di Gabriele Censi
Acquistare un prodotto alimentare e non solo senza sapere bene cosa contiene, le origini degli ingredienti, come viene fatto. E’ spesso una scelta forzata perchè purtroppo anche chi è più attento non trova tutte queste informazioni sulle etichette con l’attuale normativa, lacunosa e contraddittoria tra fonti europee e fonti nazionali. L’ostacolo in realtà è superabile e su questo tema è attiva da molti anni l’associazione Upm attraverso numerosi convegni e un’opera di sensibilizzazione, dal basso ma anche verso i legislatori.
Sul tema domenica 12 giugno, a San Ginesio, nell’auditorium Sant’Agostino, si è tenuto il convegno “Tutela dell’Ambiente, del Consumatore e del Prodotto Locale: l’Etichetta Trasparente Pianesiana”. Ha introdotto i lavori il sindaco, Mario Scagnetti, che ha raccontato che questo appuntamento nasce dopo un incontro istituzionale avvenuto a Macerata con Mario Pianesi ed ha espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa e per la promozione di etichette più trasparenti, offrendo la disponibilità del Comune per concedere gratuitamente spazi per momenti di confronto sul tema: “Con l’agricoltura di qualità possiamo riportare popolazione in questo territorio”. Il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha raccontato di conoscere Pianesi da molti anni e che, come insegnante nelle scuole d’infanzia, ha avuto il piacere di avere come suoi alunni molti bambini nati e cresciuti con le diete MA-PI: “Nei quindici comuni dell’unione montana c’è già l’humus che garantisce prodotti che possono senza problemi mostrare le proprio caratteristiche. Dobbiamo incentivare i giovani con progetti (start-up) di applicazione dell’Etichetta Trasparente Pianesiana sul territorio in collaborazione con l’associazione Upm.
Il primo relatore, Marco Seghetti, consulente nel settore agroalimentare, ha delineato l’evoluzione normativa che ha portato all’attuale Regolamento Europeo sull’etichettatura degli alimenti, dando dapprima le definizioni di base e illustrando poi dettagliatamente quelle che sono le attuali indicazioni obbligatorie. Ha concluso accennando alla composizione della dichiarazione nutrizionale. Il secondo intervento è stato di Luigi Mastroianni, responsabile della società Un’Acquila, società di servizi affiliata all’associazione Upm, specializzata nella realizzazione dell’Etichetta Trasparente Pianesiana che, in aggiunta alle informazioni previste dalla normativa vigente, riporta le più importanti informazioni sull’origine, sulle caratteristiche e sui consumi di risorse ambientali del prodotto (origine e metodo di coltivazione/lavorazione dei singoli ingredienti/prodotti, la quantità di acqua utilizzata, l’energia impiegata, la Co2 prodotta, etc.) e tutti i relativi passaggi della filiera di produzione (compreso il prezzo di acquisto della materia prima all’origine).
Educato sin dall’infanzia alla normalità di conoscere la provenienza e la qualità di ciò che si mangia tutti i giorni, Mario Pianesi (ideatore, fondatore e presidente dell’Associazione Internazionale Upm Un Punto Macrobiotico) nel 1980, ha ideato l’Etichetta Trasparente Pianesiana. Presentata al Senato della Repubblica nel 2003 e al Parlamento Europeo nel 2008 e nel 2014, nel 2015 è stata premiata da Assoutenti come migliore etichetta alimentare e l’Adiconsum ha nominato Pianesi suo socio onorario per la sua quarantennale lotta in difesa della salute e dei diritti dei consumatori.
La rivista nazionale Test-Il Salvagente, dopo un confronto con le etichette nazionali, l’ha recentemente descritta come l’etichetta più completa.
Dopo una veloce accenno alla storia, Mastroianni ne ha descritto le peculiarità ed i suoi vantaggi: facilita i controlli e il lavoro investigativo delle forze dell’ordine, consapevolizza il consumatore su cosa provoca, nel bene o nel male, ciò che sta scegliendo e può educare i produttori a dichiararsi per quello che sono e su ciò che producono (come lo producono, dove prendono le materie prime, quanto le pagano, etc.). Particolare importanza è data all’origine dell’alimento. Legalmente per origine si intende il paese dove avviene l’ultima trasformazione sostanziale, e non già il paese di provenienza della materia prima. Ecco, come per esempio, è possibile avere sugli scaffali pasta italiana realizzata con grano straniero, e senza alternativa. Benché non sia obbligatorio riportare l’origine degli ingredienti, l’Etichetta Trasparente Pianesiana la riporta volontariamente, specificandone l’anno di produzione e la varietà. “Siamo in democrazia? Giusto?” ha concluso Mastroianni “e quindi dovrebbe essere normale adottare a livello legislativo il sistema dell’Etichetta Trasparente Pianesiana che è l’unica che ci dà tutte le informazioni utili per sapere, ad esempio, come è fatto un alimento. E sapere cosa mangiamo era, è e sarà sempre un’informazioni di fondamentale importanza per la salute di tutta la popolazione”. È seguito un interessante dibattito sul tema.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Mi nutro da oltre un anno con i prodotti di Un Punto Macrobiotico di Mario Pianesi, non solo per la sicurezza che mi danno questi prodotti con l’etichetta trasparente, ma pure perché mi piacciono, hanno il sapore della mia fanciullezza, quando i campi erano curati come lo sono oggi quelli che collaborano con Mario Pianesi.
