Il grande maestro di Iaido Takaaki Komei Sekiguchi
di Marco Ribechi
Il grande maestro giapponese di spada, Takaaki Komei Sekiguchi, torna a Macerata per il primo corso in Italia di Iaido tradizionale. Grazie all’amicizia che lo lega da anni a Mario Pianesi, ideatore, fondatore e presidente dell’associazione Upm – Un punto macrobiotico – Sensei (maestro in giapponese) ha deciso di tenere un seminario dell’antica arte di cui è il massimo esponente vivente. Le lezioni si sono svolte nel dojo Kenshiro Abbe di Corridonia, del maestro Corrado Croceri. 21° discendente dei maestri della scuola Komei Juku di Muso Ryu Jikiden Eishin Iaijutsu, ex consigliere dell’associazione Nippon Kobudō Kyokai (associazione per le arti marziali tradizionali giapponesi) ed attuale presidente dell’associazione giapponese dell’arte marziale classica Iaido, dell’associazione internazionale di Iaido, ha studiato le arti marziali per oltre 50 anni e, in particolar modo, le tecniche di combattimento con la spada per migliorare l’autocontrollo e se stessi. Pratica il Budō, la via marziale che conduce alla pace, e lo Iaidō, letteralmente vincere con la spada nel fodero, sin da quando era giovane. Attraverso l’arte marziale classica cerca di trasmettere i pregi dello spirito giapponese in tutto il mondo. «Lo Iaijutsu – spiega Sensei – rappresenta lo spirito dei nostri antenati mediante i Kata dell’arte marziale tramandati attraverso l’insegnamento dei maestri fin dall’antichità. Io ho ereditato la scuola di Tosa Iaijutsu. Scuola che ha un grande seguito in tutto il mondo ed è in continua espansione». Il 26 agosto è stato ricevuto dall’assessore allo sport del comune di Milano, Roberta Guaineri che vorrebbe organizzare un corso con Sekiguchi di Iaido tradizionale a Milano il prossimo anno.
Il maestro Takaaki Komei Sekiguchi ricevuto dall’asssessore allo sport del comune di Milano
Maestro Takaaki Komei Sekiguchi, ci parli di questo primo corso di Iaido tradizionale.
Lo spirito del Samurai che impugna la Katana per poi brandirla, non significa ferire gli avversari o intimidirli oppure tagliare semplicemente degli oggetti, bensì realizzare ciò che nessun altro può fare. Compiere gesti che nessun altro possa compiere e a tal fine combattere anche a rischio della propria vita. Realizzare i propri compiti. Questo è lo spirito di Samurai. Ripeto, non brandire la Katana. Possedere la Katana significa realizzare il proprio compito per lo Stato, per gli amici e la famiglia e soprattutto per un obiettivo importante. Per dirlo senza equivoci, vuol dire imparare ad assumersi tutta la propria responsabilità in qualsiasi circostanza. Durante il corso insegno i Kata fondamentali dello Iaijutsu che esprimono, mediante il linguaggio dell’arte marziale classica, il Bushi, lo spirito di Samurai, l’esercizio di base per l’autocontrollo.
Una lezione di Iaido nel dojo Kenshiro Abbe di Corridonia
Quali sono le basi?
Cerco e vorrei insegnare il vero Budō. Dopo la seconda guerra mondiale il vero significato di questa disciplina si è perso. In questi anni ho sentito parlare tante persone di arti marziali ma, quando vado a vedere attentamente ciò che stanno facendo, non vedo sostanza, non vedo lo spirito originale del Budō. Quando oggi la gente pensa al Budō per lo più pensa ad un metodo per prepararsi a combattere. Ma questo non è il vero Budō. Il vero Budō è un metodo per migliorare se stessi, attraverso uno sforzo, un esercizio fisico, attraverso il superamento di una difficoltà cercando, in tutto questo, di riuscire a mantenere il proprio cuore puro (Seishin).
La visita dello scorso anno di Sensei e Mario Pianesi al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco Romano Carancini
Il suo forte legame con Macerata è dato dalla sua grande amicizia con Mario Pianesi.
Con Sensei Mario ci lega un rapporto di fratellanza profonda basato su una comunione di intenti. Ho incontrato Sensei Mario Pianesi nel 1999. Con lui ho fatto subito amicizia e gli sono eternamente grato per avermi insegnato a mantenermi in salute grazie alle sue diete Ma-Pi. Da quella volta abbiamo stabilito di intraprendere insieme un percorso comune nonostante le nostre differenze culturali (leggi l’articolo). Il Bujutsu e Upm sono, per me, inseparabili. Infatti, ammiro moltissimo le attività condotte dal Maestro Pianesi, impegnato ad aiutare molte persone e, in particolare, a riconquistare e rafforzarne la salute attraverso una corretta alimentazione. Con quello che pratico, cerco di aiutare le persone a ritrovare se stesse e la forza di difendersi, di reagire, di curare le ferite interiori. Dico a queste persone di guardare in alto non in basso, perché se si leva l’ombrello, appare il cielo blu. Il cielo blu si estende in tutto il mondo.
In che senso?
