L’Helvia Recina
di Mauro Giustozzi
Tensione tra Comune, Maceratese e Recanatese dopo le parole pronunciate dal presidente Crocioni sabato scorso (leggi l’articolo) sul no alla presenza del club leopardiano allo stadio Helvia Recina per una parte del prossimo campionato (sei partite) di serie C in attesa di avere completato i lavori al ‘Tubaldi’. La miccia innescata dalla dirigenza della Rata ha portato ad un rapido incontro programmato stamattina di tutta fretta dall’amministrazione comunale con i vertici della società biancorossa per individuare una via d’uscita per riportare ‘pace’ tra i due club calcistici e trovare una soluzione di buona convivenza nello stesso stadio per la parte iniziale della prossima stagione calcistica che vedrà Maceratese e Recanatese in campo sin da settembre tra gare di Coppa Italia e campionato.
Guido Di Fabio e Alberto Crocioni
Un summit in piena regola quello che ha visto la presenza del sindaco Sandro Parcaroli, dell’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, ed i dirigenti biancorossi. Non privo di momenti di tensione e disaccordo che alla fine, comunque, sono sfociati nell’accettazione da parte della Maceratese di una decisione che il Comune, in realtà, in quanto proprietario dello stadio, aveva già pensato di adottare, al punto che la Recanatese, visto le porte sbarrate trovate a Fermo che era stata la prima sede idonea indicata dai leopardiani, aveva virato su Macerata indicando lo stadio Helvia Recina come impianto alternativo al Tubaldi. Arrivo della Recanatese che, vista l’esperienza Matelica, aveva fatto infuriare il presidente Crocioni e gli altri dirigenti della Rata. La questione resta un utilizzo massimo dell’Helvia Recina che già presenta un fondo non proprio ottimale dovuto all’esperienza avvenuta lo scorso anno con la Cluentina dove nell’impianto di via dei Velini si giocava una partita a settimana. Il timore, fondato, è che giocando quattro partite al mese all’Helvia Recina la tenuta del manto verde non possa che peggiorare col risultato che poi la Recanatese potrà tornare a giocare nel suo impianto, peraltro col fondo sintetico, lasciando in eredità alla Maceratese un fondo disastrato soprattutto se l’autunno sarà piovoso.
La Maceratese non aveva posto un no categorico, aprendo alla disputa di due/tre gare a settembre dei leopardiani. Da parte del Comune, invece, c’è la ferma volontà di mettere a disposizione l’impianto di via dei Velini per la disputa delle partite di serie C, almeno le prime sei ma poi se i lavori non saranno terminati si potrà anche andare oltre questo numero di incontri, però nessun allenamento o rifinitura infrasettimanale sarà svolta sul rettangolo maceratese, al punto che nei prossimi giorni si dovrebbe arrivare alla firma della convenzione che, grosso modo, ricalcherà quella già messa in atto quando fu il Matelica alcuni anni fa ad essere ospite nello stadio di Macerata nel suo primo anno di serie C.
L’affitto che la Recanatese verserà al Comune sarà in parte utilizzato per potenziare il servizio di manutenzione del fondo verde dell’Helvia Recina cercando di preservarlo il più possibile dai danni derivati dal massiccio utilizzo e dalle condizioni meteo. Nell’incontro in Comune il discorso si è poi allargato anche ad altre problematiche degli impianti sportivi come il prossimo inizio dei lavori al campo della Vittoria che costringerà il settore giovanile della Maceratese a traslocare altrove. In parte i giovani biancorossi saranno dirottati su Collevario ed in parte al campo di rione Pace sino a quando non termineranno i lavori al campo dei Pini. Ritornando alla presenza della Recanatese all’Helvia Recina si profila almeno sino a novembre inoltrato ma c’è la possibilità che in caso di ritardo di consegna del ‘Tubaldi’ le partite siano più delle sei indicate nella convenzione che presto sarà firmata dalle parti. Il club leopardiano dovrà avere una deroga dalla Figc per disputare i propri incontri a Macerata non essendo più idoneo l’Helvia Recina ai requisiti minimi richiesti dalla Lega di serie C.
Ma come il presidente della recanatese nn molto tempo disse. mai a macerata".adesso xche fermo gli dice con calci in.... qui nn vi vogliamo
Come, hanno fatto i fenomeni per mesi interi, dicendo che non avevano bisogno di nessuno, "noi mai a macerata" e stronzate varie, adesso che fermo gli ha detto di no vengono a piange qua. Fanno ride loro, e noi che gli diciamo di si.
Daniele Piermattei più che noi è stato il comune che si è messo anche contro la società maceratese che gestisce l'impianto e speriamo che non piova non è possibile.
Andrea Bianchi Si si per "noi" intendevo il comune. Il "speriamo che non piova" non ho nemmeno il coraggio di commentarlo
Daniele Piermattei che andassero in parrocchia a giocare.
Non mi sembra giusto che a rimettrci sia sempre la maceratese
Volemo citano'...tutte le domeniche allo stadio
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I signori del comprensorio invece di essere contenti di avere una squadra in serie c fanno la guerra di bene in meglio complimenti vivissimi.Il campanilismo e’ duro a morire(quello spicciolo ovviamente).
Giusto così. I lavori al campo furono fatti con i soldi pubblici non con quelli della Società e l’amministrazione fa bene a concedere l’utilizzo del campo. Se poi avanzassero dei soldi anche per la pista di atletica, altri maceratesi ringrazierebbero.