«Resto con Forza Italia ma non con Ciarapica
La mia candidata sindaca è Silvia Squadroni»

ELEZIONI - Andrea Doria ufficializza la sua scelta: «Il fallimento di questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti». Italia Viva critica il primo cittadino uscente per l'assenza al confronto sulle mense e risponde a Vince Civitanova: «Toni aggressivi e approssimativi ingiustificati». Silvia Squadroni rispedisce al mittente la definizione di "accozzaglia" e attacca sul Consiglio comunale sul porto: «Si è reso evidente che il Comune è gestito da due personaggi, Ciarapica e Troiani, che ieri sera si combattevano l'un l'altro a suon di bugie». Domenica fiaccolata per l'Ucraina organizzata dal centrosinistra

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Silvia Squadroni, Andrea Doria e Alfredo Perugini oggi in conferenza stampa

di Laura Boccanera

Andrea Doria si candida con Silvia Squadroni: «Non lascio Forza Italia, ammiro Battistoni, ma il gruppo locale del partito ha sbagliato tutto, porto in dote molti che la pensano come me».

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Andrea Doria

Dopo mesi in cui chiedeva un cambio di passo al suo partito l’ex consigliere comunale Andrea Doria, non si candiderà col simbolo di Fi ma con la civica Siamo Civitanova di Silvia Squadroni. Una decisione maturata dopo vari appelli agli organismi cittadini e provinciali di un cambio di passo, rimasti però inevasi e inascoltati. Da qui la scelta di competere per un altro candidato sindaco e di non appoggiare Fabrizio Ciarapica. Alle origini della decisione motivazioni di carattere politico e amministrativo: «Stimo l’attuale commissario regionale Battistoni – ha esordito Doria –  che fino a qui ha svolto un ottimo lavoro, però credo che i risultati di questa amministrazione siano sotto gli occhi di tutti e Forza Italia doveva accorgersi del malessere che ha portato al totale fallimento della linea politica attuale del sindaco. Prevedo che i partiti in questa competizione saranno svuotati di persone, compresi quelli di centro destra».

Doria sottolinea alcune scelte di questi 5 anni che non sono piaciute né a lui né ai suoi elettori: «Forza Italia è rimasta durante questa amministrazione isolata, non è riuscita a operare e portare avanti progetti che potevano dare lustro alla città. Sull’urbanistica il fallimento è totale, da Villa Letizia fino alle mancate opere di urbanizzazione della zona Cecchetti, dalla Ceccotti bocciata dalla Sovrintendenza per non parlare di piano Strever e Varco sul mare, rotatorie e sottopasso non realizzati. Per ultima la questione del porto dove alla fine abbiamo in pratica sprecato 25mila euro per un parere legale. Io credo che questa situazione non sia più tollerabile. Occorre ridare la città in mano ad un’ amministrazione diversa».

Soddisfatta per la scelta di Doria la candidata Silvia Squadroni: «Oltre all’ amicizia di lunga data mi lega a Doria il fatto che entrambi ci siamo scontrati con partiti che non lasciano spazio ai giovani, sintomo che non c’è alcuna voglia di cambiare dentro la classe politica attuale. La mia è un’aggregazione di gente che ha passione per la città e competenza e che hanno come modalità dell’agire la trasparenza». La Squadroni non ha mancato poi di fare un riferimento al consiglio comunale di ieri sera e alle parole dette dagli avversari in merito al suo progetto politico definito da Troiani e Vince Civitanova come “accozzaglia”. «Ieri sera è andato in scena un Consiglio comunale scandaloso perché si è reso evidente che il Comune è gestito da due personaggi, Ciarapica e Troiani che ieri sera si combattevano l’un l’altro a suon di bugie. Il tutto coronato dal presidente Claudio Morresi che toglieva la parola su un tema sentito da tutta la città a chi diceva la verità (riferimento al capogruppo Pd Giulio Silenzi, ndr). Ho apprezzato il rigurgito di dignità di Monia Rossi che arriva però forse in ritardo. La mia non è un’accozzaglia, a noi interessa Civitanova, fuori chi vuole colonizzarla e fare affari propri. E’ stato evidente ieri sera che i consiglieri erano all’oscuro di tutto, l’accozzaglia si ha quando c’è gente incompetente che non sa neanche quello che vota».

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Luca Doria

Intanto Italia Viva che appoggia Silvia Squadroni con una civica torna sul confronto sulla mensa scolastica: «L’assenza del sindaco-candidato Ciarapica fa capire l’attenzione dell’attuale amministrazione dedicata al benessere dei giovani e dei bambini e all’educazione alimentare delle nuove generazioni – scrive il coordinatore locale Luca Doria – curioso anche l’intervento di Vince Civitanova che sembra un attacco sulle ambizioni di potere, rivolto in maniera approssimativa e aggressiva a noi e alle forze della coalizione che sostengono Silvia Squadroni. Toni divisivi risultano ancor di più inadeguati in giorni così delicati come questi dove le situazioni internazionali richiedono compattezza e unità alle forze politiche. Sul tema della mensa basta leggere i verbali del comitato mensa per vedere interventi degli amministratori comunali volti a minimizzare le criticità sollevate dai genitori. Ma forse la funzione educativa che l’amministrazione comunale di Civitanova si è prefissa in questi 5 anni è stata solo quella di scegliere appaltatori sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, senza controllare il servizio offerto, minimizzando i problemi posti dalle famiglie o, ancora peggio, disertando un confronto che poteva essere costruttivo nella scena politica comunale».

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fiaccolta-per-la-pacePrevista invece per domenica 27 febbraio alle 18, una fiaccolata per la pace e la solidarietà al popolo ucraino organizzata dalle liste della coalizione di centrosinistra. «Invitiamo tutti, anche i candidati sindaci ed i loro simpatizzanti, ad unirsi a noi domenica 27 febbraio presso il monumento ai caduti della Resistenza giardini di piazza Gramsci a Civitanova con una fiaccolata pacifica e unitaria: tutti i bambini del mondo hanno diritto alla pace, l’umanità intera ha diritto alla pace – si legge nella locandina dell’evento – l’art. 11 della nostra Costituzione impone il ripudio della guerra come risoluzione dei conflitti ed il nostro impegno deve sempre sostenere senza ambiguità tutti i processi possibili di mediazione e negoziazione politica. L’intervento armato in Ucraina mette a rischio anche la nostra democrazia, le nostre libertà ed il benessere delle future generazioni. Anche per questo dobbiamo dire con forza che la guerra in Ucraina deve fermarsi subito per ridare speranza e sollievo al popolo ucraino e a tutta l’umanità».

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