Monia Rossi
di Laura Boccanera
Monia Rossi dice addio alla politica: «Delusa da questa esperienza e dal sindaco, lascio Vince Civitanova e non mi ricandido». Poco più di 24 ore dopo le sue dichiarazioni deflagrate come una bomba durante l’assise online sul porto, la consigliera di Vince Civitanova, l’unica rimasta in Consiglio a rappresentare la lista che fu la prima a credere nel 2017 nel sindaco Fabrizio Ciarapica, appone il cartello “The end” alla sua esperienza con la coalizione di centrodestra. Giovedì sera Monia Rossi ha pronunciato parole di fuoco, un attacco come mai nessuno della maggioranza aveva fatto pubblicamente nei confronti del sindaco.
La Rossi si era astenuta dal voto e si era detta “stanca” del modo di fare di questa amministrazione che incoraggiava i privati e poi negli atti faceva passi indietro, suggerendo l’idea che il sindaco si fosse perso rispetto agli obiettivi iniziali. Ad un giorno da quel consiglio la Rossi spiega meglio le motivazioni di quel voto e di quelle esternazioni che in più occasioni all’interno della maggioranza erano già state esplicitate: «E’ stata una delusione dietro l’altra – commenta oggi a Cronache Maceratesi – da qui la decisione di non ricandidarmi con questo gruppo di persone perché non rappresentano più il mio modo di pensare. Non mi è piaciuto quanto fatto in questi 5 anni. L’atteggiamento era sempre quello di chi dice di sì e poi però non fa nulla».
Una decisione che era stata annunciata alla lista: «Sapevano che avrei esplicitato la mia posizione, mi hanno solo chiesto di specificare che era personale e non della lista. Ma troppe volte ho visto ledere persone che hanno messo in campo la propria disponibilità e i propri investimenti per progetti che venivano in qualche modo sollecitati e richiesti o incoraggiati e poi tornare indietro e smontare tutto. Non lo trovo un atteggiamento serio, non fa parte dei miei valori e quindi non credo neanche che mi ricandiderò perché se questa è la politica non ci sto». L’uscita della Rossi sembra non avere prodotto reazioni nel sindaco che in consiglio non ha accennato nulla al commento e neanche privatamente in seguito: «No, assolutamente non si è fatto sentire, ma sapeva la mia posizione. Avevo già espresso in maggioranza a gennaio parole forti e di sdegno sostenendo che stava sbagliando tutto, ma Ciarapica mi ha guardato e si è fatto una risata forse convinto che quella in torto fossi io».
Coltellate tra alleati a destra? non me lo sarei mai aspettato!
Cinque anni buttati al vento
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Ricredersi ed avere il coraggio di esternarlo meritano rispetto. E non si tratta di ” coltellate tra alleati ” ma di semplice riaffermazione della verita’.Daltronde quello esternato dalla Consigliera Rossi è il sentimento che pervade la maggioranza dei suoi concittadini. Non ammetterlo è temerario e denota cecita’. Democrazia e’ anche questo. Gia’ la democrazia e la liberta’ di pensiero.