«A decidere sulle concessioni balneari
dovrà essere il prossimo governo»

L'INTERVENTO di Riccardo Marchetti, commissario regionale della Lega e candidato alle prossime elezioni: «Auspichiamo si insedi un esecutivo di centrodestra, così potremo definitivamente archiviare la vertenza con la soddisfazione delle trentamila imprese che lavorano nel settore»

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MARCHETTI-COMMISSARIO-LEGA-MARCHE

Riccardo Augusto Marchetti

«In merito alle concessioni balneari Draghi non faccia scherzi: a decidere dovrà essere il prossimo governo». E’ quanto dichiara il commissario della Lega Marche e candidato alle prossime elezioni. «Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane che investono da anni. Nell’ultimo Consiglio dei Ministri la Lega ha votato contro, rifiutando quindi di fare i decreti attuativi con il governo attualmente in carica – spiega Marchetti – così abbiamo messo una pezza alla sentenza del Consiglio di Stato mentre altre forze politiche, soprattutto il Movimento 5 Stelle, hanno cercato di creare difficoltà all’intera categoria dei balneari. Auspichiamo che dopo le elezioni del 25 settembre si insedi un governo di centrodestra con un mandato pieno da parte degli italiani, così potremo definitivamente archiviare la vertenza con la soddisfazione delle trentamila imprese che lavorano nel settore. Come Lega ci auguriamo che i colleghi di Fratelli d’Italia siano pronti a darci una mano per risolvere una problematica seria che ha rischiato di far sequestrare interi stabilimenti balneari».

« Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane – ribadisce il Commissario della Lega – è un tema in cui crediamo e per il quale tutto il Centrodestra ha dimostrato una sensibilità diversa rispetto a quella del governo Draghi. Sin dall’inizio abbiamo preso una posizione netta e abbiamo deciso di intervenire con fermezza per fermare le pressioni di grillini e PD – sottolinea – grazie alla Lega nessuno firmerà alcun decreto attuativo finché non ci sarà il prossimo governo, anche perché la firma spetterebbe al ministro del Turismo, che è della Lega, e che non ha alcuna intenzione di farlo. La stagione balneare è praticamente finita, quindi non c’è più alcuna urgenza – prosegue Marchetti – possiamo affrontare la questione nei prossimi mesi definendo criteri e premialità nelle gare per il rinnovo delle concessioni che tengano presenti, una volta per tutte, la continuità aziendale e la piena realizzazione degli investimenti fatti da chi in questi anni si è preso cura delle nostre spiagge e dei nostri stabilimenti balneari. È un argomento delicato – conclude Marchetti – c’è bisogno di trattarlo con la massima attenzione, senza fretta, e di condividere questo percorso insieme alla categoria».



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