Viviamo di questi tempi la tragedia del prodotti contraffatti e degli OGM. Si sta capendo che per difendere il prodotto nazionale dei nostri agricoltori e trasformatori occorre imporre una etichetta “trasparente”, che garantisca il consumatore e faccia barriera alla criminalità di altri produttori nazionali ed esteri che ingolfano di veleni i loro prodotti agricoli e animali.
Mi ci sono nutrita anch’io diversi anni fa e anche a lungo, sia negli UPM che come alimentazione base a casa coi loro prodotti acquistati nei negozi di Pianesi,( costosissimi) ma ero molto giovane e con altri bisogni proteici dei miei e dei tuoi di oggi, Rapanelli, e nfatti ho dovuto smettere pena esaurimento nervoso per carenze proteico- vitaminiche. Fatto salvo che l’etichetta pianesiana è senz’altro una garanzia rispetto l’industria agricolo-industriale odierna, e che anche il biologico venduto negli UPM è senz’altro Bio, attenzione però a non esaltare diete squilibrate ed importate da altri mondi come quello giapponese a cui si ispira la Macrobiotica. . L’uomo è onnivoro. Niente patate, pomodori, melanzane, peperoni, perchè troppo ying,,,,ma andiamo! ecchecavolo! si vive una volta sola ed è questo ora è il nostro paradiso terrestre! ma a che mi serve vivere 10 0 20 anni in più per rinunciare in cambio a piaceri della vita insostituibili come una bella melanzana di stagione alla parmigiana? e daje no….ma di che parliamo? alora, tanto vale, farsi monaci e monache di clausura, che almeno ci guadagnamo l’eternità!
p.s. Rapanelli. ma tu sai che le tanto decantate carote crude o cotte degli UP,M , non possono essere metabolizzate senza un olio grasso alimentare? Lo sai? Se lo sai, allora inutile mangiare carote lesse senza un filo d’olio!
Cara Tamara, non tutti resistono al richiamo della ciccia, sia quella che si mangia, sia quella che si gode.
Io vedo che nella Macrobiotica di Mario Pianesi non si rispetta solo il dettato orientale, ma è la riproposizione dell’alimentazione dei nostri monaci, prima della scoperta dell’America. Infatti, nei monasteri benedettiti si mangiava il famoso “piatto unico” di Mario Pianesi. Che io ho iniziato a chiamarlo “piatto benedettino”, o “piatto dei monaci”. Sì, perché anche alcuni monaci francescano del XVII secolo mangiavano il “piatto unico” di Mario Pianesi. Oltre a tanti Santi.
Nei piatti di Pianesi non trovi carne: La giustificazione è che dovrebbe essere carne allevata con mangimi naturali, eccetera. C’è anche una giustificazione del tipo che per fare una bistecca si consumano 10 mila litri d’acqua sia per coltivare il fieno e i mangimi naturali, sia per l’abbeveraggio. No, neanche ciò è il motivo più importante.
Il motivo più importante è racchiuso nell’occultismo esoterico. Che tu potresti conoscere. Ma che non accetteresti, perché non sai rinunciare al piacere (mangereccio) della carne.
La cosa più importante per Mario Pianesi è la salvezza della Natura e dell’Umanità che sia attuerebbe nella riproposizione dell’agricoltura “naturale”, ossia rispettosa della Natura. Cosa impossibile da attuare, perché colpirebbe i grossi interessi delle multinazionali della produzione agricola e dell’alimentazione. Che usano chimica e veleni, che uccidono la vita della Natura e dell’Uomo.
Sento dagli organi di informazione che si discute di contraffazione di prodotti, di cui non si sa né la provenienza, né la consistenza biologica. Basterebbe la famosa “etichetta trasparente” proposta da Mario Pianesi, che viene apposta sulla produzione agricola controllata dall’organizzazione di controllo di Mario Pianesi, per andare sicuri.
Invece, I politici, ignoranti, menefreghisti, collusi e venduti con le multinazionali, non applicano i controlli proposti da Pianesi. Poi si lamentano se le multinazionali ci fottono.
Resta da dire che esistono pure persone oneste e intelligenti tra i politici e gli amministratori, come questo convegno ci dimostra. Però è una questione di cultura.
Perché non cominciare con le mense scolastiche, con il piatto unico che metterebbe d’accordo pure i musulmani?
