Un momento dell’incontro
di Marco Ribechi
Mario Pianesi acclamato a Bologna per i suoi progetti ambientali. Recentemente l’ideatore, fondatore e presidente di Upm – Un punto macrobiotico – è stato chiamato nel capoluogo emiliano per illustrare il progetto “Un bosco per la città” che vedrà la piantumazione di circa 4mila piante nell’area del Parco Nord. Oltre 180 i presenti, appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione per sviluppare una iniziativa che non deve avere bandiere politiche. Nato nei primi anni ’70 dal pioniere della macrobiotica e dell’agricoltura naturale, Mario Pianesi, “Un bosco per la città” ha come obiettivi principali la tutela e l’incremento delle formazioni boschive già esistenti e la realizzazione di nuove aree boscate nelle pianure urbanizzate per contribuire, in tempi brevi e a costi contenuti, al miglioramento dell’assetto climatico, idrogeologico, salutare, sociale, culturale e turistico del territorio. Al convegno sono intervenuti il Sindaco Virginio Merola, esperti di gestione di aree protette, forestali e medici in grado di illustrare i numerosi vantaggi che la conservazione e la nuova realizzazione di formazioni boschive possono apportare al benessere collettivo.
Il progetto di rimboschimento del Parco Nord di Bologna
Si inizierà coprendo un’area di 13 ettari (sui 20 disponibili) dove verranno piantati 4mila alberi. All’interno dell’area è prevista anche un’aula didattica per l’educazione ambientale. «I limiti delle strategie di lotta ai tumori stanno aumentando la sopravvivenza ma, raramente, portano alla guarigione e la ricerca essendo orientata alle nuove terapie e non alle cause, trascura, per questo, la prevenzione primaria – ha spiegato Antonio Faggioli, dell’Associazione Medici per l’Ambiente (Isde) – Tenuto conto che il 24% di tutte le malattie ed il 23% di tutti i decessi a livello mondiale sono dovuti all’inquinamento atmosferico e che, chi subisce più questi danni sono i bambini di età inferiore ai 5 anni e quelli fino ai 14 anni dove il tumore è a livelli elevatissimi, il progetto di Pianesi di incrementare in tutto il territorio riserve naturali e parchi è di fondamentale importanza per la prevenzione e la sopravvivenza di tutta la popolazione».
La sala gremita di ascoltatori
«Prima di tutto c’è da dare l’esempio – ha spiegato Mario Pianesi – Mi hanno dato pochi mesi di vita e mi sono salvato da solo. Spero che ognuno cerchi con lo stesso spirito di essere autonomo e di non dipendere da logiche moderne e convenzionali. Una volta migliorato mi sono messo a studiare fino ad arrivare alla macrobiotica che mi ha dato modo di ampliare le mie conoscenze con la teoria dello yin e yang e delle 5 Trasformazioni. Il cervello funziona se ha l’ossigeno. Come scritto nei libri di medicina, il cervello consuma da solo il 20% del fabbisogno di ossigeno di tutto il corpo e funziona se ha l’ossigeno. Ma chi ci dà l’ossigeno? Gli alberi. Dobbiamo quindi andare avanti con iniziative come Un Bosco per la Città, un orto per la Città, e non solo».
Mario Pianesi riceve l’onorificenza La Turrita d’Oro
Pianesi ha quindi illustrato i risultati ottenuti in questi anni grazie alla sua proposta di sviluppo sostenibile che a livello ambientale, agricolo (con la Policoltura Ma-Pi), alimentare (con le 5 Diete Ma-Pi), salutare ed economico, può contribuire in modo semplice, efficace ed economico al benessere di tutta la popolazione e alla salvaguardia di tutte le specie viventi. «Ogni cittadino deve fare il suo dovere – ha continuato Pianesi – e non aspettare che ci pensi qualcun altro. Ognuno deve essere autonomo, ognuno deve insegnare l’autonomia e ognuno deve fare la sua parte e tutti insieme dobbiamo lavorare per il bene di tutti. Questa è la mia filosofia. Quindi, l’Ambiente è la priorità assoluta, al di sopra di qualsiasi religione, appartenenza politica, al di sopra di qualsiasi cosa perché senza l’ambiente non viviamo. Non ci sarebbe bisogno di dirlo ma vediamo sempre meno piante e sempre più terreni desertificati, malati». Pianesi ha poi concluso ringraziando il sindaco, l’amico Francesco Amadori per averlo appoggiato per primo a livello nazionale per l’Etichetta Trasparente Pianesiana (leggi l’articolo) e la città di Bologna, dove «Tutto è nato – ha affermato – quando nel 1975 venni chiamato a presiedere l’assemblea della costituzione della prima associazione di naturalisti in Italia».
Mario Pianesi con il sindaco di Bologna Virginio Merola
Ha chiuso i lavori del convegno il Sindaco di Bologna, Virginio Merola: «La vita di Mario Pianesi è testimonianza di un impegno di cui tutti noi abbiamo bisogno, per questo nel 2014 che gli abbiamo dato la Turrita d’Oro. Abbiamo iniziato “Un Bosco per la Città” qualche anno fa ed ora lo estenderemo in un’altra area di 12 ettari con 4mila piante. Abbiamo destinato 47 ettari a coltivazioni biologiche per orti. Pianesi ha una idea precisa di bosco. Un bosco a lenta e libera riproduzione e vogliamo diffondere questa idea. Abbiamo in previsione di piantumare in totale 400 ettari. Sappiamo oramai con certezza cosa provoca l’inquinamento. Va ridotto».
La prima pagina del nuovo libro di Romano Prodi con la dedica per Mario Pianesi
«Non dobbiamo pensare a grandi opere – ha poi aggiunto il sindaco – ma a tanti piccoli progetti di risanamento ambientale. Abbiamo bisogno di ossigeno e di acqua pulita ed alimentazione adeguata, specialmente per i nostri bambini. Ci tenevo molto che Mario fosse qui fra noi perché merita più riconoscimenti di quelli che ha ricevuto e merita che noi seguiamo il suo esempio. Un Punto Macrobiotico non è una setta di fanatici. Mario Pianesi ha compreso che il cambiamento parte da se stessi, dalla propria salute e che è un diritto sapere quello che mangiamo. Non a caso ha ideato l’Etichetta Trasparente Pianesiana». Prima di partecipare al Convegno, Mario Pianesi è passato a salutare l’amico Romano Prodi, ex capo del governo italiano, con il quale hanno parlato delle loro vecchie amicizie e il quale si è detto anche molto contento di questo progetto del bosco al Parco Nord che, a suo giudizio, andrebbe reso fruibile per bambini e per lunghe passeggiate oltre che fatto conoscere in tutta Italia e nel mondo.
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Come già detto, è proprio vero che nessuno è “Conosciuto” quale profeta in patria! Questo Mario Pianesi, che io conosco da quando eravamo ragazzi, è stato sempre un tipo un po’ riservato. Amico di tutti, ma sempre molto riservato.
Certamente mi ha meravigliato la lettera di ammirazione nei suoi confronti del Comandante Fidel Castro, corredata di foto dell’incontro; poi il saluto di Umberto Eco e adesso anche la dedica di Romano Prodi. So che era anche amico di Pannaggi, come oggi lo è di diversi Capi di Stato e di scienziati della medicina, della biologia e scienze connesse..
Io ho frequentato sporadicamente in passato i centri UPM, ma non sapevo niente di quello che faceva Pianesi, tipico della sua riservatezza. Invece, negli ultimi mesi, ho regolarmente desinato a pranzo e a cena presso il Punto Macrobiotico di Corridonia, ricevendone benefici psicofisici. Ormai la mia alimentazione à quella suggerita da Mario Pianesi. Una alimentazione che si armonizza con la mia concezione esoterica dell’esistenza.
Quindi, sto osservando la scienza macrobiotica di Pianesi pure sotto l’aspetto esoterico. Ossia, essa non è solo alimentazione che si fonda su concezioni orientali. Non è solo il ritorno (aggiornato) della scienza delle coltivazioni naturali, non avvelenate quindi dalla chimica e rispettose della legge “naturale”. La Scienza macrobiotica di Pianesi è qualcosa che già veniva contemplata nelle produzioni agricole dei monasteri medievali, le quali provenivano dall’esperienza scientifica di secoli anteriori. E’ stato come se Pianesi avesse già conosciuto prima della sua vita attuale le scienze esoteriche dei meccanismi occulti della Vita, che si manifestano poi in coltivazioni tutte “naturali”, ossia rispettose sia delle leggi del piano fisico, che di quelle dei piani più sottili, visibili solo con la vista chiaroveggente…
Comunque, durante il convegno sul Contributo per la Scienza di Mario Pianesi, organizzato dal Comune di Macerata nel dicembre del 2014 – https://www.cronachemaceratesi.it/2014/12/15/il-contributo-di-mario-pianesi-per-la-scienza/603901/ – mi sono sentito orgoglioso di essere amico di Mario… Un Amico che fino a poco tempo prima mi era “Sconosciuto”, mentre oggi mi si sta rivelando nella sua vera dimensione di “benefattore dell’Umanità”. Al quale giungono continuamente riconoscimenti scientifici e politici. Siamo, forse, già sulla via del più alto riconoscimento oggi esistente?
il riconoscimento di prodi (il principale privatizzatore dell’italia e promotore dell’euro e di altre sconcerie connesse) e, addirittura, la visita di pianesi A CASA sua, nuoce alla reputazione del punto macrobiotico.
Caro Pantò, Mario Pianesi non è positivo se va da Fidel Castro, mentre diventa non positivo se va anche da Romano Prodi. Stiamo parlando di Scienza, che, come tale, ha il compito di salvare tutti, se è scienza positiva. E’ da stabilire se il Punto Macrobiotico di Mario Pianesi risolve i problemi psicofisici della gente, indipendentemente dalla razza, dalla civiltà e dalla tessera politica che ha in tasca…
Per il bene che fa proporrei Mario Pianesi al Premio Nobel quale benefattore dell’Umanità.
Purtroppo, per questo premio entra in ballo la politica…
L’Associazione Internazionale UPM Un Punto Macrobiotico ideata, proposta e realizzata da Mario Pianesi, è costituita con il fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di tutta la popolazione. Le sue attività e le sue finalità sono ispirate a principi di pari opportunità e dignità di tutte le componenti della società, nel rispetto delle diversità biologiche e culturali, e rispettose dei diritti inviolabili della persona, al di sopra delle differenze religiose, politiche, sociali e culturali.
