Irene Manzi
Aggiornamento delle 19,40 – E’ arrivata solo poco fa, nel tardo pomeriggio, l’ufficialità dell’elezione di Irene Manzi che era capolista nel collegio proporzionale alla Camera e tornerà dunque in Parlamento. E’ l’unica eletta della provincia di Macerata insieme ad Elena Leonardi. Gli eletti nel plurinominale nelle Marche: Lucia Albano, Antonio Baldelli e Guido Castelli di Fdi, Riccardo Augusto Marchetti della Lega, Alberto Losacco, Augusto Curti e Irene Manzi del Pd, Roberto Cataldi e Giorgio Fede del M5s.
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di Laura Boccanera
L’assegnazione dei seggi del proporzionale ancora incompleti causa i ritardi nello spoglio in 7 collegi lascia col fiato sospeso anche le Marche. Voti che fanno la differenza fra sedere in Parlamento oppure no. Lo sa bene anche Irene Manzi, candidata nel collegio proporzionale alla Camera e in attesa di capire se scatta per lei, capolista, il seggio alla Camera. Sembrerebbe cosa fatta, ma l’ufficialità manca. Per la Manzi sarebbe un ritorno.
Candidata capolista nel collegio proporzionale alla Camera, la Manzi sarebbe infatti alla seconda elezione dopo quella del 2013. In attesa dei risultati ufficiali l’ex vicesindaca rilascia alcune considerazioni legate al risultato del Pd prima ancora che a quello personale. «Si deve parlare di sconfitta a livello nazionale e locale – dice a caldo la Manzi – Nelle Marche teniamo un po’ di più, ma non basta ad essere di conforto. C’è una maggioranza che si è espressa soprattutto per il risultato di Fratelli d’Italia. Il modello Marche quindi sbarca a Roma è l’ironia amara che mi viene in questo momento. Spiace soprattutto per la squadra e per il risultato dell’uninominale dove c’erano tante persone di cui conosco il valore. Il mio compito e impegno sarà forte qualora l’elezione venisse confermata, ma non è che una piccola grande soddisfazione condita da amarezza».
Quarantacinque anni, nata e cresciuta a Macerata, laureata in giurisprudenza, Irene Manzi è funzionario regionale. Assessore alla cultura e vicesindaco del comune di Macerata della giunta Carancini dal 2010 al 2013, è stata eletta in Parlamento dal 2013 al 2018. Attualmente è responsabile nazionale del Pd per il settore scuola.
Con l’elezione di Irene Manzi salirebbe così a 3 la rappresentanza femminile dalle Marche dopo l’elezione in casa centrodestra di Giorgia Latini ed Elena Leonardi: «Anche nel 2013 ci furono diverse donne ad approdare a Roma. Il mio impegno sarà ovviamente quello di misurarci anche come donne sul tema dei diritti e della condizione lavorativa delle donne, sull’occupazione femminile sperando che questo vento rosa si possa tradurre in azioni e mi auguro anche che questa sensibilità al femminile prevalga anche tra forze politiche diverse, anche se certe ambiguità attuali non mi fanno ben pensare».
Ma si dimezzano i parlamentari maceratesi, da 4 (Morgoni, Patassini, Pazzaglini, Emiliozzi) a 2 (Leonardi e Manzi).
Ninfa Contigiani, segretaria cittadina del Pd
Sempre dal Pd a dare un’analisi del voto anche Ninfa Contigiani, segretaria cittadina del Pd Macerata. «I risultati parlano chiaro, senza grosse differenze tra il nazionale e il nostro locale cittadino. E’ definitivamente archiviata anche l’ultima scia del voto ideologico. In cambio abbiamo un contesto di estrema volatilità dell’opinione pubblica e del voto che si coagula su uno o l’altro personaggio del momento. Questa volta Giorgia Meloni ha saputo più di altri captare malcontento e delusione, presentandosi come novità e tenendosi fuori da una situazione di governo provante e con sfide quasi epocali con il suo 25%. Il Partito democratico invece mantiene stabile il suo nucleo strutturale del 20%. Non nego che speravo in una forbice minore, ma per noi il segnale sarebbe stato comunque chiaro: la rappresentanza che si consuma tutta nelle scelte di responsabilità parlamentari confonde troppo rispetto ai nostri valori e obiettivi. Dobbiamo di sicuro recuperare lo spazio pubblico quotidiano e le strade, per ascoltare bisogni e desideri ma anche per esserci e costituire nuovi legami sociali adesso che in Parlamento potremo solo fare una opposizione e dura quanto servirà. La società è molto cambiata e noi dobbiamo essere più diretti sulle nostre priorità, sui valori su cui aggregare e – forse – negoziare meno le proposte concrete se sono frutto di un processo di apertura e ascolto dal basso. Ho visto che c’è chi pensa che il futuro sia donna per questo risultato: mi spiace proprio ma non è così, avremo solo una donna a capo del governo ma tutti i nodi sociali delle donne nel Paese saranno ancora tutti lì il giorno dopo, neppure scalfiti da questo evento (che spero possa almeno rompere un tabù simbolico)».
Massimiliano Fraticelli, coordinatore provinciale di Azione
Il segretario provinciale di Azione, l’avvocato Massimiliano Fraticelli, esprime grande soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dal partito di Calenda nella provincia di Macerata. In particolare si segnala la performance avuta su Macerata città, che con il 9,36% delle preferenze ha ottenuto il miglior risultato rispetto ai principali Comuni della regione, superando sia la Lega che Forza Italia.
Ottima affermazione di Azione e Italia Viva anche nei Comuni di Tolentino, Appignano e Recanati dove si è superato abbondantemente l’8%. Da non dimenticare il fatto che per questa lista si tratta della prima competizione elettorale nazionale.
Fraticelli esprime un sentito ringraziamento «a tutti coloro i quali in questi due anni hanno creduto nel progetto politico portato avanti sia da Calenda che da Renzi e lo hanno sostenuto con il proprio instancabile lavoro, rendendo possibile l’eccellente risultato di oggi».
Congratulazioni
Cosa servi?
Complimenti Irene
Gentile signora voi del PD ancora non avete capito che non siete più da anni il partito del popolo in tutti questi anni non avete fatto nulla se non assecondare banche e industriali. Perfino i sindacati per la maggior parte sono venduti. Vedete la sicurezza sul lavoro vedete i risultati. Cassa intragrazione e contratti di solidarietà a go go senza controllo, gli industriali se ne sono approfittato e se ne stanno approfittando. Una volta la sx era per il popolo al giorno d'oggi siete uguale al nulla
Irene Manzi una buona notizia finalmente!
Si, la rieletta Manzi sarà determinante in Parlamento, così come lo è stata nella passata legislatura..
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