“La Tavola, un ponte per l’incontro di confessioni monoteiste: una sfida etica e giuridica” è stato, il tema che questa mattina alla facoltà di Economia dell’università di Ancona importanti relatori hanno svolto su iniziativa di Vania Longhi presidente dell’associazione Amalgama l’Arte che ha organizzato l’evento insieme a Mario Pianesi, ideatore, fondatore e presidente dell’associazione Upm Un Punto Macrobiotico, l’Ordine degli Avvocati di Ancona e l’Associazione Ospedale Umanitario Pediatrico Internazionale.
La mattinata si è aperta con i saluti del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, che ha ringraziato tutti gli organizzatori per aver scelto la sua città come sede dell’importante convegno. Sauro Longhi, rettore dell’università Politecnica delle Marche, ha dichiarato che l’università è molto sensibile alle tematiche trattate, sia quella dell’integrazione che quella della sicurezza alimentare che sarà lieto di ospitare le successive edizioni di questo convegno. La presidente dell’ordine degli avvocati di Ancona, Serenella Bachiocco ha illustrato i motivi per i quali l’Ordine ha deciso di accreditare l’evento ed il programma della sessione pomeridiana dedicata, in particolar modo, ai temi delle frodi e della sicurezza alimentare. Vania Longhi, ideatrice del progetto, ha ricordato l’esigenza di dover promuovere e sviluppare oggigiorno, una riflessione sull’etica e suoi valori fondamentali, l’Associazione Amalgama l’Arte, da lei presieduta, “contiene nel suo nome per due volte la parola ama, amore. Perché anche attraverso le istituzioni, è importante fare crescere il dialogo tra le diverse culture, affinché tra i popoli regni l’armonia universale”. Ha concluso ringraziando Mario Pianesi per i benefici personali conseguiti grazie alle sue diete MA-PI e per l’esempio concreto di eticità e moralizzazione dimostrate da Pianesi in tutte le sue attività per il bene comune.
Il segretario generale dell’Associazione Upm, Giovanni Bargnesi, ha letto il messaggio di Mario Pianesi che ha ricordato di essere cresciuto con la nonna cattolica, la mamma ortodossa e il padre laico. “Queste tre idee e concezioni spirituali” queste le sue parole “erano, per me, normali e, per quanto ad un osservatore superficiale potevano apparire opposte tra loro, a me risultavano complementari, proprio in virtù della mia formazione, che unificava queste tre diverse concezioni, con la stessa volontà di rispetto per l’essere umano, visto a tutto tondo e non parzialmente., Io li ho sempre amati e li amo ancora” continuando che quando ha vissuto l’esperienza di una malattia grave, grazie all’insegnamento di sua nonna e dei suoi genitori, è riuscito, osservando l’effetto su di sé di ogni singolo cibo, a trovare una sua dieta (composta da soli 4 cibi) in grado di risolvere il suo problema di salute.
Da qui, poi, il racconto dei suoi studi dei cibi curativi fino alla conferma scientifica dell’efficacia terapeutica delle diete Ma-Pi da lui ideate come testimoniato nelle 24 pubblicazioni scientifiche internazionali sugli studi clinici realizzati in Italia ed in altri Paesi. Pianesi ha poi ringraziato Vania Longhi per aver ideato questo convegno e tutti i rappresentanti delle religioni intervenuti concludendo: “Credo, nel mio intimo, che solo se si è fraternamente consapevoli che tutta l’umanità è un’unica famiglia che può vivere su questo pianeta grazie alla natura, al Creato, che si potrà affrontare il prossimo futuro pieno di incognite ambientali, agricole, alimentari, salutari ed economiche. Chiunque sia credente, del resto, sa bene che l’Ambiente è creato da Dio e che togliere o aggiungere ad esso, è come se fosse una blasfemia”. Bargnesi, ha poi ricordato l’Etichetta Trasparente Pianesiana ideata da Pianesi nel 1980 per promuovere una maggiore moralizzazione di tutta la società e, per questo, contribuire ad una concreta tutela dei consumatori e dell’ambiente. Laura Capozucca, funzionaria del settore cultura della Regione Marche, ha ricordato il contributo della Regione per la realizzazione degli atti della precedente edizione di questo convegno a testimonianza dell’attenzione riservata al dialogo fra culture e religioni diverse.
