«Non ci aspettavamo la condanna anche per la violenza sessuale. Abbiamo buone argomentazioni da presentare in appello». Così gli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi hanno commentato la sentenza all’ergastolo per il nigeriano Innocent Oseghale che era accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, uccisa il 30 gennaio 2018 a Macerata. «Il delitto di violenza sessuale non c’è a nostro avvio. Non c’erano elementi per condannare l’imputato per la violenza sessuale – dice l’avvocato Gramenzi – e questo ha fatto scattare la pena dell’ergastolo perché il delitto sarebbe stato commesso per la violenza sessuale». «In appello ci aspettiamo di far valere le nostre motivazioni, abbiamo buone argomentazioni – ha detto l’avvocato Matraxia –. La decisione dell’assise mi ha lasciato stupito, la rispetto, aspettiamo le motivazioni ma credo ci sia ancora molto da dire e molto da fare». I giudici nella sentenza con cui questo pomeriggio alle 19,54 hanno condannato Oseghale all’ergastolo, hanno inoltre disposto la trasmissione degli atti alla procura per il pentito Vincenzo Marino, che aveva testimoniato in aula dicendo che Oseghale gli aveva confessato l’omicidio e per il taxista camerunense Noutong Tchomchoue Per entrambi dovrà essere valutato se vi siano profili di reato in base a quanto hanno testimoniato. In serata ha commentato la sentenza anche l’onorevole Giorgia Meloni: «Giustizia è fatta. Ora marcisca in carcere. Lo dobbiamo a Pamela, ai suoi familiari e a tutte le vittime di violenza da parte di chi non dovrebbe nemmeno essere in Italia».
(Gian. Gin.)
(foto Falcioni)
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…be’, chissà, loro forse si aspettavano anche che il giudice credesse al fatto che la ragazza fosse morta per overdose e che poi, il nigeriano, impauritosi molto, poverino, ed in preda all’ansia, avesse reagito in quel modo solo per paura, e quindi che colpe poteva avere, suvvia!! Chissà!! gv
I tribunali dovrebbero essere così inappuntabili sempre e non solo in casi eccezionali come questo.