Capitan De Cesare in azione
di Mauro Giustozzi
«Abbiamo questo ultimo gradino da fare ed è necessario mantenere massima concentrazione ed attenzione per completare quella che sarebbe un’impresa che nessuno poteva immaginare appena tre mesi fa». Parola di capitano. Così Nicolò De Cesare inquadra la partita di sabato contro il Monturano Campiglione di una Maceratese lanciatissima ma che deve trovare la forza di isolarsi dal contesto di entusiasmo che c’è in città per il primato in classifica solitario raggiunto al penultimo turno che con un successo nell’ultima giornata della Promozione garantirebbe il salto diretto in Eccellenza. I primi 500 tagliandi per il match saranno acquistabili in prevendita da domani mattina (venerdì), fino ad esaurimento, alla tabaccheria Monachesi in via dei Velini a Macerata. Resta la possibilità di comprare il biglietto d’ingresso direttamente presso il botteghino dello stadio la capienza del settore destinato ai tifosi della biancorossi è di 800 posti.
«Ci stiamo allenando e preparando con la massima concentrazione – afferma il centrocampista della Maceratese – sto cercando di far mantenere ai compagni più giovani soprattutto alta l’attenzione, dobbiamo unicamente pensare al campo ed alla partita senza farci distogliere da altri pensieri su quello che potrà essere o quello che ci giochiamo in questi ultimi novanta minuti. L’obiettivo è continuare a ragionare sulla partita da affrontare e proseguire il lavoro che abbiamo fatto nelle ultime 10/12 giornate niente di più. E’ chiaro che sarà fondamentale l’aspetto mentale con cui affronteremo la partita, dobbiamo restare sereni, non avere frenesia ma consapevolezza di quello che abbiamo fatto e che però ancora dobbiamo fare l’ultimo sforzo per arrivare in fondo con soddisfazione a questa stagione».
Centrocampista centrale di spessore, dopo il suo inizio nelle giovanili nell’Inter, il giocatore ha esordito a 18 anni in C1 con il Monza, per poi passare al Mezzocorona, in C2, e poi con il Renate. Prima di approdare nelle Marche per lui anche una stagione nella serie B bulgara, con lo Shumen nel 2010 «un’esperienza che mi fu molto utile all’epoca per la crescita sia calcistica che personale e che ricordo molto positivamente» racconta De Cesare. Dal 2013 veste per ben 7 stagioni consecutive la maglia del Grottammare in Eccellenza: segue l’annata scorsa vincente col Porto d’Ascoli cui contribuisce alla promozione in D e quest’anno il Castelfidardo prima del suo arrivo ad inizio 2022 alla Rata.
«Io arrivo dalla promozione dello scorso anno conquistata col Porto d’Ascoli -prosegue De Cesare- e sarebbe una fantastica doppietta ottenere adesso il salto di categoria con la Maceratese. Ho avuto modo di trasferire ai compagni di squadra in questi giorni quelle che sono le mie sensazioni nell’affrontare questi momenti che sono decisivi per vincere poi il campionato. Ho detto loro che non abbiamo fatto ancora nulla, dobbiamo restare coi piedi ben piantati a terra perché è un attimo farsi prendere dall’entusiasmo del primo posto, dal sorpasso al Chiesanuova arrivato a 90 minuti dalla fine, pensare così meno al campo che invece resta il nostro obiettivo su quello che dovremo fare sabato prossimo.
Capisco i tifosi, la città che si entusiasma per quello che è accaduto in cui forse nessuno credeva, ma noi dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo che è quello del campo. Personalmente vincere il secondo torneo consecutivo e farlo in una piazza importante come quella di Macerata e con la fascia di capitano sarebbe il massimo. Una sensazione indescrivibile. Ringrazio la società, i compagni e l’allenatore che mi hanno dato l’onore di indossare questa fascia (ndr. in precedenza portata da Lapi e Mastronunzio): certo, è strano che un giocatore arriva a gennaio ed un mese dopo viene nominato capitano della squadra, spero di aver ricambiato la fiducia di tutti, anche se manca adesso quell’ultimo mattoncino nel nostro cammino».
Nicolò De Cesare
Un girone di ritorno e soprattutto gli ultimi due mesi e mezzo che hanno visto la Maceratese inanellare dieci vittorie consecutive che hanno stravolto un’alta classifica che sembrava inarrivabile per quanto riguarda il primo posto. «I punti di svolta, a mio avviso, sono stati due –sottolinea il centrocampista della Rata-. Il primo dopo il ko casalingo col Monturano dove abbiamo davvero toccato il fondo: sia nella partita che nel post gara e anche durante il primo allenamento successivo. E poi la partita vinta a Treia contro l’Aurora, lì è arrivata la vittoria più difficile e sofferta della stagione, che ci ha dato una consapevolezza incredibile perché siamo rimasti in inferiorità numerica per tanto tempo ma abbiamo avuto la forza di resistere e segnare anche il terzo gol contro un avversario tosto. Poi sono arrivate tante vittorie anche col minimo scarto ed in effetti quello di non riuscire a chiudere le partite ha rappresentato talvolta un problema della Maceratese. Ma io dico che è stata anche la nostra forza, perché riuscire a vincere tante gare per 1-0 indica che c’è coesione nella squadra e nel gruppo capace di reggere mentalmente questo minimo vantaggio ma di portarlo comunque sino alla fine. Io dico che se da fuori è sembrato un limite di questa squadra, da dentro è stata una grande nostra forza».
La partita decisiva per vincere il campionato si disputerà al ‘Ferranti’ di Porto Sant’Elpidio (ore 16,30), impianto che per dimensioni del terreno di gioco è simile all’Helvia Recina, anche se la Maceratese non potrà essere al completo vista l’assenza dello squalificato Perez causa l’ammonizione rimediata nell’ultima partita con la Palmense. «Sicuramente giocheremo su un campo che per caratteristiche assomiglia al nostro e qualche beneficio lo può portare – prosegue il regista biancorosso- ma la cosa principale sarà scendere in campo senza sentire troppo la pressione del risultato.
In questi giorni si parla di un Monturano che forse sarà più concentrato sulla semifinale che giocherà contro la Civitanovese e magari risparmierà qualche calciatore titolare per quell’incontro. Io credo che loro non ci regaleranno nulla, è possibile che giocherà qualche calciatore che magari ha avuto meno spazio in questo campionato ma questa non è una buona notizia per noi, in quanto daranno il massimo in campo per mettersi in mostra e per dimostrare al loro allenatore di poter essere utili in vista dei playoff. E’ un aspetto che non dobbiamo sottovalutare. Peccato che non ci sarà Perez squalificato, mi dispiace perché è un giocatore che stava dando moltissimo in queste ultime partite, era in gran forma, è un elemento che dà qualità al nostro gioco, sa tenere palla. Però abbiamo dimostrato in passato di saper sostituire chiunque ed in questo abbiamo fatto davvero la differenza contro i nostri avversari. Sono certo che chi giocherà al posto di Perez farà il suo per la squadra. La cosa che dovremo fare da subito è prendere in mano il pallino della partita ed indirizzarla sui binari che noi vogliamo. Il campionato della Maceratese vogliamo che termini sabato».
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Ha perfettamente ragione, noi tifosi dobbiamo stare tranquilli se no’ perdiamo il campionato.