“Sono stati compiuti molti misfatti in nome della religione e, parlando per la mia, abbiamo tradito spesso Dio per fare i nostri interessi”. Parole chiare quelle del cardinale Edoardo Menichelli che ha chiuso il giro degli interventi dei rappresentanti delle quattro religioni intervenuti moderati dalla giornalista Rai Francesca Alfonsi. Ancora Menichelli: “Quanto guardiamo alla vita di Dio per ispirare la nostra vita? Molto poco. Salvo poi attribuirgli la colpa di tutti i nostri errori. Il Creato è un dono e nessuno può dire né pensare “faccio quello che mi pare”. Abbiamo il dovere di custodirlo, coltivarlo e riconsegnarlo meglio di come lo abbiamo ricevuto. Invece lo stiamo distruggendo, inquinando, con tutti questi pesticidi. Con questo delirio di onnipotenza, al posto delle regole di Dio, di rispetto e amore, è subentrata la cultura della stupidità e del dominio. Siamo arrivati a dire che la gravidanza è una malattia! Non ci ricordiamo più delle regole di Dio, che pure sono molto semplici. Quella odierna, sembra la religione della dimenticanza” per poi concludere che “Il giardino, il Creato, va condiviso. La condivisione porta alla giustizia che ha un etica oggettiva. In questo giardino tutti hanno diritto di godere dei frutti, di banchettare, invece qualcuno prende troppo e qualcuno non ha niente”. E ancora “Abbiamo fatto diventare la religione una vernice, un vestito, più o meno costoso” quando, invece, “la religione è un atto di fedeltà”. “La storia buona dipende da noi. Quindi, non diamo la colpa a Dio dei nostri peccati e non chiediamo scusa a Dio dei nostri deliri di onnipotenza!”.
Daniele Tagliacozzo, della Comunità Ebraica ha ricordato i precetti della Torah in tema di bioetica e rispetto dell’ambiente e nell’ottica di un confronto tra i diversi pensieri religiosi, Mohamed Tarakji, presidente della Comunità Islamica maceratese, cha evidenziato che “non dovremmo mai dimenticare che l’ambiente è un dono divino che abbiamo il dovere di custodire bene” e che “la strada di Dio è quella dell’amore e del rispetto per gli altri e per tutto il creato”. Citando alcuni versetti del Corano. “Siamo stati creati per costruire non per distruggere” e “Il vero Islam insegna l’amore, non la guerra e spazza via qualsiasi concetto di supremazia razziale”.
Padre Andriy Grygorash, parroco della chiesa ortodossa di Tolentino, ha raccontato una parabola in cui un uomo entrando in un negozio “divino” chiede all’angelo che lo gestisce cosa si può comperare e l’angelo rispose: “tutto quello che vuoi”. E così l’uomo chiese “la pace nel mondo, l’amore, la fratellanza, etc.”. A quel punto l’angelo disse “Qui non si vendono i frutti ma solo i semi. Semi che poi solo tu dovrai coltivare”. Spiegando che il nostro Dio, comunque lo si chiami “c’ha dato tutte le possibilità. Il resto dipende da noi che siamo responsabili nei confronti di chi verrà dopo di noi. Quindi, prima di tagliare gli alberi per vivere, dobbiamo piantarli” e ancora che “la parola che dobbiamo usare tutti i giorni, non è io ma noi. Gli incontri come quello odierno spero servano per svegliare le nostre coscienze e per passare subito ai fatti e che la prossima volta che ci ritroveremo tutti qui, ognuno ci possa raccontare cosa ha fatto concretamente per salvare il Mondo”.
