Mario Pianesi nel 2016 riceve il Picchio d’oro della Regione Marche al teatro Lauro Rossi di Macerata
Guru della macrobiotica o leader di una setta? Chi è Mario Pianesi l’uomo che vanta premi e cittadinanza onoraria in mezza Italia e persino una laurea ad honorem in Mongolia e ora indagato dalla Dda di Ancona perché avrebbe millantato di poter curare malattie con la sua dieta e così sarebbe stato capace di rendere in condizioni di schiavitù persone che si erano avvicinate al suo gruppo (leggi l’articolo). Ecco la sua biografia.
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di Marco Ribechi
Mario Pianesi è l’ideatore, fondatore e presidente dell’associazione Un Punto Macrobiotico (Upm) che dal 1980 opera sul territorio italiano con vari progetti anche in altri Stati. L’associazione conta oltre 100mila iscritti e più di 100 ristoranti che fungono anche da centri informativi e culturali. Negli anni Pianesi ha ricevuto sostegno da molti capi di stato tra cui Fidel Castro grazie a un progetto negli ospedali cubani. E’ affratellato con Tara Gandhi, nipote del Mahatma, che è venuta più volte a incontrarlo definendolo pubblicamente “benefattore” e con cui ha stretto un patto di fratellanza. Nel 2012 ha ricevuto anche una medaglia da parte dell’allora presidente Napolitano (leggi l’articolo). Nel 2017 è stato convocato dal Senato della Repubblica in seguito al premio come Marchigiano dell’anno (leggi l’articolo). Nel dicembre del 2016 era stato premiato dalla Regione Marche al teatro Lauro Rossi con il Picchio d’Oro. E’ cittadino onorario di 12 comuni tra cui Montecosaro, Tolentino e Civitanova.
E’ socio benemerito dell’associazione nazionale della polizia di stato, dell’associazione nazionale finazieri d’Italia, dell’associazione nazionale carabinieri e membro del Comitato scientifico dell’Unesco. Sono centinaia gli encomi ricevuti durante la sua vita. Per il “Progetto Diabete” i cui studi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature (leggi l’articolo) ha ricevuto il premio speciale per la ricerca dal Centro Internazionale Studi sul Diabete. E’ideatore del progetto un bosco per la città con cui la sua associazione si impegna a piantare alberi negli spazi urbani per migliorare la qualità dell’aria. «Ambiente, agricoltura, alimentazione più equilibrata, ricostruiscono la salute della popolazione – è solito dire Pianesi – L’ho dimostrato dai primi casi di salute risolti negli anni Settanta, sino, dopo un cammino lungo e difficile, ai progetti Diabete nei diversi Stati e agli studi clinici condotti anche in Italia. Tali ricerche hanno dimostrato, con 26 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, che le diete Ma.Pi. sono uno strumento di prevenzione e cura di tutte le malattie croniche».
LE DIETE – La macrobiotica pianesiana, la più seguita e diffusa, è solo uno degli approcci a questa scienza alimentare di origine giapponese e si basa sulle 5 diete Ma-Pi ideate dal fondatore. La dieta 5 è quella che contempla un regime alimentare più ampio includendo anche pesce e carne. La dieta 1 invece viene utilizzata a scopi terapeuti, è molto restrittiva e si basa soprattutto sull’utilizzo del riso, può essere seguita solo per brevi periodi di tempo e solo se l’individuo è in stato di salute precaria. La macrobiotica infatti basa le sue regole sull’idea che una dieta squilibrata è la prima causa di malattia del corpo ma, se utilizzato correttamente, il cibo può anche essere la medicina più efficace. Dal cibo dipenderebbero tutte le reazioni e le funzioni corporee che, se ben controllate, permettono uno stato di salute costante o un miglioramento in caso di malattia.
LA VITA – Mario Pianesi, nato nel 1944 a Tirana da madre montenegrina e padre maceratese, ha quasi sempre vissuto a Corridonia. In seguito al tentativo di curare una infezione contratta durante il servizio di leva inizia ad interessarsi da autodidatta alla propria alimentazione (ha sempre detto con vanto di avere solo la terza media e di aver provveduto da solo alla propria formazione), scoprendo come alcuni cibi lo indebolissero e altri lo rafforzassero. Superata la malattia continua ad approfondire il suo percorso, interessandosi all’iridologia. Spendendo tutti i propri soldi nell’acquisto di complicati volumi prosegue la sua formazione nello studio degli aspetti esterni delle malattie. In questo senso, come avviene anche nelle medicine orientali, sono i segnali del corpo ad essere analizzati: lo stato degli occhi, delle unghie, dei denti, della pelle. Ogni manifestazione esterna, da questo punto di vista, sarebbe il segnale di una disfunzione a livello interno. Durante il suo percorso di studi incontra anche un volume che tratta delle diete macrobiotiche, parola fino a quel momento sconosciuta per Pianesi, scritto dal giapponese Georges Ohsawa. Sbalordito per le convergenze tra i suoi studi e quelli di Ohsawa decide di continuare a percorrere il sentiero della macrobiotica che cerca appunto di bilanciare il lavoro degli organi interni tramite una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e regolare.
