L’ex fidanzato di Pamela a processo:
«Cercò di farla prostituire»

IN AULA - Andrei Claudio Nitu accusato anche di spaccio e circonvenzione di incapace, chiesto il rito abbreviato al giudice per l'udienza preliminare

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Pamela Mastropietro

 

Spaccio di droga, circonvenzione di incapace e induzione alla prostituzione. Queste le accuse a carico di Andrei Claudio Nitu, ex fidanzato di Pamela Mastropietro. I suoi legali hanno chiesto al giudice per l’udienza preliminare il processo con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pubblico ministero Daniela Cento, fu Nitu ad iniziare la ragazza all’uso dell’eroina e, almeno in una circostanza, avrebbe cercato di farla prostituire. I famigliari di Pamela si sono costituiti parte civile nel processo che si sta svolgendo a Roma, esito dell’indagine della procura partita nel 2017, quando la giovane era ancora minorenne, con l’inchiesta partita dopo la denuncia della madre di Pamela, Alessandra Verni. Per l’omicidio della giovane, avvenuto nel gennaio 2018 in un’abitazione di via Spalato a Macerata, il tribunale di Macerata lo scorso maggio ha condannato all’ergastolo il nigeriano Innocent Oseghale. Martedì 8 ottobre il gip di Macerata dovrà pronunciarsi sull’archiviazione o meno nei confronti di Desmond Lucky e di Lucky Awelima, i due connazionali di Oseghale prima entrati e poi usciti dall’inchiesta per omicidio.

 

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