Cara Tamara, un piatto unico, bilanciato nelle sue componenti di proteine, vitamine, grassi e carboidrati, a 6 Euro ti sembra eccessivo?
ottima iniziativa quella dell’ etichettatura trasparente sperando che non si facciano errori o scivoloni come quello di appoggiare l’industriale Francesco Amadori che, in una recente inchiesta di Report, ne è uscito facendo una non pessima figura.
rettifico: una PESSIMA figura!
Carissimo Rapanellii, io la ciccia che si mastica la mangio una volta a settimana ,se va bene, controllatissima, ben allevata come Dio comanda ( non scrivo dove per non fare pubblicità) ma la mangio ( come la mangiano a tua insaputa anche i macrobiotici se gli capita , va là, posso testimoniare) , anche contro la mia etica verso gli animali, perchè ha la sua importanza nutritiva. Su quella che si gode , non ti ci rispondo neanche.
6 euro un piatto unico senza ciccia o pesce, no, non è niente., considerato che ci sono giovani e meno giovani raccattati per strada o da qualche altra parte disagiata che ci lavorano in cucina 8 ore al giorno per un piatto di riso in bianco e di lenticchie, è il prezzo giusto, direi. Altra cosa è il punto vendita a cui mi riferivo. Saluti.
Rapanelli, abbi pazienza. non appena il mio commento sarà passato in moderazione, e non si capisce perchè, ti ho ben risposto a modo. Parla per te.
Cara Tamara, infatti tu parli per te. Ma noto un eccessivo criticismo verso la macrobiotica di Mario Pianesi, classico di chi ha avuto scopi falliti. Cosa hai fallito con la macrobiotica di Mario Pianesi?
Fallimento ? ma di che parli, Rapanelli? Devo aspettare che cambi idea come spesso cambi, o devo risponderti subito, adesso? Se preferisci ti rispondo subito. Io mangio a casa mia, come mi pare e piace,. tu mangia dove ti pare e piace, basta che tu sia onsapevole di incrementere “l’imbrolliccamento” di chi si arricchisce sulla pelle di chi non sta bene di salute psico-fiisica. Cia a te e a tutta all’associazione UPM.
Segue l’elenco delle 23 pubblicazioni scientifiche internazionali sullo studio dell’effetto terapeutico della dieta MA-PI 2 ideata da Mario Pianesi:
2005
Titolo: Security and Nutritional Value of the Macrobiotic diet. The Cuban experience.
Rivista: Proceedings of EFFoST 2005 INTRAFOOD
2006
Titolo: The self-reliant system for alternative care of diabetes mellitus patients–experience macrobiotic management in Trad Province.
Rivista: Journal of the Medical Association of Thailand
2007
Titolo: Efecto terapéutico de la dieta Macrobiótica MA-PI2 en 25 adultos con Diabetes Mellitus tipo 2.
Rivista: Revista Cubana de Investigaciones Biomédicas
2008
Titolo: Caracterización y evaluación nutricional de las dietas macrobióticas MA-PI.
Rivista: Revista Cubana de Investigaciones Biomédicas
2009
Titolo: MA-PI 2 Macrobiotic Diet Intervention in Adults with Type 2 Diabetes Mellitus.
Rivista: MEDICC Review;
Titolo: Preliminary Study on the Effect of G.O.1 on hemorrhages caused by snake bites in rural communities of Northwestern Ghana
Rivista: Revue Société des Sciences Naturelles de Tunisie
2010
Titolo: Therapeutic effect of Macrobiotic MA-PI diet in Type 1 diabetic children.
Rivista: Journal of the Arab Board of Health Specializations
Titolo: Effet curatif du regime macrobiotique MA-PI 2 chez le diabetique ivoirien de type 2
Rivista: Cahier de Santé Publique
2011
Titolo: MA-PI 2 macrobiotic diet intervention during 6 months in adults with type 2 diabetes
mellitus, Cote d’Ivoire, 2010.
Rivista: Revue Société des Sciences Naturelles de Tunisie;
2012
Titolo: Medium and Short-Term Interventions with MA-PI 2 Macrobiotic Diet in Type 2 Diabetic Adults of Bauta, Havana.
Rivista: Journal of Nutrition and Metabolism;
Titolo: MA-PI macrobiotic diet intervention during 21 days in adults with type 2 diabetes mellitus, Rome 2012.
Rivista: Minerva Endocrinologica
Titolo: Reduced acid load of the macrobiotic MA-PI diet improves glycemic control and cardiovascular risk factor in type 2 diabetes.
Rivista: Annals of Nutrition & Metabolism
2014
Titolo: MA-PI 2 macrobiotic diet and type 2 diabetes mellitus: pooled analysis of short-term intervention studies.
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: Influence of diet on gut microbiota, inflammation and type 2 diabetes
mellitus. First experience with macrobiotic MA-PI 2 diet.