Inizialmente di base in un piccolo locale a Sforzacosta, frazione di Macerata, assiste alcuni malati suggerendo i cibi raccomandabili per le loro condizioni. La comunità scettica gli attribuisce un nome canzonatorio, “Lu stregò” e non vede di buon occhio il suo opporsi alla medicina tradizionale e alla produzione intensiva in agricoltura. In questo senso è anche creatore della Policoltura Ma-Pi che prevede la coesistenza di più specie vegetali nello stesso spazio e una interazione tra esse. Contemporaneamente molti giurano di aver tratto dei benefici immensi dalla macrobiotica e inizia a crearsi un gruppo di sostenitori. Quella che dal di fuori veniva considerata una setta era, per chi ne faceva parte, la promozione di uno stile di vita alternativo, più vicino ai bisogni del corpo e dell’ambiente. Negli anni il movimento macrobiotico è cresciuto sempre di più e Pianesi, da stregone, è diventato “benefattore del mondo”, così è stato definito spessissimo da autorità locali, nazionali e mondiali.
Tra le battaglie del movimento macrobiotico c’è quella dell’etichetta trasparente pianesiana per evitare le contraffazioni alimentari, presentata anche in Campidoglio (leggi l’articolo). Grazie a questa proposta si è ricavato il sostegno di molte forze dell’ordine che vedono di buon occhio la tracciabilità degli ingredienti e dei materiali usati per la produzione alimentare. I cinque punti cardine del pensiero Macrobiotico riguardano la tutela ambientale, quella dell’agricoltura, l’attenzione verso l’alimentazione, la ricerca di uno stato di buona salute non solo dell’individuo ma più in generale del pianeta, la ricerca di un nuovo tipo di economia non basato sull’utilizzo estremo delle risorse. Nei suoi discorsi Pianesi si è sempre opposto alla grande distribuzione alimentare e alla medicina ufficiale, che, dal suo punto di vista, si preoccupa di fornire farmaci per arginare i problemi senza indagare in maniera totale lo stato di salute psicofisica del soggetto. Mario Pianesi è anche un fermo oppositore delle multinazionali alimentari e farmaceutiche.
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Così gli salta il Nobel per la Pace. Certo che le accuse sono pesantissime, chissà come saranno le scuse?
Mario Pianesi doveva ricevere la città onoraria di Macerata da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Carancini. Mi sono opposto energicamente, come consigliere comunale, portando alla rinuncia dell’Amministrazione. Avevo visto bene le tante opacità che c’erano dietro.
Di tutti gli articoli apparsi su CM questo articolo in cui scrivo descrive perfettamente la persona di Mario Pianesi e la sua organizzazione macrobiotica.
Personalmente non l’ho mai sentito affermare che con la Macrobiotica non c’era più bisogno della medicina ufficiale. In questi campi c’è sempre stato un contrasto.
Basti pensare a quelli tra la medicina ufficiale e l’omeopatia. Personalmente posso dire che con l’omeopatia del dottor Galassi ho curato malattie che le medicine ufficiali non riuscivano a curare. Come pure alcuni problemi psicofisici li ho risolti con le tecniche di Scientology. Ovviamente, i miei problemi cardiaci me li sono risolti solo con l’intervento della medicina ufficiale presso il reparto di cardiologia dell’ospedale di Macerata e ad Ancona.
Si potrebbe dire che nell’affrontare i problemi psicofisici occorre avere prudenza, lasciando da parte ogni fanatismo.
Onestamente devo dire che mai da Pianesi, dal dottor Galassi e dagli staff di Scientology ho sentito dire che la loro scienza esclude qualsiasi altra scienza. Ciò non è neanche scritto sui loro testi.
Mario Pianesi, che conosco fin da quando era un adolescente a Corridonia, dopo che si è “curato” con i sistemi che via via veniva scoprendo, sperimentandoli su se stesso. All’inizio veniva definito uno “stregone”. Ultimamente era tenuto in grande considerazione da un certo mondo scientifico e sociopolitico.
