Processo per l’omicidio di Pamela Mastropietro, il medico legale nominato dalla famiglia, Luisa Regimenti: «Domani, in aula, darò la mia versione su come Pamela Mastropietro è stata assassinata. Sono certa che la mia testimonianza potrà fornire il giusto valore scientifico alle rivelazioni del pentito Vincenzo Marino, che ha riferito di aver raccolto in carcere alcune presunte confidenze di Innocent Oseghale» imputato al processo di Corte d’assise che si sta svolgendo al tribunale di Macerata. Domani saranno sentiti i consulenti medico legali, a cominciare da Mariano Cingolani, che ha svolto l’autopsia bis sul corpo della 18enne uccisa il 30 gennaio 2018, e il tossicologo Rino Froldi. Appunto sarà sentita anche Regimenti. «Pamela morì a causa di due fendenti inferti all’emitorace destro – continua il medico legale –, in corrispondenza del nono e decimo spazio intercostale, inferte a cuore battente mediante strumento da punta e taglio di lunghezza da 10-15 centimetri. Pamela fu accoltellata e lasciata agonizzante a terra – continua il medico legale –, come dimostrano le prove ematiche condotte in laboratorio e dalla perizia tecnica e dagli esami tossicologici effettuati si può escludere che a causare la morte della ragazza sia stata una overdose di eroina per via venosa. Sono convinta che questo omicidio, così cruento ed efferato, a dispetto di quanto sostiene la difesa del nigeriano, ha seguito fasi chiare e incontestabili, che portano in modo diretto alla responsabilità personale di Oseghale».
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Ormai si è perso l’importante concetto del segreto d’ufficio, così come si è perso quello del processo a porte chiuse. Non c’è più dettaglio anche sensibile e delicato che non venga dato in pasto alla gente. Non è libertà d’informazione, la quale ha – o dovrebbe avere – dei limiti ben chiari.
No, caro Iacobini, la vicenda di Pamela non è un fatto eccezionale. Forse si dovrà scoprire se la macellazione l’ha fatta da solo, oppure con altri. Se alcuni organi, soprattutto delle zone del sesso, sono stati asportati per altri rituali satanici. Se tu fossi andato in Congo all’epoca dei ribelli Simba, avresti saputo – e visto – gli atti di cannibalismo rituale: mangiare il cuore e il fegato per acquistare forza dagli uccisi. Poi il popolino comune si mangiava il resto. Come avvenne con gli aviatori italiani di Kindu.
Dovrebbero essere fatte vedere le foto di come è stata ridotta Pamela, come si devono fare – e si fanno – vedere come si uccidono i bambini al nono mese di gravidanza. Dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare. Per non sorprenderci, qualora dovesse capitare qualcosa del genere in futuro ai nostri figli e nipoti.
Ci hanno riempito la testa di “buon selvaggio”, che li abbiamo resi schiavi con la tratta degli schiavi, che sono come noi, e così via. La realtà è diversa, come un musulmano sarà sempre diverso da un cristiano e da un ateo. Non facciamoci illusioni. Una seconda Pamela non ci sarà. Ma ci potrebbe essere qualcosa di pazzesco come è avvenuto a Milano, oppure una azione di guerriglia, incontrollabile e promossa da chi ha il potere di creare disordine in Italia.