Vuol dire che non esistono barriere. Volgendo lo sguardo in alto, il cielo è unico in tutto il mondo. Si può quindi avere la speranza. Perciò la mia arte, lo Iaijutsu, sguainare la Katana, non serve a ferire. Fendere l’aria per tagliare il vento serve invece a innalzare la brezza fresca. Facendo giungere la nostra voce al cielo dell’intero universo, cerchiamo di diffondere l’amicizia e l’amore. Lo Iaijutsu cerca la vittoria nel non dover mai usare la spada. Sguainare la Katana velocemente per poi riporla immediatamente. Solo questo. Sguainare e riporla velocemente. Per quello che ha realizzato, da solo, senza mezzi, senza contributi e rimanendo sempre umile fra le genti,considero Mario un grande maestro e Samurai.
Uno scatto nel dojo
Perché lo Iaido nel XXI secolo? Qual è la sua importanza?
Come sapete i conflitti continuano e aumentano in tutto il mondo. Le guerre che uccidono le persone nel modo più atroce continuano. In un contesto del genere le persone si ammalano sempre di più; perciò è importante riscoprire e conservare la propria salute fisica, mentale ed anche spirituale, come dice Mario. Solo con la salute a tutti i livelli si può contribuire a garantire la pace. Io sto cercando di diffondere questo messaggio mediante lo Iaijutsu e la macrobiotica Ma-Pi. Le persone che cominciano la guerra difficilmente possono tornare indietro, invece la Katana, dopo essere brandita, può essere rimessa nella guaina. Dall’arma da fuoco, una volta messo un dito sul grilletto, parte un colpo che non può tornare in dietro. Mentre Iaijutsu riesce a riporre la Katana più velocemente di quando la sguaina. Il motivo per cui si sguaina la Katana velocemente è per impedire all’avversario di aggredire. Come spiega efficientemente il Maestro Mario Pianesi in tanti suoi scritti, è importante cercare di comprendere del perché di tanta violenza, del perché viviamo e delle cause, quindi, che ci portano alla malattia fisica, mentale, sociale, intervenendo e fermando le malattie, le epidemie, la tanta violenza prima ancora che inizi.
Un momento di una lezione del primo corso italiano di Iaido tradizionale
Oriente ed Occidente insieme? Possiamo intraprendere un’azione comune?
Sì. Questo ci aiuta, come dimostra il lavoro di Sensei Mario che, a mio giudizio, è l’unico ad aver ereditato dal Maestro Giapponese Sakurazawa Yukikazu (Geoge Ohsawa) lo spirito vero della macrobiotica. Lo ammiro per come riesca, tanto pazientemente e coerentemente, a proseguire la sua strada senza modificare il proprio intento morale, di aiuto verso gli altri, in qualsiasi circostanza avversa. Lui porta avanti l’insegnamento del Maestro Sakurazawa assieme allo spirito e all’arte dei Samurai applicati alla macrobiotica al fine di trasmetterli in tutto il mondo. Questo è per lui Un Punto Macrobiotico. Gli sono molto grato, inoltre, perché è il primo al mondo ad aver fatto riconoscere l’efficacia terapeutica delle diete macrobiotiche a livello scientifico mondiale e, soprattutto, essere riuscito a far onorare il Maestro Sakurazawa anche dal suo Paese, il Giappone, che tanto lo ha osteggiato (leggi l’articolo). Il vero Maestro spiega il metodo e, contemporaneamente, con il suo esempio, insegna la Via. Spesso, l’allievo, come i tanti concittadini, non riesce a sostenere la personalità del Maestro. Nel confronto con lui, infatti, avverte la necessità di ridurre il proprio Io negativo; la necessità di decidere tra menzogna e verità, tra forma e sostanza. Solo chi riconosce come positivo il confronto con il Maestro lo può riconoscere come tale e beneficiare dei suoi insegnamenti.
Una dimostrazione di Iaiado di Sensei insieme a una sua allieva
In conclusione quale considera la sua missione?
Ci sono guerre perché non c’è pace interiore. Non c’è pace interiore perché siamo educati e nutriti male. Voi siete fortunati. Avete qui Mario Sensei che vi ha mostrato la via del cibo e ve ne ha dato l’esempio. Con tutti gli amici e le persone che ha aiutato in tutto il Mondo, lui è grande un portatore di pace. Io sono solo un Samurai di grado inferiore. Io insegno solo un metodo con la spada (lo Iaido) per essere meno impulsivi e più controllati. Mangiando meglio, come insegna Mario Sensei e come ho sperimentato io stesso, tutto questo è più semplice. Sono qui in zona per avviare il primo corso di Iaido tradizionale in Italia. È l’inizio di un cammino con Upm e la cittadinanza maceratese. È un primo passo. Bisogna sempre affrontare la nuova montagna con spirito rinnovato. Sono state conquistate solo 7 montagne e ora vi aspetta l’ottava. Se si cade per 7 volte, ci si rialza per l’ottava volta, così diciamo in Giappone. È mia intenzione scalare l’ottava montagna assieme al Maestro Mario Pianesi, Un Punto Macrobiotico e tutti i suoi sostenitori ed amici. Io mi adopererò nel mio settore, ossia Bujutstu, Budo e Iaijutsu ammirando e cercando di seguire il Maestro Sakurazawa Yukikazu (George Ohsawa) e il Maestro Mario Pianesi.
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