Certamente – ne abbiamo parlato tra noi due in diverse occasioni – le sue teorie applicate – ripeto: applicate, nel senso che si possono applicare nel tempo poiché sono scritte – che negavano l’uso di veleni in agricoltura, propugnando il ritorno ad una agricoltura “naturale”, ossia quella che era stata usata per millenni dai nostri nonni e antenati, poteva non piacere alle multinazionali produttrici di sostanze chimiche da usare in agricoltura. Come non piacerebbe sapere che gli oli di oliva che acquistiamo nei supermercati provengono, magari mescolati con l’olio prodotto in Italia, da Paesi dove gli ulivi vengono trattati con sostanze cancerogene, che ormai sono proibite da anni in Italia.
Come pure si può pensare che Mario Pianesi potrebbe essere un ostacolo all’uso di OGM in Italia.
Di sicuro la mania di Pianesi di svelare al consumatore – dimostrandolo con le sue “etichette trasparenti pianesiane” appiccicate sulle sue confezioni macrobiotiche, tutti i passaggi del prodotto alimentare da dove è coltivato fino al prodotto lavorato, potrebbe non piacere ai grossi produttori alimentari e alle multinazionali del settore, che ti fanno mangiare prodotti alimentari di cui non sai la provenienza, come sono coltivati e quali concimi e diserbanti sono stati usati… Ti fanno mangiare a scatola chiusa e ti devi fidare “sulla fiducia”. E a chi non si adegua gli fanno sbattere il muso con denunce e propaganda scandalistica. Come è accaduto ad un noto produttore di carni, che aveva deciso di usare una etichetta trasparente sul tipo di quelle di Pianesi, quando un servizio televisivo ci ha fatto assistere a come macellava gli animali…
Io credo che Mario Pianesi e la sua organizzazione macrobiotica siano in una botte di ferro, proprio per i riconoscimenti scientifici e sanitari che gli sono stati tributati nel mondo.
Le sue tecniche e la sua “filosofia scientifica” è scritta. Non siamo di fronte a guaritori che ti dicono “a me gli occhi”, o “abracadabra”, chiedendoti soldi per il miracolo effettualo, o da effettuare.
L’unica scocciatura è quella che adesso si dovrà affrontare un processo con lungaggini e spese.
Leggendo le accuse negli articoli riportati mi sembra di essere ritornato all’epoca della caccia alle streghe contro Scientology da parte di una certa Sinistra, di spacciatori di droga, di produttori di psicofarmaci e della casta degli psichiatri. Anche qui, questa nuova religione funzionale – scritta come pensiero e con le tecniche scritte, quindi verificabili – dava fastidio alla psicologia e alla psichiatria tradizionali, quelle che curavano la mente pensando che fosse nel cervello e quindi usando sostanze mediche chimiche, o con l’elettroshock…
Veniva contestato a Scientology l’esercizio abusivo della professione medica, la manipolazione mentale di individui facilmente influenzabili, la vendita di appartamenti per pagare i corsi e i procedimenti di liberazione mentale, l’asservimento e lo stato di schiavitù di adepti e di staff, l’evasione fiscale e l’accusa al fondatore L. Ron Hubbard di essere un ex-agente della Cia, che era l’accusa peggiore che veniva fatta dagli accusatori della Sinistra, e che non risulta a carico di Pianesi…
Le accuse e le denunce provenivano sempre da ex-staff e da fuoriusciti, che non avevano avuto benefici psicofisici. In contrasto ad essi, era iniziata una mobilitazione di chi invece considerava Scientology favorevolmente, avendo avuto da essa dei benefici psicofisici.
Non so cosa farà Mario Pianesi, salvo che ha messo la cosa in mano ad uno staff di avvocati di tutto rispetto.
Poiché siamo decine di migliaia di associati, credo che dovremmo mobilitarci in difesa della scienza macrobiotica di Mario Pianesi.
Anzi, domani andrò a rinnovare la tessera di associato per il 2018, che ancora non l’ho fatto, in quanto ho disertato il Punto Macrobiotico in cui pranzavo, fin quando sono stato ammalato, curandomi non con gli alimenti macrobiotici, ma con le normali medicine farmaceutiche… Ebbene, sì, sono un eretico… Mario, perdonami. Però non me la sono sentita di curarmi con una banana, come supposta…
Ma, quando ultimamente ho avuto il sangue nelle urine (roba vecchia che si sistemava nel giro di una settimana), Mario mi ha fatto bere alla sera una “polvere nera” sciolta nell’acqua e il giorno dopo la mia pipì era limpida come quella di un infante…
Miracolo? Stregoneria? No, la povere nera era “DENTIE”, ossia “polvere di melanzana e sale marino integrale”, con la immancabile etichetta “trasparente pianesiana da una idea di Mario P., in cui è descritto il tipo di melanzana, dove era stata coltivata, l’anno del raccolto, in che percentuale era presente nel composto, e il sale marino integrale, in che percentuale, e dove era stato prodotto… Sì, è vero: Mario Pianesi è un gran pignolo.