Ciarapica sfoggia i suoi sei simboli,
Squadroni punta forte sulla civica
Intanto la Lega si riunisce

ELEZIONI CIVITANOVA - A differenza della candidata del terzo polo, il sindaco uscente nei manifesti mostra i quattro partiti e le due civiche che lo sostengono. Il commissario regionale Marchetti in città ha incontrato gli iscritti del partito di Salvini per una valutazione sull'operato dell'amministrazione in questi 5 anni

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I manifesti di Fabrizio Ciarapica e Silvia Squadroni

di Laura Boccanera

Da “Civitanova è unica” al sentiment femminista “Una donna, un sogno, una città”. Inizia anche sui muri  la campagna elettorale per le comunali della prossima primavera.

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Il sindaco uscente Fabrizio Ciarapica mette in evidenza i simboli dei partiti nei manifesti

Da ieri alcuni manifesti 6 metri per 3 campeggiano nelle principali vie di accesso della città per promuovere la candidatura a sindaco del candidato di centrodestra Fabrizio Ciarapica e quella della civica del terzo polo Silvia Squadroni. Alcuni manifesti della Squadroni erano comparsi già mesi fa, ma stavolta cambiano le dimensioni. Basico e sintetico lo slogan scelto dal sindaco per la ricerca del bis: «Civitanova è unica» si legge con candidato in primo piano che cambia di volta in volta sfondo e postura fra Civitanova Alta e il porto coi murales. Molto simile alla scelta compiuta per le regionali con sullo sfondo le bellezze della città, ma assai diversa da quella di 5 anni fa quando con maglioncino e aria rassicurante, gomiti sul mento prometteva di realizzare “la città che voglio”. In evidenza i simboli dei partiti che lo sostengono: dai 10 presentati qualche mese fa al Miramare sono rimasti in 6, quattro partiti tradizionali (a partire dalla sua Forza Italia, quindi Lega, Fratelli d’Italia, e Udc) e due liste civiche (Vince Civitanova e Insieme per Civitanova). In questi mesi infatti la difficoltà a trovare candidati ha portato alcuni a iscriversi dentro altri partiti e liste, mentre ad esempio la civica Obiettivo Civitanova è confluita in toto dentro Fratelli d’Italia. Una conformazione insomma diversa rispetto a quella di 5 anni fa.

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Il manifesto di Silvia Squadroni nei pressi dello stadio

Più tradizionale la scelta di stile di Silvia Squadroni: niente sfondi, si presenta a mezzobusto in tenuta casual, giubbetto di pelle e camicia bianca e si affida però ad un “claim” più evocativo che recita: “Una donna, un sogno, una città” con il solo simbolo della sua civica “Siamo Civitanova” e un cuore che contorna Palazzo Sforza. Sono ancora in corso infatti le consultazioni con le altre forze di appoggio alla Squadroni per capire come si presenteranno i candidati di Movimento 5 stelle, Italia Viva, Azione e altri possibili candidati che potrebbero venire assorbiti: esempio Andrea Doria che ha lasciato Forza Italia o altri insoddisfatti di Ciarapica. Anche perché serpeggia all’interno del centrodestra il dibattito sull’operato di Ciarapica e matura l’analisi dei 5 anni svolti e anche sulla figura del candidato sindaco. E’ il caso della Lega che l’altra sera ha riunito il direttivo, presente il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, attorno ad una valutazione sull’operato e sul programma. Ancora non sono usciti invece i manifesti elettorali degli altri due candidati sindaci: Mirella Paglialunga per la coalizione del centrosinistra che ha scelto però come slogan “Tutte le persone contano. Ricomincio da te” e quelli di Vinicio Morgoni candidato civico de La nostra città che si presenta come “La città delle idee equa e solidale”.

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Mirella Paglialunga domenica durante la fiaccolata per l’Ucraina

Intanto proseguono i confronti sui temi della città: Mirella Paglialunga dopo l’assemblea a Civitanova Alta replica all’assessore Ermanno Carassai sui disagi creati dal cantiere in piazza Garibaldi: «Invece che accusare me di fare polemiche strumentali dovrebbe spiegare come mai il cantiere che doveva essere aperto nell’aprile dello scorso anno e i lavori conclusi il prossimo giugno, è partito solo poco tempo fa – dice la Paglialunga – serie preoccupazioni per la sicurezza ci sono tuttora, anche per l’eventuale transito di mezzi di soccorso. Civitanova Alta aspettava da tempo importanti interventi sulla rete idrica e sulla rete fognaria, è un bene che vengano fatti, ma un po’ di trasparenza in più e meno superficialità nella loro attuazione non avrebbe guastato. Mi risulta che la Soprintendenza  abbia prescritto la conduzione degli scavi in regime di sorveglianza archeologica. E’ stato nominato un archeologo, prima di procedere agli scavi? Si può fare di più e meglio».

 

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