Il sindaco Romano Carancini prima del minuto di silenzio per Pamela Mastropietro
“Solo a scrivere il nome di Pamela la penna si ferma, la bava d’inchiostro segue una ruga, il segno di una cicatrice che non si cancella”. Il sindaco Romano Carancini affida alle toccanti parole della scrittrice Lucia Tancredi, tratte dal libro “Pamela” di Cronache Maceratesi, l’incipit della sua riflessione nel giorno del ricordo di Pamela Mastropietro in Consiglio comunale. Un’assise aperta proprio dal minuto di silenzio annunciato dal presidente Luciano Pantanetti (leggi l’articolo). Carancini non è intervenuto però in Consiglio. Il suo intervento è arrivato solo in serata, in una nota. «Un dolore e uno sgomento ancora vivi che il tempo lenirà ma non cancellerà – dice Carancini -. Una storia che ha cambiato la città in conseguenza di quanto accaduto, con un riflesso naturale all’orrore di quanto vissuto un anno fa. Ma la città sta cambiando anche perché vuole essere diversa. Dopo la morte di Pamela, Macerata non si è lasciata irretire dalla comodità della indifferenza. Piuttosto appare volersi far carico, partecipare e considerare appartenenti ad ognuno i temi che direttamente o indirettamente seguono quel drammatico evento che ha visto vittima Pamela. Mali che si chiamano droga, conflitti generazionali, odio, sfruttamento. E’ un lungo cammino che dovrà avere come approdo la consapevolezza e la forte determinazione di tutti a combattere insieme quei mali sopra ricordati che Pamela ci spinge ad affrontare. Non sarà facile, avremo bisogno di tempo, partecipazione, assunzione di responsabilità e costanza. Dobbiamo immaginare che il sacrificio di Pamela come comunità cittadina possa renderci migliori, più consapevoli, più attenti, più comunità. Per questo il sentimento nei suoi confronti è di tenerezza, di pietà ma anche di impegno per il futuro ad essere meno distratti: dalle famiglie alla comunità cittadina. Per questo se sapremo cogliere e onorare il sacrificio di Pamela dovremmo esserle riconoscenti».
Pamela Mastropietro
Carancini esprime vicinanza anche alla famiglia Mastropietro: «Voglio dire loro che Macerata, tutta la città, è vicina al loro dramma. Ed è una vicinanza sincera, intima, priva di giudizio, senza condizioni, sguardi diffidenti, anche capace di comprendere e giustificare l’amarezza e la durezza delle parole qualche volta espresse. Macerata aspetta insieme alla famiglia che la giustizia faccia il proprio corso che confida sia rigoroso e severo considerata la gravità di quanto accaduto. Macerata vuole bene a Pamela e la porta nel cuore, manifesta rispetto e silenzio. Le parole, le preghiere, la pietà restano sentimenti intimi che i maceratesi sentono e continueranno a sentire per sempre. Non la dimenticheranno mai. Soprattutto perché non si può accettare che una persona muoia nel modo in cui è capitato a Pamela. Bisogna sgominare gli spacciatori – prosegue Carancini -, e lottare per impedire i rifornimenti».
Ruolo chiave, d’altro canto è quello della prevenzione: «E’ fondamentale impegnarsi a costruire strade di consapevolezza per i nostri giovani. In questo un ruolo decisivo è quello delle agenzie di educazione e formazione. In famiglia occorre porre un’attenzione migliore, rigettando il rifiuto di credere che possa accadere anche a noi. A scuola è di vitale importanza la formazione e la sensibilità di docenti e la capacità di interessare i ragazzi. Infine le istituzioni hanno la funzione principale di fare da raccordo e adeguare una legge obsoleta che favorisce la commissione del reato di spaccio. Inoltre promuovere progetti in grado di entrare nelle scuole, dentro le famiglie, nelle parole di ogni giorno. Tutto questo è parte di un percorso che passa attraverso il protagonismo delle istituzioni che devono rafforzare il lavoro collegiale è coordinato come avviene ora nel Tavolo contro le dipendenze patologiche guidato dalla Prefettura e partecipato proficuamente dal Comune, dalle forze dell’ordine, dalle associazioni e dal contributo decisivo del Dipartimento Asur che si occupa delle dipendenze patologiche (alcol, gioco e droga). E’ solo con piccoli passi ma costanti, da cui nessuno può sentirsi fuori, che occorre ricostruire la consapevolezza di una comunità che non vuole rinunciare a combattere i semi del male».
La manifestazione antirazzista dell’anno scorso
Ultimo punto l’integrazione: «Non è accettabile – dice Carancini -, che ragazze e ragazzi di colore abbiano paura o temano di girare per la città. Una città civile riparte da un punto fermo: che non può essere il colore della pelle a tracciare il pregiudizio dell’illegalità, della crisi, delle fasce deboli, della nostra sofferenza, delle nostre paure. So bene che queso tema è argomento scomodo da trattare. Ma un’istituzione non può abdicare, non può rinunciare al proprio compito di richiamarsi alla Costituzione ed alle regole. Un’istituzione ha il compito di trasmettere umanità, accoglienza, integrazione. Qui possiamo fare di meglio. Mai ritorneremo ad essere una comunità compiuta, solidale civile se non risolveremo questo tema. Dice Papa Francesco: “Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte e dalla fame e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere prossimi dei più piccoli e degli abbandonati. A dare loro una speranza concreta, non soltanto a dire ‘coraggio, pazienza’”».