L’Associazione Internazionale UPM Un Punto Macrobiotico ha i seguenti scopi:
a) la diffusione di una alimentazione naturale ed equilibrata e di una filosofia del rispetto-amore a partire da Aria, Acqua, Terra, Vegetali, Animali e tutti i Popoli Nativi.
b) promuovere e favorire, presso tutta la popolazione, le istituzioni civili e la comunità scientifica a livello nazionale ed internazionale, l’adesione a stili di vita e a modelli di sostenibilità ambientale, agricola, alimentare, sanitaria ed economica. (Art. 2 dello Statuto dell’Associazione UPM)
Detto questo, il fatto che Romano Prodi abbia espresso il suo parere positivo sul progetto di rimboschimento di Mario Pianesi è, a maggior ragione, un fatto positivo. Come dovrebbe essere normale che tutta la popolazione italiana accetti positivamente l’idea di Mario Pianesi di piantare tutti, ogni anno, almeno un albero per affrontare in modo semplice-efficace-economico (nella formula pianesiana) le sempre più gravose e diffuse emergenze climatiche, idrogeologiche, salutari, sociali, culturali e turistiche del territorio. 60 milioni di abitanti che ogni anno piantano un albero significa avere, ogni anno, 60 milioni di alberi in più, e quindi, più ossigeno, più acqua, terreni più ricchi, più salute, più economia, etc. etc.
Oggi, troppo spesso, si parla bene delle cose fatte male e male delle cose fatte bene.
Per distinguere (bene), è importante cercare di informarsi (bene)…
Io son ben informato sul puntoacrobiotico, che seguo e dove compro giornalmente. Son ben informato anche su chi è Prodi in quanto tra i principali responsabili della congiuntura italiana. Non sono altrettanto informato su Castro. Quind ritengo, perché le opinioni personali sono sacrosante, che la visita di Pianesi A CASA di Prodi sia del tutto inopportuna.
L’amico Gildo mi ha fatto conoscere Mario nell’agosto del 1980.
All’epoca già soffrivo da tanti anni di asma che, grazie ai consigli alimentari di Mario, ho risolto in poco tempo. Poi, quando poco dopo rimasi incinta, ne fui terrorizzata perché avevo già avuto 5 aborti (con il dolore che solo una donna può capire), ma, continuando a seguire la dieta di Mario sono riuscita, per la prima volta, a portare a termine questa gravidanza e, finalmente, è nata una bambina.
Grazie Mario! Per questo grande dono e per aver dato alla mia famiglia, e a tante famiglie di Macerata e del Mondo, la possibilità di vivere, con pochi, semplici, ma importanti gesti quotidiani, felicemente in salute.
Chiamato in causa, e visto che parliamo del caro amico Mario, vorrei raccontare anch’io la mia esperienza. L’ho conosciuto tramite Nadir Morosi, perché Mario all’epoca (i primi anni ’70) organizzava corsi serali di scuola media ai quali ho partecipato anch’io. Grazie a questi corsi ho conseguito il diploma ed ho potuto trovare un lavoro. Nei primi mesi dell’85 mi trovai immobilizzato nel letto con forti dolori alla schiena. Non mi reggevo in piedi (la gamba sinistra era bloccata). Decisi quindi di contattare il famoso dott. G.C., che mi chiese 100 mila lire per una visita di 5 minuti dove mi disse di fare delle iniezioni e di prepararmi all’intervento perché avevo un’ernia al disco non curabile. Dopo la prima iniezione, dolorosissima, decisi di chiamare l’amico Mario che mi consigliò una dieta a base di riso integrale, miglio, alcune specifiche verdure e del the. Dopo soli 15 giorni mi sono rimesso in piedi. Camminavo senza dolori e mi sentivo talmente bene che iniziai a fare anche troppi sforzi e i dolori ritornarono. A quel punto, i miei familiari, preoccupatissimi, mi convinsero ad andare più lontano, da un famoso ortopedico, il dott. C.C. dal quale mi portarono in braccio. Il dottore mi disse di ricoverarmi immediatamente perché avrei dovuto operarmi il prima possibile. Di fronte al mio rifiuto, con tono perentorio, mi rispose “Lei è un pazzo!”. Rientrato a casa, telefonai a Mario che da Bolzano mi ha consigliato di mangiare solo miglio. Dopo pochi giorni lui è rientrato da Bolzano mi trovò in piedi ad aspettarlo sorridente nel centro UPM di Sforzacosta. Continuando a seguire con maggiore convinzione la dieta e gli altri consigli che mi diede Mario. Le cose andarono sempre meglio e da allora non ho mai più avuto dolori alla schiena. E, per chi mi conosce, sa anche che nella vita non mi sono di certo risparmiato. Ho fatto di tutto e molti lavori anche pesanti. Negli anni, agli amici increduli ho sempre risposto “Questa è la mia esperienza con Mario. I miei familiari sono testimoni. Chiedete a loro! Quando rimasi bloccato avevo solo 34 anni ed oggi, grazie a lui, mi sento più forte di allora e di anni ne ho quasi 70!”. Con Mario, anche se ci siamo visti molto poco in questi anni, ci lega una profonda amicizia ed a lui sono davvero molto grato. Senza chiedermi mai niente in cambio è sempre stato disponibile ad aiutare me ed i miei familiari, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Sono contento che stia ottenendo grandi risultati anche a livello scientifico per le sue diete MA-PI, perché se lo merita. Da solo, ha fatto tanto per tanti maceratesi. Grazie Mario.
Vorrei aggiungere un’altra esperienza che mi ha riguardato da molto vicino. Nel 1989 a mia madre fu diagnosticato un tumore allo stomaco. I medici le dissero che c’era da operarla il prima possibile e, comunque, le diedero poche speranze. A questo punto in casa eravamo divisi (io stavo con Mario) e mia madre, visti i risultati che aveva visto su di me, mi disse che voleva seguire la dieta di Mario. E così ha fatto, vivendo serenamente per più di tre anni. Ha lavorato tutti i giorni, cucinando, lavando i piatti e godendosi i nipotini. Un giorno si alzò che era un po’ stanca e si mise a riposare. Verso sera fece chiamare Mario perché voleva parlare con lui. Lo ringraziò perché aveva vissuto fino all’ultimo giorno come una persona normale e lo salutò. Il giorno del funerale, mio padre, che era stato sempre contrario alla macrobiotica, a sorpresa di tutti, e dello stesso Mario, lo ringraziò perché sua moglie, grazie ai suoi consigli, aveva vissuto bene ed era morta serenamente, salutando tutti e dopo aver chiesto di aprire la finestra per respirare un po’ di aria fresca. La storia di mio padre, purtroppo, è all’opposto. Nel 1996 gli diagnosticarono lo stesso tipo di tumore e decise di farsi operare (in questo caso vinse l’altra parte dei familiari) ma dopo soli 7 mesi dall’intervento chirurgico, morì.
Nel 1991 mio figlio mi disse che la madre della sua ragazza aveva risolto un grave problema (un polipo alla gola) grazie ai consigli di Mario Pianesi. Al tempo ero sovrappeso e soffrivo, soprattutto, di sbalzi di pressione, aritmie, dolori al braccio sinistro, apnee, denti e di una grave forma di osteoporosi. Le ossa vicino alla caviglia si stavano sgretolando completamente. All’inizio non avevo fiducia della macrobiotica soprattutto per le critiche che avevo letto e sentito in giro al riguardo. Per circa due anni non ho voluto sentir parlare della macrobiotica né tanto meno di Pianesi quando poi però mia figlia, che soffriva di gravi intolleranze alimentari e coliti, iniziò a seguire le diete MA-PI (con tutte le mie paure perché la dieta poteva essere pericolosa) traendone beneficio mi decisi a sentire Pianesi. Nel 1993, anche se certi discorsi che faceva durante le sue conferenze mi sembravano strani, grazie all’esempio dei miei figli che mangiando così erano più sani e vista la mia sempre più precaria condizione di salute, decisi di fare anch’io la dieta di Mario. Dopo soli tre mesi della dieta consigliata, ritornai al mio peso forma (perdendo 15 Kg) ed i miei valori dell’osteoporosi (come dimostrato dai controlli) migliorarono sensibilmente come tutto il mio stato di salute generale. Non soffrivo più di apnee e i dolori al braccio ed alle ossa erano scomparsi come le aritmie. Anche mio marito Brando, che al tempo soffriva di gravi problemi alla tiroide, alla prostata e all’intestino, decise di seguire i consigli e anche lui risolse i suoi problemi arrivando all’età di 93 anni senza alcun bisogno di altre cure. Grazie a Mario Pianesi, io e la mia famiglia, abbiamo ritrovato la serenità ed una forte coesione. I miei tre figli si sono poi felicemente sposati con altri ragazzi che hanno seguito la macrobiotica MA-PI e, ad oggi, sono nonna di sette nipoti nati sani e forti grazie ai consigli di Mario. Per tutto questo e per quello che sta facendo per tutta la popolazione mondiale ringrazio Mario dal profondo del mio cuore.
La panacea universale ed onnipotente.
Non mi piace il commento di Massimo Giorgi, in quanto è un commento qualunquista e onnipresente.
Come sappiamo, il 70 per cento della spesa pubblica è quella sanitaria.
Ma se esiste la possibilità di stare tutti meglio, con quattro soldi, con cibi che non inquinano e di comprovata efficacia, non sarà meglio passare parola come, con estremo coraggio, finalmente, fanno queste persone del Punto Macrobiotico di Mario Pianesi? Per fortuna di tutti (e, nonostante noi maceratesi) ospedali di diverse parti del Mondo ed anche Italiani stanno studiando ed adottando le diete dell’autodidatta mio compaesano Mario Pianesi… Il quale non dice “abracadabra”, ma presenta proposte scientifiche, che investono – come credo – pure il campo esoterico.
Forse Massimo Giorgi ha una visione diversa. Certo leggere i commenti di questa pagina fanno veramente pensare al Premio Nobel, ma credo sia lecito ragionarci sopra.
Mi sono laureata in medicina nel 1980. Per due anni ho lavorato in un reparto di medicina generale, poi sono entrata in un centro trasfusionale e poco dopo ho iniziato a prestare lavoro come medico di base.
