Scritta choc a poche centinaia di metri di distanza da dove è stata uccisa Pamela Mastropietro. Qualcuno ha imbrattato un muro della scuola IV novembre di Macerata, e ha scritto “Pamela tossica”. Una offesa alla memoria della ragazza barbaramente uccisa in via Spalato, il 30 gennaio dello scorso anno, e ai suoi famigliari. Lo zio, Marco Valerio Verni, si è sempre battuto per far capire che la nipote non era in comunità per curare la tossicodipendenza. Circostanza emersa anche nel corso del processo di Corte d’assise che si sta svolgendo al tribunale di Macerata. Pamela aveva un disturbo borderline. La scritta, comparsa sul muretto della scuola elementare, che si trova sempre in via Spalato a poche decine di metri dalla casa dell’orrore, ha suscitato reazioni della famiglia su Facebook. «Qualcuno forse si sta innervosendo per quello che è venuto fuori durante il processo e per quello che ancora dovrà essere svelato – si legge –. Al di là della scritta idiota, su cui ci auguriamo, da una parte, che vengano svolte le doverose indagini, dall’altra che intervenga il mondo politico, locale e non, in maniera trasversale, al fine di condannare l’imbecille gravità ad essa sottesa, noi andiamo avanti. Fino alla fine».
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