incontrare anche il personale della Camera con cui ho lavorato in quegli anni .
I ricordi: «Emozioni tante. È un ritorno dopo 9 anni dal mio primo ingresso in quell’aula. Come ho scritto – dice Irene Manzi che dopo la seduta si è unita alla manifestazione per la pace davanti all’ambasciata russa – ci sono ricordi, l’esperienza ( politica e non) vissuta in questi anni fuori dalle istituzioni. Torno in quest’aula più “anziana” e sicuramente più ricca delle tante esperienze fatte».
... e tutti vissero felici e contenti!
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meno male stavamo in pensiero
Più ricca sicuramente ahahah ahahah
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Con una sola seduta già surclassato tutto il cinema di Mel Brooks.
Certo non sarà facile sostituire il Consiglio dei Ministri con il Gran Consiglio del Fascismo parte seconda.