Nel 1990 è nata mia figlia, affetta da sindrome Down e con una triplice malformazione cardiaca (comunicazione interatriale e interventricolare e pervietà del dotto di Botallo), per la quale era necessario intervenire chirurgicamente ma mia figlia, rifiutava il cibo che mal assorbiva. Per questa situazione, c’era la fondata preoccupazione che non avrebbe mai potuto superare l’intervento chirurgico. Un amico, che grazie ai consigli di Pianesi aveva risolto un’ulcera gastrica emorragica, mi parlò di lui. Nonostante il mio forte scetticismo ma, vistami senza alternative, decisi di chiamarlo. Per telefono e senza conoscermi, Mario mi fece da subito molto coraggio e mi diede i consigli su come e cosa mangiare. Con questa dieta mia figlia cominciò a riprendere il mio latte e a rinforzarsi sensibilmente tanto che fu in grado di poter affrontare il delicatissimo intervento chirurgico ed evitarne persino un secondo. Nel corso degli anni i cambiamenti positivi di mia figlia sono stati tanti. Lo stato infiammatorio continuo a livello polmonare, con enorme produzione di espettorato, e il respiro russante con apnea sono scomparsi, l’apparato circolatorio e il funzionamento di tutti gli organi, l’apparato digerente (digestione, assimilazione e alvo), l’apparato locomotorio muscolare (scomparsa dell’ipotonia e raggiungimento della posizione eretta) sono migliorati e hanno raggiunto una condizione di normalità. Perfino i tratti patognominici del viso sono cambiati; sono anche scomparsi l’epicanto e le fastidiose congiuntiviti.
Oggi mia figlia ha 26 ed è in salute. È una ragazza vivace e sensibile ed ha superato con buoni esiti gli esami scolastici. Anche nel mio caso, ho potuto risolvere i problemi di cui soffrivo generalmente e, in questi anni, seguendo con molta attenzione le numerose conferme scientifiche sull’efficacia terapeutica delle diete MA-PI, ho potuto aiutare molti miei pazienti a prestare più attenzione ai loro stili di vita ed alimentari. Per tutto questo, ringrazio sentitamente Mario il quale, senza conoscermi e chiedermi mai niente, mi ha dato tanto, sia come donna, sia come madre e medico.
Nel 1992 mia figlia ha iniziato frequentare i centri UPM risolvendo i suoi problemi di salute. Nonostante ciò, io ero profondamente ostile alla macrobiotica. Mario mi piaceva come persona ma non condividevo nulla di UPM. Forzato da mia figlia iniziai a seguire le diete MA-PI, ma poi per vari motivi, tra cui l’ostilità verso il movimento UPM, ho deciso di tornare all’alimentazione moderna e a lavorare a testa bassa nella mia impresa edile. Per un lungo periodo lavorai in Russia e poi nel sud Italia. Nel 1995, a Foggia, caddi da una impalcatura alta 6 metri e sopra di me cadde un altro operaio. Dalla barella dell’ambulanza chiamai mia figlia e le disse di chiedere aiuto a Mario. Mi feci allora portare in ambulanza da Foggia a Fano dove, all’entrata del pronto soccorso, con mia grande sorpresa, trovai Mario che, prontamente, era venuto apposta per starmi vicino. La diagnosi fu frattura di una vertebra, lo sfondamento dell’acetabolo a destra, la frattura dell’ala iliaca a destra (con lussazione centrale della testa femorale) e la frattura del pilastro anteriore dell’anca destra. I dolori erano atroci (urlavo) e i medici mi prospettarono diversi interventi chirurgici e che molto probabilmente non sarei più stato in grado di camminare normalmente. Mario mi disse di stare tranquillo e che se volevo rimettermi in salute c’era da seguire alcuni precisi consigli che diede a mia figlia. Mi seguì, venendomi a trovare spesso, e sentendosi anche 2 volte al giorno con mia figlia per i consigli sul cibo che mi doveva preparare. Dopo 24 ore i dolori erano molto diminuiti e dopo una settimana scomparsi, ed io ero l’unico di tutto il reparto a non avere bisogno di prendere antidolorifici. Dopo 10 giorni, all’ennesima radiografia, mi dissero che non avevo più bisogno di interventi chirurgici. Dopo una altra settimana iniziai a muovere i primi passi e dopo soli 31 giorni di ricovero sono stato dimesso dall’ospedale. Tempo dopo, quando mi visitò il medico legale (per valutare le indennità previste), portai le mie lastre che evidenziavano le diverse fratture. Il medico le guardò e mi chiese di poter visitare il paziente. Mi ci volle un po’ di tempo per fargli capire che il paziente ero io! Oggi, all’età di 75 anni, ancora sono molto attivo e svolgo diversi lavori fisici (cucino, coltivo, guido, etc.) senza aver mai avuto più dolori alle ossa. Grazie Mario!! Per tutto questo e per aver avuto così tante premure e pazienza malgrado fossi stato molto ostile verso di te e verso l’Associazione UPM.
All’età di 21 anni, nel 1987, iniziai a soffrire di diplopia (vedevo doppio) e di parestesia (perdita della sensibilità) al braccio sinistro. Dopo un mese di ricovero all’Ospedale regionale di Ancona, mi fu diagnosticata la “sclerosi multipla”. Mi dissero che non c’era una cura efficace e che la mia era un malattia incurabile e con scarse prospettive di vita. Tra gli altri incontri, in quella iniziale ricerca, venni a sapere di una donna che si era curata la sclerosi multipla; la incontrai a Tolentino (sua città di origine anche se viveva normalmente a Bruxelles) e mi diede una cura omeopatica e alcuni consigli alimentari, che però io non seguì (solo 3 anni più tardi venni a sapere che quella donna in realtà si era curata anni prima grazie ai consigli di Mario Pianesi, ma in quell’incontro non ci disse nulla al riguardo). Nello stesso periodo, mia sorella stava iniziando a frequentare il centro UPM di Fano e mi convinse a partecipare ad una conferenza di Mario Pianesi al quale chiesi aiuto. Nonostante i suoi impegni, mi dedicò 2 ore, dandomi consigli alimentari e sullo stile di vita. Iniziai a cambiare la mia dieta e solo dopo un paio di mesi i sintomi scomparirono. Convinta di essere guarita, tornai a mangiare i cibi di prima ed ebbi una ricaduta. Mi rivolsi nuovamente a Mario, il quale, con pazienza ed affetto, mi ridiede i suoi consigli. Da allora sono passati 28 anni, e non ho più avuto un solo sintomo della sclerosi multipla (mentre hanno avuto sorte diversa le ragazze con la mia stessa malattia conosciute all’epoca) e, nel 1996, sono diventata anche madre. Mia sorella, che all’epoca aveva varie cisti al seno, dopo soli 6 mesi di dieta, risolse il suo problema e le cisti non si sono più formate. Mia madre, vedendo i nostri benefici, decise anche lei di cambiare alimentazione ed, in un solo anno, risolse i suoi problemi di ipertensione ed un fibroma uterino. Anche il mio fidanzato (ora mio marito) si convinse ed anche lui ha migliorato la sua condizione fisica. Mio padre, invece, nonostante tutto questo, contestava le diete e Pianesi quando, nel 1996 gli diagnosticarono un tumore alla vescica. Anche lui, grazie alla pazienza di Mario (che ci aiutò, parlandoci di persona), si decise a provare seguire i suoi consigli e, dopo 20 anni (all’età di 77 anni) ai controlli risulta tutto nella norma.
La mia famiglia è una delle tantissime, ormai, sia in Italia che in tanti altri Paesi, che ha potuto ritrovare la salute (il bene più prezioso!) grazie alla serietà ed umanità di Mario. A nome di tutti noi, lo ringrazio dal profondo del mio cuore.
Il progetto di Mario Pianesi ricorda da vicino quello del compianto neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea, il quale, nell’ultima parte della sua vita avviò un progetto chiamato ‘Alberi per la vita’. Il prof. Bollea conosceva bene Maria Montessori, famosa educatrice marchigiana e voleva fondere la branca della psichiatria con quella della pedagogia.
Come testimoniato dai giornali, il 14 settembre del 2013, verso le ore 18:00, sulla superstrada 77, all’altezza del Km 75, in direzione Tolentino, Mario Pianesi, dopo aver notato la presenza di due grandi lettini da spiaggia presenti (uno in orizzontale ed uno appoggiato sul fianco) al centro della corsia di sorpasso ed avendo percepito l’imminente pericolo per gli automobilisti che stavano per giungere sulla stessa, ha chiesto a sua moglie di fermare subito l’auto. Rischiando la loro vita (era sabato pomeriggio e le auto che sopraggiungevano erano molte), sono scesi subito dalla loro auto ed hanno prontamente messo in sicurezza la carreggiata (accostando le due sdraio al guardrail centrale) facendo cenno a più di 30 automobilisti, che arrivavano a grande velocità, di rallentare e prendendosi i loro insulti.
Poco dopo è arrivato un mezzo della manutenzione strade e Pianesi ha aiutato i due addetti a caricare le sdraio sul camion. Poco dopo è arrivata anche una pattuglia dei Carabinieri la quale, accertato lo scampato pericolo per gli automobilisti ed il coraggioso gesto, ha fatto rapporto dell’accaduto presso il proprio comando di Tolentino.
Piccola nota: mentre è stata data a Roma la medaglia a quello che si è tuffato nel Tevere per salvare una persona, per Pianesi e sua moglie, che hanno evitato un gravoso incedente e, molto probabilmente, salvato la vita a diverse persone, dopo più di 2 anni, ancora non è arrivato alcun riconoscimento…
Non solo quella sanitaria, con la panacea anche la spesa pensionistica potrebbe essere abbattuta.
Dalla fondazione dell’Associazione UPM, Mario Pianesi ha sempre pensato anche ai pensionati facendo per loro uno sconto particolare (oggi 5 Euro per un pasto completo) e, tutti coloro che frequentano i centri UPM, dovrebbero saperlo.
