Mirella Paglialunga questo pomeriggio durante la presentazione del programma
di Franco De Marco (foto di Federico De Marco)
Nella Civitanova del futuro non c’è Dubai, Miami o Barcellona. Ma più modestamente, e forse seriamente, una Civitanova quotidiana di maggiori servizi per il benessere di tutti e prima di tutti anziani e giovani. Mirella Paglialunga, la candidata sindaca che viene dal mondo della scuola, ha presentato questo pomeriggio, nell’area verde del quartiere 4 Marine, di fronte e circa 200 persone infreddolite nonostante qualche raggio di sole, il programma della coalizione di centrosinistra (sette liste tra partiti e civiche).
Non ci sono opere pubbliche megagalattiche ma una serie di interventi “dolci”, rispettosi del territorio, per migliorare, in sintesi, la qualità della vita dei civitanovesi e favorire il senso di comunità. La fotografia del discorso della candidata sindaca è stata fatta dall’ex consigliere regionale Alessandra Broccolo che, dopo l’illustrazione dell’aspirante sindaca, per prima ha preso la parola ed ha detto: «Mi fa piacere non aver ascoltato la parola sviluppo ma il concetto di prendersi cura della città, delle sue persone e della sua terra».
Mirella Paglialunga ha parlato soprattutto di ascolto dei cittadini e trasparenza nell’amministrare la città senza risparmiare frecciate al modo di operare del sindaco uscente Fabrizio Ciarapica. «Noi – ha esordito – abbiamo dato vita a questa coalizione dopo aver condiviso il programma. Non per essere contro qualcuno. Questo (una brochure di nove pagine di cui riportiamo i punti chiave, ndr) non è il programma definitivo ma una bozza. Ci aspettiamo proposte e suggerimenti da tutti. Iniziamo oggi un processo di partecipazione sociale. Il nostro obiettivo è il benessere di tutti e non (frecciata all’attuale Amministrazione comunale di centrodestra, ndr) fare gli interessi solo di alcune categorie o di alcune persone. Se saremo chiamati a governare la città ci sarà la massima trasparenza del bilancio comunale con scelte precise e relativi impegni di spesa. Cambierà il metodo del confronto con i cittadini e gli assessorati saranno interconnessi tra di loro. Non come oggi».
Le grandi scelte? «Più servizi. Ad esempio residenze per gli anziani e cure domiciliari. Poi percorsi pedonali e ciclabili per raggiungere le scuole. Luoghi di aggregazione dei bambini. Non si può spacciare la città dei bambini con le feste di parrocchia». E ancora: «Valorizzazione dei punti strategici della città che oggi sono abbandonati e sono diventati anche pericolosi. Vediamo il comparto Trieste come spazio culturale e turistico. Invece ci vorrebbero portare gli uffici comunali. Altro spazio da valorizzare a scopo culturale l’ex Tranvia».
«Traffico e viabilità: riconversione di spazi abbandonati a parcheggi scambiatori per liberare dalle auto il centro sia di Civitanova Porto sia di Civitanova Alta. Priorità alla creazione di spazi di aggregazione sociale a cominciare proprio dal quartiere 4 Marine dove ci sono solo case. Anche San Marone non ha più un centro civico mentre i locali comunali sono stati tutti affidati alle associazioni con tutto il rispetto per le associazioni. Se diciamo una piazza per ogni quartiere è una provocazione nel senso di creare in tutti i quartieri spazi di aggregazione pubblica».
«Anche il Varco sul mare – ha detto Mirella Paglialunga – deve essere destinato all’aggregazione sociale, culturale, artistica e musicale per la valorizzazione di iniziative turistiche». Sul fronte turismo la coalizione di centrosinistra punta sulla riqualificazione del lungomare nord con parcheggi dedicati, nuova piantumazione, pedonabilità e parcheggi. Sul fronte Università «impegno per favorire l’avvio di corsi di laurea e/o perfezionamento, aggiornamento, formazione permanente e continua, summer school, eccetera».