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: The effects of the MA-PI 2 macrobiotic diet in the treatment of type 2 diabetes and diet-induced metabolic acidosis
Rivista: Diabetes/ Metabolism Research and Reviews
Titolo: Dieta Macrobiotica MA-PI 2 e marker infiammatori in pazienti con diabete di tipo 2
Rivista: Il Diabete
Titolo: The Effect of Macrobiotic (MA-PI 2) Diet on Systemic Inflammation in Patients with Type 2 Diabetes
Rivista: Diabetes
Titolo: The effect of the macrobiotic Ma-Pi 2 diet vs. the recommended diet in the management of type 2 diabetes: the randomized controlled MADIAB trial
Rivista: Nutrition and Metabolism
Titolo: Ma-Pi 2 macrobiotic diet intervention during 21 days in adults with type 2 diabetes mellitus, Ghana 2011
Rivista: Internal Medicine Inside
2015
Titolo: The effect of macrobiotic Ma-Pi 2 diet on systemic inflammation in patients with type 2 diabetes: a post hoc analysis of the MADIAB trial
Rivista: BMJ Open Diabetes Research and Care
Titolo: Gut microbiota and Ma-Pi 2 macrobiotic diet in the treatment of type 2 diabetes
Rivista: World Journal of Diabetes
Titolo: A 6-Months Study of Two Different Diets in Type 2 Diabetes (The Follow-up MADIAB Trial)
Rivista: Diabetes
2016
Titolo: Modulation of gut microbiota dysbioses in type 2 diabetic patients by macrobiotic Ma-Pi 2 diet
Rivista: British Journal of Nutrition
Cara Tamara, anche mia moglie ha iniziato e poi ha smesso… I problemi sono altri. Ad esempio, che solo la Regione Marche spende più di 3 miliardi e mezzo di Euro l’anno per la sanità pubblica; l’anno scorso l’aumento dei decessi in Italia è raddoppiato (registrando il tasso di mortalità più alto dal dopoguerra); su tutti i giornali scrivono che la durata della vita media è scesa. E’ curioso che c’è ancora gente che dice di aver fatto macrobiotica, ma che non funziona quando esistono ormai progetti scientifici realizzati in 4 continenti che hanno dimostrato che funziona.
Se a una persona piace la ciccia la mangi pure, il corpo è suo, la salute è la sua, se la vede lei… ma non cominciamo a fare i talebani contro i vegani. Qui siamo sempre al solito quesito. Si chiedono diritti, ma non si chiedono i doveri; e poi si arriva alle guerre di religione.
Dalla mia esperienza posso dire che non tutti i centri UPM cucinano allo stesso modo e fanno le stesse preparazioni e, soprattutto, non tutti i responsabili dei centri UPM conoscono a fondo la cultura della macrobiotica MA-PI, o conoscono bene le 5 diete MA-PI. Nella MA-PI 4 (che uso io), ad esempio, ci può essere il pesce, mentre nella MA-PI 5 (che non uso) ci sono i prodotti animali. Lo stesso Georges Ohsawa, se hai letto il suo libro “Lo Zen della Macrobiotica”, indica pure la carne. Se poi siamo bene informati, sappiamo che dopo Ohsawa di scuole macrobiotiche ce ne sono state tante e troppo spesso anche in contrasto tra loro. Delle tante, la macrobiotica MA-PI è l’unica che vede le diete MA-PI testate da studi clinici che ne comprovano l’efficacia terapeutica. Studi clinici pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
Le diete di Mario non sono esaltate in nessuno degli oltre 3500 libri di cucina pubblicati in Italia che, a ben vedere, creano un’opinione qualunquista, in quanto di nessuna delle diete proposte c’è uno studio che ne attesta la validità, da una parte, e dall’altra ci sono centenari che non hanno fatto tutti la stessa dieta.
Fino a 60 anni fa l’alimentazione era diversa. Perché allora non andare a vedere più a fondo quante volte a giorno e cosa mangiavano questi centenari? Sicuramente mangiavano prodotti di stagione, coltivati senza chimica, o semi manipolati e, soprattutto, locali perché non c’erano di certo i trasporti di oggi e, ancora meno, la globalizzazione.
Qual’è la tua opinione su quei genitori che portano i loro figli da McDonald? Da come scrivi sembra che le diete MA-PI non vanno bene e che la dieta moderna vada bene. Pensa che gli studi scientifici attestano che la dieta MA-PI 2 è superiore persino alla dieta Mediterranea (con la fettina, il pomodoro, etc.) (http://www.nutritionandmetabolism.com/content/11/1/39). Per quanto riguarda la Policoltura MA-PI, mi sembra che sia molto vicina all’agricoltura marchigiana tradizionale ed anche in questo caso (vedi questo studio http://www.mdpi.com/2079-9276/2/4/628) da un recente studio scientifico è risultato che la filiera agroalimentare biologica consuma il 10% in meno delle risorse ambientali rispetto alla filiera agroalimentare moderna (supermercati, monocoltura, etc.) mentre la filiera agroalimentare “pianesiana” (Policoltura MA-PI e diete MA-PI) ne riduce il consumo di oltre il 90 per cento!.