Un sabato sera del settembre del 1996 ci fu una cena presso UPM di Perugia col prof. Aversa (quello che ha effettuato il primo trapianto al Mondo di midollo osseo tra soggetti non compatibili). Mario aveva costruito un modello di DNA per spiegare al suo amico scienziato il suo punto di vista sulla struttura elicoidale. Di ritorno verso la mezzanotte lungo la E45, mentre percorrevo (guidavo io) una semicurva, Mario mi segnalò che c’era un auto nera con le luci spente di traverso nella corsia di sorpasso e altre 2 auto che si erano urtate (io non mi ero accorto). Mario mi fece fermare subito e scendemmo a prestare soccorso ad un ferito dandogli un rimedio antiemorragico. Poi con estrema velocità cercò un triangolo e si distanziò, correndo per segnalare, prima della semicurva, alle altre auto che sopraggiungevano (era sabato sera e tutti correvano veloci) e che avrebbero subito la stessa sorte delle precedenti 3. Mario le faceva rallentare e continuava a correre per mettere prima possibile il segnale di pericolo. Contemporaneamente, mentre correva, mi disse di chiamare l’ambulanza; in quel momento vedemmo arrivare in lontananza un TIR che, continuando a quella velocità, si sarebbe scontrato con la fila delle auto già ferme. Nel frattempo io, che ancora dovevo realizzare l’accaduto, gli camminavo a fianco e lui, dicendomi che mi dovevo spostare a sinistra, mi strattonò giusto in tempo, perché un auto che aveva sorpassato il TIR mi sfiorò. Mario continuò a correre per fermare il TIR che si fermò a 3 metri di distanza da lui che, più tardi, mi disse che era già pronto a saltare nel fosso vicino al guardrail. All’autista del TIR disse di azionare le luci di emergenza e di aspettare che arrivassero ambulanza e polizia, che arrivarono circa mezzora più tardi. A quel punto ritornammo indietro controllando in ogni auto se ci fosse qualche ferito.
Quando arrivammo alla prima auto che aveva avuto l’incidente, Mario chiese al ferito “come va?”. Lui contento che l’emorragia si era fermata e che non sentiva dolore, chiese a Mario “cosa mi avete dato?”. Mario risposte “Un rimedio macrobiotico”. A quel punto lui esclamò “Per carità non parlatemi di macrobiotica. I macrobiotici sono un branco di fissati!!!” (questo fu il ringraziamento dato a Mario per quello che aveva fatto).
Io che come segretario UPM sono stato più vicino a Mario in questi circa 27 anni che lo conosco, ho potuto assistere ad almeno un centinaio di “pronto soccorso” che lui ha fatto, senza mai chiedere niente e senza mai dire niente. Ma vorrei aggiungere che io stesso, quando ad esempio devo stare in segreteria e Mario sta con una delegazione, non so cosa avviene…
Mi meraviglia molto, quindi, che qualcuno che dice di frequentare i centri UPM, affermi di conoscere bene cosa è UPM e cosa è Mario.
Sono nato a Civitanova Marche nel 1954, con un angioma alla base del 4° metatarso sul dorso del piede destro. Durante l’infanzia soffrii di problemi alle ossa e di una forte anemia (per la quale mi fecero seguire una dieta a base di carne rossa). All’Università iniziai a fare uso di droghe, prima leggere e poi pesanti delle quali, per più di 10 anni, sono stato dipendente. Sono stato in galera due volte e, per disintossicarmi, ho dovuto seguire varie cure in ospedale. Tempo dopo, durante una partita di calcio, mi fratturai e ferii il piede destro, nella zona dell’angioma e, dato che la ferita non si rimarginava (e i tessuti andavano in cancrena) feci diverse visite e mi sottoposi a 4 lunghi interventi chirurgici (in varie parti d’Italia) senza mai risolvere il problema al punto che, nel 1985, mi prospettarono un intervento in Francia per l’amputazione del piede (del quale avevo già perso tutte le dita). Disperato e depresso, passavo le giornate a letto con forti dosi di antidolorifici. Nella primavera dell’86, un amico mi fece conoscere Mario Pianesi e, sebbene non mi sentii soddisfatto della sua proposta, decisi comunque di provare a seguirne i consigli. Sono passati 30 anni da allora e, nonostante i miei continui alti e bassi nel mettere in pratica i suoi consigli, ho ancora il mio piede, non sono più anemico, ho smesso anche con le droghe leggere (che ancora consumavo), ho trovato un lavoro e la forza fisica e mentale di un tempo. Ringrazio Mario per tutto quello che mi ha dato e sono felice che anche sempre più scienziati e medici stiano confermando le sue idee e proposte.
Sono nato in una famiglia di contadini che da circa 300 anni, lavora la stessa terra, vicino al fiume Potenza. I miei antenati erano completamente autonomi (dal mangiare, al vestire, etc.) fino a quando non si sono affidati ai nuovi esperti del settore, che promettendo maggiori rese e guadagni, indicavano loro, cosa e come coltivare. È iniziata così la moda dei concimi chimici, dei diserbanti tossici e delle monoculture intensive (e dell’abbattimento di tutti gli alberi, diventati un ostacolo per tutti i nuovi macchinari). Così, dopo una prima fase di intenso sfruttamento dei terreni, dove sono aumentate le produzioni (ma anche i costi ed i problemi di salute), è seguita una sempre più costante fase di calo delle rese e di impoverimento dei campi, nonostante le maggiorate concimazioni per risolvere il problema. Risultato? Mio padre, non è stato più in grado di mantenere la sua famiglia e, sia io che i miei fratelli abbiamo dovuto cercare lavoro in città. Qui è cambiato tutto ed ho iniziato ad avere diversi problemi di salute che ho risolto grazie ai consigli alimentari di Mario Pianesi. Grazie ai suoi insegnamenti e stimoli, nel 2000, ho riavviato l’azienda agricola di famiglia, dove ho iniziato a coltivare cercando di attenermi ai principi della Policoltura MA-PI (ideata da Mario nei primi anni ’70). Nel 2002 abbiamo aperto anche un piccolo forno a legna dove maciniamo il nostro grano e produciamo pane, pizze e dolci con pasta madre ed ingredienti locali e naturali. I prodotti che vendiamo in azienda, sono contraddistinti dall’Etichetta Trasparente Pianesiana. Coinvolgere la mia famiglia in questo progetto, all’inizio non è stato semplice ed anche i vicini e gli esperti del settore erano tutti convinti che sarebbe stato un fallimento. Le cose non sono andate così. Grazie a Pianesi, infatti, che non ci ha mai chiesto nulla per i suoi consigli, e al quale va tutta la nostra gratitudine, tutta la mia famiglia ha ritrovato la fiducia, la salute, la sicurezza economica, e la serenità di fare un lavoro utile all’Ambiente ed alla popolazione.
Nel 2006 eravamo in un campeggio in Calabria dove Mario Pianesi teneva i corsi per diverse delegazioni scientifiche. Una sera, dopo cena, Mario avvisò il proprietario che sentiva un odore di gas che poteva essere molto pericoloso. Sia io che gli altri presenti lo guardammo in modo strano perché non sentivamo alcun odore. Per l’insistenza di Mario, in 4 o 5 ci siamo messi a cercare nel campeggio e dopo circa mezz’ora abbiamo detto che non avevamo trovato niente e a Mario abbiamo detto: “Che te lo sei sognato?”. A quel punto, Mario, che aveva capito l’antifona, mi ha incaricato di verificare meglio ed, in particolar modo, nel già visionato, deposito delle bombole dove, ponendo più attenzione, ho scoperto che una delle bombole effettivamente stava perdendo del gas (nota: quel deposito era a fianco delle stanze dei circa 30 ospiti e, come oggi è diventato di moda, era molto probabilmente fuori legge). Solo il giorno dopo, ripensandoci, mi ero reso conto che Mario aveva messo in sicurezza tutti e trenta gli ospiti e non solo e che se non avesse insistito, nessuno di noi, non sentendo alcun odore, gli avrebbe dato retta. È chiaro che i maceratesi non possono sapere niente di questo come di tanti altri fatti che lo riguardano. La stessa Segreteria Nazionale non sa sempre tutto quello che Mario fa con gli scienziati e le autorità nazionali ed internazionali che vengono in Italia per conoscerlo, chiedergli consigli ed, in molti casi, a collaborare con lui.
Mahamadu Mbiniwaya è un medico che lavora presso il Korlebù Teaching Hospital in Ghana.
In più occasioni è stato ospitato da Mario Pianesi in Italia dove ha partecipato a Convegni Internazionali UPM e seguito vari corsi per le delegazioni scientifiche, tenuti di Mario Pianesi sui suoi originali sviluppi teorici e pratici. Durante questi corsi questo medico ha potuto conoscere anche il G.O.1; un rimedio naturale antiemorragico a base di melanzana tostata e sale marino integrale, ideato dal maestro Georges Ohsawa ed attualizzato poi da Pianesi, il quale, donandone al medico un certo quantitativo, gli ha permesso di poter avviare il primo progetto clinico sperimentale in Ghana sulla sua efficacia. Sulla base dei dati raccolti (e divenuti oggetto di una pubblicazione scientifica) il G.O.1 ha confermato la sua efficacia terapeutica antiemorragica in tutti i casi trattati (in questo caso, Morsi di Serpente). Queste evidenze hanno dato al dottore e al Korlebù Teaching Hospital ulteriore stimolo per continuare il cammino di sperimentazione scientifica e per giungere, quindi, all’auspicato riconoscimento, da parte della farmacopea ufficiale, di questo preparato tanto economico quanto efficace che può salvare la vita di milioni di persone che ogni anno nel Mondo muoiono per emorragie. Nel 2009, il Food and Drug Board del Ghana, infatti, ha registrato il G.O.1 come farmaco erboristico antiemorragico, approvandone il suo utilizzo.
Come Segretario dell’Associazione UPM, mi sembra utile aggiungere a questa serie di commenti le parole tratte dagli interventi scritti e sottoscritti di alcune autorità italiane e stranieri ai Convegni organizzati dall’Associazione Internazionale UPM Un Punto Macrobiotico
Tratto dall’intervento dell’On. Luigi Giacco all’8° Convegno Macrobiotica e Scienza (2003)
“Ringrazio l’amico Mario Pianesi che conosco sin dal 1999 quando volli assistere ad una sua conferenza a Loreto. Da allora non ho mai smesso di seguire con interesse tutte le attività dell’Associazione UPM, convinto dalle proposte Pianesiane e dalla realtà che ha realizzato.
Per 3 legislature consecutive dal 1994 al 2006 ho ricoperto l’incarico di parlamentare ed anche in questa attività mi è stato di grande aiuto la vicinanza ed i suggerimenti di Mario; come quando mi stimolò a coinvolgere gli anziani in attività di utilità sociale. Assieme ad altri colleghi tradussi quel suo stimolo in un disegno di legge intitolato “Norme sull’impiego degli anziani in attività lavorative socialmente utili” (atto Camera dei Deputati n. 865 XIII legislatura) di cui sono stato relatore alla Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati nel 2000. Lo ringrazio inoltre per il sostegno discreto ma costante, che per 30 anni ha dato alla Lega del Filo d’Oro.
