Il progetto dell’ospedale unico
di Luca Patrassi
A distanza di 33 mesi dall’atto della Regione a guida Luca Ceriscioli che indicava Macerata come sede del nuovo ospedale di primo livello dell’Av3, il prossimo 6 e 7 luglio il Consiglio comunale voterà l’approvazione definitiva della variante parziale al Piano regolatore. Come dire che, dopo 33 mesi, il Comune deve ancora dare materialmente in mano alla Regione l’atto amministrativo su cui fondare la dichiarazione di pubblica utilità della struttura e l’approvazione del bando per l’esecuzione delle opere.
In poco meno di tre anni dunque l’amministrazione comunale a guida Carancini non è stata in grado di dare alla Regione un’area per realizzare una struttura da 230 milioni di euro in grado di migliorare l’offerta sanitaria della provincia e di far crescere l’occupazione. Quasi tre anni trascorsi in beghe burocratiche e tante disattenzioni, oltre alla madre di tutte le topiche, l’indicazione cioè di una inutilizzabile ex discarica tra i terreni da destinare all’ospedale.
Il tempo perso finora prefigura un colossale rischio concreto: si è arrivati a ridosso delle elezioni regionali ed appare sinceramente difficile credere che in un mese (prima del rompete le righe istituzionale per via delle elezioni) la Regione faccia in tempo a dichiarare la pubblica utilità della struttura, preparare e pubblicare il bando di gara e fare l’aggiudicazione. Operazioni che si sarebbero dovute fare entro la legislatura corrente per evitare che il cambio di giunta regionale e l’eventuale cambio di colorazione politica di maggioranza possano portare a cestinare il progetto dell’infrastruttura, se non sostenuta da atti irrevocabili come l’aggiudicazione della gara. Il centrodestra aveva già detto di ritenere sbagliata l’operazione, così anche i pentastellati per una serie di ragioni, non è detto che il centrosinistra a guida Mangialardi voglia proseguire sullo stesso filone in tema di sanità.
Macerata potrebbe perdere un’infrastruttura importante, solo perché in Comune hanno impiegato 33 mesi per partorire una variante al Prg e non solo per colpa della burocrazia e dei vari passaggi istituzionali. Secondo il progetto il nuovo ospedale dovrebbe avere 550 posti letto, contro i circa 350 dell’attuale struttura del capoluogo, e costerà all’incirca 230 milioni di euro. Questa la divisione inizialmente ipotizzata dei posti letto della nuova struttura: 32 di terapie intensive, 100 di alta assistenza, 338 di media assistenza, 30 di lungodegenza post acuzie, 50 di day hospital. A questi si devono aggiungere 80 posti letto tecnici per dialisi, culle e pronto soccorso, un blocco operatorio con dieci sale chirurgiche, un blocco con cinque sale parto, due sale per emodinamica, diagnostica per immagini completa, Pet e due bunker per radioterapia.
L’assemblea dei sindaci di Area vasta 3 dell’ottobre 2017
La Regione, aveva adottato la delibera della localizzazione sulla base della determinazione assunta in Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 3 in data 27 ottobre 2017. L’area della Pieve, individuata dal famoso algoritmo regionale e votata all’unanimità dai sindaci della Conferenza di Area Vasta 3, nonostante le altre sei proposte pervenute, era stata spostata poco più a valle di quella originaria. La prima scelta del Comune, infatti, era ricaduta su un’area di 15 ettari, per una piccola parte di proprietà comunale, nei pressi dell’ex galoppatoio in contrada Pieve, ma dopo le analisi fatte sul terreno sono emerse percentuali di inquinamento, attribuibili alla presenza della discarica comunale negli anni ‘60, che non avrebbero permesso di andare avanti con tempi rapidi. Infine lo spostamento, più a valle sempre in contrada Pieve, su un’area di proprietà privata.
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Invece dell’ospedale unico per pubblica utilità, credo sia più utile un manicomio per la becera politica che invece di pensare ad una sanità efficiente potenziando gli ospedali territoriali già esistenti, continua a rompere con il partito del cemento e delle mazzette.
Personalmente sono contrario all’Ospedale unico, sono invece favorevole al potenziamento degli ospedali esistenti. Ritengo quest’opera dell’Ospedale Unico l’n-esimo spreco di denaro pubblico, in perfetta sintonia d’altronde, con lo sperpero di risorse per il Covid-Fiera qui a Civitanova Marche.
Pienamente d’accordissimo con i Signori Lucio e Pierpaolo !Un inutile spreco di denaro,come SEMPRE .
Ma le manette non si stringono mai?
Dopo anni che ci si lamenta di ospedali chiusi, smobilitati, trasformati, depauperati, vere e proprie truffe da parte di Ceriscioli che inaugurava con vistosi tagli di forbici la sua tracotanza nel portare a termine l’unica missione del suo quinquennio: meno sanità pubblica e più privata, è chiaro che tutti, almeno nelle promesse elettorali invertono la rotta. Dopo? Vorrei solo aggiungere che se si dovrebbero fare indagini approfondite su come si possa scientemente e imperterriti, riuscire a perdere tempo causa Pronto Soccorso inadeguati prima di arrivare ad un vero Pronto Soccorso con un ospedale attrezzato dietro, per intervenire efficacemente si darebbe risposta a chi ha questa curiosità .A volte anche con l’elicottero il tempo fa tic e tac, tic e tac e inesorabilmente passa ma sempre meglio di un tragitto su tornanti di montagne a volte vere mulattiere tra detriti, cantieri pluriennali, torrenti che aspettano di essere rimessi nel loro alveo… insomma un vero disastro dove non è solo Ceriscioli a meritare una vacanza al mare con il Sahara come spiaggia e lettini da sole per tutti. Qualcuno lo facciamo partire da Macerata e da Ancona con qualche aereo di linea poco retta già dismesso e da Roma e dalla Padania da cui noti animatori possono unire l’utile al dilettevole urlando, sbraitando e dirne di tutte per rallegrare la compagnia. Per i Padani, sono previste anche crociere in canotto mezzo sgonfio e motore con una autonomia di una trentina di chilometri per il tragitto turistico Libia spiaggia . Evitare Mondragone dove erano già stati previsti rovesci a carattere temporalesco di fischi con insulti vari.
La logica dell’ospedale unico provinciale è folle, e la recente pandemia lo ha dimostrato in maniera lampante.
E pensare che le Marche sono una regione modello, quanto meno a detta del suo management. Figuriamoci come sono messe le altre…
Cmq mi pare logico che per prestazioni di media intensità bisognerà rivolgersi a Torrette o a Fermo… le altre province non vedono l’ora che i maceratesi si taglino i… da soli 😀
Un progetto scellerato, l’ennesimo spreco che non migliorerà la qualità della sanità.