L’oncologa Nicoletta Tradati, presidente dell’Associazione Ospedale Umanitario Pediatrico Internazionale, ha ricordato il dramma di milioni di bambini che muoiono nel mondo per l’assenza di terapie adeguate, presentando il progetto in realizzazione a Loreto di un luogo di cura dei bambini malati provenienti dai Paesi poveri. Il musicista Giacomo Rotatori ha intervallato gli interventi con brani musicali della tradizione religiosa. Alle 12, a tutti i partecipanti, è stato offerto dall’Associazione UpmUn Punto Macrobiotico, un rinfresco a base di ingredienti provenienti da filiere agroalimentari che non usano sostanze chimiche di sintesi e contraddistinti dall’Etichetta Trasparente Pianesiana.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Possono chiacchierare amichevolmente, ma il Corano parla chiaro… Poiché non ci sarà mai amicizia con gli ebrei e i cristiani, lo scontro è solo rimandato.
Questi confronti servono solo per confondere le acque e tacitare paure.
Il Dio che si invoca è diverso per le tre religioni. Il Dio dei Cristiani è Trinitario e nulla ha a che spartire con quello Ebraico e con quello Islamico, pure se nei 99 Bellissimi Nomi di Dio del Rosario musulmano sono citati gli attributi dei tre Aspetti del Logos, ossia della Trinità. Potrei dire che il Dio dei Protestanti ha qualcosa in comune con quello dell’Ebraismo e dell’Islam. E’ il modo con cui ci si rivolge alla Divinità. Solo che non sai se Egli entra in te. Mentre i Cattolici sanno che con l’Eucaristia entra la Forza del Cristo in te, poiché si presenta durante la Consacrazione e pregna di Sé la Materia delle ostie, che poi il fede assorbe a livello fisico e va ad agire pure su sui suoi altri corpi più sottili.
Senza contare altri straordinari Sacramenti, come la Confessione, che oltre all’Assoluzione potrebbe essere una forma di psicoterapia, se vien fatta come la indicavano i Santi confessori, e non come generalmente viene fatta a “tirar via”. Come l’Olio Santo per i malati, che cancella pure i peccati, e gli stessi Sacramentali, quali l’Acqua benedetta, l’Olio esorcizzato, il Sale Esorcizzato, l’Incenso esorcizzato, eccetera, resi tali da un semplice presbitero “iniziato”, a cui il vescovo ha dato alcuni poteri che furono dati dal Cristo Gesù ai Dodici. E da questi trasmessi ai Vescovi.
Solo che, salvo che per l’Eucaristia e la Confessione, ormai i preti, e magari anche i vescovi e i cardinali, non credono più in questi “poteri” sacerdotali dei Sacramentali. Ormai quasi tutta la Chiesa cattolica va dietro alla via della mente umana. Perciò si sta sfasciando nelle cose umane, con danno per i fedeli, che non sanno più che pesci pigliare. Quindi, l’abbandonano, o passano alle nuove fedi “funzionali” come Scientology, o addirittura all’Islam, religione pratica che ti guida in ogni aspetto della vita e ti dà poi un Paradiso a misura d’uomo nella costante ed eterna felicità.
Come chiudere questo pistolotto? Semplicemente invitando ebrei e musulmani a convertirsi alla religione di Cristo, ossia il Secondo Aspetto del Logos, fattosi uomo e presente costantemente in ogni Consacrazione, ad opera di un presbitero “iniziato”, indipendentemente dal suo grado di santità e di santità mentale.
Allora, non dobbiamo confrontarci? Sì, dobbiamo confrontarci sulle cose reali e quotidiane. Come ad esempio LGBT e il Gender nelle scuole, sostenuto da quella centrale anti-natura all’interno della cosiddetta Sinistra e proveniente da ambienti occulti anglosassoni, con il compito di destabilizzare la mente dei nostri figli e nipoti e quindi della futura società, e contemporaneamente con l’obiettivo di distruggere la nostra civiltà naturale millenaria. e il suo senso religioso.
Ecco, questa è una battaglia in cui i musulmani dovranno essere a fianco dei cattolici e degli ebraici.
COMPLIMENTI ALL’AVV. VANIA LONGHI CHE HA ORGANIZZATO UN CONVEGNO COSI’ UTILE PROPRIO IN QUESTO MOMENTO STORICO IN CUI NON SI CAPISCE ANCORA L’IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI TESTI SACRI CHE OGNI RELIGIONE PONE IN REALTA’ A SOSTEGNO DI PONTI DI INCONTRO TRA I POPOLI .