On. LUIGI GIACCO
(Membro della Camera dei Deputati dal 1994 al 2006, già Direttore Pedagogico ed ora Membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Lega del Filo d’Oro)”
Tratto dall’intervento scritto del prof. Kheirredine Ben Soltane al 10° Convegno “Ambiente-Agricoltura-Alimentazione-Salute-Economia” (2015)
“Il mio primo incontro con il prof. dr. Pianesi è avvenuto nel 2002 quando ho avuto l’onore di partecipare alle lezioni che stava tenendo a Roma, in quella occasione, alle delegazioni di 5 nazioni di 4 continenti. I suoi consigli sono stati per me preziosissimi perché grazie alle sue diete ho subito risolto definitivamente un problema di salute che mi portavo dietro da anni, dandomi una maggiore efficienza nella professione di consigliere giuridico del Primo Ministro e ora del Presidente della Repubblica del mio Paese.
Sin dal primo incontro Pianesi mi ha stimolato a promuovere la realizzazione di leggi che difendessero la qualità del nostro Ambiente e, proprio da una di queste proposte, nel 2007 è nata la prima legge sulla qualità dell’aria (Legge n° 2007-35 del 4 Giugno 2007) di cui sono grato a Mario e profondamente orgoglioso per il mio Paese.
Prof. KHEIRREDINE BEN SOLTANE
(Consigliere Giuridico del Presidente della Repubblica di Tunisia)”
Tratto dall’intervento scritto del Dr. Gian Carlo Pozzo al Convegno “Il contributo di Mario Pianesi alla Scienza” (Macerata dicembre 2014)
“Ho conosciuto Mario Pianesi a Reggio Calabria nel 1997 e, da allora, i suoi consigli e le sue diete MA-PI sono state per me uno strumento efficace ed indispensabile per mantenere la mia efficienza psico-fisica.
Ma al di là della mia esperienza personale, devo riconoscere al prof. dr. Pianesi una grande attenzione alle Forze di Polizia, nella piena consapevolezza della loro fondamentale funzione al servizio della Nazione ed alle quali non ha mai fatto mancare il suo supporto.
Il suo operato ed i suoi insegnamenti, dalla diffusione di stili di vita ordinati e salutari, all’educazione alimentare ed ambientale, all’Etichetta Trasparente Pianesiana, costituiscono un importante contributo in termini di promozione dei valori etici essenziali per la crescita morale della società.
Dr. GIAN CARLO POZZO
(Dirigente Generale della Polizia di Stato e Direttore della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia – Ministero dell’Interno – Roma)”
A margine dello scritto del Dottor Pozzo, vorrei ricordare che dal 16 al 18 maggio 2008, Mario Pianesi fu invitato dalla Direzione Centrale Sanità del Ministero dell’Interno e così l’Associazione Internazionale UPM partecipò (unica associazione esterna alla Polizia di Stato) alle Celebrazioni per il 156° Anniversario della Polizia di Stato in Piazza del Popolo a Roma.
Come segretario di UPM leggendo questi commenti, mi sembra significativo raccontare un altro fatto avvenuto proprio in queste ore e che mi ha raccontato Luciano B., un medico specialista in Otorinolaringoiatria da 20 anni. Questo medico ha conosciuto Mario pochi mesi fa e seguendo i suoi consigli ha risolto dei suoi problemi di salute. 15 giorni fa ha visitato una donna di 50 anni che aveva un’attacco di sordità improvvisa all’orecchio sinistro, acufeni (ronzii) e vertigini (gravi problemi di equilibrio). Gli esami medici hanno confermato la diagnosi di sindrome di Menière, una malattia autoimmune molto seria che può portare a perdere la capacità di svolgere le normali attività e sviluppare una forte disabilità. Gli ha prescritto dei farmaci, ma dato che questi servono più che altro ad alleviare i sintomi ma non a guarire, gli ha anche indicato di seguire una dieta macrobiotica MA-PI. Ieri il dottore mi ha chiamato per dirmi che dopo solo 10 giorni di dieta MA-PI, seguita nemmeno troppo alla lettera, i sintomi sono completamente scomparsi e agli esami clinici la paziente risulta guarita.
Mi sembra un esempio significativo ed inedito (documentato per chi fosse interessato), di quanto bene Mario faccia continuamente al prossimo, anche a chi non conosce nemmeno, come questa signora….”
Per Bargnesi. Senza nulla togliere alla bravura di Pianesi, dobbiamo credere proprio a tutto oppure di qualcosa possiamo dubitare (ad esempio del fatto che una donna guarisce dopo 10 giorni di dieta oltretutto approssimata?).
Vorrei contribuire a questi commenti con la mia testimonianza di medico specializzata in scienza dell’alimentazione e nutrizione clinica. Quando ho conosciuto la Macrobiotica MA-PI, ad inizio 2013, avevo curiosità, ma anche molti dubbi dovuti alla mia formazione di medico-nutrizionista. Mi sono dovuta ricredere perché grazie alle diete MA-PI ho prima di tutto migliorato la mia salute. Quando ho ascoltato il prof. Mario Pianesi per la prima volta, durante un corso ministeriale per medici da lui tenuto, sono rimasta colpita dalla sua classificazione yin e yang di tutti i componenti nutrizionali. Nel corso della mia carriera accademica e professionale di nutrizionista non avevo mai visto una classificazione così efficace e non credo che esista niente di simile nella scienza della nutrizione ufficiale. Distinguere le componenti nutrizionali da più alcalinizzante al più acidificante permette di capire l’effetto dei diversi cibi che li contengono, le loro combinazioni e il perché un alimento in una determinata condizione ha un effetto benefico mentre ha un effetto negativo in una condizione opposta. E’ una vera rivoluzione perché prima del prof. Pianesi questo non era possibile e a questo non era arrivata ne la scienza occidentale e nemmeno la medicina tradizionale cinese. La validità di questo approccio è stata confermata dagli studi clinici, pubblicati su riviste internazionali, che dimostrano l’efficacia delle diete MA-PI su numerose malattie (obesità, diabete, rischio cardiovascolare, disbiosi, malaria, etc.) che secondo le società scientifiche colpiscono più di 3 miliardi di persone che oggi hanno una speranza grazie al lavoro di Pianesi a cui tutta l’umanità deve essere grata.”
Significativo il commento della D.ssa Fontana, medico e ricercatrice.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni sottolineando che, rispetto alle esperienze narrate nei commenti precedenti, mia moglie (all’epoca la mia fidanzata) 28 anni fa, aveva avuto una diagnosi di sclerosi multipla, ed anche nel suo caso, come lei stessa ha scritto anche con un suo commento in questa sede, dopo pochi mesi di diete MA-PI i sintomi erano scomparsi…
Questo per dire che un conto aver vissuto sulla propria pelle certe esperienze (anche con tutte le sofferenze per non riuscire a trovare una soluzione), un altro conto è averle conosciute, un altro conto ancora è averne sentito parlare e infine è ancora diverso per chi non l’ha ne vissute, ne conosciute e non ci crede.
Ma se si leggessero attentamente i commenti precedenti, firmati con nome e cognome, ed i commenti vengono fatti per essere letti, facendo attenzione, allora si scoprirebbe che nella famiglia di mia moglie non c’era solo lei con la sclerosi multipla, ma una sorella con cisti al seno, madre con fibroma uterino e problemi renali e infine il padre con un tumore alla vescica.
Al di la delle documentazioni mediche e cliniche (che comunque ci sono), chi le ha vissute personalmente, come nel mio caso, conosce bene queste esperienze e sa come sono andati i fatti, così anche chiunque si avvicina ad UPM con l’intenzione di conoscerlo veramente ha il dovere di sapere questi fatti.
Altrimenti succede come a tante, troppe, persone che dicono di conoscere Mario e l’Associazione UPM, ma in realtà non lo conoscono perché dimostrano di non sapere, o di non voler sapere, quello che Mario e l’Associazione UPM hanno fatto.
Se succede questo allora è un problema dell’osservatore o del commentatore che non conosce e non vuole conoscere abbastanza.
La cosa è ancora più “strana”, quando ormai esistono 22 pubblicazioni scientifiche su Riviste Mediche Internazionali che documentano clinicamente l’efficacia delle diete MA-PI su diverse malattie e che sono frutto di studi clinici condotti da Università, approvati da comitati etici e controllati da organismi internazionali che ne verificano e certificano i dati.
Con l’intento di essere d’aiuto scrivo qui l’elenco dei titoli di tali pubblicazioni e relative riviste.
2005 Titolo: Security and Nutritional Value of the Macrobiotic diet. The Cuban experience.
Rivista: Proceedings of EFFoST 2005 INTRAFOOD
2006 Titolo: The self-reliant system for alternative care of diabetes mellitus patients–experience macrobiotic management in Trad Province.
Rivista: Journal of the Medical Association of Thailand
2007 Titolo: Efecto terapéutico de la dieta Macrobiótica MA-PI2 en 25 adultos con Diabetes Mellitus tipo 2.
Rivista: Revista Cubana de Investigaciones Biomédicas
2008 Titolo: Caracterización y evaluación nutricional de las dietas macrobióticas MA-PI.
Rivista: Revista Cubana de Investigaciones Biomédicas
2009 Titolo: MA-PI 2 Macrobiotic Diet Intervention in Adults with Type 2 Diabetes Mellitus. Rivista: MEDICC Review;
Titolo: Preliminary Study on the Effect of G.O.1 on hemorrhages caused by snake bites in rural communities of Northwestern Ghana”
Rivista: Revue Société des Sciences Naturelles de Tunisie
2010 Titolo: Therapeutic effect of Macrobiotic MA-PI diet in Type 1 diabetic children.
Rivista: Journal of the Arab Board of Health Specializations
Titolo: Effet curatif du regime macrobiotique MA-PI 2 chez le diabetique ivoirien de type 2
Rivista: Cahier de Santé Publique
2011 Titolo: MA-PI 2 macrobiotic diet intervention during 6 months in adults with type 2 diabetes
mellitus, Cote d’Ivoire, 2010.
Rivista: Revue Société des Sciences Naturelles de Tunisie;
2012 Titolo: Medium and Short-Term Interventions with MA-PI 2 Macrobiotic Diet in Type 2 Diabetic Adults of Bauta, Havana.
Rivista: Journal of Nutrition and Metabolism;
Titolo: MA-PI macrobiotic diet intervention during 21 days in adults with type 2 diabetes mellitus, Rome 2012.
Rivista: Minerva Endocrinologica
Titolo: Reduced acid load of the macrobiotic MA-PI diet improves glycemic control and cardiovascular risk factor in type 2 diabetes.
