Mirella Paglialunga
Una nuova civica al fianco di Mirella Paglialunga. Si chiama “Ascoltiamo la città” ed è la lista di appoggio a Mirella Paglialunga. Una lista “personale” che si sta componendo in questi giorni e che ha come obiettivo e missione, come spiega la candidata “l’ascolto”. «Sarà il risultato di un’interlocuzione attenta con tanti cittadine e cittadini sensibili ai diversi e complessi problemi di sviluppo qualitativo e di miglioramento di Civitanova. Stiamo individuando persone con caratteristiche comuni come il desiderio di partecipazione attiva e con esperienze significative di carattere personale, sociale, lavorativo e associativo». E intanto la candidata del centrosinistra commenta l’iniziativa del comune e dell’Anci di spegnere le luci domani per 30 minuti in segno di protesta contro i rincari dell’energia: «non basta spegnere le luci – commenta – nessuna strategia di transizione energetica è stata messa in campo dall’amministrazione Ciarapica aumentando così i costi ed i disagi rispetto all’emergenza odierna. In particolare rispetto ai cittadini con redditi e condizioni disagiate che devono avere priorità sugli interventi di sostegno emergenziale. Ritengo che l’ambito di intervento energetico-ambientale sia un settore che una pubblica amministrazione non possa, soprattutto oggi, non porre fra le proprie priorità, soprattutto laddove connesso a potenziali risparmi economici».
(l. b.)
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“Formula per trattare con il prossimo: 1° ascoltare quello che dice l’altro. 2° ascoltare tutto quello che dice l’altro. 3° ascoltare prima quello che dice l’altro”. (George Marshall). Il fatto è che il bello, o il brutto assai più spesso, viene dopo, se non già prima, in certi casi!!!
“Ascoltiamo la città” nasce già male se addebita ad un semplice Comune sia l’adesione simbolica all’iniziativa nazionale dell’ANCI di spegnere per 30 minuti le luci pubbliche, ma soprattutto “LA MANCATA PROGRAMMAZIONE DI UNA POLITICA ENERGETICA” come se non fosse di competenza del Governo nazionale e direi addirittura dell’UNIONE EUROPEA data la gravità e complessità del problema recente dei prezzi con rialzi incredibili dovuti ad una GUERRA ECONOMICA fra Stati per dispute geopolitiche.
Per quanto riguarda l’ITALIA devo rimarcare l’assurdità di un certo ECOLOGISMO TALEBANO che ha avuto la meglio imponendo a diversi governi di non estrarre più gas metano dalle diverse piattaforme situate nel Mare Adriatico: mentre nel 1995 utilizzavamo 20 miliardi di mc. di estrazione nazionale lo scorso anno si sono drasticamente ridotti ad appena 3 mld di mc. costringendoci ad importarlo a prezzi notevolmente superiori di 7/8 volte in tempi normali, ed oggi ancor di più facendo lievitare il passivo della bilancia commerciale, se non è autolesionismo questo…!!!
Da ” Non ascolto, mi interesso solo io” a passare ad ” Ascolto ” è un bel passo avanti.