Nel programma di Mirella Paglialunga molto spazio è dedicato alla cultura. Ad esempio alla valorizzazione di personaggi di eccellenza storica come Annibal Caro, Enrico Cecchetti, Sesto Bruscantini e Sibilla Aleramo mediante eventi dedicati.
Per quanto riguarda l’economia, nella brochure, si legge: «Favorire la crescita mediante una logica di città policentrica e circolare interconnessa e con azioni turistiche, culturali e ricreative distribuite sul territorio».
Alla presentazione del programma elettorale hanno presenziato il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti, la segretaria del Pd civitanovese Lidia Iezzi, l’ex consigliere regionale Pd Francesco Micucci, Roberto Mancini leader di “Dipende da noi” ed altre personalità del mondo politico.
un programma senza prosopopea e senza politichese, senza sbraitare contro, parole "dolci" di partecipazione, dette con cognizione di causa da una Civitanovese per Civitanova, grazie Mirella, in bocca al lupo
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Il centro destra dopo essersi raggrinzitosi su se stesso grazie a Cpk ed averlo di nuovo ripresentato per essere rieletto ha fatto una scelta più da pazzi scriteriati che da geniali statisti naturalmente votati al fallimento totale. Ah, sarà sicuramente un sacrificio apprezzato da molti! L’Unica cosa a tenere unito quel che resta del centro destra da cui non si riprenderà tanto presto una volta ridotto in minoranza è ancora quella speranza ridotta al lumicino di poter continuare a farsi gli affari propri specialmente da parte del Cpk, i suoi alfieri e qualche faccendiere. Eh sì, c’è indubbiamente, chi ha scelto quel che rimane, ben poco, della politica civitanovese dopo essere stata maneggiata da CpK , per fiutare interessi che ben poco hanno a che fare con il cosiddetto interesse pubblico. Hanno però fatto male i conti e questo dimostrando di non avere neanche il senso degli affari ricandidando CpK il quale rappresenta totalmente un cedimento sia umano che politico di un paio di braccia che sarebbero state più utili in agricoltura dove si lamenta una certa difficoltà a trovare raccoglitori anche per via del basso salario per la manovalanza. Davvero, trovo inconcepibile aver pensato a CpK come speranza per ritornare ad amministrare Civitanova dopo che ne ha combinate di tutti i colori, compresi quelli artistici passando dal nero al verde e senza alcun pudore anche all’azzurro, oggi predominante nel suo strettissimo e selezionato entourage. Per fortuna a Maggio, questa amministrazione che pure andata nei momenti più cruciali controcorrente da CpK, fiume sempre in piena, provocata da fantasie non certo malate ma con ben altre suggestioni a provocarle e di cui si fa presto ad immaginarne l’input, non potrà mai essere rieletta. Però una cosa potrebbero fare visto che merita veramente di essere consegnata alla curiosità di molti civitanovesi, che poi è rispondere ad una semplice curiosità: ” Al netto di quelli che vi hanno abbandonato anche al vostro interno probabilmente per questa poco allettante scelta, c’è qualcuno in grado di spiegare e allo stesso tempo, non dico di essere convincente, è sufficiente un leggero approssimarsi, di come avete potuto pensare dopo tutto quello che è successo in cinque anni e tutte le risate suscitate da CpK, come quando andava a riverire il capo meccanico di qualche panfiletto approdato al porto scambiandolo per un grande emiro o proprietario di squadre da finale di Champion League, a fare di lui la vostra scelta per una sconfitta sicura?” Lui, l’uomo che vuol decidere in assoluta libertà che cosa fare degli utili per buonissima parte provenienti dal tartassamento con destrezza di bollette sull’acqua. Fino adesso ho parlato di real CpK, dovessi continuare dovrei buttarmi in problemi trascendentali che oltrepassano pure le inventive più assurde. Un qualsiasi programma per Civitanova deve spiegare in maniera perentoria che la differenza dell’amministrazione in uscita con quella in entrata sarà mettere il cittadino e non il sindaco & Co. al centro delle attenzioni.