Rivista: Annals of Nutrition & Metabolism
2014 Titolo: MA-PI 2 macrobiotic diet and type 2 diabetes mellitus: pooled analysis of short-term intervention studies.
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: Influence of diet on gut microbiota, inflammation and type 2 diabetes
mellitus. First experience with macrobiotic MA-PI 2 diet.
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: The effects of the MA-PI 2 macrobiotic diet in the treatment of type 2 diabetes and diet-induced metabolic acidosis
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: Dieta Macrobiotica MA-PI 2 e marker infiammatori in pazienti con diabete di tipo 2
Rivista: Il Diabete
Titolo: The Effect of Macrobiotic (MA-PI 2) Diet on Systemic Inflammation in Patients with Type 2 Diabetes
Rivista: Diabetes
Titolo: The effect of the macrobiotic Ma-Pi 2 diet vs. the recommended diet in the management of type 2 diabetes: the randomized controlled MADIAB trial
Rivista: Nutrition and Metabolism
Titolo: Ma-Pi 2 macrobiotic diet intervention during 21 days in adults with type 2 diabetes mellitus, Ghana 2011
Rivista: Internal Medicine Inside
2015 Titolo: The effect of macrobiotic Ma-Pi 2 diet on systemic inflammation in patients with type 2 diabetes: a post hoc analysis of the MADIAB trial
Rivista: BMJ Open Diabetes Research and Care
Titolo: Gut microbiota and Ma-Pi 2 macrobiotic diet in the treatment of type 2 diabetes
Rivista: World Journal of Diabetes
Titolo: A 6-Months Study of Two Different Diets in Type 2 Diabetes (The Follow-up MADIAB Trial)
Rivista: Diabetes
Ah, per medici tradizionali, intendo anche quelli che non credono alla macrobiotica o non la ritengono importante.
Ho conosciuto il prof Mario Pianesi agli inizi degli anni ottanta a Fano. Dopo una giovinezza passata alla ricerca di un mondo migliore mi sono ritrovato nel peggiore dei mondi, contrassegnato dalle droghe e gli alcolici, ho contratto una epatite che mi ha portato alla cirrosi epatica, che a detta dei medici, era incurabile e per cui l’unica speranza di vita per me era il trapianto. Tramite amici ho avuto la fortuna di conoscere Pianesi. Senza chiedermi niente in cambio, e con particolare affetto, mi diede dei consigli che non iniziai a seguire da subito correttamente ma tempo dopo, anche grazie all’aiuto della mia fidanzata (oggi mia moglie). Sono passati ormai quasi trent’anni e da allora, senza alcun intervento o terapia farmacologica, ho recuperato appieno la mia salute e ho potuto svolgere il mio lavoro di insegnante con entusiasmo e gratificazione. Grazie Mario, sei un vero amico!
FRANCESCO MARCHETTI
Ho conosciuto Mario Pianesi nel lontano 1984. Durante la adolescenza rifiutavo il mio corpo che cambiava. Sottoposi il mio fisico a diete durissime fino a manifestare veri e propri problemi alimentari come anoressia e bulimia. Ho anche sempre avuto una particolare fobia per il parto. Solo l’idea mi terrorizzava. Ritenevo gli uomini cattivi e le mie relazioni con loro erano sempre difficili e molto problematiche. Stavo male e quando sentì per la prima volta una conferenza di Pianesi, rimasi colpita dalla sua sincerità ed esperienza. Gli chiesi aiuto e lui, disinteressatamente, mi diede dei consigli alimentari e sullo stile di vita. Nonostante il mio pessimo carattere, i miei problemi fisici e mentali e le mie tante difficoltà a relazionarmi correttamente con gli altri, Mario ha sempre avuto pazienza con me e con le persone a me più care. In questi 32 anni , grazie lui, sono riuscita a risolver miei problemi alimentari, ho superato i miei cattivi rapporti con gli uomini, mi sono sposata e, soprattutto sono riuscita a partorire, mettendo al mondo dei figli. A lui devo una vita normale e ricca di significato. Grazie infinite Mario! Spero che la mia testimonianza, stimolata da tutte quelle precedenti, siano da aiuto a tante persone, soprattutto ai più giovani.
DANIELA MAZZANTI
1999 PAESTUM: L’Associazione UPM aveva preso in affitto l’Hotel Calypso dove Mario Pianesi, come suo solito, teneva conferenze dal mattino fino alla sera dopo cena. Oltre al pubblico prenotato, come sempre, c’erano anche persone della zona invitate a prendervi parte gratuitamente.
Una sera, il padre della proprietaria dell’Hotel, sentendo che Mario raccontava di aver risolto un caso di Parkinson nel 1976 a Tolentino, si alzò in piedi chiedendo a Pianesi se, anche lui che da più anni soffriva di questa malattia e da tre anni non riusciva più a guidare e doveva camminare con il bastone, aveva qualche speranza di ottenere dei benefici con la sue diete MA-PI.
Mario gli rispose di sì e gli disse di approfittare di quei giorni perché c’erano i cuochi dell’Associazione che erano più esperti. E così fece: colazione, pranzo e cena MA-PI ed unica bevanda il the Beicha.
Io posso testimoniare che dopo 4/5 giorni, questo signore tornò da Mario e lo ringraziò perché aveva percorso 50 Km in auto e non aveva più bisogno del bastone. Disse che era molto contento dei risultati ottenuti anche se la dieta non gli piaceva per niente.
Nel 1994 VATICANO: la famiglia Molinaro partecipò a una vacanza-studio organizzata da UPM chiedendo (come facevano tutti i partecipanti) una dieta personalizzata per ognuno di loro. Grazie a questo, tutta la famiglia, ritornò in salute. Tra loro, vi era Enrico, un giovane che dopo la Laurea in Scienze Politiche stava facendo il Dottorato di ricerca presso l’Università ebraica di Gerusalemme sulle tematiche del conflitto israelo-palestinese e sulla questione dei Luoghi Santi di Gerusalemme.
Nello stesso anno, a Sassotetto (MC), durante il 9° Convegno Nazionale sul tema “Macrobiotica e Comunicazione”, Enrico chiese a Mario il suo punto di vista e un aiuto per continuare quelle sue ricerche.
Mario gli consigliò di mettere in evidenza, prima di tutto, cosa avevano in comune e cosa avevano di diverso i due popoli ed anche il fatto che la Terra è una e che entrambi i popoli dovevano cercare di andare ognuno incontro all’altro. Ed oltre a questo, Mario gli diede altri consigli più dettagliati.
Enrico ringraziò e definì questi insegnamenti, illuminanti. In seguito, continuando con l’impostazione Pianesiana, impostò tutte le sue ricerche che lo portarono alla pubblicazione di diversi articoli scientifici su riviste Palestinesi, Israeliane e Cristiane. Per questo fu insignito del prestigioso Premio Internazionale “Pionieri per la pace” e per il suo lavoro fu invitato dalle principali istituzioni governative degli Stati coinvolti nel conflitto arabo-palestinese e dalle massime autorità delle tre religioni coinvolte nella questione dei luoghi santi di Gerusalemme ed anche in Vaticano, dove puntualmente, come in altre sedi quando si complimentavano con lui, rispondeva che il merito era da attribuirsi ai consigli che gli aveva dato Mario Pianesi. Ancora oggi non perde occasione di ringraziare Mario per quanto è stato possibile fare grazie a suoi insegnamenti.
1997 VATICANO: un alto prelato della Segreteria di Stato della Santa Sede chiese a Mario Pianesi consigli per risolvere certi gravi problemi di salute. Lui mi incaricò di andare e mostrare le preparazioni della dieta MA-PI 1 e della dieta MA-PI 2.
2003 VATICANO: il Cardinale Bernard Agré, Arcivescovo di Abidjan si fece accompagnare da Gnigoli Ehouman (Ambasciatore della Costa d’Avorio in Italia e fratello adottivo di Mario Pianesi) a Macerata per chiedere consigli per un suo grave problema di salute.
Dopo aver scritto, lui stesso, tutto quello che doveva fare, si procurò subito le pentole e tutti i cibi indicati da Pianesi, iniziando, il giorno dopo, le diete indicate (ancora una volta la MA-PI 1 e la MA-PI 2). Qualche mese dopo, durante l’omelia, il Cardinale ringraziò pubblicamente Mario Pianesi per le sue diete.
con ritardo ma vorrei fare un commento alla affermazione al commento incredulo del sig. Jacobini. Credo di poter dare una risposta da Medico e anche come Specialista in Nutrizione Clinica. Conosco il collega, estremamente rigoroso e serio, che l’ha seguito e quindi indirettamente anche il caso in questione. Siccome il caso potrà essere oggetto di pubblicazione come “case report” e le riviste scientifiche accettano solo lavori inediti e non anticipati su altri mezzi di informazione, per questo motivo è bene mantenere la riservatezza sui dati sensibili (quali il centro di ricerca o il cognome del collega, etc.). Però come medico che ha visionato la documentazione del caso, posso confermare che dai documenti clinici emerge che la paziente ha avuto un episodio acuto di vertigini e ipoacusia confermata dall’audiometria, quindi con una diagnosi altamente probabile di sindrome di Meniere. I farmaci somministrati dal collega, come giustamente descritto nel commento, servono ad alleviare i sintomi ma non rappresentano una terapia definitiva. La paziente ha accettato di seguire una dieta MA-PI, con le comprensibili difficoltà di chi inizia a farla e dopo 10 giorni si è registrata la scomparsa dei sintomi e la remissione dell’episodio acuto.
I fatti sono questi, incontrovertibili e documentati da un punto di vista medico.
Esiste anche una possibile spiegazione scientifica di tale caso di remissione, che andrà confermata da studi prospettici con numeri maggiori di soggetti: le diete MA-PI usano sale marino integrale e la dieta iposodica è raccomandabile per questi disturbi e nella più recente letteratura molte malattie autoimmuni, tra cui la sindrome di Meniere, sono state collegate ad alterazioni del microbiota intestinale. Ebbene la dieta macrobiotica PIanesiana MA-PI 2, come dimostrato da 2 studi clinici condotti dall’Università di Bologna, si è dimostrata efficace nella terapia delle alterazioni del microbiota intestinale.
Credo di aver risposto ai dubbi e che il dibattito su questo caso si chiude qui.
Come medico inviterei tutti, quando leggono qualcosa su benefici di una dieta o di un farmaco, a documentarsi e accettare solo ciò che è dimostrato con rigore e metodo scientifico.