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Se vuoi ridurre lo spaccio devi fermare l'immigrazione incontrollata! Semplice!
Troppo tardi! (paura???)
Ed il nigeriano che ha dato un morso ad un carabiniere che fine ha fatto?
potevate controllare meglio invece di fare entrare tutti senza controllo solo per fare i perbenisti ... e abbandonare per le strade di Macerata persone che finito il percorso Gus cominciavano a spacciare e delinquere come volevano
Magari se fosse colpa solo degli spacciatori...Una persona serena non va a cercare lo spacciatore.
Ammazza il sindaco si è accorto ora , ma come in TV, non c'era niente hai detto! Che Macerata è un posto tranquillo!! Allora adesso hai aperto gli occhi...mmmm
Dopo un'anno dice queste parole?
Non capisco con che coraggio possa fare certe affermazioni , certo non è il colpevole ma sicuramente complice di questo degrado
Poveri noi,pensate che un sindaco fa e disfa a suo piacere.deve rispettare le leggi emanate dallo stato.sia di dx che di sx.
Mah...boh., prima di Pamela gli andava tutto bene. Non c'ho più parole per definirlo. Piuttosto ringrazia l'attuale questore e le altre forze di polizia che, per quello che possono, li tengono a bada.
Meglio tardi che mai
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…detta da Carancini, questa frase, secondo me è come il contadino che dice di chiudere la stalla, che lui ha lasciato aperta, dopo che i buoi sono scappati..!! Mah!!!! gv
Carissimo sindaco, questo discorso lo dovevi farlo prima non adesso che e’ passato un anno dai tragici fatti avvenuti a Macerata e le sue conseguenze.
Sindaco le sue parole arrivano tardive e hanno il sapore della beffa.
mamma mia, pure la nostalgia dello Stato Pontificio…
abbiamo avuto la fortuna di apprendere il pensiero profondo di Carancini!!!
“Dobbiamo sgominare gli spacciatori”. Noi chi? Per ora a Macerata e provincia lavorano solo il procuratore e le forze dell’ordine, quindi la frase suona: “armiamoci e partite!”. Le chiacchiere stanno a zero.
Vallesi e la Santucci seppur con parole diverse dicono la stessa cosa. Un pollicione verde all’uno e nove all’altro. Siamo molto, molto lontani da una ragionevole convivenza mentale e parlo di quella più semplice come essere educati, buongiorno e buonasera. Di più facile non mi è venuto niente così su tre piedi stampella compresa.
Sia l’intervento in consiglio comunale di Pantanetti che la successiva lettera di Carancini non citano minimamente le carenze e i problemi legati alla gestione del sistema di accoglienza e integrazione delle persone migranti, richiedenti asilo… Carenze e problemi che emersero chiaramente nella tragica vicenda di Pamela, dopo essere stati a lungo sottovalutati se non negati. Il centrosinistra nel suo complesso non riesce, non può o non vuole farsi carico di un approccio diverso e nuovo ai temi dell’immigrazione (lasciando il campo agli estremismi), ma intanto il sindaco annuncia che “ragazze e ragazzi di colore hanno paura di girare per la città”, senza preoccuparsi di aggiungere, prima, che essi però non devono temere nulla e poi, che se questo accade, una qualche responsabilità dovremmo pure avercela noi che governiamo Macerata da decenni.
bastava non farli entrare,sveglia caranci!
Ma se solo ieri quella signora in foto Con Carancini ha detto che il Gus in quanto associazione è, ma non è e quindi sarà. Ma almeno pentitevi in gruppo!!
Mea culpa dopo un anno?
Un sindaco con una giunta di
Quanta retorica. Quale speranza? In una città in cui il degrado avanza, attecchisce tutte le erbe cattive. Pensare di fare solo una politica dell’accoglienza degli extracomunitari è stato il flop più clamoroso di questa amministrazione. Macerata chi la conosce la evita. Le attività produttive chiudono o si trasferiscono altrove, non c’è lavoro, non c’è futuro. La morte è lenta e inesorabile: chi ha governato si assuma le proprie responsabilità. Il libro dei sogni è finito è ora di aprire gli occhi e guardare sulla faccia la triste realtà. Il cambiamento, nel programma del sindaco Carancini, è stato solo in peggio.
Quanta retorica. Quale speranza? In una città in cui il degrado avanza, attecchisce tutte le erbe cattive. Pensare di fare solo una politica dell’accoglienza degli extracomunitari è stato il flop più clamoroso di questa amministrazione. Macerata chi la conosce la evita. Le attività produttive chiudono o si trasferiscono altrove, non c’è lavoro, non c’è futuro. La morte è lenta e inesorabile: chi ha governato si assuma le proprie responsabilità. Il libro dei sogni è finito è ora di aprire gli occhi e guardare sulla faccia la triste realtà. Il cambiamento, nel programma del sindaco Carancini, è stato solo in peggio.
E’ vero, quanta retorica, quanto ciurlare nel manico!
“Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?”, direbbe l’avv. Marco Tullio Cicerone, del foro di Roma.
https://www.youtube.com/watch?v=DTJBQVtD6cw