Allora Tamara, che fai quando mangi? Non hai un’opinione sul fatto che puoi consumare un cibo che contribuisce ad abbassare le temperature e migliorare i problemi ambientali? O su del cibo che alza le temperature e aumenta i problemi ambientali? Qui non si tratta più solo di un’opinione personale, si tratta di avere consapevolezza delle nostre azioni, si tratta di coscienza. Io ho conosciuto un maceratese cattolico che ha detto: “Io non farò mai macrobiotica però, tutti i giorni, prego che abbia successo perché capisco che è per il futuro dei nostri figli”.
Mi fa piacere che concordi sull’Etichetta Trasparente Pianesiana, ma quale opinione hai di chi ti parla di cibo biologico, poi trattato con i raggi, se non addirittura è OGM? Perché non si dà la propria opinione su tutte quelle cose che non vanno piuttosto che su quelle che vanno, come le diete MA-PI e la Policoltura MA-PI?
Infine, annota: i negozi non sono di Pianesi. Egli lavora con le conferenze e i convegni. Mi sembra che si faccia un po’ di confusione. Mario Pianesi non è mai stato proprietario né del Centro Commerciale, né di qualsiasi negozio, o ristorante, o entità UPM. E’ un benemerito dell’Umanità.
https://www.youtube.com/watch?v=mHasxeZ-88g
ognuno e’ libero di alimentarsi come vuole e meglio crede.L’essere umano per la sua alimentazione ed i rapporti medici lo dimostrano ha bisogno di TUTTO…proteine animali e vegetali ed e’ per questo che la dieta mediterranea e’ patrimonio dell’umanita’.Sulla trasparenza delle etichette siamo tutti daccordo..sui prezzi un po’ meno…sul non dare addosso ai vegani…quando ci vanno di mezzo i bambini com’e’ successo in svariati casi ….bisogna dare loro addosso pesantemente ma questo vale anche per vegetariani ed altre strane forme di alimenrtazione perche’ i piccoli hanno bisogno di tutto per crescere.Poi quando sento un vegetariano o un vegano che mi dice di non mangiare carne perche’ pensa all’animale che viene macellato…il quesito che pongo e’ sempre il seguente… ma il pesce e le verdure non sono pur sempre esseri vivi ,che respirano e “pensano”? oppure solo perche’ non li si sente gridare non li si considera tali??’
Poichè ciascuno di noi è diverso da tutti gli altri credo sia possibilissimo che, per qualcuno, un tipo di alimentazione sia migliore di un altro.
.
Pertanto Caio sta meglio, a livello psicofisico, se mangia meno grassi e più pomodorini verdi fritti alla fermata dell’autobus.
.
Sempronio, che i pomodorini fritti mal li digerisce, preferisce magari alimentarsi con una bella cofana di spaghetti.
.
Tizio una settimana mangia vegetariano e l’altra mangia anche carne.
.
Proprio perchè ciascuno di noi è diverso NON credo sia possibile che una dieta possa andare bene a tutti, sempre e comunque.
.
Talvolta, oltre il cibo, il nostro corpo ha anche bisogno di na gratificazione visiva ed olfattiva: vederre una pizza sfig@ta, con delle olive striminzite e tristi, potrebbe pure fare depressione, e avoja a dire che è tanto sana e fa tanto bene…..
.
Avere la pretesa che, siccome “questa” dieta ha fatto bene a me e deve pertanto fare bene anche a te, mi pare una emnerita (poco scientifica) putt@-nata
Io e mio marito siamo maceratesi dalla nascita.
Lui lavorava a Macerata come macellaio.
Nel 1985, a mio marito Giancarlo, fu diagnosticato un grave adenoma prostatico ed una infezione del sangue.
Ha smesso di mangiare la carne, ha seguito la MA-PI 2 ed è vissuto per altri 31 anni in buona salute.
Grazie Mario!
In effetti l’individuo è libero di fare ciò che vuole, come sostengono sia Gualtiero, che Gianfranco.
Mario Pianesi ha ideato una dieta positiva e naturale per il bene dell’individuo, soprattutto se è malato, che presuppone un’agricoltura naturale e a livello umano. Perché i prodotti costano di più di altri? Perché – ad esempio – per eliminare le “erbacce” dal campo degli ortaggi non si usano i comuni diserbanti, ma le “erbacce” vengono strappate a mano. Con aumento dei costi di produzione. E nei campi coltivati a grano, riso, legumi non si usano né prodotti chimici, né stabbio di animali… E poi c’è il controllo costante degli esperti di Un Punto Macrobiotico sia alla produzione, cha alla lavorazione del prodotto agricolo.
