Partiti i tamponi ai residenti dell’Hotel House di Porto Recanati dove erano stati registrati nei giorni scorsi 5 casi di persone risultate positive al Coronavirus. Ieri e martedì sono stati installati quattro container nel parcheggio del mega condominio, creando una sorta di villaggio anticovid, per consentire il via all’operazione. Oggi 250 i test eseguiti. Ben 1.309 sono le persone che dovranno sottoporsi ai tamponi: un numero non casuale, è quello dei residenti. Tutti dunque saranno contattati per sottoporsi ai test e comprendere se abbiano contratto il Covid. I cinque contagiati sono tutti pakistani. All’Hotel House in due anni i residenti sono più di 450 in meno.
Lo dice l’amministrazione comunale in base ad un progetto «concluso a fine marzo e che aveva come obiettivo fare una mappatura precisa di tutto lo stabile per avere tutta la situazione sotto controllo. L’obiettivo era quello di migliorare l’Hotel House e per questo motivo abbiamo creato un tavolo di lavoro per fare un censimento preciso di tutte le residenze e permettere di avere la situazione sotto controllo su tutto». Responsabile del censimento è Susanna Righi: «Insieme a Unimc, Unicam, Prefettura di Macerata e associazione On The Road abbiamo lavorato a fondo per capire bene tutta la realtà e andare a cancellare le residenze che non corrispondevano al vero. Al termine del progetto possiamo dire di essere soddisfatti del lavoro svolto e soprattutto adesso abbiamo una mappatura molto precisa dell’intero stabile e sappiamo bene chi ci vive e ci abita». Il Comune è al lavoro per contrastare le varie forme di irregolarità che girano intorno alla struttura e il censimento è servito anche a questo: «Con l’arrivo di un amministratore giudiziario – riprende Righi –, l’avvocato Ilaria Soricetti, la situazione è migliorata notevolmente. Soprattutto abbiamo cancellato quelle posizioni riferite a soggetti poco limpidi».
(Gian. Gin.)
(Foto di Federico De Marco)
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Quella di conoscere tutti quelli che veramente abitano all’Hotel House è una pia illusione.
Censimento? Non era da razzisti quando lo propose la lega?
Per il signor Principi. Per legge tutti i condomìni hanno il ‘registro anagrafe condominiale’, ove sono indicati, oltre ai dati catastali di ogni immobile del fabbricato condominiale, i dati dei relativi titolari nonché, ove ricorra, i dati degli affittuari. Il mancato aggiornamento del registro può essere motivo di revoca dell’amministratore su richiesta anche di un solo condomino.
Con tutto l’apprezzamento dovuto, alle forze dell’ordine, al funzionario dell’anagrafe del Comune di Porto Recanati ed all’amministratore giudiziario nominato a fine 2019, per il lavoro svolto che ha permesso di ridurre di 450 agli attuali 1309 i residenti all’HOTEL HOUSE, autentica babele di illegalità finita sulla stampa internazionale, per colpevole inerzia politica da diversi anni, anzi di connivenza della sinistra di governo e di una parte della magistratura cosiddetta “democratica” che favorisce l’ingresso illegale sul territorio nazionale di sconosciuti potenzialmente pericolosi non solo dal punto di vista sanitario come nel caso dei 5 pakistani, mentre ai comuni cittadini viene richiesta l’identità, faccio presente che per risolvere il problema occorrono misure radicali che l’attuale governo centrale non farà per le ragioni sopra esposte e cioè: qualsiasi residente immigrato che non dimostri di avere un’occupazione regolare per mantenere se stesso ed eventuali famigliari deve essere espulso e rispedito al proprio paese perchè è inaccettabile che la loro presenza continui a rovinare l’esistenza e la sicurezza dei comuni cittadini per la folle politica immigratoria dei sinistrati.
A margine dell’argomento, leggo che attualmente una nave nel mar si Sicilia con a bordo degli immigrati/clandestini costa al contribuente italiano circa 1.200.000 euro al mese, mentre troppi imprenditori rischiano la chiusura delle loro attività per quanto accaduto e non riescono ad avere finanziamenti a sostegno.
Debbo raccontare un episodio accadutomi circa 2 mesi fa: all’uscita da un negozio vengo fermato da un immigrato (senza mascherina) che alla sua richiesta di soldi, rispondo “da dove vieni?” “dal Pakistan!” “quanti anni sono che sei in Italia?” “11 anni!” “hai mai lavorato?” “no!” “allora bisogna che torni in Pakistan per farti mantenere perchè il tuo paese fa parte del numero ristretto di potenze nucleari e quindi i soldi per mantenere te li ha…!”.
Probabilmente da 11 anni è ospite di una di quei centri di assistenza ai quali oggi sempre più Italiani in povertà sono costretti a farsi aiutare, personalmente ho sempre fatto beneficenza sia diretta a persone che ad organismi affidabili, ma a questi non la faro’ mai…!!!
…chissà se nel con-dominio dell’Hotel Paradiso, oltre al “registro anagrafe condominiale”, esiste anche un “registro anagrafe condannabili”, e che più che residenti potremmo definire renitenti, si, ma alla legge, e che potrebbero essere anche molti di più dei 450 “residenti” che sono “venuti a mancare”, si fa per dire, negli ultimi anni, chissà!? gv