Sembra strano che si metta in dubbio l’efficacia delle diete MA-PI nella tutela della salute dopo diverse decine di studi clinici, condotti da Università come La Sapienza di Roma, il Campus Biomedico, quella di Bologna, di Ancona… studi approvati da Comitati Etici terzi i cui risultati sono stati controllati e vidimati da organismi scientifici internazionali e pubblicati su riviste scientifiche riconosciute a livello Mondiale che prima di pubblicare sottopongono ad attenta analisi e giudizio i lavori.
Cito qui sotto i link solo di alcune pubblicazioni importanti su riviste medico-scientifiche di tutto il Mondo che documentano l’efficacia della dieta MA-PI 2:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4398897/
http://drc.bmj.com/content/3/1/e000079
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/dmrr.2602/abstract;jsessionid=30094E93D6B6C78F3FD56BBCEC7809DC.f01t03
http://nutritionandmetabolism.biomedcentral.com/articles/10.1186/1743-7075-11-39
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/dmrr.2519/abstract
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/dmrr.2518/abstract
http://www.hindawi.com/journals/jnme/2012/856342/
http://www.medicc.org/mediccreview/index.php?issue=10&id=119&a=va
Tutte pubblicazioni indicizzate e validate da Pubmed che è il più importante raccoglitore mondiale di di letteratura scientifica biomedica dal 1949.
Per mettere in dubbio tutto questo, o si è distratti o si è incompetenti o, peggio, si è prevenuti, e tutto questo non giova alla salute dei nostri pazienti.
Per Fontana. Non sono incredulo, ma dubbioso. Non è la stessa cosa. E’ come dire, in campo religioso, agnostico piuttosto che ateo. Viene in mente anche la differenza tra due giganti, Freud e Jung, in tema di fenomeni ‘paranormali’: Freud li considerava ciarpame, Jung diceva: verifichiamo se è vero oppure no. Ne conviene?
una domanda sorge spontanea: perché le istituzioni comunali e provinciali non si fanno carico di appoggiare, pubblicizzare e valorizzare il lavoro e l’opera, la cultura e l’ingegno di questo importante concittadino anziché promuovere il consumo di alcolici e di cibo spazzatura con discutibili iniziative casinistico-carnascialesche come gli aperitivi europei?
“Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire,
di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta.
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma.
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione
e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.”
Bertrnad Russell
“Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi, di porvi domande…”
contro chi vi impone cibi adulterati, contraffatti, ibridi, manipolati, chimici, allergenici, cencerogeni, tossici, etc.
“Non esiste la verità assoluta”
Infatti esiste chi è più vicino alla verità e chi mente continuamente e spudoratamente…
“Non smettete di pensare”
Cosa pensano l’ubriaco e il drogato?
Cosa pensano il sobrio e l’informato?
Cosa pensa il consumatore dei cibi tossici, OGM, etc.?
Cosa pensa il consumatore di cibi con etichette equivoche e fuorvianti?
“Siate voci fuori dal coro”
Se il coro è positivo è meglio rinforzarlo se è negativo bisogna contrastarlo…
“Siate il peso che inclina il piano”
Oggi, cosa pesa di più? La verità dei fatti o la menzogna delle illusioni? Se pesava di più la verità non ci troveremmo in questa situazione…
“Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma”
Il disaccordo e il dissenso sono giusti contro gli spacciatori, i truffatori, i manipolatori, criminali, malavitosi, etc.
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Giusto. Mai fidarsi delle belle parole… Infatti per conoscere l’effetto della dieta MA-PI 2 non solo ci sono state centinaia di persone che l’hanno provata su di sé (traendone beneficio) ma ci sono scienziati, di varie parti del Mondo, che l’hanno studiata, analizzata, sperimentata e verificata arrivando, per questo, a proporla come rimedio terapeutico…
“Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata”
La vita è degna quando si è contribuito alla realizzazione del bene per sé stessi, per gli altri e per il contesto…
“Un Uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai”
Dipende, perché un conto è dissentire su ciò che in una società non va… e allora sì che siamo Uomini… semi vitali… e un conto è dissentire su ciò che in una società va bene… e allora sì che siamo meno Uomini… e semi manipolati…
Come Segreteria, abbiamo ricevuto questo messaggio dalla Nuova Zelanda dal Maceratese Sauro Prosperi:
“Conosco Mario Pianesi da quando ero bambino e all’età di 4 anni frequentavo il laboratorio d’arte di mio zio, sito a un km da Macerata, dove Mario lavorava alla fine degli anni ‘60. Sin da allora mi ha insegnato tantissime cose, in primis a prendermi cura della mia salute, aiutandomi sempre, senza mai chiedermi nulla in cambio. Vorrei raccontare uno dei tanti episodi. Nel 1995 mi trovavo in Canada per motivi di lavoro e, improvvisamente, fui colpito da una emiparesi facciale; non riuscivo più a muovere i muscoli di metà del viso.
Ero disperato e non sapevo più cosa fare e così pensai a Mario, che non vedevo da tanti anni.
Gli feci telefonare da una persona a me vicina (io non riuscivo a parlare bene); in Italia era notte fonda e Mario, senza perdere tempo, ci chiese se avevamo dei prodotti macrobiotici MA-PI, ma li non avevo nulla.
Mi disse allora di bere un bicchiere d’acqua con un cucchiaino raso di sale e uno senza sale e così via.
Dopo aver ripetuto questa operazione alcune volte, ebbi una forte reazione di vomito, come Mario aveva previsto, e poco dopo mi addormentai.
Al mattino la mia emiparesi era scomparsa. Nei giorni successivi, seguendo le indicazioni alimentari, di Mario mi sono ripreso completamente e non ho più sofferto di quel disturbo.
Ringrazio profondamente Mario per quella volta e per tutte le altre volte che ha aiutato me, e i miei familiari e parenti, con vera amicizia e generosità.
Sauro Prosperi
La mia cara amica M. da giovane era tossicodipendente, era “persa” e per vivere (di stenti) disegnava sui marciapiedi le Madonne. Poi ha conosciuto Mario Pianesi (al quale si dice sempre riconoscente) che le ha insegnato molte cose; a mangiare bene, a cucinare, a badare a se stessa e agli altri. In questi anni ha potuto farsi una famiglia e diventare, felicemente, anche nonna! In tanti conoscono in città la sua storia e quanto Pianesi l’abbia aiutata.
Durante uno dei più recenti corsi mensili tenuti da Mario Pianesi per i giovani, è emerso che prima di conoscere la realtà UPM, dei 131 ragazzi presenti, il 66% ha dichiarato di aver abusato di superalcolici, il 51% di aver fatto uso di droghe (50 hashish, 37 marijuana, 21 cocaina, 16 acidi, 5 eroina, 3 ecstasy, 3 oppio), il 15% di aver spacciato e l’8% di aver avuto problemi con la legge.
Tutti questi ragazzi, inoltre, hanno testimoniato di non far più uso di alcun tipo di droga e superalcolico.
Riguardo, invece, al rapporto con i propri genitori, il 63% dei ragazzi ha dichiarato di non aver mai raccontato loro né quello che faceva (e come stava) prima né come sia riuscito a venirne fuori grazie ai consigli e le diete MA-PI.
Nel 2012 Luca C. usava diversi tipi di droghe (marijuana, hashish, cocaina ed eroina) e spesso beveva alcolici. Segue la sua testimonianza.
“Avevo un rapporto infelice con la mia famiglia, con la mia compagna di allora e con i miei pochissimi amici. Avevo la pressione sanguigna che oscillava tra 85-100 di minima e 140-200 di massima. Soffrivo di bronchite cronica, di vari problemi intestinali e di scarsa memoria. Avevo le spalle coperte, ero il figlio del padrone. Sfruttavo le persone, facevo il furbo e mentivo molto spesso. Ero infelice e sono arrivato a pensare al suicidio. Nel 2012 ho conosciuto la realtà UPM ed iniziato a seguire la dieta di transizione di Pianesi (con cereali, legumi, verdure ed anche pesce e carni bianche selvatiche). Non faccio più uso di droghe, non bevo più superalcolici e cerco di seguire uno stile di vita ed alimentare più regolare (orari, qualità, proporzioni, auto massaggio mattutino, etc.). Ho un buon rapporto con la mia famiglia e con la mia nuova compagna ed ho trovato molti nuovi amici tra cui quelli che nel maceratese hanno risolto i loro problemi di droga grazie a Mario. La pressione sanguigna è tornata regolare come l’attività intestinale ed anche la memoria migliora di giorno in giorno. Lavoro con più impegno e soddisfazione. Sono più concentrato. Mi muovo di meno e spreco meno tempo. Sono contento di presentarmi per quello che sono e mi sforzo, per questo, di non mentire mai.
Qualche volta mi capitano ancora rari momenti di depressione ma è nulla rispetto a prima, anche perché oggi almeno so come affrontarli. Oggi percepisco la mia vita come qualcosa che ha valore, che ha un perché, uno scopo… Sto imparando che la vita, per certi aspetti, può essere più semplice di quanto pensassi prima e stare bene è normale ed aiutare gli altri a star bene è un dovere. Ho ancora tantissimi difetti ma mi sento molto meglio. Grazie alle intuizioni, al coraggio e la pazienza di Mario Pianesi, alle sue semplici diete ed ai pratici suoi consigli, forse avrò qualcosa di buono da dare anch’io”
Prima di conoscere Mario Pianesi, a 22 anni, nonostante i valori che la mia famiglia mi aveva cercato di trasmettere, conducevo una vita senza riferimenti positivi, pensando solo a vivere la giornata, senza il minimo di amor proprio. Ho provato quasi tutte le droghe, dalle leggere alle pesanti, molte delle mie frequentazioni erano nell’ambito di persone con precedenti penali, spacciatori, etc. Ricordo, ad esempio, che la sera uscivo con i miei cosiddetti “amici” solo per andare a cercare problemi in giro, risse, bevute. Nonostante l’apparenza da bullo che cercavo di mostrare, in realtà ero una persona piena di ansie, paure, e molto fragile. E, riguardandomi indietro, mi rendo conto di quanto fosse facile avere una amicizia quando era occasione di bisboccia, e quanto fosse invece difficile, se non impossibile, trovare una mano in quelle occasioni in cui ho avuto bisogno. Quando ho conosciuto la macrobiotica MA-PI, stavo precipitando sempre più in un vortice di azioni che mi avrebbe portato a conseguenze estreme ed irreparabili (senza entrare troppo nel merito). Da subito sono rimasto colpito dallo spirito di unione che, grazie a Mario, ho respirato tra le persone che cercavano di fare macrobiotica. Da quel primo incontro, sono passati circa sei anni ed oggi, grazie ai consigli ricevuti, ho ritrovato la salute, ho costruito una famiglia ed ho, tutti i giorni, la possibilità di aiutare gli altri facendo l’esatto opposto di quella che era la mia vita precedente. Ringrazio Mario, perchè tutto questo aiuto l’ho ricevuto gratuitamente e senza che mi venisse chiesto niente in cambio.