Una grossa fetta delle entrare di Un Punto Macrobiotico vanno pure per la ricerca scientifica, che costa molto, in quanto i grossi nomi della scienza vanno pagati. Ci sono poi le pubblicazioni scientifiche, o di altro genere. I costi per i convegni e le conferenze…
Da dire che il personale che lavora nelle strutture di Un Punto Macrobiotico e nelle sue mense sono dei volontari idealisti, che escono dalla logica dei tanti che lavorano nei posti protetti dello Stato, o dai sindacati. Il mondo del volontariato e della gente dedicata si tiene proprio per questi idealisti, che mandano avanti la baracca della fratellanza umana sacrificando tempo e denaro.
Per Tamara: sa se Mario vive in una villa con piscina, e se i suoi figli non fanno i cuochi in un Punto Macrobiotico?
L’amico Gildo mi ha fatto conoscere Mario nel 1980.
Soffrivo da tanti anni di asma e, grazie ai suoi consigli, sono guarita in poco tempo.
Poi sono rimasta incinta (e ne fui terrorizzata perché avevo già avuto 5 aborti).
Ho continuato a seguire la dieta di Mario e sono riuscita, per la prima volta, a portare a termine questa gravidanza e, finalmente, è nata una bambina. Grazie Mario!!
Ho conosciuto Mario nei primi anni ’70 quando organizzava corsi serali di scuola media grazie ai quali ho conseguito un diploma ed ho potuto trovare un lavoro.
Nei primi mesi dell’85 mi venne un’ernia al disco dolorosissima. Ero immobilizzato nel letto.
Ho contattato vari e noti medici (e speso tanti soldi) che mi dissero che dovevo operarmi urgentemente. Decisi di chiamare l’amico Mario che mi consigliò una dieta a base di riso integrale, miglio, alcune specifiche verdure e del the. In poco tempo sono passati i dolori e ho potuto riprendere a lavorare senza aver mai avuto più alcun problema.
A tutti gli increduli ho sempre risposto “Questa è la mia esperienza con Mario. I miei familiari sono testimoni. Chiedete a loro!”.
Senza voler mai niente in cambio, Mario è sempre stato disponibile ad aiutare me ed i miei familiari, 7 giorni su 7, 24 ore su 24.
Sono sinceramente molto contento che stia ottenendo grandi risultati anche a livello scientifico per le sue diete MA-PI, perché se lo merita proprio.
Da solo, ha fatto tanto, anche per tanti maceratesi come me.
Nel 1991 ero sovrappeso e soffrivo di sbalzi di pressione, aritmie, dolori al braccio sinistro, apnee e di una grave forma di osteoporosi. Le ossa vicino alla caviglia si stavano sgretolando completamente.
All’epoca, per tutte le critiche che avevo sentito in giro, non mi fidavo della macrobiotica poi, quando vidi che i miei figli, hanno risolto, grazie ai consigli di Mario, i loro problemi di salute (per i quali avevamo già consultato diversi medici in varie regioni) mi decisi a provarci anch’io.
Dopo soli tre mesi della dieta consigliata da lui, ritornai al mio peso forma (perdendo 15 Kg) ed i miei valori dell’osteoporosi migliorarono sensibilmente come tutto il mio stato di salute generale.
Anche mio marito Brando, che al tempo soffriva di gravi problemi alla tiroide, alla prostata e all’intestino, ha seguito la dieta MA-PI consigliata e ha risolto i suoi problemi arrivando all’età di 93 anni senza alcun bisogno di altre cure. Da allora, io e la mia famiglia abbiamo ritrovato la salute e una forte coesione.
I miei tre figli si sono poi felicemente sposati con altri ragazzi che fanno parte di UPM e, ad oggi, sono nonna di sette nipoti nati sani e forti grazie ai consigli di Mario che ringrazio per tutto questo dal profondo del mio cuore.
Nel 1992 mia figlia ha risolto suoi problemi di salute grazie alle diete MA-PI.
Nonostante ciò, io ero profondamente ostile alla macrobiotica.
Mario mi piaceva come persona ma non condividevo nulla di UPM.
Al tempo lavoravo in una impresa edile.
Nel 1995, a Foggia, sono caduto da una impalcatura alta 6 metri e sopra di me cadde un altro operaio. Dolorante e disperato, chiamai subito mia figlia e le chiesi di chiedere aiuto a Mario. Mi feci portare in ambulanza da Foggia a Fano dove, all’entrata del pronto soccorso, con mia grande sorpresa, trovai Mario che era venuto apposta per starmi vicino. La diagnosi fu frattura di una vertebra, lo sfondamento dell’acetabolo a destra, la frattura dell’ala iliaca a destra (con lussazione centrale della testa femorale) e la frattura del pilastro anteriore dell’anca destra. I dolori erano atroci (urlavo) e i medici mi prospettarono diversi interventi chirurgici e che molto probabilmente non sarei più stato in grado di camminare normalmente. Seguendo i consigli di Mario, dopo 24 ore i dolori erano diminuiti e dopo una settimana io ero l’unico di tutto il reparto a non avere bisogno di prendere antidolorifici. Dopo 10 giorni, all’ennesima radiografia, i medici increduli mi dissero che non c’era più bisogno di operarmi e dopo 31 giorni sono uscito dall’ospedale sulle mie gambe. Tempo dopo, quando mi visitò il medico legale (per valutare le indennità previste), portai le mie lastre che evidenziavano le diverse fratture. Il medico le guardò e mi chiese di poter visitare il paziente.
Mi ci volle un po’ di tempo per fargli capire che il paziente ero io!
Oggi, all’età di 75 anni, ancora sono molto attivo e svolgo diversi lavori fisici (cucino, coltivo, guido, etc.) senza aver mai avuto più dolori alle ossa. Grazie Mario!
Per tutto questo e per aver avuto così tante premure e pazienza malgrado fossi stato molto ostile verso di te e verso l’Associazione UPM.
Se non perdo tempo a raccontare la mia esperienza disinteressata e non richiesta (probabilmente a differenza dei testimoni qui sopra) su quello che ho visto, sentito e vissuto all’interno di questo cosiddetto movimento per 10 anni è perché facendo due conti, ho già speso 2 minuti per scrivere questo, e sono già questi immeritati. Auguro a tutti i commentatori di proseguire ognuno per la loro strada fino alla fine dei giorni, siete su quella che fa per voi. Curioso però che testimonianze di persone diverse sembrino scritte in maniera analoga, stesso modus operandi: problemi che avevo nel lontano 19xx – la mia opinione dell’epoca – la cura disinteressata – il lieto fine in stile Studio Aperto e un bel “Grazie Mario” con uno o due punti esclamativi. Straordinari.
Per Roberto.
Sinceramente non capisco il tuo commento.
Ho raccontato la mia storia.
I medici non mi avevano dato speranze.
Mario mi ha aiutato e io lo ringrazio.
Tranquillo, va bene così.
Per Roberto. Ho capito il tuo commento. Talaltro ho conosciuto qualcuno che ha avuto le stesse esperienze al suo interno.
Come medico specialista in scienza della Alimentazione e nutrizione clinica, da tempo avevo dei dubbi sulle moderne teorie dei nutrienti, e su altro, perché c’era qualcosa che non andava.
Quando ho poi conosciuto Mario Pianesi e studiato le sue tabelle nutrizionali, ho compreso quello che la moderna scienza alimentare non chiarificava bene e questo, cara signora Tamara, è rivelato anche dal fatto che le malattie sono aumentate ed oggi ci troviamo che ogni italiano ha, in media, più di 4 malattie a testa. Come possiamo, quindi, non mettere in relazione l’incremento della incidenza e prevalenza delle malattie con quello che mangiamo tutti i giorni?.
Oggi c’è una babele di diete consigliate. Basta che un alimento fa bene a una persona e dicono che fa bene a tutti. Non c’è chiarezza. Personalmente ho potuto assistere a due studi clinici randomizzati sulla dieta MA-PI 2 e Diabete ed ipoglicemia reattiva, che hanno dimostrato che questa dieta è superiore persino alla dieta raccomandata dalle più autorevoli società scientifiche internazionali.
Tutta questa confusione, che emerge anche da certi commenti, dimostra che non si conoscono le diete MA-PI.
Un conto è fare esperienza in un centro UPM, un conto sono gli studi clinici che seguono le rigorose regole scientifiche della ricerca e che si basano su dati concreti ed oggettivi.
Ma guardi, Dott.ssa Fontana, che nessuno mette in discussione l’efficacia della dieta macrobiotica elaborata da Pianesi per le patologie che lei cita , come nessuno, cioè la sottoscritta, non si è mai sognata di negare, né qui né altrove, che non ci sia correlazione tra insorgenza di alcune malattie – a partire da quelle della c.d. società del benessere- e come mangiamo, quanto mangiamo ,cosa mangiamo. Ho detto , che a seconda dell’età,del sesso, della costituzione fisica, del lavoro che si svolge e di tutti quei fattori variabili che lei sa meglio di me, se non affetti da patologie ma si è in buone condizioni di salute ,ci sono fisici che non riescono a sostenersi bene mangiando esclusivamente macrobiotico. A me ad esempio piace molto il piatto unico, però non mi bastava , ne soffrivo a livello fisico e mentale, e anche per acuni condimenti salati che non facevano per il mio organismo. Che vuole che le dica!. Poi, c’è il fattore psicologico come ricordato da altri sopra, che influisce sull’umore perchè l’eccessivo rigore alimentare in una persona sana non fa bene a livello psicologico , perchè troppe privazioni intristiscono. perchè per chi segue un regime macrobiotico l’alimentazione giornaliera diventa una questione totalizzante, dalla spesa alla cucina. E questo, non credo sia una mia personale opinione. Allora, giustamente però, lei da medico nutrizionista sostiene la validità scientifica delle diete MA-PI per alcune patologie in particolare e come prevenzione, ma credo, che sempre con metodo scientifico, non si possano ignorare alcune insofferenze riscontrate da persone che, con tutta la buona volontà e amore per sè stessi e non solo, non riescono a nutrirsi di sola macrobiotica se non per un periodo limitato. Per ultimo. Ho conosciuto Mario Pianesi più di 30 anni fa, e questo lo testimonio, grazie a lui da allora ho sostituito alcuni alimenti come lo zucchero bianco con quello scuro , il sale raffinato con quello marino integrale , ho inserito le farine integrali , modificato tante cattive abitudini alimentari con l’inserimento di prodotti più naturali, anche per la casa. Però…non mi toccate il caffè, un pomodoro fresco d’estate, le patate cucinate in ogni modo, melanzane e peperoni. Tutto quello che in pratica è vietato in macrobiotica. Per me quindi non è una questione di rinuncia alla ciccia-,come dice Rapanelli- che ne consumo pochissima, ma di varietà di frutta e verdura di stagione.