UNA STORIA TRAGICA DAL “SPROFONDO SUD”
Padre, madre, 2 figli.
Tutto normale, fino a quando il padre ha perso il lavoro per la crisi.
Disperato, inizia a spacciare finendo per drogarsi anche lui.
Nel frattempo, il figlio maggiore, a 13 anni, inizia con le prime canne.
A 14 con la marijuana, a 15 con la cocaina e a 17 con l’eroina e le pasticche.
Senza lavoro anche lui, inizia a spacciare ma ormai la crisi è penetrata in famiglia. Ci sono dissapori e litigi fino a quando il padre si suicida e la madre, scioccata e traumatizzata, fugge in un’altra città.
I figli, rimasti soli, non sono aiutati né dai parenti né dalle autorità del Paese fino a quando, la famiglia Pianesi, saputa la storia, si è prestata ad ospitare i due ragazzi, nella speranza che seguano l’esempio di altri (che hanno avuto le stesse esperienze con la droga) per cambiare definitivamente e poter vivere una vita decente.
Tra i 14 e i 18 anni ho fatto uso di droghe. Ho iniziato per gioco, con un consumo saltuario che, in breve tempo, si è trasformato in un abbondante consumo quotidiano, che tra i 16 e i 18 anni mi aveva portato ad una totale assuefazione. Di quel periodo ricordo poco e quel poco è di disagio e sofferenze. Ero riuscito ad imbrogliare tutti: genitori, fratelli, familiari, insegnanti, amici, ecc. Successivamente anche dopo essere stato scoperto dalla famiglia, malgrado i malesseri (fisici e mentali) e il fatto che comunque vivevo con enorme dispiacere il grande dolore che avevo dato loro, non riuscivo a smettere. e anche i miei familiari inesperti e disorientati avevano grosse difficoltà a gestire questo mio problema; per fortuna all’età di 18 anni, grazie a mia sorella e a mio cognato, che mi hanno ospitato a casa loro per un periodo, ho avuto la possibilità di conoscere la realtà UPM. Con le diete di Mario Pianesi (quelle più larghe), ho iniziato piano piano a riprendere salute, forza di volontà e voglia di vivere; poco tempo dopo ho iniziato a fare alcune esperienze lavorative dentro un centro UPM ed ho iniziato a frequentare le molte e diverse iniziative dell’Associazione. Senza nemmeno rendermene conto ho smesso di assumere droghe. Grazie alle conferenze e ai corsi per giovani di Mario Pianesi ho iniziato anche a lavorare la terra dei miei genitori (fino ad allora abbandonata) e ad avviare un piccolo laboratorio divenendo, così, anche autonomo e utile per la mia famiglia e tanta altra gente. Grazie Mario!!
Con l’aiuto di Mario Pianesi un mio carissimo amico è riuscito a venir fuori dalla droga.
In questi anni, a forza di leggere e rileggere il suo Un Manuale di Alimentazione,
ha iniziato a capire il discorso di Mario sulle “cibo-tossico-dipendenze”.
Discorso che, all’inizio, non lo convinceva per niente, ma poi, rendendosi conto che, ad esempio, ogni volta che mangiava più sale gli veniva molta più sete e voglia di mangiare cibi molto grassi… ha iniziato a capire che queste esigenze nascevano dalla necessità di calmare quell’eccesso di sale iniziale. Ha capito che il percorso che ha fatto lui, come me e tanti altri, purtroppo, è stato quello di cominciare ad alimentarsi in modo sbagliato ed avere orari sbagliati
(andare a letto molto tardi per poi svegliarmi sempre più tardi al mattino)…
quello che potremmo definire una vita di eccessi, fuori dalla norma.
C’era la mangiata, spesso di carne, e poi giù con il vino e gli alcolici…
e quindi, mi sembra di aver capito che, come dice Mario, si poteva comprendere fin dall’inizio dove avrebbe portato questo modo di vivere.
Grazie Mario perché non solo ci hai dato i mezzi per poter stare meglio (le tue diete sane ed equilibrate) ma ci hai anche spiegato i motivi di certi errori… per non cascarci più…
Quando nel 1998 venni a sapere che Mario Pianesi aveva risolto il primo caso di asma a Macerata (nel lontano 1973), e che, già da allora, grazie ai suoi studi di agopuntura (anche in questo caso, da autodidatta) insegnava il punto di pronto soccorso per le crisi asmatiche (come riportato anche nella pubblicazione “Dalle Emergenze allo Sviluppo Sostenibile Pianesiano” redatto nel 2007 per la FAO) mi attivizzai subito per cercare di aiutare mio fratello che fin da bambino soffriva di una grave forma asmatica. Respiro sibilante, difficoltà respiratoria, costrizione toracica e tosse cronica. Dormivo con lui e tutte le sere avevo paura che stesse male. Lo tenevo in braccio, gli davo da bere, lo accarezzavo… senza risultato. Non sapevo cosa fare. Una volta ho anche temuto il peggio (ancora oggi, ripensandoci, piango). Era piccolo, gracile, ma con la gioia di vivere dei bimbi. Mi faceva pena mentre guardava i suoi amici giocare. L’asmatico non può avere un gatto, non può correre, non può fare una vita normale. A questo non poco disagio, si è aggiunto il fatto che, durante l’adolescenza, ha iniziato a fare uso di droghe (prima leggere e poi pesanti). Un vero calvario, durato più di 20 anni. Una sofferenza che mi ha segnato profondamente. Ancora oggi, a volte, mi sveglio la notte se sento qualcuno tossire… Con gli insegnamenti di Mario e le sue diete, la svolta. Tutto è cambiato. E’ uscito dalle droghe e l’asma, è solo un vecchio ricordo (a nessuno auguro di vivere certe esperienze).
Ringrazio dal profondo del cuore Mario Pianesi per questo e per tutto quello che ha fatto e sta facendo per l’umanità, in particolare, per tutte le persone più fragili e indifese.
2011 – UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE
Uno studio scientifico (realizzato dall’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con l’Istituto Wuppertal -http://openarchive.univpm.it/jspui/bitstream/123456789/288/1/Tesi.Mancini.pdf) ha messo a confronto tre differenti sistemi agroalimentari: quello convenzionale (agricoltura chimica/supermercati), quello biologico (agricoltura bio/Gruppi di Acquisto Solidale) e quello Pianesiano (Policoltura MA-PI/Dieta MA-PI nei centri UPM) al fine di valutarne i consumi di risorse naturali (non rinnovabili, come combustibili, minerali, etc. e rinnovabili, ovvero biomassa vegetale e animale, acqua, aria, suolo movimentato ed erosione). Ne è risultato che, rispetto al diffuso modello convenzionale, il modello di produzione e distribuzione “Bio” riduce i consumi di risorse naturali del 10% mentre quello Pianesiano li riduce di oltre il 90% (per l’acqua, ad esempio, è stato calcolato che il consumo settimanale di acqua di una persona, che consuma all’interno della filiera agroalimentare moderna, ammonta a circa 10.000 litri, mentre a circa 5.000 litri in quella “biologica” e a soli 650 litri in quella Pianesiana (-93,3% rispetto a quella moderna). Lo studio si è concluso con la valutazione che se venisse adottata globalmente, darebbe la possibilità di soddisfare i fabbisogni nutritivi di una popolazione dieci volte maggiore di quella attuale.
2016 – UNIVERSITA’ DI OXFORD
“Ciò che mangiamo condiziona notevolmente la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo. Recenti analisi, hanno evidenziato il doppio beneficio per la salute e l’ambiente derivato dalla riduzione dal consumo di prodotti animali nelle nostre diete”. A dichiarare questo è il prof. Peter Scarborough, Ricercatore Capo del Dipartimento di Salute Pubblica dell’Università di Oxford che ha pubblicato, da pochi giorni in America, i risultati di un recente studio scientifico (http://www.pnas.org/content/113/15/4146.full.pdf) dove sono stati rapportati tra loro, tutti i più importanti dati raccolti a livello globale, sui fattori di rischio delle diete più comuni e i loro costi economici ed ambientali (emissioni di CO2, in particolare) per quantificare, con un modello di analisi più completo rispetto ai modelli precedenti, le conseguenze delle nostre scelte alimentari. Lo studio, durato alcuni anni, è arrivato alla conclusione che la transizione verso diete a base di vegetali (in accordo con le principali linee guida nutrizionali) potrebbe ridurre, entro il 2015, la mortalità globale dal 6 al 10%, le emissioni di gas e l’effetto serra dal 29 fini al 70% e la spesa sanitaria globale da mille fino a 27 mila miliardi di Euro.
Policoltura MA-PI + Diete MA-PI = Filiera Agroalimentare Pianesiana = Sviluppo Sostenibile Pianesiano =
+ ossigeno; + acqua e cibo sano per tutti; + protezione dei suoli; + incremento della biodiversità; normalizzazione del clima, del ciclo idrogeologico; – spesa sanitaria e + economica per tutti.
Adesso lo confermano anche ad Oxford.
Testimonianza di Giancarlo N.
“Ho conosciuto Mario nel 1967, alla fornace di Sforzacosta. Lui faceva il fuochista (erano i più pagati). Stimavo Mario per il suo coraggio. Era l’unico che parlava chiaro a tutti, compreso il padrone e per la sua generosità, spesso aiutava certi operai che non erano pagati puntualmente.
Ci siamo incontrati dopo 32 anni.
Malgrado l’asportazione di un tumore al colon, i medici mi dissero che la malattia si era estesa al Fegato e diagnosticarono da 2 a 4 mesi di vita. Un nipote medico, che sapeva anche di certi casi gravi, risolti con la macrobiotica, non credeva alla possibilità di una guarigione.
Mario, pazientemente e con amicizia, mi raccontò diverse esperienze.
All’inizio ero scettico ma poi mi decisi, del resto, cosa avevo da perdere?
E così iniziai con la dieta MA-PI.
Sono passati 17 anni e sono ancora qui. Grazie Mario!”