Per Rapanelli. Per come ho conosciuto Mario Pianesi, non mi sembra proprio il tipo da villa con piscina; i figli sì, sapevo che lavorano negli UPM.. La mia considerazione , Rapanelli, era rivolta alla struttura associativa di tipo piramidale – dai volontari ai vertici – con cui si tiene , e bene, la gestione degli UPM, che però , anche da come tu ne riferisci, negli anni ha assunto proporzioni industriali. Meglio così , ma da fuori vedo questo e questo ho detto. Punto. Anzi, UN punto. 🙂
Riguardo il tuo commento 12 , ho già risposto in tutto alla Dott.ssa Fontana. Hai sbagliato persona, non sono una spregiudicata nell’alimentazione e tengo all’ambiente quanto te. Con questo ho finito.Grazie.
bisognerebbe non dimenticare mai che il cibo più dannoso, nemico e feroce è la televisione.
Cara Tamara, ti pregherei di smetterla di chiamarmi con il solo “Rapanelli”, ma di rivolgerti a me, come facevi un tempo, con i “caro Giorgio”. Tengo alla tua amicizia, pure perché ciò che hai nel cuore lo tiri fuori.
Non mi è sembrato mai che in Un Punto Macrobiotico ci sia un fanatismo totalitarista. “Si consiglia” di mangiare in una certa maniera. Poi, se mangi in modo diverso, sono affari tuoi.
Proprio questa sera, dopo la rappresentazione presso il teatrino di Madonna del Monte dell’opera “I Segreti dell’Alba” della regista Martina Luce Piermarini con il Laboratorio di Teatro Spirituale per Bambini, è iniziata tra alcuni del pubblico una discussione sulla macrobiotica di Mario Pianesi. Alcuni di costoro la facevano, o l’avevano fatta, Il punto di contatto è stato che fare anche in modo parziale la dieta di Pianesi era sempre meglio che non farla. Soprattutto si era d’accordo sui prodotti certificati dall’etichetta trasparente, che davano la garanzia e che tutti i prodotti in commercio avrebbero dovuto averla.
Grazie sig. Franco Pavoni!
Il suo è un commento molto costruttivo
e che invita ad un approfondito dibattito.
GIORGIO , no, intendevo dire l’esatto contrario : totalizzante non era riferito al Punto Macrobiotico ,ma che seguire i una dieta macrobiotica è complicato e impegnativo nel senso che assorbe molto della giornata solo per cucinare se non si va a mangiare nei Punti Macrobiotici; se si ha famiglia poi non ne parliamo per mettere d’accordo tutti a doverla seguire, nel qual caso tocca fare pure cucine separate. Tu parli vé…
Per tuto il resto, ma chi non potrebbe essere d’accordo sull’etichetta trasparente e che sia meglio farla anche parzialmente che non farla? anche farla integralmente per periodi non fa male certo anzi aiuta a liberare l’organismo da tutti gli eccessi, tossine varie, nonché a schiarire la mente . Ma torniamo al punto sopra, anche per farla a periodi , o si va tutti i giorni a pranzo e cena al Punto Macrobiotico,- e se non ce l’hai vicino è un bel problema – oppure si fa un corso di cucina, quindi si cambiano completamente le proprie abitudini alimentari fino a rinnovare tutta la dispensa; farla parzialmente, ancora più complicato per mettere d’accordo il pranzo con la cena, e devi fare pure una doppia spesa in posti diversi.
Tu parli vè…
Con palinsesti sapientemente dosati, in termini d’equilibrio tra programmi Yin e programmi Yang, una tivvù macrobiotica è possibile.
https://www.youtube.com/watch?v=d_n5_ZpX1J0